Obama e Putin stanno cercando di fregare Netanyahu?
22 aprile 2016 a 10:18 (Controrivoluzione e Complotti)
Tags: 11 settembre 2001, 9/11, alture del Golan, Arabia Saudita, dossier, Golan, neocon, neoconservatori, Netanyahu, Obama Putin, sauditi, sionisti, Siria, Trump
Hillary Clinton e la terza guerra mondiale
21 aprile 2016 a 23:25 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: false flag, Israele, neoconservatori, no-fly zone, Obama, Pentagono, Sanders, sionisti, Siria, Trump, zona d'interdizione di volo
Bernie = pace / Clinton = terza guerra mondiale (Armageddon)
17 aprile 2016 a 17:56 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto, Verità scomode)
Tags: Armageddon, Assad, Bernie Sanders, elezioni presidenziali, Hillary Clinton, Iran, no-fly zone, primarie democratiche, Russia, Siria, zona d'interdizione al volo
Pagliacci torturatori
4 aprile 2016 a 14:56 (Diritti umani e bioetica, Guerra al Terrore)
Tags: Assad, CIA, etica, ipocrisia, Siria, Stati Uniti, tortura, waterboarding
Il futuro della Turchia?
6 novembre 2015 a 14:19 (Futuro e Anticipazione, Miti da sfatare)
Tags: Ankara, Curdi, Erdogan, Gülen, Isis, Kurdistan, NATO, neo-ottomanismo, Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, rivoluzione colorata, Russia, Siria, Turchia
La versione semi-ufficiale procede grosso modo così:
- Erdogan ha un sogno neoimperiale panislamico ed è la nemesi del padre della patria turca, ossia Atatürk;
- Erdogan è, assieme all’Arabia Saudita, il principale sponsor di ISIS: vuole fare la scarpe ai sauditi e diventare il vero e unico Califfo del mondo musulmano;
- I buoni rapporti con russi e iraniani sono solo di facciata: è un ragno che tesse la tela e alla fine li tradirà;
Se le cose stessero così la Turchia sarebbe una nazione destinata alla rovina (conflitti regionali, rivolte, guerra civile).
Le mie contro-tesi:
La Turchia non sponsorizza ISIS ma sta tenendo il piede in tre o più scarpe perché sa di essere candidata alla destabilizzazione;
- A meno di un golpe militare, Ankara entrerà nella Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (di cui è già partner sulla sicurezza, la cultura e lo sviluppo economico), ossia nella sfera cinese ed eurasiatica;
- Già ora è inserita in un accordo di libera circolazione con Russia, Siria e Libano;
- La Turchia poteva giocare la carta tatara per creare problemi alla Russia sull’annessione della Crimea: non l’ha fatto;
- Poteva giocare la carta uigura con la Cina: non l’ha fatto;
- Poteva reinterpretare creativamente i trattati internazionali permettendo alle navi NATO di parcheggiarsi nel Mar Nero: non l’ha fatto (devono appoggiarsi a Bulgaria e Romania);
- Ha visto il bluff di ISIS a Kobane;
- Ankara è stata vicina all’Iran per tutta la crisi delle sanzioni e sicuramente la cosa non è piaciuta a Tel Aviv e tra i neocon USA, mentre tale tacita solidarietà non sarà dimenticata a Teheran;
- La pessima stampa di cui gode Erdogan sui media occidentali dimostra che, come nel caso di Angela Merkel, i neoconservatori sanno che è un rinnegato e li tradirà;
- Le proteste ecologiste anti-Erdogan sono state organizzate da Soros;
- Le mosse autoritarie di Erdogan servono a prevenire una rivoluzione colorata di tipo ucraino;
- Il rivale/santone Gülen non vive in esilio negli Stati Uniti per caso ed è un autentico neo-ottomanista, con una rete di istituti “educativi” che si estende dalla Bosnia, alla Cecenia, al Daghestan, alla Cina turcofona;
- Ankara non desidera ritrovarsi un Kosovo siriano ai suoi confini;
- Ankara non si può permettere di gestire quasi 2 milioni di rifugiati siriani, né lo desidera fare l’UE: quindi troveranno un modo di risolvere la questione;
- ISIS comincerà a scomparire dopo che le forze irachene-iraniane avranno ripreso Mosul. Successivamente, l’esercito regolare siriano riprenderà Aleppo;
- Il Kurdistan iracheno diventerà un Alto Adige mesopotamico;
- I curdi preferiscono negoziare con Erdogan piuttosto che con Gülen;
- I sauditi non possono più permettersi di finanziare la guerra nello Yemen e ISIS, con il prezzo del greggio che scenderà ulteriormente se l’Iran ritorna alla grande sul mercato;
- Russi e turchi alla fine riusciranno a far vincere la fazione più collaborativa nella faida in corso a Riyad;
Qui per futuri aggiornamenti
https://medium.com/@stefano_fait/scenari-futuri-per-turchia-medio-oriente-mediterraneo-3475f36d3a8a
Israele, Putin e i nuovi crociati
7 ottobre 2015 a 14:16 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: alture del Golan, Egitto, Gasdotto dell'Amicizia, giacimenti petroliferi, Iran, Isis, Israele, Murdoch, Netanyahu, Rothschild, sionismo, Siria, Terza Guerra Mondiale, Turchia
TURCHIA: Erdogan si trova in una posizione delicatissima, con un piede in due scarpe. La Turchia fa parte della NATO, ma è anche in corsa per l’adesione all’’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione. Rischia seriamente di trasformarsi in una seconda Ucraina, con il Kurdistan a recitare la parte del Donbass.
EGITTO: anche l’Egitto sta giocando una partita complicata. Accetta i generosi finanziamenti militari americani e, contemporaneamente, stringe massicci accordi commerciali con Russia e Cina. L’allargamento del Canale di Suez è opera dei cinesi. Al Sisi approva le operazioni militari russe in Siria (Siria, l’Egitto elogia i raid della Russia. Merkel: negoziati anche con Assad, il Giornale, 4 ottobre 2015).
IRAN e RUSSIA: l’implementazione del progetto del Gasdotto dell’Amicizia sarà targata Gazprom, come ricompensa per gli sforzi russi di pacificazione dell’area
ISRAELE: i russi hanno presto fatto capire agli israeliani che i cieli siriani non sono più aperti ad ogni incursione (Syria Update# Air Duel between the Sukhoi Su — 30 Russian SM and Israeli F-15, Liveleak, 2 ottobre 2015). La reazione di Netanyahu: I miei obiettivi in Siria li ho già formulati. Sono quelli di garantire la sicurezza del mio popolo e del mio paese. Gli obiettivi della Russia sono diversi, ma non devono entrare in collisione (Russia e Israele iniziano consultazioni sulla Siria, Sputnik, 6 ottobre 2015).
L’obiettivo di entrambi gli schieramenti sono le strategiche alture del Golan (Siria, Netanyahu: “L’Iran vuole la guerra nel Golan”, il Giornale, 21 settembre 2015; As Syria Reels, Israel Looks to Expand Settlements in Golan Heights, NYT, 2 ottobre 2015) e i sottostanti giacimenti petroliferi — che fanno gola ai Nuovi Crociati, Rupert Murdoch, Jacob Rothschild e Dick Cheney (Rupert Murdoch and the Israeli Genie, Counterpunch, 27 marzo 2015).
Se Israele si inimica la Russia, dopo essersi autolesionisticamente alienato l’amministrazione Obama, rischia seriamente di ritrovarsi ridotto ai confini pre-1967 sanciti dalle Nazioni Unite, con i territori occupati restituiti a siriani, libanesi e a un futuro stato palestinese.
Perciò Netanyahu farà tutto il possibile per evitare eccessive frizioni con la nuova potenza egemone del Medio Oriente, la Russia (Israel to provide Russia with intelligence about Syrian opposition, Middle East Monitor, 6 ottobre 2015), nella speranza (in attesa?) che le prossime elezioni presidenziali americane del 2016 portino al potere un falco che ristabilisca la supremazia occidentale (e quindi israeliana) nella regione.
Il resto qui
https://medium.com/@stefano_fait/israele-putin-e-i-nuovi-crociati-8df46ae0d4f0
Al Qaeda: i nostri alleati nella Guerra al Terrore
2 ottobre 2015 a 22:00 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: Al-Nusra, Al-Qaeda, CIA, Daesh, ISIL, Isis, Osama Bin Laden, Risoluzione 2170, Robin Cook, Siria, terrorismo islamico, terrorismo sintetico
“I Sukhoi hanno sganciato bombe sui QAEDISTI di Al Nusra a Jisr al Shuqur, quindi su nuclei VICINI AGLI USA”
Corriere della Sera, 2 ottobre 2015
Risoluzione 2170 (2014), adottata il 15 agosto 2014, con cui si condannano le azioni terroristiche e le violazioni dei diritti dell’uomo e del diritto umanitario compiute dallo Stato islamico in Iraq e nel Levante (ISIL) e dal Fronte Al Nusra (ANF) e si precisa che le misure decise a carico di Al-Qaida si applicano anche a carico di questi gruppi(1)
http://www.iusexplorer.it/Riviste/ArticoloRivista?idDocMaster=4459467&idDataBanks=127&idUnitaDoc=0&nVigUnitaDoc=1
Per chi avesse la memoria corta:
“Osama Bin Laden, il nemico numero uno nella lista dei ricercati dei servizi segreti americani, capo dell’organizzazione terroristica di AL QAEDA…Il primo attacco contro gli Stati Uniti risale al 1992, nello Yemen. Da allora, si susseguono gli attentati contro obiettivi occidentali in tutto il mondo. Bin Laden è il mandante degli attentati dell’11 Settembre 2001 contro il World Trade Center e dei successivi attacchi terroristici a Madrid, l’11 Marzo 2004, e a Londra, il 7 luglio 2005”.
Rai Storia
Morì durante un’escursione in montagna nelle highlands scozzesi un mese dopo un duro editoriale sul The Guardian in cui attaccava ancora una volta la politica estera dell’amministrazione Bush
“Per comprendere a fondo il concetto di bispensiero nel contesto e nell’accezione specifica dell’opus magnum orwelliana, un ottimo esempio è rappresentato dalle dinamiche che stanno alla base della guerra perenne tra gli stati. L’Oceania, all’inizio del racconto, è in guerra contro l’Eurasia ed alleata con l’Estasia: così è scritto su tutti i libri di storia, i giornali, i manifesti propagandistici affissi ai muri e dichiarato da tutti i dispacci diramati attraverso i teleschermi, mediante i quali vengono confermate continue conquiste sul fronte eurasiano. Ogni mese, alcuni prigionieri eurasiani vengono giustiziati in piazza. Tutti sanno e ricordano perfettamente che la situazione è questa e che lo è sempre stata.
Se il nemico era quello, e il nemico rappresentava il male assoluto, non si poteva mai essere stati alleati con esso. Eppure Winston Smith, il protagonista, ricordava che appena quattro anni prima la situazione era l’esatto opposto: il suo Paese era stato in guerra con l’Estasia e alleato con l’Eurasia; e ciò che lo spaventava enormemente era che lui sembrava essere l’unico a ricordare quella nozione. Quella, così come tante altre”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Bispensiero
Come risolvere la crisi dei rifugiati e la crisi siriana
18 settembre 2015 a 13:15 (Miti da sfatare, Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: Assad, Daesh, guerra in Siria, Isis, profughi, pulizia etnica, rifugiati, rifugiati palestinesi, sfollati, Siria, terrorismo, valore della vita
Se la vita di un altro essere umano per te ha poco o punto valore, come farai a difendere il valore della tua, qualora dovesse toccare a te?
No alla campagna di demonizzazione dei profughi/rifugiati come potenziali terroristi, nuovi barbari distruttori, parassiti insaziabili.
La soluzione non è l’internamento, non è l’espulsione e non è l’assimilazione coatta.
La soluzione (oltre a un sistema europeo comune di asilo) è la seguente:
1. unire le forze siriane e kurde contro ISIS;
2. bloccare gli aiuti turco-sauditi a ISIS;
3. prevenire i bombardamenti israeliani e inglesi (ci hanno già pensato i russi);
4. negoziare il passaggio di consegne tra Assad e il governo che gli succederà (l’hanno già proposto Assad in questi giorni e Mosca 3 anni fa);
5. organizzare l’assistenza ai profughi in Medio Oriente senza che facciano la fine dei palestinesi (scacciati da Israele a milioni e trasformati in rifugiati permanenti).
La pulizia etnica del Medio Oriente non deve avere successo.
I profughi iracheni, siriani, yemeniti e palestinesi devono poter tornare a casa.
Questa gente deve sapere che non farà la fine dei palestinesi e che deve cominciare a pensare a come ricostruire il proprio paese.
Assad: “Se vuole fermare davvero i rifugiati, l’Europa deve smettere di aiutare i terroristi”
Assad non è un santo e ha certamente commesso i suoi crimini (per questo se ne dovrà comunque andare), ma era felice quando faceva l’oculista a Londra.
E’ stato costretto a governare la Siria e certamente non si aspettava di trovarsi in mezzo a una guerra civile.
Chi sostiene che non sia nulla di più di un mostro con cui non si può negoziare non si è minimamente informato su di lui e sulla Siria e sta facendo il gioco dei guerrafondai internazionali.
Come farebbe un leader odiato da tutti o comunque sostenuto da una minoranza di seguaci a tenere insieme un paese circondato da nemici, con 6-7 milioni di sfollati interni da gestire, alle prese con decine di migliaia di mercenari e jihadisti e un embargo totale da parte dell’Occidente?
Qualcuno me lo spiega in modo razionale e non usando scorciatoie logiche pescate dai nostri media?
Most Syrians back President Assad, but you’d never know from western media, Guardian, 17 gennaio 2012
P.S. fin dai primi giorni (proprio come in Libia) gli insorti hanno preso d’assalto un commissariato e ucciso diversi poliziotti, ma a noi ci hanno detto che le proteste erano rigorosamente nonviolente. Nel giro di pochi giorni gli oppositori nonviolenti sono stati messi ai margini e l’Occidente ha appoggiato la lotta armata. Come mai? A chi faceva comodo far tacere i nonviolenti e i diplomatici e spingere per un’escalation?
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/27/uninchiesta-del-guardian-ci-spiega-chi-ci-vuole-portare-in-guerra-e-perche/
https://socialforecasting.wordpress.com/2015/08/03/what-will-happen-to-syria/
https://socialforecasting.wordpress.com/2015/09/06/a-saudi-afghanistan-the-chickens-will-come-home-to-roost-in-yemen/
https://socialforecasting.wordpress.com/2015/09/15/keep-them-out-lock-them-up-bomb-them-all-or/