“Come in tutti i ‘grandi casi’ (Kennedy, piazza Fontana, Palme, 11 settembre, morte di Osama bin Laden ecc), anche in questo di Parigi – scrive Giannuli – i conti non tornano e ci sono un sacco di cose da spiegare”. L’esperto di servizi segreti domanda, ad esempio, “come mai un obiettivo sensibile” come la redazione di Charlie Hebdo fosse “così debolmente protetto”. E, prosegue, “le armi, gli attentatori, dove se le sono procurate? Portate appresso dalla Siria? E i francesi – osserva – se le sono fatte passare sotto il naso?” Ma, soprattutto, “avete mai visto dei terroristi che vanno a fare un’azione portandosi appresso la carta di identità che, poi, dimenticano in auto?”.
E, ancora, quando mai si sono visti “terroristi che agiscono perdendo tanto tempo durante la fuga e dopo aver avuto ben due scontri a fuoco con auto della polizia: si attardano a dare il colpo di grazia ad un agente, raccattano scarpe, poi lasciano un guanto.” E come mai “non è scattato alcun blocco della zona? Nel pieno centro di Parigi, non devono essere state poche le auto della polizia in zona. E Parigi non ha un traffico scorrevolissimo”.
Aldo Giannuli
L’ipotesi più credibile (pur sempre un’ ipotesi) ci sembra una terza: che la polizia ed i servizi siano caduti vittime di un colossale depistaggio (che è quello che fa pensare la strana faccenda della carta d’identità), anzi addirittura di una “intossicazione ambientale” partita sin da prima dell’attentato, per cui dopo si è infilata in un tunnel di errori. Risultato che si può ottenere inquinando le fonti, producendo false prove, alimentando voci ecce cc. Ma questo, ovviamente, presuppone che non di una micro cellula si tratti, ma di una organizzazione capace di agire a livelli professionali piuttosto alti.
Per ora direi che non si possa dire molto di più, ma già mi pare un quadro che, pur tenendosi lontano dal complottismo ideologico, consente una lettura che vada un po’ oltre le apparenze.
Aldo Giannuli
http://www.aldogiannuli.it/strage-di-parigi-complottismo/
ATTENZIONE: questo è tutto il mio contributo alla comprensione della faccenda.
Mi devo occupare d’altro e comunque compito di ciascuno è capire le cose con la propria testa, non con quella di un blogger.
Investigate per conto vostro e giungete alle vostre conclusioni, indipendentemente dalle mie, che POSSONO ESSERE SBAGLIATE.
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La mia impressione è che alla fine i fatti parleranno da soli e le incongruenze non potranno essere ignorate.
La NATO non vuole morire e continua a generare “minacce esistenziali all’Occidente” per giustificare la sua esistenza. Israele non ha alcuna intenzione di consentire la nascita di uno stato palestinese degno di questo nome.
La Francia, il più riottoso dei membri della NATO e uno dei più importanti sponsor del nascente stato palestinese, è il vero bersaglio, ma questa è una nazione troppo orgogliosa per farsi mettere i piedi in testa. Certi atti non saranno perdonati dall’establishment francese (anche quello italiano non ha perdonato, ma noi non siamo la Francia). Ci saranno gole profonde, fughe di notizie, singolari prese di posizione, ecc. La Francia sotto attacco potrebbe unirsi e reagire come una nazione sovrana (es. dissoluzione della NATO nel giro di 2-3 anni al massimo?).
Se questo è un false flag sono stati commessi errori di calcolo madornali circa le probabili reazioni francesi e le conseguenze potrebbero essere fatali per lo status quo. Ci saranno altri attentati nel corso del 2015, con altri errori e imprecisioni ed intensificazione del risentimento tra gli europei (e il resto del mondo) nei confronti dell’odierno ordine globale.
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Il problema maggiore, per tanti, è quello di affrontare il giudizio altrui, trovandosi esposti e a volte anche soli, in una posizione sconveniente, spiacevole, anche dolorosa.
Però quel coraggio va trovato, amici, se vogliamo vivere da uomini liberi e donne libere.
Trovate la forza di dire agli altri quello che pensate, DOPO ESSERVI INFORMATI.
SAPERE AUDE!
http://it.wikipedia.org/wiki/Sapere_aude
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Il misterioso incontro a sorpresa tra Hollande e Putin (un faccia a faccia a Mosca, dove l’NSA non può sentire cosa si dicono)
http://www.lapresse.it/mondo/europa/ucraina-hollande-incontra-putin-all-aeroporto-di-mosca-1.624490
la recentissima apertura di Hollande (e Merkel) nei confronti della Russia
www.eunews.it/2015/01/06/russia-ue-pronta-considerare-stop-sanzioni-hollande-revocarle-ora/27851
Hollande: “Putin non ha alcuna intenzione di annettere l’Ucraina orientale, me l’ha detto lui”
http://www.bbc.com/news/world-europe-30679176
droni sorvolano le centrali nucleari francesi
“Il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte della Francia sarebbe un grave errore” ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu
Il giorno dell’annuncio da parte di Ban Ki-moon che la Palestina entrerà a far parte della Corte penale internazionale (pessima notizia per Israele)
http://www.internazionale.it/ultimora/2015/01/07/la-palestina-entra-nella-corte
qualche giorno dopo il voto francese al consiglio di sicurezza dell’ONU per il ritorno di Israele ai confini del 1967, voto che ha provocato una furiosa risposta israeliana
http://www.jpost.com/Arab-Israeli-Conflict/Israel-to-call-in-French-envoy-to-protest-vote-in-UN-Security-Council-386268
In generale, da qualche tempo, la Francia ha assunto una posizione esplicitamente critica delle politiche israeliane
○ French-Jewish lawmaker warns against Palestine recognition
○ French MP invokes Munich 1938 in warning against Iran deal
○ ‘Israel will attack Iran if you sign the deal, French MP told Fabius’
Of the Mossad, the Israeli intelligence service, the SAMS officers say: “Wildcard. Ruthless and cunning. Has capability to target U.S. forces and make it look like a Palestinian/Arab act.”
Francia, moschee sotto attacco: esplosione a Villefranche
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/francia_moschee_attacchi/notizie/1107995.shtml
Attacchi alle moschee, Svezia in allarme
I precedenti storici (militanti di destra e sinistra manipolati, usati e poi “rimossi”)
http://www.globalresearch.ca/the-first-question-to-ask-after-any-terror-attack-was-it-a-false-flag/5423463

La stragrande maggioranza dei musulmani è ostile a ISIS-Al Qaeda. Non ci può essere uno scontro di civiltà
DIVIDE ET IMPERA
Negli USA: i neri vanno messi contro i bianchi (Ferguson)
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2014/12/04/putin-lo-spartaco-degli-afroamericani-afromaidan-e-la-futura-imposizione-della-legge-marziale/
In Europa: i non-musulmani vanno messi contro i musulmani.
Qualunque sia la matrice dell’attacco (islamista o in stile-Gladio),
https://wikispooks.com/wiki/Operation_Gladio/B
l’uso che ne sarà fatto sarà quello di seminare zizzania, dividere la popolazione, spaventarla, farla infuriare e prepararla a qualche escalation bellica (una “bella” guerra mondiale è quel che serve se c’è da coprire e riassorbire l’ennesima giga-bolla speculativa).
Combattete le idee, non le persone!
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/11/09/casapound-alba-dorata-breivik-combattiamo-le-idee-non-le-persone/
Eccellente analisi dell’operazione: questa è gente che fa questo “mestiere” da anni, con naturalezza (e però commette degli errori da principiante, quasi “voluti”).
– terroristi molto ben addestrati e con armi pesanti (lanciagranate!) parlano un francese perfetto. Un testimone dichiara di aver pensato che fossero specialisti dell’élite anti-terrorismo francese: “The witness, who refused to allow his name to be used because he feared for his safety, said the attackers were so methodical he first mistook them for France’s elite anti-terrorism forces. Then they fired on the officer”
http://www.cbc.ca/news/world/charlie-hebdo-paris-shooting-man-linked-to-attacks-turns-himself-in-1.2892151
– dichiarano di essere affiliati ad Al Qaeda e si scopre che erano in Siria, erano sorvegliati speciali, uno era stato condannato a 3 anni di carcere per terrorismo, ma sono riusciti ad arrivare a Parigi, armarsi e compiere l’operazione, in tutta tranquillità;
– sanno che quello è il giorno in cui si tengono le riunioni redazionali;
– però sbagliano il numero civico e vengono reindirizzati: https://twitter.com/soren_seelow/status/552798602440228864;
– chiamano le vittime con il loro nome proprio e completano l’operazione in 5 minuti, freddamente, senza mostrare alcun trasporto emotivo, come sarebbe invece da attendersi da dei fondamentalisti vendicativi;
– perché non appiccano il fuoco alla redazione o la fanno esplodere? Perché lasciano intatte le copie di C.H. che in teoria erano uno dei loro obiettivi chiave?
– dopo una fuga rocambolesca, inseguiti da decine di auto della polizia, NEL TRAFFICO PARIGINO, riescono a far perdere le tracce, però si dimenticano ACCIDENTALMENTE dei documenti di identificazione (che notoriamente qualunque terrorista perfettamente addestrato si porta dietro e mette in qualche ampio tascone in modo da poterlo smarrire al momento del cambio dell’auto e farsi beccare). Lasciano in giro una carta d’identità e anche la patente di guida
http://www.leparisien.fr/charlie-hebdo/attentat-a-charlie-hebdo-sept-proches-des-deux-suspects-en-garde-a-vue-08-01-2015-4428611.php
N.B. i passaporti dei terroristi dell’11 settembre riuscirono a sopravvivere alla distruzione degli aerei e delle Torri Gemelle che polverizzò le scatole nere:
http://www.rainews.it/it/news.php?newsid=13305
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/22/perche-una-maggioranza-di-persone-nel-mondo-non-crede-alla-versione-ufficiale-dell11-settembre/
– i due fratelli erano sorvegliati dalla polizia francese per via della loro adesione al movimento jihadista, e però riescono a orchestrare quest’operazione così sofisticata;
– il terzo sospettato, Hamyd Mourad, che sarebbe stato l’autista, si è consegnato alla polizia dichiarando di poter dimostrare che era al college e non poteva essere contemporaneamente con gli altri due (ma perché inventarsi un terzo complice visto che erano in due?). I suoi compagni di classe lo difendono e confermano la sua versione dei fatti
http://www.middleeasteye.net/fr/node/20341
Questo è uno degli anelli più deboli della catena: la cosa non sta in piedi e Mourad sarà lasciato andare
– ucciso anche un economista fortemente critico del sistema bancario
http://www.internazionale.it/notizie/2015/01/07/tra-le-vittime-anche-lo-scrittore-ed-economista-bernard-maris
Paolo Franceschetti: Fantastico. A poche ore dalla strage hanno già ritrovato la carta di identità di uno degli attentatori (come nell’11 settembre) e identificato tutti e tre gli uomini.
Quindi abbiamo dei geni del crimine, che vestendo come uomini dei corpi speciali e armati riescono però a passare inosservati e ad entrare nella sede del giornale evitando la polizia che era fuori, uccidono diverse persone e poi scappano su un auto. Una sorta di rambo che però, guarda caso, dimenticano proprio la carta di identità. Eh va bè nessuno è perfetto. A chi non è capitato di perdere la carta di identità? Ricordo che pure l’Uomo Ragno una volta si dimenticò di caricare lo spararagnatele, quindi non ci trovo nulla di strano.
E poi dicono che la polizia non indaga mai e non scopre mai un cazzo. Guarda qui. Caso risolto in poche ore. Finalmente il cittadino può sentirsi al sicuro con simili protezioni.
Inoltre è assolutamente normale che la carta di identità venga divulgata in tutte le salse da tutti i media. E’ normale no? Appena l’efficiente superpoliziotto trova la carta di identità la prima cosa che fa qual è? Darla a un giornalista, mica a un magistrato. Perchè anche la corretta informazione è importante. E che cazzo!
Per favore, non si dica più che la polizia è inefficiente, e che i giornali e le tv disinformano!!! Basta con questo complottismo da strapazzo.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10205872669006644&set=a.1027580940543.2005663.1555907506&type=1&permPage=1
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Satira? Dovevano imparare dal Vernacoliere.
Una civiltà matura è una civiltà che apprezza il tatto, la sensibilità, la mitezza, la comprensione, il dialogo. Benché un diritto a non sentirsi offeso sia un’assurdità logica e morale si può fare satira anche senza usare sempre il randello.
Richiede maggiore creatività, fantasia, sforzo, ma questa non dovrebbe essere una ragione sufficiente per desistere, se uno è un artista.