ISIL-DAESH è un’organizzazione de-islamizzata e post-musulmana
22 agosto 2016 a 09:31 (Antropologia, Miti da sfatare, Sorprendimi!)
Tags: califfato, Daesh, fondamentalismo islamico, ISIL, Isis, islamisti, Israele, mercenari, sionismo, stato islamico, terrorismo islamico, terrorismo musulmano
Per anni mi sono scioccamente illuso che Israele fosse salvabile
2 giugno 2016 a 12:39 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto, Verità scomode)
Tags: Anticristo, apocalisse, Armageddon, distruzione, distruzione di Israele, fine di Israele, morte di Israele, Palestina, Regno di Dio, Secondo Olocausto, sionismo, Spianata delle Moschee, Terzo Tempio
Di semiti, ebrei, ariani, arii e dell’Armageddon
30 Maggio 2016 a 09:51 (Antropologia, Miti da sfatare, Sorprendimi!, Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto, Verità scomode)
Tags: Ahmadinejad, antisemitismo, Ciro il Grande, Iran, mazdeismo, Persiani, radici giudeocristiane, re magi, sionismo, zoroastrismo
Metà degli austriaci ha conservato un minimo di buon senso, un passo in avanti rispetto a 80 anni fa
23 Maggio 2016 a 15:19 (Controrivoluzione e Complotti, Etnofederalismo/Etnopopulismo, Guerra al Terrore, Territoriali#Europei)
Tags: antisemitismo, destra austriaca, Europa, immigrati, islamofobia, Israele, Norbert Hofer, razzismo, rifugiati, sionismo, stereotipi
#NorbertHofer, pochi giorni dopo il suo pellegrinaggio in #Israele, rischia di diventare il nuovo presidente austriaco.
Campi di internamento/prigionia, “marchiature”, deportazioni, moltiplicazione di stereotipi del tutto analoghi a quelli riservati agli ebrei il secolo scorso: lussuriosi, barbari, avidi, conquistatori, guerrafondai, terroristi, contagiosi, ecc.
Il nuovo #antisemitismo europeo, quello che le masse impaurite e confuse dalla propaganda delle destre islamofobe e filo-israeliane/sioniste non vedono, non capiscono, non riconoscono, arriva al potere in una nazione europea occidentale.
La prima volta milioni di semiti ci hanno lasciato le penne.
Questa volta non succederà nulla del genere, ma gli austriaci hanno nuovamente dimostrato di essere un popolo che si fa menare per il naso con estrema facilità dai potentati manipolatori (e dalla loro nuova “strategia della tensione”).
Mi spiace, perché nutro affetto per l’#Austria e specialmente per la meravigliosa #Vienna.
CHE POLLI, CARI AUSTRIACI, CHE POLLI!
Un tempo nazisti, oggi sionisti: la curiosa parabola dell’estrema destra europea
20 Maggio 2016 a 21:05 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto, Verità scomode)
Tags: Breivik, destre europee, estrema destra, estremisti di destra, Farage, filo-israeliani, Hofer, Israele, Le Pen, Salvini, sionismo, sionisti, ultradestra
Norbert Hofer (ultradestra austriaca) in pellegrinaggio pre-elettorale in Israele
Matteo Salvini (ultradestra italiana) in pellegrinaggio pre-elettorale in Israele
Nigel Farage (ultradestra inglese) contrario al riconoscimento europeo della Palestina e all’accordo sul nucleare iraniano
Marine Le Pen corteggia il voto degli ebrei francesi in funzione anti-islamica
L’ultradestra danese è filo-israeliana
Anders Breivik (terrorista dell’ultradestra norvegese) è filo-israeliano
Geert Wilders (ultradestra olandese) invita Israele ad annettersi definitivamente i territori occupati
Ultradestra fiamminga accolta con tutti gli onori in Israele
Trump e Clinton filo-israeliani
…coincidenze…
ma, come ci ricorda l’adagio, “tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”
Riusciremo a risolvere la questione israeliana salvando Israele?
12 Maggio 2016 a 09:17 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: Amos Gitai, ebrei italiani, Israele, Lega Nord, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, MAXXI, Netanyahu, Palestina, Rabin, Salvini, Secondo Olocausto, sionismo, Unità 8200
/ pedine sacrificabili
“Quanto sia complicato provare a ricostruire la trama di un progetto di pace anche con la società civile israeliana ce lo ricorda in una sua splendida installazione-mostra al MAXXI a Roma sull’assassinio di Rabin, il registra israeliano Amos Gitai, (“Chronicle of an Assassination Foretold” – Cronaca di un Assassinio Annunciato). Egli contrappone – a simboleggiare un dialogo quasi impossibile – le immagini video di due comizi: l’ultimo di Rabin con parole di pace e distensione, e quello di un giovane Bibi NETANYAHU che incitava il pubblico contro RABIN, ottenendo dalla folla risposte che invocavano l’UCCISIONE del leader laburista. Sono passati venti anni, che sembrano un secolo”.
http://www.huffingtonpost.it/francesco-martone/israele-palestina-20-anni-che-sembrano-un-secolo_b_9689358.html
Netanyahu è un pifferaio magico. Il suo bunker pronto, il suo lasciapassare per Elysium “garantito”, sta richiamando in Israele migliaia di vittime sacrificali / pedine sacrificabili, convinte che lui intenda proteggerle.
Uno dei più grandi inganni della storia, uno psicopatico di grado assoluto, al servizio di forze che si credono divine.
Di buono c’è che più passa il tempo, più israeliani (ebrei ed arabi) di buon cuore e buon senso sfuggono alla trappola, abbandonando una nazione destinata alla distruzione. Chi resterà sarà troppo sociopatico, ignorante, ottuso, ecc. per fare la scelta giusta.
Israele, Putin e i nuovi crociati
7 ottobre 2015 a 14:16 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: alture del Golan, Egitto, Gasdotto dell'Amicizia, giacimenti petroliferi, Iran, Isis, Israele, Murdoch, Netanyahu, Rothschild, sionismo, Siria, Terza Guerra Mondiale, Turchia
TURCHIA: Erdogan si trova in una posizione delicatissima, con un piede in due scarpe. La Turchia fa parte della NATO, ma è anche in corsa per l’adesione all’’Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione. Rischia seriamente di trasformarsi in una seconda Ucraina, con il Kurdistan a recitare la parte del Donbass.
EGITTO: anche l’Egitto sta giocando una partita complicata. Accetta i generosi finanziamenti militari americani e, contemporaneamente, stringe massicci accordi commerciali con Russia e Cina. L’allargamento del Canale di Suez è opera dei cinesi. Al Sisi approva le operazioni militari russe in Siria (Siria, l’Egitto elogia i raid della Russia. Merkel: negoziati anche con Assad, il Giornale, 4 ottobre 2015).
IRAN e RUSSIA: l’implementazione del progetto del Gasdotto dell’Amicizia sarà targata Gazprom, come ricompensa per gli sforzi russi di pacificazione dell’area
ISRAELE: i russi hanno presto fatto capire agli israeliani che i cieli siriani non sono più aperti ad ogni incursione (Syria Update# Air Duel between the Sukhoi Su — 30 Russian SM and Israeli F-15, Liveleak, 2 ottobre 2015). La reazione di Netanyahu: I miei obiettivi in Siria li ho già formulati. Sono quelli di garantire la sicurezza del mio popolo e del mio paese. Gli obiettivi della Russia sono diversi, ma non devono entrare in collisione (Russia e Israele iniziano consultazioni sulla Siria, Sputnik, 6 ottobre 2015).
L’obiettivo di entrambi gli schieramenti sono le strategiche alture del Golan (Siria, Netanyahu: “L’Iran vuole la guerra nel Golan”, il Giornale, 21 settembre 2015; As Syria Reels, Israel Looks to Expand Settlements in Golan Heights, NYT, 2 ottobre 2015) e i sottostanti giacimenti petroliferi — che fanno gola ai Nuovi Crociati, Rupert Murdoch, Jacob Rothschild e Dick Cheney (Rupert Murdoch and the Israeli Genie, Counterpunch, 27 marzo 2015).
Se Israele si inimica la Russia, dopo essersi autolesionisticamente alienato l’amministrazione Obama, rischia seriamente di ritrovarsi ridotto ai confini pre-1967 sanciti dalle Nazioni Unite, con i territori occupati restituiti a siriani, libanesi e a un futuro stato palestinese.
Perciò Netanyahu farà tutto il possibile per evitare eccessive frizioni con la nuova potenza egemone del Medio Oriente, la Russia (Israel to provide Russia with intelligence about Syrian opposition, Middle East Monitor, 6 ottobre 2015), nella speranza (in attesa?) che le prossime elezioni presidenziali americane del 2016 portino al potere un falco che ristabilisca la supremazia occidentale (e quindi israeliana) nella regione.
Il resto qui
https://medium.com/@stefano_fait/israele-putin-e-i-nuovi-crociati-8df46ae0d4f0
La quenelle, Dieudonné e l’insurrezione globale
9 gennaio 2014 a 12:27 (Controrivoluzione e Complotti, Resistenza e Rivoluzione)
Tags: comico, Dieudonné, Ebrei, establishment, fascismo, Francia, Marsigliese, neofascismo, nonviolenza, protesta, quenelle, quenellizzazione, resistenza, rivolta, rivoluzione globale, Secondo Olocausto, sionismo, sionisti, sistema, status quo
A cura di Stefano Fait
Paradiso Riconquistato [blog per architetti di mondi nuovi – poliglotta]
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“Quenellizzazione” sta a significare il processo che ha portato un gesto comune, rivisto e politicizzato nell’ambito di esibizioni teatrali di un comico-umorista francese, a diventare un simbolo globale di protesta contro un establishment che è globalmente percepito come ostile alle persone comuni.
In questo risiede la sua potenza: è stato recepito senza alcuna traduzione o storpiatura in tutto il mondo anche non francofono come antitesi al braccio teso fascista e usato per comunicare l’idea che l’establishment si finge democratico ma è fascista (come ogni oligarchia autoritaria sociopatizzata).
Il fatto poi che i rappresentanti politici di questo stesso establishment lo associno al fascismo testimonia il carattere orwelliano della contemporaneità.
Dieudonné M’bala M’bala, pur avendo calcato le scene per anni in coppia con un comico ebreo, ha indubbiamente espresso opinioni antisemite negli ultimi anni: una presa di posizione quantomai idiota, tenuto conto della sua conclamata avversione ai tribalismi. Questo peculiare personaggio non è però il titolare di questo gesto di protesta anti-sistema: trasformarlo in un martire servirà solo a convincere sempre più persone che è arrivato il momento di dire basta alla “crisi”, che tale non è, essendo il risultato di politiche pianificate e deliberate.
Presto il governo francese si troverà ad affrontare centinaia di migliaia di cittadini, di ogni fede, orientamento politico e sessuale ed estrazione sociale, che faranno il gesto della quenelle mentre cantano la Marsigliese. Cosa succederà? Diventerà un reato? E in Italia? E se saranno degli ebrei a farlo, com’è già accaduto? E se sarà una celebrità? E se il gesto si diffonderà in tutto il mondo come segno di solidarietà tra oppressi che vogliono cambiare il sistema per il bene delle generazioni a venire, in nome della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza umana? Pensano davvero di poter arrestare la quenellizzazione della protesta globale nonviolenta censurando un comico nero, antifascista, buddhista, che predica la nonviolenza, militante dei diritti dell’uomo, universalista, pro-diritti degli omosessuali, che chiede giustizia sociale, lavoro e dignità per tutta l’umanità, per di più chiudendo il suo teatro?
Se è una trappola è molto ben congegnata. Ribadisco che questo scontro servirà solo a sospingere gli ebrei verso un nuovo abisso, un nuovo ruolo di capri espiatori: sempre più persone si domanderanno se certi tabù siano la prova che il complotto giudaico-sionista è reale – è un’idiozia, ma un’idiozia che in tempi confusi può prendere piede. Quei potenti che usano il sionismo a fini mimetici e controrivoluzionari sono scaltri e sanno quello che fanno: due piccioni con una fava. Ebrei e arabi nel sacco (pronti per l’Armageddon genocida, il secondo olocausto semita), masse dirottate, status quo rinsaldato.
http://stefanofait.tumblr.com/post/72189607899/la-quenelle-gesto-di-ribellione-al-sistema