ISIL-DAESH è un’organizzazione de-islamizzata e post-musulmana

Il ritorno di Independence Day: e se gli alieni ci invadessero davvero?

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Pierpaolo Festa (Nexta, Film.it) intervista Roberto Poli (“Il ritorno di Independence Day: e se gli alieni ci invadessero davvero?”) per La Stampa e Il Secolo XIX

Alcuni estratti di questa lunga intervista.

“Sono passati vent’anni da quel weekend di fine settembre 1996, quello in cui ci siamo tutti uniti alla fila per entrare in sala a vedere Independence Day. Un evento cinematografico lucidato al meglio da Hollywood, un kolossal di fantascienza che è stato l’ultimo blockbuster di fine millennio e allo stesso tempo il primo del nuovo secolo. Due decenni dopo ci prepariamo a una nuova invasione aliena orchestrata ancora una volta da Roland Emmerich.

In che modo ha previsto il futuro? C’è spazio per gli alieni buoni in quest’era cinematografica? E rovesciando anche la logica: cosa succederebbe se gli alieni venissero realmente a farci visita. O forse sarebbe meglio riformulare la domanda: gli extra-terrestri sono già qui tra noi? Lo abbiamo chiesto al Professor Roberto Poli, docente di previsione sociale all’Università di Trento e prima cattedra Unesco sui sistemi anticipanti.

[…]…”

Gli estratti dell’intervista proseguono qui: Il ritorno di Independence Day: e se gli alieni ci invadessero davvero? – intervista a Roberto Poli per La Stampa

La verità su Tienanmen

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Chi possiede nozioni frammentarie, mendaci o falsate del passato e del presente difficilmente riuscirà a immaginare futuri plausibili

Tutti conoscono quest’immagine.
Ma quanti sanno che i carri armati stavano allontanandosi, non avvicinandosi a ‪#‎Tienanmen‬, quando il tizio li bloccò?
Quanti sanno che la foto risale al giorno dopo?
Che NESSUNO è morto nella piazza Tienanmen, giacché i manifestanti nonviolenti furono lasciati in pace?
Che non ci fu mai una mitragliatrice che falciava gli studenti inermi?
Che le centinaia di morti ci furono negli scontri tra rivoltosi armati (in gran parte lavoratori, peraltro giustamente incazzati) e forze dell’ordine e soldati, in vari luoghi?
Che il regime temeva i lavoratori, non certo gli studenti filo-occidentali?

Praticamente tutto quel che sappiamo di quella vicenda è falso o solo parzialmente vero…però continuiamo a prendere per buone le versioni ufficiali nostrane

“The Myth of Tiananmen”, Columbia Journalism Review
http://www.cjr.org/behind_the_news/the_myth_of_tiananmen.php

“Secret cables from the United States embassy in Beijing have shown there was no bloodshed inside Tiananmen Square…a Chilean diplomat watched the military enter the square and did not observe any mass firing of weapons into the crowds, although sporadic gunfire was heard. He said that most of the troops which entered the square were actually armed only with anti-riot gear – truncheons and wooden clubs; they were backed up by armed soldiers”

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/wikileaks/8555142/Wikileaks-no-bloodshed-inside-Tiananmen-Square-cables-claim.html

Gregory Clark, a former Australian diplomat: “some have asked how those protesters came to use gasoline bombs against the troops — a weapon not used by Chinese rioters — and why so many vehicles came to be destroyed. This in turn could explain the regime’s anger, and its subsequent efforts to track down and punish student leaders. But even without these details it should be clear that the so-called Tiananmen Square Massacre was not quite the clear-cut evil of much Western imagination”.
http://www.japantimes.co.jp/opinion/2014/06/03/commentary/world-commentary/really-happened-tiananmen/#.V2J23xIat9N

Il finto massacro di Timisoara…Paolo Rumiz vi spiega altre cose che pensate di sapere ma sono false: Le riflessioni di un grande inviato, vittima nell’89 dell’inganno dei servizi segreti rumeni: “Fu una grande lezione di giornalismo. Durante le guerre chi vuole condizionare l’opinione pubblica usa i cadaveri. Ma non bisogna mai smettere di farsi domande”

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2011/02/27/paolo_rumiz_intervista_morti_libia_romania_1989_ceausescu.html

La consapevolezza che ci sono persone intelligenti che si rifiutano di prendere in considerazione l’idea che sono stati fatti fessi, mille volte, solo per non doverlo ammettere, per non dover fare i conti col proprio ego e che per questo contribuiscono a tenere in vita le menzogne e si rendono complici dei carnefici di milioni di innocenti è snervante

Non chiedetemi di andare a vivere a Orlando

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