Anybody here because of a genuine interest and love of good music, and not because of some shitty half-baked erotic novel?
CaliforniaVolante
31 Maggio 2013 a 01:36 (Musica)
Anybody here because of a genuine interest and love of good music, and not because of some shitty half-baked erotic novel?
CaliforniaVolante
29 Maggio 2013 a 14:19 (Musica)
I would happily make this Earth national anthem
Orangebeastage
28 Maggio 2013 a 07:48 (Musica)
Tudo o que quer me dar / Everything you want to give me É demais / It’s too much É pesado / It’s heavy Não há paz / There’s no peace Tudo o que quer de mim / All you want from me Irreais / Isn’t real Expectativas / That expectations Desleais Now we’re falling Falling, falling Falling into the night Into the night Falling, falling, falling Falling into the night
Mesmo se segure Quero que se cure Dessa pessoa Que o aconselha Há um desencontro Veja por esse ponto Há tantas pessoas especiais Now even if you hold yourself I want you to get cured From this person Who advises you There is a disconnection See through this point of view There are so many special People in the world So many special People in the world In the world All you want All you want
That’s it There’s no way It’s over, good luck I’ve nothing left to say It’s only words And what l feel Won’t change Tudo o que quer me dar / Everything you want to give me É demais / It’s too much É pesado / It’s heavy Não há paz / There is no peace Tudo o que quer de mim / All you want from me Irreais / Isn’t real Expectativas / Expectations Desleais
É só isso Não tem mais jeito Acabou, boa sorte Não tenho o que dizer São só palavras E o que eu sinto Não mudará Tudo o que quer me dar É demais É pesado Não há paz Tudo o que quer de mim Irreais Expectativas Desleais
26 Maggio 2013 a 13:02 (Controrivoluzione e Complotti, Resistenza e Rivoluzione)
Tags: 1934, 2013, armamenti, armi, Business Plot, Butler, colpo di stato, Congresso, Esercito Rivoluzionario Americano, false flag, fascismo, finanza, George Bush, golpe, guerra civile, Hitler, inchiesta, Independence Day, insediamenti, inside job, insurrezione, Israele, James E. Van Zandt, manifestanti armati, marcia, marcia su Washington, Obama, oligarchi, Palestina, patrioti, Prescott Bush, protesta, putsch, Quarto Reich, rivoluzione, Ron Paul, Roosevelt, Schuetzen, scontri, seconda guerra civile americana, Smedley D. Butler, Tarpley, Tea Party, Territori Occupati, veterani, violenza, Wall Street, Webster G. Tarpley
Questo sarà un evento non-violento, a meno che il governo non scelga di renderlo violento…C’è una remota possibilità che ci possano essere atti di violenza da parte del governo, come è già successo e penso che dovrebbe essere chiaro che se un qualche partecipante sarà avvicinato con rispetto dagli agenti, si sottometterà all’arresto senza opporre resistenza. Stiamo veramente dicendo nel modo più sottile possibile che preferiamo morire in piedi che vivere in ginocchio.
Adam Kokesh, 2013
La commissione ha raccolto prove che dimostrano che alcune persone hanno effettuato un tentativo di dar vita ad una organizzazione fascista in questo paese…Non vi è alcun dubbio che questi tentativi sono stati discussi, sono stati pianificati, e potevano essere attuati, se e quando i finanziatori lo avessero ritenuto opportuno.
Relazione finale della commissione d’inchiesta del Congresso sulle accuse del generale Smedley D. Butler
James E. Van Zandt, comandante nazionale dei veterani di guerra era stato contattato da Butler subito dopo la riunione del 22 agosto con MacGuire ed avvertito che … stava per essere avvicinato dai golpisti…Confermò che, proprio come gli era stato anticipato da Butler, era stato avvicinato “da agenti di Wall Street”, che avevano cercato di arruolarlo nella loro trama.
New York Times, 23 novembre 1934
Il colpo di stato mirava a rovesciare il presidente Franklin D. Roosevelt con l’aiuto di mezzo milione di veterani di guerra. I congiurati, che sono stati accusati di coinvolgere alcune delle più famose famiglie in America (proprietari di Heinz, Birds Eye, Goodtea, Maxwell Hse e il nonno di George Bush, Prescott Bush) credevano che il loro paese avrebbe dovuto adottare le politiche di Hitler e Mussolini per battere la grande depressione. Mike Thomson indaga le ragioni per cui si sa così poco sulla più grande minaccia della storia alla democrazia americana in tempo di pace
http://www.bbc.co.uk/radio4/history/document/document_20070723.shtml
http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/la-famiglia-bush-e-il-terzo-reich.html
Gli eventi del 4 luglio potrebbero essere sanguinosi, a causa della stupidità o doppiezza di Adam Kokesh, ex marine dissidente fondatore dell’associazione veterani per Ron Paul (candidato alle presidenziali e pro-secessionismo), conduttore radiofonico, libertario in stile Tea Party (anarco-capitalista), con un largo seguito tra i feticisti delle armi, che qui discute con Webster G. Tarpley, rooseveltiano-gollista (come me)
“L’attivista libertario e conduttore radiofonico, Adam Kokesh vuole organizzare una marcia armata su Washington, DC per il giorno dell’Indipendenza. Lanciato come un gruppo su Facebook, lo “Open Carry March on Washington“ spera di portare 1.000 sostenitori a marciare nella capitale della nazione con fucili carichi. Il gruppo prevede di incontrarsi al cimitero nazionale di Arlington in Virginia. Da lì, marciare attraverso il ponte di Memorial a Washington, DC e proseguire lungo Viale Indipendenza. Mentre la Virginia permette di portare armi cariche, Washington, DC non rilascia alcun permesso / licenze o porto d’armi”.
http://voxnews.info/2013/05/06/la-marcia-su-washington-armi-in-pugno/
Finora gli iscritti alla marcia sono circa 5mila (ma quanti verranno veramente?).
*****
Ecco il recente appello di Kokesh dopo il suo arresto per un presunto assalto ai danni di un agente:
“Quando un governo ha ripetutamente e deliberatamente omesso di rispettare le proprie leggi, violato i diritti umani fondamentali dei suoi cittadini, minacciato la santità di una stampa libera, creato istituzioni per la soppressione della privacy, intrapreso guerre per venire incontro ad interessi particolari che minacciano la sicurezza pubblica, ucciso centinaia di bambini con attacchi di droni, imprigionato e distrutto la vite di innumerevoli individui per crimini senza vittime, soffocato opportunità economiche per mantenere il dominio delle élite finanziarie, rubato al popolo attraverso un assurdo sistema di tassazione e attraverso l’inflazione, svenduto le future generazioni in una condizione di servitù del debito, abusato del suo potere per reprimere l’opposizione politica, non è degno di continuare ad esistere – e fin qui nulla da eccepire [NdT] – e il dovere del popolo è quello di cambiare o abolire quel governo con qualsiasi mezzo necessario per garantire la libertà e garantire la pace.
“Una nuova rivoluzione americana è attesa da tempo. L’idea di questa rivoluzione è maturata nei cuori e nelle menti delle persone nel corso di molti anni, ma questo Independence Day, essa prende una nuova forma, quando l’Esercito Rivoluzionario Americano marcerà su ogni capitale dello stato per chiedere che i governatori di questi 50 membri avviino immediatamente il processo di ordinata dissoluzione del governo federale attraverso la secessione e la ridistribuzione delle proprietà federali.
Qualora trascorresse un anno intero da questo 4 luglio senza che i crimini di questo governo fossero interrotti, si potrebbe superato il punto in cui la rivoluzione non violenta diventa impossibile.
Il tempo di stare a guardare è passato. Restare neutrali è essere complici, limitarsi a fare il proprio lavoro non è una scusa: il dado è tratto.
Mentre alcuni animi miti diranno che è troppo presto, che siamo in grado di risolvere questo problema attraverso mezzi democratici forniti dal governo, che gli attuali livelli di tassazione sono ragionevoli per i servizi forniti, e che i crimini di questo governo sono solo un fastidio tollerabile, potrebbe essere già troppo tardi.
È vero che un’azione drastica comporta dei rischi, ma il maggiore pericolo sta nel permettere a questo governo di proseguire il suo operato in modo incontrastato.
Quindi, se siete soddisfatti dello status quo, rimanete a casa, ingrassate, guardate i fuochi d’artificio a distanza di sicurezza, e permettete che questo Independence Day sia come tutti quelli che l’hanno preceduto. Ma se anche tu vedi quel che vediamo e senti quel che sentiamo, ci incontreremo sul fronte della libertà il 4 luglio 2013 per la definitiva Rivoluzione Americana”
Adam Kokesh, 23 maggio 2013, da una cella di una prigione federale di Philadelphia.
Ora io vi chiedo: come può qualcuno che è rinchiuso in una prigione federale rilasciare qualsiasi tipo di dichiarazione, e specialmente un appello alla guerra civile e alla dissoluzione degli Stati Uniti in un’anarchica congerie di staterelli?
L’establishment finanziario sta fomentando una violenta risposta popolare per giustificare misure da stato di polizia? È un trabocchetto? Manifestazione armata > rivolte > rivoluzione > guerra civile > dittatura?
Obama ha una vaga idea di quello che sta facendo e di quel che potrebbe succedere? E’ un burattino? E’ un idiota all’oscuro di tutto quel che conta? E’ un complice?
21 Maggio 2013 a 08:52 (Controrivoluzione e Complotti)
Tags: anti-complottismo, anti-complottisti, élite, Banca dei Regolamenti Internazionali, Banca Mondiale, Bilderberg, Bohemian Grove, C. Wright Mills, Carroll Quigley, Commissione Trilaterale, complotti, complottismi, complotto, compottismo, cospirazione, cospirazionismo, cospirazionisti, Council of Foreign Relations, Emerson, falsa coscienza, Faust, Fondo Monetario Internazionale, Goethe, Gruppo Bilderberg, Gruppo degli Otto, inciuci, inciucio, isterismo, L'élite del potere, lavaggio del cervello, Mefistofele, oligarchie, Organizzazione Mondiale del Commercio, paranoia, propaganda, Quigley, scettici, scetticismo, trama, Trans-Atlantic Business Council, World Economic Forum di Davos
Ed io vi dico invece, brava gente,
che i patrizi si curano di voi
col più caritatevole riguardo.
Quanto a quel che vi manca,
ciò che soffrite in questa carestia,
alzare contro lo Stato romano
le vostre mazze, è come alzarle in aria
con l’intenzione di colpire il cielo:
esso seguiterà per la sua strada,
spezzando mille, diecimila ostacoli
più forti che non possa mai sembrare
quello di questa vostra opposizione.
Quanto alla carestia, sono gli dèi
che l’han voluta, non punto i patrizi,
e davanti agli dèi sono i ginocchi,
non le braccia, che possono soccorrervi.
Ahimè, che voi vi fate trascinare
dalla disgrazia dove altri malanni
v’aspettano, a calunniar così
e maledir come nemici gli uomini
che reggono il timone dello Stato
e di voi son pensosi, come padri.
Menenio (Coriolano, Atto I, Scena I)
La società contemporanea è simultaneamente complottista ed anti-complottista
http://fanuessays.blogspot.it/2011/11/complottisti-ed-anticomplottisti-sono.html
Le persone dotate di una modica quantità di lucidità non possono fare a meno di concludere che le élite sono impegolate in una miriade di complotti: dalle menzogne sulle armi di distruzione di massa, ai cartelli per tenere artificialmente ed illegalmente alti i prezzi di certi beni e risorse, al Watergate, agli accordi tra politica e finanza per garantire l’impunità di certe persone, agli insabbiamenti delle inchieste più delicate, agli accordi tra stato e mafia, agli accordi tra democrazie e dittature o teocrazie, ai servizi segreti “deviati”, ai golpe sponsorizzati, agli attacchi speculativi concordati contro certe nazioni e certe valute, al controllo delle valutazioni delle agenzie di rating, agli accordi sottobanco tra banche centrali e banche, agli inciuci, agli attentati simulati (false flag) come quello previsto nell’operazione Northwoods
ed altre operazioni di propaganda per scatenare delle guerre
alla nomina ai più alti uffici di persone al servizio di interessi privati
alla creazione di finti movimenti spontanei
Disprezza pure la scienza e la ragione,
supreme forze umane,
lascia che il Mentitore ti ammaestri
nelle arti di abbagli e di magie,
e io ti avrò senza condizioni
Mefistofele – Faust (Goethe)
Le élite (o, per meglio dire, quella parte dell’oligarchia mondiale che non è formata da persone di buona volontà e che, al momento, è largamente egemone) hanno tutto l’interesse a convincere le masse che gli scettici siano dei paranoici, che tutto procede per il verso giusto e le pecore possono dormire sonni tranquilli. Poiché il livello di credulità ed auto-inganno di molti (inclusi molti giornalisti) è stupefacente, non incontrano troppe difficoltà.
La cospiranoia – demonizzazione degli scettici – è una tecnologia sociale di controllo che stabilisce i confini del “discorso responsabile” e riflette il consenso delle élite sulla natura fondamentale della realtà sociale, conformemente ai propri interessi di classe:
“Nel famoso libro L’élite del potere, del 1956, C. Wright Mills sostiene che negli Stati Uniti la politica è dominata da una ristretta e potente élite formata dalle persone che presiedono le maggiori organizzazioni: la burocrazia pubblica, le grandi corporations e le forze armate. Il capitalismo avanzato esige che si prendano decisioni fortemente coordinate e di ampia portata, quindi i dirigenti delle grandi organizzazioni sono costantemente in contatto e spesso assumono in modo informale decisioni di rilievo politico e sociale. Come hanno confermato anche recenti e accurate ricerche, questa élite del potere è composta da persone con un’estrazione sociale molto simile: sono nati in America da genitori americani, provengono da aree urbane, sono in prevalenza protestanti, hanno frequentato gli stessi college, provengono in maggioranza dagli stati dell’Est, si conoscono personalmente e hanno atteggiamenti, valori e interessi molto simili. Con i loro rapporti costituiscono un “direttorio intrecciato” che coordina iniziative e attività. Direttamente sotto questa élite, che opera in modo informale e invisibile, esiste un livello intermedio di gestione del potere, costituito dal settore legislativo, dai gruppi d’interesse e di pressione e dagli opinion leader locali. A un terzo e più basso livello si colloca la massa dei cittadini non organizzati”.
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/04/02/succinto-trattatello-sulloligarchia/
In questo modo si afferma un pensiero convenzionale che è un mezzo incredibilmente efficace per consolidare l’egemonia della classe dirigente attraverso il controllo del dissenso e la traduzione degli interessi della classe dominante in quelli della nazione nel suo complesso (es. austerità neoliberista).
Si viene additati come complottisti per il semplice fatto di evocare quello che è un caposaldo della sociologia italiana ed internazionale: ogni classe dirigente si sforza di mantenere l’egemonia e, se necessario, lo fa con metodi cospiratori. La spiegazione alternativa fornita dall’establishment è che la classe dirigente sia indecisa, incoerente, incompetente, dottrinale o, quando il gioco si fa veramente sporco, folle (cf. Peter Bofinger https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/05/17/bagnai-piga-e-gli-zombie/). Si esclude a priori l’opzione “tacita collusione”, “crimine” e “alto tradimento”, nonostante la voluminosa letteratura sociologica dedicata alle élite al potere ed alla “devianza delle élite”.
Le nazioni e gli uomini si circondano di un apparato materiale che corrisponde esattamente al loro…modo di pensare. Osservate come ogni verità e ogni errore, ciascuno il pensiero di qualcuno, si rivestono di società, case, città, lingue, riti, giornali. Osservate le idee del presente…vedete come il legname, il mattone, la calce e la pietra hanno assunto una forma conveniente, obbediente all’idea dominante che governa le menti di tante persone… ne consegue, naturalmente, che il più minuscolo ampliamento delle idee…produrrebbe i più impressionanti cambiamenti delle cose esterne.
R.W. Emerson
La falsa coscienza indotta dalla propaganda mediatica è tale che persino persone laureate in sociologia si fanno buggerare da questa tattica dei poteri forti, poche migliaia di persone (< 100mila) che, accomunate dall’estrazione sociale,
http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/la-famiglia-bush-e-il-terzo-reich.html
dominano miliardi di altre persone, ricalibrando le loro iniziative in forum esclusivi e attraverso think tank, figure chiave negli ambienti accademici, giornalistici ed intellettuali ed organizzazioni transnazionali (cf. Gruppo Bilderberg, Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, World Economic Forum di Davos, Banca dei regolamenti internazionali, Organizzazione Mondiale del Commercio, Council of Foreign Relations, Commissione Trilaterale, Bohemian Grove, Gruppo degli Otto, Trans-Atlantic Business Council, ecc.)
Lo scopo è quello di convincere il maggior numero possibile di persone che l’attuale sistema plutocratico (modello capitalista anglo-americano – e, recentemente, tedesco) funziona o comunque tornerà a funzionare se le masse faranno altri sacrifici.
*****
I poteri del capitalismo finanziario avevano un obiettivo più ampio, niente meno che la creazione di un sistema globale di controllo finanziario in mani private in grado di dominare il sistema politico di ciascuna nazione e l’economia mondiale nel suo complesso. Questo sistema andava controllato in stile feudale dalle banche centrali di tutto il mondo, agendo di concerto, per mezzo di accordi segreti raggiunti in frequenti incontri privati e conferenze. Al culmine della piramide ci doveva essere l’elvetica Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) di Basilea, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali che a loro volta erano imprese private…non bisogna immaginare che questi dirigenti della principali banche centrali del mondo fossero loro stessi dei ragguardevoli potenti nel mondo della finanza. Non lo erano. Erano piuttosto dei tecnici e gli agenti dei massimi banchieri commerciali delle loro rispettive nazioni, che li avevano allevati ed erano perfettamente capaci di liberarsene…e che rimanevano in gran parte dietro le quinte…Questi costituivano un sistema di cooperazione internazionale e di egemonia nazionale più privato, più potente e più segreto di quello dei loro agenti nelle banche centrali. Il dominio dei banchieri commerciali era fondato sul controllo dei flussi di credito e dei fondi di investimento nelle loro nazioni e nel mondo….potevano dominare i governi attraverso il controllo dei debiti nazionali e dei cambi. Quasi tutto questo potere era esercitato dall’influenza personale e dal prestigio di uomini che in passato avevano dimostrato la capacità di portare a compimento con successo dei golpe finanziari, di mantenere la parola data, di mantenere la mente fredda nelle crisi e di condividere le loro opportunità più vantaggiose con i loro associati.
Carroll Quigley, docente di storia, scienze politiche e geopolitica a Princeton, Harvard e Georgetown e mentore del giovane Bill Clinton, da “Tragedy and Hope: A History of the World in Our Time” (New York: Macmillan, 1966).
20 Maggio 2013 a 16:09 (Musica)
Tags: Phoenix, Rome
The sound is so somber and happy at the same time, and the mellow vocals and slightly upbeat tempo compliment each other too well
Ilikebacon247
19 Maggio 2013 a 07:23 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: alture del Golan, Andrew Green, Arabia Saudita, armi chimiche, Assad, autobombe, Brennan, bullismo, cannibalismo, CIA, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, Erdogan, esecuzioni sommarie, finanziamenti, Golan, insorti, Iran, Israele, Jeremy Greenstock, John Brennan, Kurdi, Livni, manifestanti, Meir Dagan, Mossad, NATO, Nazioni Unite, Obama, proteste, Qatar, ribelli, Russia, sharia, sionismo, Siria, terrorismo, tribunali islamici, Turchia, voto ONU
Obama e Cameron, due burattini di Mosca nella crisi siriana
Libero
Israele dovrebbe fare tutto il possibile per abbattere Assad
Meir Dagan, ex direttore del Mossad, Haaretz, 29 aprile 2013
Se gli Stati Uniti proponessero una no-fly zone sulla Siria, noi risponderemmo subito di sì
Recep Tayyip Erdogan, premier turco (membro della NATO), intervistato dalla NBC
La liberazione delle Alture del Golan non è impossibile dal punto di vista militare. Nei prossimi mesi potremmo assistere a mutamenti cruciali e potremmo vedere la nascita di una nuova Siria
Generale Massud Jazayeri, vice capo di Stato maggiore iraniano
I bombardamenti Reyhanlı sono stati uno degli attentati terroristici più mortiferi della storia turca. Credo che il regime di Assad sia il colpevole meno probabile. Infatti, le bombe sono esplose poco prima di una visita a Mosca del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per discutere con Vladimir Putin circa le presunte vendite russe delle batterie di missili di difesa aerea S-300 alla Siria. Bombardare una città turca in queste circostanze sarebbe una pura follia da parte di Assad. Credo che la colpa vada ascritta all’Esercito Siriano Libero o ad al-Qaeda.
Ali Er, generale di brigata turco in pensione, consulente del partito di opposizione al governo
Gli abitanti di Reyhanlı pensano che i colpevoli siano i militanti dell’esercito siriano libero
Ertugrul Kurkcu, parlamentare turco (twitter)
Il premier britannico David Cameron vuole discutere col presidente Barack Obama su come unire gli sforzi per rendere l’opposizione in Siria più forte e credibile dal punto di vista politico e operativo
Portavoce di Downing Street, sulla visita di Cameron a Washington
Mosca è preoccupata per i segnali che indicano un’attività di preparazione dell’opinione pubblica mondiale alla possibilità di un intervento armato nella guerra civile siriana
Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri, 11 maggio 2013
Pare che la stragrande maggioranza dei lettori del Guardian dia ragione ad Assad e si stia ricredendo sul suo conto. Leggo attributi come “brave”, “educated”, “restrained”, “realist”, “sensible”, ecc.
La Russia ”ha inviato avanzati missili da crociera antinave della tipologia Yakhont” alla Siria. Lo scrive il New York Times citando fonti ufficiali statunitensi ”vicine ai rapporti” dell’intelligence Usa. Mosca aveva già ”in precedenza fornito missili Yakhont alla Siria, ma quelli inviati recentemente sono dotati di radar avanzati che li rende più efficaci”. Secondo il Nyt, l’ultima fornitura darebbe a Damasco ‘‘una formidabile arma” contro eventuali embargo navale o no-fly zone”.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=620424&IDCategoria=2686
Il voto all’ONU rivela una forte spaccatura, con un numero crescente di paesi contrari ad appoggiare gli insorti e condannare Assad (il voto è stato 107 a 71 in favore della condanna di Assad, ad agosto era stato di 133 a 43). Il prossimo voto andrà in pareggio?
http://www.guardian.co.uk/world/middle-east-live/2013/may/16/syria-condemned-by-un-but-doubts-grow
Il direttore della Cia, John Brennan, ha chiesto a Israele di non intervenire nella guerra civile siriana e di non distaccarsi dalla linea americana sul conflitto.
http://www.agi.it/estero/notizie/201305170850-est-rt10024-la_cia_a_israele_non_intervenite_in_siria
BULLISMO SIONISTA DOC: Israele dichiara che la Siria deve attendersi altri attacchi e se osa replicare dovrà subire la rappresaglia israeliana, che potrebbe includere anche un cambio di regime
Navi russe con sistemi missilistici anti-embargo navale approdano a Tartus (Siria)
La Turchia, la nazione con il record mondiale di incarcerazione di giornalisti e nota per i bombardamenti dei suoi insorti kurdi (ma è una nazione NATO, quindi va tutto bene), cerca di convincere gli Stati Uniti a metterci più impegno nella liberazione della Siria
http://www.foreignpolicy.com/articles/2013/05/15/turkey_worst_place_to_be_journalist
I turchi non sembrano così felici di entrare in guerra. Massicce proteste, truppe anti-sommossa usano idranti. Ed è solo l’inizio:
Jeremy Greenstock, ex ambasciatore inglese alle Nazioni Unite si dichiara contrario all’opzione di fornire armi ai ribelli:
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/may/15/syria-civil-war-new-diplomacy
In piena sintonia con Sir Andrew Green, ex ambasciatore britannico in Siria
50% della popolazione egiziana è in miseria o prossima a finirci
http://www.guardian.co.uk/world/2013/may/16/egypt-worst-economic-crisis-1930s
Il Qatar ha speso 3 miliardi di dollari in due anni per sostenere i ribelli. In un anno ha inviato in Turchia 70 voli cargo carichi di armi (ma l’Arabia Saudita ha fatto anche meglio).
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/05/17/Siria-Qatar-3-mld-dlr-opposizione_8719075.html
Insorti possiedono armi chimiche:
http://brown-moses.blogspot.co.uk/2013/05/jabhat-al-nusra-photographed-with.html
e possono produrle autonomamente
https://www.cia.gov/library/reports/general-reports-1/terrorist_cbrn/terrorist_CBRN.htm
Insorti sparano sui civili pro-Assad
http://news.sky.com/story/1091428/syria-civilians-come-under-fire-from-rebels
Insorti continuano a fare esplodere autobombe tra i civili (generalmente si chiama terrorismo e generalmente è un crimine condannato dall’Occidente e dalle Nazioni Unite)
Insorto si dedica entusiasticamente al cannibalismo
http://www.lettera43.it/cronaca/ribelle-mangia-cuore-l-opposizione-condanna_4367595083.htm
Insorti giustiziano 11 prigionieri in base – sostengono loro – alle norme della sharia (hanno introdotto tribunali islamici in ogni zona “liberata”)
http://uk.news.yahoo.com/islamist-rebels-execute-11-syrian-soldiers-massacres-video-080902244.html
Insorti combattono tra loro e si uccidono
http://www.news.com.au/breaking-news/world/rebel-groups-clash-in-northern-syria/story-e6frfkui-1226646000090
Il Washington Post, il quotidiano più pro-establishment degli Stati Uniti, ammette a denti stretti che l’esercito regolare siriano sta vincendo
L’ANSA scrive, finalmente, “l’informazione non può essere verificata in maniera indipendente” a proposito delle asserzioni dei ribelli
Tzipi Livni (politica israeliana ed ex agente del Mossad), due comandanti dell’ “Esercito Siriano Libero” e Chuck Hagel (Segretario della Difesa statunitense) si incontrano al Ritz-Carlton, Washington.
*****
La Russia ha dimostrato che in Siria non si scherza. Agli Stati Uniti vanno bene le cose come stanno: un equilibrio con la Siria nel caos, Iran sotto pressione e moderate frizioni con la Russia. Qatar, Arabia Saudita, Francia, UK, Turchia ed insorti mordono il freno ma non possono fare altro. L’Unione Europea ha detto no alle forniture di armi ai ribelli.
Israele è imprevedibile e potrebbe mandare tutto all’aria. Alcuni membri dell’intelligence israeliana pensano che Assad al potere è meglio dei fondamentalisti. Altri invece insistono che Assad deve cadere al più presto.
Anche un’imminente vittoria dell’esercito regolare siriano potrebbe mandare tutto all’aria.
*****
Siamo tra l’incudine della guerra e il martello del disastro finanziario.
Italia, Francia, Grecia, Spagna, Cipro, Portogallo, Belgio, Finlandia e Paesi Bassi sono in recessione. Slovenia, Ungheria e Repubblica Ceca pure (e non sono nell’eurozona).
Regno Unito in stagnazione.
La crescita tedesca è sempre debolissima (+0,1% e magari è un artificio contabile?)
La crescita cinese continua a rallentare (+7,7% ossia teoricamente in area potenziali disordini sociali)
La crescita americana è molto sotto le attese e sarà schiantata dai tagli micidiali alle spese pubbliche voluti dai repubblicani che faranno sentire i loro effetti l’anno prossimo.
Contemporaneamente la liquidità immessa sui mercati dalle banche centrali di USA, UK e Giappone per far ripartire le rispettive economiche gonfia altre bolle speculative (è così difficile capire che ormai i capitali non vengono più investiti nell’economia reale, perché rendono troppo poco?).
http://www.businessinsider.com/the-biggest-asset-bubbles-2013-4?op=1
L’accanimento “terapeutico” renderà tutto molto più doloroso di quel che sarebbe necessario