Gli zombie scendono in campo

Analyze this:

Un medico che ha studiato l’attacco al giocatore del Chelsea ha ritenuto che fosse così incontrollato che – senza un’assistenza psichiatrica intensiva – sarebbe tornato a ripetere il comportamento entro cinque anni. Che lo abbia fatto dopo un anno è un’ulteriore prova del fatto che ha bisogno di aiuto.
http://www.telegraph.co.uk/sport/football/players/luis-suarez/10923852/Luis-Suarez-needs-help-after-biting-Giorgio-Chiellini-what-he-did-was-not-just-rash-but-entirely-self-destructive.html

Non è un paese per zombie:

L’attaccante dell’Uruguay Luis Suarez è stato squalificato per 9 partite internazionali per il morso rifilato a Giorgio Chiellini nell’ultima partita del girone eliminatorio dei mondiali. La Commissione disciplinare della Fifa lo ha inoltre squalificato per 4 mesi da qualsiasi attività connessa con il calcio, comprese quindi le gare di Premier League, e gli ha inflitto una multa di 100.000 mila franchi svizzeri, pari a poco più di 100.000 euro.

http://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/26-06-2014/mondiali-2014-saurez-fifa-9-turni-stop-4-mesi-italia-uruguay-chiellini-801051084834.shtml

non è semplice essere uno zombie in un mondo intollerante

non è semplice essere uno zombie in un mondo intollerante

article-2312577-196CEB9A000005DC-603_634x38010 giorni di squalifica nel campionato inglese

pxl_suarez_ajax_bite_2010_04.JPG7 giorni di squalifica nel campionato olandese

10492294_864925940202699_3498492300752130058_n10404087_853133831371315_3125968182244243458_n10422602_763308843707173_8676952126699690187_a10480982_547220935388582_4833881551255469504_nsuarez-bite1d028_TNFS_suarezbite2Bq6iZGbIcAAJMA0
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/30/zombie-apocalypse-ma-che-diavolo-succede/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/09/14/zombie-apocalypse-il-lato-oscuro-della-forza-essere-buoni-paga/

Lost?

a cura di Stefano Fait, direttore di FuturAbles

 

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Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito.

William Blake -The Marriage of Heaven and Hell

Il volo 370 delle linee aeree malesiane non è l’unico grande velivolo scomparso misteriosamente senza lasciare traccia. Quattro droni americani sono svaniti nel nulla mentre sorvolavano l’Afghanistan – non sono mai più stati visti.

http://www.washingtonpost.com/news/checkpoint/wp/2014/06/20/over-afghanistan-drones-that-vanished-without-a-trace/

E’ un mistero senza precedenti, quello che ha colpito il volo 370 della Malaysia Airlines diretto a Pechino. Proprio tre mesi fa, infatti, l’aereo scompariva nel nulla, senza che – sino ad oggi – sia stato possibile recuperare alcun resto. Il governo malese si conta abbia già speso più di 8 milioni di dollari nelle ricerche e, secondo le famiglie, è ora che anche loro facciano qualcosa.

http://www.scienzamente.com/tecnologia/campagna-di-ricerca-fondi-per-la-scomparsa-del-volo-370/2725/

Venezuela, aereo scomparso a Los Roques: è il quarto episodio dal 1997 a oggi che coinvolge gli italiani. Il mistero della rotta maledetta – Quello di Los Roques, in Venezuela, si conferma sempre più come un arcipelago maledetto, una sorta di nuovo “Triangolo delle Bermuda

http://www.huffingtonpost.it/2013/01/05/venezuela-aereo-scomparso_n_2416184.html

E’ inspiegabile la scomparsa di tredici aerei dai radar avvenuta nei giorni scorsi. E’ accaduto il 5 e il 10 giugno nei cieli austriaci, tedeschi e della Repubblica Ceca e ad oggi non è stato ancora possibile risalire alle cause del misterioso fenomeno. Gli aerei sono inspiegabilmente scomparsi dai radar per circa 25 minuti lasciando di stucco e in forte apprensione i tecnici che si sono trovati nella totale impossibilità di individuare ben 13 velivoli.

http://www.centrometeoitaliano.it/spariscono-radar-13-aerei-mistero-cieli-austria-germania-13-06-2014-15677/

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/austria/10898385/13-planes-vanish-from-radars-over-Europe.html

Le 3+1 cause della nuova crisi irachena

a cura di Stefano Fait, direttore di FuturAbles

 

Mosul

La premiata ditta Isis, che ufficialmente si compone di militanti islamisti, si occupa di:
narcotraffico;
traffico d’armi;
schiavismo (!);
contrabbando;
rapimenti;
riscossione del pizzo;
distruzione di moschee;
uccisione in massa di musulmani;
stupri di massa di musulmane;

Il Profeta ha detto:
“Dio non ha pietà per coloro che non hanno pietà per gli altri”.
“Nessuno di voi è un vero credente finché non desideri per i suoi fratelli ciò che desidera per sé”.
“Colui che mangia a sazietà mentre il suo vicino è senza cibo non è un credente”.
“L’uomo di affari onesto e affidabile è paragonabile ai profeti, ai santi, ai martiri”.
“Potente non è colui che getta a terra l’avversario, bensì è potente colui che controlla se stesso in un attacco di ira”.
“Dio non giudica basandosi sulle vostre apparenze o sul vostro fisico, ma scandaglia il vostro cuore e osserva il vostro operato”.
“Un uomo che percorreva un sentiero fu assalito dalla sete. Raggiunto un pozzo vi si calò dentro, bevve a sazietà e ne uscì. Poi vide un cane con la lingua penzolante, che cercava nel fango qualche goccia per placare la sua sete. L’uomo, accortosi che il cane era assetato come lo era stato lui poco prima, discese di nuovo nel pozzo, riempì la sua scarpa d’acqua e fece bere il cane. Dio perdonò i suoi peccati per questa azione”.
Fu chiesto al Profeta: “Messaggero di Dio, siamo ricompensati per la gentilezza verso gli animali?” Egli disse: “C’è una ricompensa per la gentilezza verso ogni essere vivente.”

SONO PIU’ MUSULMANO IO DI LORO.
Chi li ha creati? Chi li finanzia? Chi li organizza? A quale scopo? Come può pensare di poterli controllare?

E’ l’ennesima operazione occidentale camuffata da “fondamentalismo islamico”

Sono poche migliaia di militanti circondati da 6 milioni di musulmani e cristiani che li considerano blasfemi o comunque nemici: quanto potrebbero resistere, senza assistenza?

Più importante ancora:

  • Chi li ha addestrati a usare e fare la manutenzione di armi sofisticate lasciate molto opportunamente dagli americani nei depositi che hanno assalito?
  • Chi ha preparato i loro espertissimi comandanti, che sembrano così versati nelle strategie e tecniche di combattimento di quarta generazione?
  • Quali sono le loro linee di rifornimento e perché dovrebbe essere così arduo reciderle?
  • Da dove partono?
  • Chi compra il petrolio da loro e perché lo fa?
  • Quali sono gli oleodotti che trasportano il petrolio venduto e perché non si possono sigillare?
  • Chi eroga servizi finanziari a questa gente e chi ha educato alcuni di loro a muoversi su un terreno così delicato e complicato come quello dei mercati internazionali? (la stessa domanda vale per i guerriglieri libici di Bengasi, diventati improvvisamente degli specialisti della finanza in grado di inaugurare dopo poche settimane dall’inizio della rivolta una loro propria banca centrale e una borsa del petrolio).

Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (SIIS – ISIS in inglese): Organizzazione islamista sunnita che al momento infesta un’area che si estende da Aleppo fino al Kurdistan iracheno.

Generosamente finanziata da sauditi e kuwaitiani

http://www.independent.co.uk/voices/iraq-crisis-sunni-caliphate-has-been-bankrolled-by-saudi-arabia-9533396.html

Non dai qatarioti, che sono in rotta con le altre petromonarchie del Golfo e rischiano di essere invasi dai sauditi

http://www.futurables.com/2014/03/17/mauro-ottobre-gli-imprenditori-trentini-e-lo-scontro-tra-le-petromonarchie-del-golfo/

In lotta contro governo siriano, governo iracheno e gli sciiti (Iran e Hezbollah).

CHI SPONSORIZZA QUESTA PARTICOLARE OFFENSIVA DI ISIS?

Si dà per scontato che i sauditi siano gli sponsor di questo attacco all’Iraq (che è un attacco all’Iran)

http://www.foreignpolicy.com/articles/2014/06/12/iraq_mosul_isis_sunni_shiite_divide_iran_saudi_arabia_syria

Anche se ISIS sembra operare anche contro il regime saudita

http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2014/05/isis-saudi-arabia-qaeda-terrorism-syria.html

L’Iran accusa invece Israele e Stati Uniti

http://www.jpost.com/Iranian-Threat/News/Iran-intelligence-minister-blames-Israel-US-for-Iraq-crisis-359296

In effetti sappiamo dalla documentazione ufficiale che la spartizione dell’Iraq (e la balcanizzazione del Medio Oriente in nazioni deboli e instabili) è un tassello fondamentale della politica estera israeliana:

“La dissoluzione della Siria e dell’Iraq in aree distinte su base etnica o religiosa, come già avviene in Libano, è l’obiettivo primario di Israele sul fronte orientale. L’Iraq, ricco di petrolio da una parte, e dall’altra lacerato internamente, è certamente  candidato ad essere preso di mira da Israele. La sua dissoluzione è per noi addirittura più importante di quella della Siria. L’Iraq è più forte della Siria. A breve termine, è proprio la potenza irachena che rappresenta la più grande minaccia per Israele. Una guerra tra Iran e Iraq frazionerà l’Iraq e causerà la caduta del suo regime interno. Addirittura prima che esso sia in grado di organizzare una lotta su un ampio fronte contro di noi. Ogni tipo di scontro inter-arabo sarà a nostro favore nel breve periodo e accelererà il nostro scopo più importante che è quello di frantumare l’Iraq in vari staterelli come in Siria e in Libano. In Iraq è possibile realizzare una divisione in province su base etnica o religiosa come avveniva in Siria durante l’impero ottomano. Così tre (o più stati) si formeranno intorno alle tre principali città: Bassora, Baghdad e Mosul, e così le regioni sciite del sud si staccheranno dal nord sunnita e curdo.”

Oded Yinon, funzionario del ministero israeliano degli Affari Esteri

http://www.tlaxcala.es/imp.asp?lg=it&reference=227

http://www.amazon.com/Zionist-Plan-Middle-Special-Document/product-reviews/0937694568/ref=dpx_acr_txt?showViewpoints=1

https://archive.org/details/TheZionistPlanForTheMiddleEast

In questo documento [“A clean break”] potremmo trovare le ragioni di fondo del singolare sviluppo della politica statunitense in Iraq, il cui fallimento nel pacificare il paese è parso a tutti incredibile: se la logica è quella di giocare le une contro le altre le fazioni islamiche (sunnisti e shiiti) e shiiti irakeni, legati alla monarchia Ashemita, con shiiti iraniani – allora l’incomprensibilità del quadro trova una spiegazione, così come la suddivisione di fatto dell’Irak in tre aree geografiche, di cui, non a caso dunque, gli Stati Uniti cercano di controllare quella centrale pro Israele….Solo comprendendo il profondo lavoro compiuto da questi gruppi dirigenti misti israelo-statunitensi, si comprende allora anche il fatto che gli USA abbiano assunto in Medio Oriente posizioni sempre meno comprensibili, rispetto ad una normale logica di puro interesse statunitense.

http://www.clarissa.it/editoriale_int.php?id=173&tema=Divulgazione

http://en.wikipedia.org/wiki/A_Clean_Break:_A_New_Strategy_for_Securing_the_Realm

Neocon americani sulla stessa linea, dai tempi dell’invasione in poi:

http://www.nytimes.com/2003/11/25/opinion/the-three-state-solution.html

Al Maliki (Iraq) aveva chiesto agli USA di aiutarli contro ISIS, prima che la cosa degenerasse. Non è arrivato nessun soccorso

http://www.nytimes.com/2014/06/12/world/middleeast/iraq-asked-us-for-airstrikes-on-militants-officials-say.html?_r=1

In cambio ISIS ha razziato le armi americane in depositi dove giacevano inutilizzate (perché?)

http://www.ilgiornale.it/news/esteri/rapida-avanzata-delle-milizie-islamiche-costringe-casa-1027311.html

È falso che la Casa Bianca non sapesse che ISIS stava tornando ad est, dopo aver gettato nel caos il nord della Siria e, prima ancora, il nord dell’Iraq. Era una notizia già apparsa sulla stampa libanese

http://www.dailystar.com.lb/News/Middle-East/2014/Mar-14/250272-al-qaeda-splinter-group-in-syria-leaves-two-provinces-activists.ashx#axzz34Pm6wbRZ

In alternativa significa che Obama è stato tenuto all’oscuro di tutto dalla CIA e dal Pentagono e questa nuova invasione dell’Iraq è un’operazione targata neocon e destra sionista (altamente probabile).

McCain è già passato all’offensiva, accusando Obama di inettitudine

http://www.politico.com/story/2014/06/john-mccain-iraq-obama-us-heavy-price-107825.html

Obama è anche accusato di aver liberato il leader di ISIS

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2657231/Revealed-Obama-RELEASED-warlord-head-ISIS-extremist-army-five-years-ago.html

La crisi irachena sta rinviando la morte del petrodollaro (la detronizzazione del dollaro)

http://uk.reuters.com/article/2014/06/13/uk-markets-global-idUKKBN0EO0S120140613

The Project for the New Middle East

IL FATTORE CURDO

I miliziani di ISIS hanno occupato l’Iraq del nord, lasciando in pace i kurdi che hanno anzi colto l’occasione per impadronirsi di una città irachena, Kirkuk, che considerano la futura capitale di uno stato indipendente curdo che ancora non esiste.

Uno stato curdo alimenterebbe il separatismo curdo in Iran, in Siria e in Turchia.

Israele è schierato coi curdi dal 1964

http://www.meforum.org/3838/israel-kurds

e, ancora più strettamente, dai tempi della guerra in Iraq

http://www.newyorker.com/archive/2004/06/28/040628fa_fact

http://www.timesofisrael.com/is-a-free-kurdistan-and-a-new-israeli-ally-upon-us/

Gli Stati Uniti (amministrazione Obama) sono l’unico ostacolo all’indipendenza del Kurdistan, auspicata invece da Israele, che la considera imminente, dopo il completamento di una conduttura petrolifera che consente al Kurdistan iracheno di esportare il suo greggio in maniera del tutto indipendente, aggirando Bagdad: Tel Aviv potrebbe essere la prima capitale a riconoscere l’indipendenza del Kurdistan, come già fece con il Sudan del Sud

http://www.jpost.com/Middle-East/Iraqi-Kurds-close-to-declaring-independence-355717

Ora i curdi si sono ripresi Kirkuk praticamente senza dover sparare un colpo, grazie al collasso dell’esercito iracheno (generali corrotti?): il loro sogno si è avverato con una facilità che ha dell’incredibile e hanno risolto in un colpo solo le dispute territoriali: ogni area “arabizzata” ora tornerà sotto la sovranità kurda

http://www.haaretz.com/news/middle-east/1.598650

Potrebbe essere una pericolosa illusione. Se la minoranza sunnita in un eventuale Kurdistan indipendente chiedesse aiuto a ISIS, quest’organizzazione non potrebbe rifiutarsi di combattere anche i kurdi, oltre agli sciiti.

Sarebbe il caos assicurato per tutte le nazioni con forti minoranze curde: Turchia, Iran, Siria, Iraq. Forse è proprio questo l’obiettivo.

Ci sono comunque forze e interessi curdi, visibili anche sui principali media mondiali, contrari alla balcanizzazione di quell’area del Medio Oriente, in quanto perfettamente consapevoli del fatto che i curdi sarebbero le principali vittime dell’anarchia

http://www.theguardian.com/commentisfree/2014/jun/13/iraq-separate-sunni-shia-regions-kurds-autonomy

Questi interessi preferirebbero sfruttare le proprie risorse petrolifere senza scatenare il caos separatista.

Uno scenario (sponsor saudita) non esclude l’altro (sponsor destra sionista), dato che sauditi e israeliani sono in buoni rapporti (per ora)

http://www.richardsilverstein.com/2014/03/08/saudi-arabia-finances-most-of-israels-weapons-build-up-against-iran/

IRAN

Le azioni di ISIS rendono più probabile la virtuale annessione dell’Iraq sciita all’Iran (già ora Baghdad è completamente allineata alla politica estera iraniana)

http://www.huffingtonpost.com/raghida-dergham/isis-achievements-in-iraq_b_5490381.html?utm_hp_ref=world&ir=WorldPost

Il collasso dell’esercito iracheno può essere spiegato con la corruzione dei generali e la salvezza dell’Iraq potrà venire solo dagli sciiti, dai pasdaran iraniani, dai miliziani di Hezbollah e dall’assistenza siriana, ora che Assad sta riprendendo il controllo della nazione.

BRICS

La Russia è stata premiata dal governo siriano per la sua lealtà: giga-contratto petrolifero

http://rt.com/op-edge/syria-russia-war-oil-528/

“Nonostante una serie di attacchi a grandi impianti e terminal petroliferi, a marzo la produzione di oro nero è arrivata a oltre 3 milioni e mezzo di barili al giorno (tornando ai livelli del 1989). A marzo, la russa Lukoil ha cominciato a pompare petrolio dal mega giacimento West Qurna-2 (uno dei più grandi del mondo, con riserve stimate in 14 miliardi di barili), nella zona di Bassora. Il governo di Baghdad spera che entro la fine dell’anno la produzione possa raggiungere i quattro milioni di barili al giorno.  “Sarebbe un traguardo straordinario, perché permetterebbe al governo di aumentare le entrate e attuare il suo programma di sviluppo”, ha detto il ministro del Petrolio, Abdul Kareem Luaybi. Nonostante queste buone notizie il nuovo Parlamento iracheno dovrà tentare di risolvere una delle questioni più importanti per il futuro del Paese: il rapporto con la regione del Kurdistan. I curdi hanno avviato lo sfruttamento e l’esportazione di petrolio verso la Turchia aggirando il controllo di Baghdad così da non versare denaro nella casse statali”.

http://www.formiche.net/2014/04/28/elezioni-iraq-il-futuro-passa-dal-petrolio/

L’Iraq guarda(va) a est (Iran, Russia, Cina, India)

http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2014/02/baghdad-gradual-return-east-china-russia-iran.html

http://www.ndtv.com/article/india/iraq-s-prime-minister-nouri-al-maliki-to-begin-four-day-visit-to-india-today-408755

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POSTA IN GIOCO

A mio avviso ci sono 4 obiettivi principali.

1. Il petrolio curdo;

2. L’egemonia israeliana e saudita sul Medio Oriente (finché Israele non deciderà di averne abbastanza dei sauditi);

3. Il controllo iraniano del petrolio medio – orientale (Golfo Persico);

4. La difesa del dollaro e quindi dell’egemonia americana sul pianeta;

http://www.futurables.com/2014/06/22/the-isis-crisis-a-regime-change-too-far/

http://www.futurables.com/2014/05/29/festival-delleconomia-2014-elefanti-ignorati-scheletri-occultati-tabu-intatti/ 

Se ISIS dovesse essere sconfitta rapidamente, prima che gli indipendentisti curdi prendano il sopravvento sugli autonomisti, l’Iran si ritroverebbe con uno stato vassallo e i piani di balcanizzazione del Medio Oriente fallirebbero, con grave smacco per gli ultranazionalisti israeliani e neocon.

Quant’è molesta questa gente che ama la libertà: occorre intervenire!

 

“But you could also think about a means of authentication that you could simply wear on your skin, every day for a week at a time, say an electronic tattoo.” (Regina Dugan, former DARPA head, now Google executive)
These future authentication tattoos would give people colorful, cool design options.

“This pill has a small chip inside of it with a switch. It also has what amounts to an inside-out potato battery. When you swallow it, the acids in your stomach serve as the electrolyte, and they power it up. And the switch goes on and off and it creates an 18-bit ECG-like signal in your body.” This means “essentially your entire body becomes your authentication token.”

http://blogs.computerworld.com/emerging-technologies/22281/future-authentication-pop-daily-password-pill-or-wear-digital-tattoo

Mini expo della creatività – 8 giugno 2014, Bookique, Trento

 

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10460508_1440331939568300_4693188326952978720_nhttp://www.futurables.com/2014/06/09/mini-expo-della-creativita-alla-bookique-le-immagini

08.06.2014 (Domenica) ANCHE DOPO LE SEI DI SERA (aggiornamento)
@Bookique – Caffè Letterario Predara.
Via Torre d’Augusto 29, quartiere San Martino, 38122 Trento, Italia
Tel.: 3427011498

Molte mamme non possono dare espressione alla loro creatività se non in relazione ai loro figli. Troppo impegnate, sono costrette a rinunciare.
Almeno per un giorno possono dedicarsi a questo bisogno innato (auto-espressione, ricerca di sé, approfondimento dei propri obiettivi esistenziali) senza doversi preoccupare dei loro bambini.
Un evento comunque aperto a tutti: giovani studenti curiosi, pensionati, chiunque sia curioso, esplorativo, sperimentale o semplicemente voglia fare compagnia al proprio partner.

*Operatori

Michela Bruni (ecodesign) – oggetti Upcycle
Anna Campetti (Collective) – Stampa
Ornella Michelon (Ultime briciole) – Oggetti da decorazione shabby chic, ceramica.
Nicolas Dorosz e Melina Benetton(Volver) – Borse, cancelleria decorata con carta da parati.
Martina Coller (tina.) – Gioielli in tessuto
Manuela Fabris (MANUFABRIKA) – borse e oggetti in camera d’aria di bicicletta.

Gemma Fiori – Gioielli in rame e ottone.
Loredana Fioroli (Lori) – Dipinto su ceramica con tecnica cuerda seca.
Sandra Toro (Orlosubito) – Riciclo di vestiti.

http://www.futurables.com/2014/05/16/mini-expo-della-creativita-8-giugno-2014-bookique-trento

L’Adigetto

http://www.ladigetto.it/permalink/34175.html

Il Trentino dei Bambini

http://www.iltrentinodeibambini.it/bookique-mini-expo-creativita-per-mamme-creative

La Voce del Trentino

http://lavocedeltrentino.it/index.php/cronaca/news-dal-trentino-2/13814-domenica-il-mini-expo-della-creativita

Genitori e dintorni

http://www.genitoriedintorni.it/it/blog/2014/mamme-creative-sfoghiamoci-al-mini-expo-della-creativita.html

 

 

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