Le elezioni francesi e gli oligarchi
4 Maggio 2016 a 10:42 (Controrivoluzione e Complotti, Futuro e Anticipazione, Verità scomode)
Tags: Ségolène Royal, en marche!, Hillary Clinton, Macron, manifestanti, Matteo Renzi, notte in piedi, Nuit Debout, presidenziali francesi, proteste, rivoluzione colorata, Sarkozy
Obama NON vuole questa guerra: Libero lo definisce “burattino di Mosca”
19 Maggio 2013 a 07:23 (Terza Guerra Mondiale e Secondo Olocausto)
Tags: alture del Golan, Andrew Green, Arabia Saudita, armi chimiche, Assad, autobombe, Brennan, bullismo, cannibalismo, CIA, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, Erdogan, esecuzioni sommarie, finanziamenti, Golan, insorti, Iran, Israele, Jeremy Greenstock, John Brennan, Kurdi, Livni, manifestanti, Meir Dagan, Mossad, NATO, Nazioni Unite, Obama, proteste, Qatar, ribelli, Russia, sharia, sionismo, Siria, terrorismo, tribunali islamici, Turchia, voto ONU
Obama e Cameron, due burattini di Mosca nella crisi siriana
Libero
Israele dovrebbe fare tutto il possibile per abbattere Assad
Meir Dagan, ex direttore del Mossad, Haaretz, 29 aprile 2013
Se gli Stati Uniti proponessero una no-fly zone sulla Siria, noi risponderemmo subito di sì
Recep Tayyip Erdogan, premier turco (membro della NATO), intervistato dalla NBC
La liberazione delle Alture del Golan non è impossibile dal punto di vista militare. Nei prossimi mesi potremmo assistere a mutamenti cruciali e potremmo vedere la nascita di una nuova Siria
Generale Massud Jazayeri, vice capo di Stato maggiore iraniano
I bombardamenti Reyhanlı sono stati uno degli attentati terroristici più mortiferi della storia turca. Credo che il regime di Assad sia il colpevole meno probabile. Infatti, le bombe sono esplose poco prima di una visita a Mosca del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per discutere con Vladimir Putin circa le presunte vendite russe delle batterie di missili di difesa aerea S-300 alla Siria. Bombardare una città turca in queste circostanze sarebbe una pura follia da parte di Assad. Credo che la colpa vada ascritta all’Esercito Siriano Libero o ad al-Qaeda.
Ali Er, generale di brigata turco in pensione, consulente del partito di opposizione al governo
Gli abitanti di Reyhanlı pensano che i colpevoli siano i militanti dell’esercito siriano libero
Ertugrul Kurkcu, parlamentare turco (twitter)
Il premier britannico David Cameron vuole discutere col presidente Barack Obama su come unire gli sforzi per rendere l’opposizione in Siria più forte e credibile dal punto di vista politico e operativo
Portavoce di Downing Street, sulla visita di Cameron a Washington
Mosca è preoccupata per i segnali che indicano un’attività di preparazione dell’opinione pubblica mondiale alla possibilità di un intervento armato nella guerra civile siriana
Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri, 11 maggio 2013
Pare che la stragrande maggioranza dei lettori del Guardian dia ragione ad Assad e si stia ricredendo sul suo conto. Leggo attributi come “brave”, “educated”, “restrained”, “realist”, “sensible”, ecc.
La Russia ”ha inviato avanzati missili da crociera antinave della tipologia Yakhont” alla Siria. Lo scrive il New York Times citando fonti ufficiali statunitensi ”vicine ai rapporti” dell’intelligence Usa. Mosca aveva già ”in precedenza fornito missili Yakhont alla Siria, ma quelli inviati recentemente sono dotati di radar avanzati che li rende più efficaci”. Secondo il Nyt, l’ultima fornitura darebbe a Damasco ‘‘una formidabile arma” contro eventuali embargo navale o no-fly zone”.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=620424&IDCategoria=2686
Il voto all’ONU rivela una forte spaccatura, con un numero crescente di paesi contrari ad appoggiare gli insorti e condannare Assad (il voto è stato 107 a 71 in favore della condanna di Assad, ad agosto era stato di 133 a 43). Il prossimo voto andrà in pareggio?
http://www.guardian.co.uk/world/middle-east-live/2013/may/16/syria-condemned-by-un-but-doubts-grow
Il direttore della Cia, John Brennan, ha chiesto a Israele di non intervenire nella guerra civile siriana e di non distaccarsi dalla linea americana sul conflitto.
http://www.agi.it/estero/notizie/201305170850-est-rt10024-la_cia_a_israele_non_intervenite_in_siria
BULLISMO SIONISTA DOC: Israele dichiara che la Siria deve attendersi altri attacchi e se osa replicare dovrà subire la rappresaglia israeliana, che potrebbe includere anche un cambio di regime
Navi russe con sistemi missilistici anti-embargo navale approdano a Tartus (Siria)
La Turchia, la nazione con il record mondiale di incarcerazione di giornalisti e nota per i bombardamenti dei suoi insorti kurdi (ma è una nazione NATO, quindi va tutto bene), cerca di convincere gli Stati Uniti a metterci più impegno nella liberazione della Siria
http://www.foreignpolicy.com/articles/2013/05/15/turkey_worst_place_to_be_journalist
I turchi non sembrano così felici di entrare in guerra. Massicce proteste, truppe anti-sommossa usano idranti. Ed è solo l’inizio:
Jeremy Greenstock, ex ambasciatore inglese alle Nazioni Unite si dichiara contrario all’opzione di fornire armi ai ribelli:
http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/may/15/syria-civil-war-new-diplomacy
In piena sintonia con Sir Andrew Green, ex ambasciatore britannico in Siria
50% della popolazione egiziana è in miseria o prossima a finirci
http://www.guardian.co.uk/world/2013/may/16/egypt-worst-economic-crisis-1930s
Il Qatar ha speso 3 miliardi di dollari in due anni per sostenere i ribelli. In un anno ha inviato in Turchia 70 voli cargo carichi di armi (ma l’Arabia Saudita ha fatto anche meglio).
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/05/17/Siria-Qatar-3-mld-dlr-opposizione_8719075.html
Insorti possiedono armi chimiche:
http://brown-moses.blogspot.co.uk/2013/05/jabhat-al-nusra-photographed-with.html
e possono produrle autonomamente
https://www.cia.gov/library/reports/general-reports-1/terrorist_cbrn/terrorist_CBRN.htm
Insorti sparano sui civili pro-Assad
http://news.sky.com/story/1091428/syria-civilians-come-under-fire-from-rebels
Insorti continuano a fare esplodere autobombe tra i civili (generalmente si chiama terrorismo e generalmente è un crimine condannato dall’Occidente e dalle Nazioni Unite)
Insorto si dedica entusiasticamente al cannibalismo
http://www.lettera43.it/cronaca/ribelle-mangia-cuore-l-opposizione-condanna_4367595083.htm
Insorti giustiziano 11 prigionieri in base – sostengono loro – alle norme della sharia (hanno introdotto tribunali islamici in ogni zona “liberata”)
http://uk.news.yahoo.com/islamist-rebels-execute-11-syrian-soldiers-massacres-video-080902244.html
Insorti combattono tra loro e si uccidono
http://www.news.com.au/breaking-news/world/rebel-groups-clash-in-northern-syria/story-e6frfkui-1226646000090
Il Washington Post, il quotidiano più pro-establishment degli Stati Uniti, ammette a denti stretti che l’esercito regolare siriano sta vincendo
L’ANSA scrive, finalmente, “l’informazione non può essere verificata in maniera indipendente” a proposito delle asserzioni dei ribelli
Tzipi Livni (politica israeliana ed ex agente del Mossad), due comandanti dell’ “Esercito Siriano Libero” e Chuck Hagel (Segretario della Difesa statunitense) si incontrano al Ritz-Carlton, Washington.
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La Russia ha dimostrato che in Siria non si scherza. Agli Stati Uniti vanno bene le cose come stanno: un equilibrio con la Siria nel caos, Iran sotto pressione e moderate frizioni con la Russia. Qatar, Arabia Saudita, Francia, UK, Turchia ed insorti mordono il freno ma non possono fare altro. L’Unione Europea ha detto no alle forniture di armi ai ribelli.
Israele è imprevedibile e potrebbe mandare tutto all’aria. Alcuni membri dell’intelligence israeliana pensano che Assad al potere è meglio dei fondamentalisti. Altri invece insistono che Assad deve cadere al più presto.
Anche un’imminente vittoria dell’esercito regolare siriano potrebbe mandare tutto all’aria.
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Siamo tra l’incudine della guerra e il martello del disastro finanziario.
Italia, Francia, Grecia, Spagna, Cipro, Portogallo, Belgio, Finlandia e Paesi Bassi sono in recessione. Slovenia, Ungheria e Repubblica Ceca pure (e non sono nell’eurozona).
Regno Unito in stagnazione.
La crescita tedesca è sempre debolissima (+0,1% e magari è un artificio contabile?)
La crescita cinese continua a rallentare (+7,7% ossia teoricamente in area potenziali disordini sociali)
La crescita americana è molto sotto le attese e sarà schiantata dai tagli micidiali alle spese pubbliche voluti dai repubblicani che faranno sentire i loro effetti l’anno prossimo.
Contemporaneamente la liquidità immessa sui mercati dalle banche centrali di USA, UK e Giappone per far ripartire le rispettive economiche gonfia altre bolle speculative (è così difficile capire che ormai i capitali non vengono più investiti nell’economia reale, perché rendono troppo poco?).
http://www.businessinsider.com/the-biggest-asset-bubbles-2013-4?op=1
L’accanimento “terapeutico” renderà tutto molto più doloroso di quel che sarebbe necessario
Il bene, il male e le forze dell’ordine
21 novembre 2012 a 08:18 (Antropologia, Diritti umani e bioetica, Resistenza e Rivoluzione)
Tags: carabinieri, Corpo forestale, Costituzione, costo della vita, demonizzazione, difesa delle istituzioni, dignità, dissenso, disumanizzazione, esseri umani, famiglie, figli, forze antisommossa, forze dell'ordine, fraternizzare, fraternizzazione, Grecia, Guardia di Finanza, intellettuali, manicheismo, manifestanti, mogli, municipali, polizia locale, polizia penitenziaria, polizia stradale, popolo, primavera araba, proteste, psicopatici, quartieri, questioni economiche, rivendicazioni salariali, rivoluzione americana, rivoluzione francese, solidarietà, solidarizzare, Spagna, violenza
Non capisco la posizione di chi sostiene che non cambi nulla che si tratti di forze antisommossa, carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale, polizia locale, corpo forestale, polizia penitenziaria, ecc. Come se tutti, alla fine, dovessero mettere la difesa delle istituzioni prima del rispetto della costituzione e della dignità umana.
Le videoriprese degli abbracci tra manifestanti spagnoli e alcuni reparti degli agenti antisommossa sono disponibili in rete.
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/09/28/le-rivoluzioni-si-fanno-con-lappoggio-delle-forze-dellordine-la-lezione-spagnola/
Eppure tra molti prevale l’idea – manichea e disumanizzante – che “noi siamo noi” e “loro sono loro e picchiano”.
Le migliaia di poliziotti che sfilano per chiedere rivendicazioni salariali in Grecia o Spagna e che pretendono dal governo che non limiti il diritto di manifestare della popolazione non contano?
http://www.isoladeicassintegrati.com/2012/10/03/spagna-la-polizia-difende-il-diritto-di-manifestare/
http://crisis.blogosfere.it/2012/07/rivolte-spagna-la-polizia-protesta-in-piazza-ecco-le-foto.html
Eppure chi tra noi si ribellerebbe se non fosse per delle rivendicazioni salariali e per le tasse? Quanti si ribellano per la libertà e quanti per il costo della vita? La rivoluzione americana e quella francese sono nate per delle questioni economiche, non certo perché gli intellettuali hanno scaldato i cuori ed acceso le menti delle masse. Tant’è che gli illuministi eletti all’assemblea nazionale francese furono pochissimi. La gente voleva rappresentanti pragmatici, non idealisti. La “primavera araba” non è esplosa perché improvvisamente gli arabi hanno deciso che volevano libertà e democrazia, ma perché hanno capito che non arrivavano a fine mese a causa della crisi e della costante crescita dei prezzi dei generi alimentari.
Per questo non capisco perché le rivendicazioni economiche del popolo e quelle delle forze dell’ordine non dovrebbero incontrarsi.
Non sono esseri umani come gli altri quando tornano a casa dalla famiglia? Non tornano negli stessi quartieri e condomini? Non vedranno i loro vicini feriti dai colleghi? Le loro mogli non parleranno con le vicine dei problemi comuni? I loro figli non giocheranno con degli “orfani della rivolta”? Le loro madri non li spingeranno a riflettere? Non ci sarà mai dissenso al loro interno? Saranno contenti di vivere nella prospettiva di continuare ad essere menati dalla gente, senza che le cose paiano migliorare, senza che il governo che difendono dimostri di saper gestire la crisi? Continueranno a fingere che chi chiede lavoro sia una minaccia e non un essere umano come loro che avanza richieste assolutamente legittime?
Lo ritengo così improbabile che mi spaventa chi possa negare che queste cose possano succedere anche su grande scala. La demonizzazione dell’altro mi spaventa (persino gli psicopatici hanno dei diritti e non sono dei semplici mostri di cui dobbiamo disfarci al più presto)
Lacrimogeni al ministero di Grazia e Giustizia: ha ragione il questore
17 novembre 2012 a 14:25 (Miti da sfatare)
Tags: bias, caduta, carta stampata, complottismo, eversione, forze dell'ordine, giornalismo, giornalisti, informazione, lacrimogeni, manifestanti, media, Ministero di Grazia e Giustizia, pensiero di gruppo, polizia, preconcetti, pregiudizi, proteste, questore, rimbalzi, Roma, scetticismo, strumentalizzazione, studenti, telegiornali, verità
Ero partito molto prevenuto in quanto la versione ufficiale mi sembrava ridicola e avevo messo in dubbio il giudizio di un amico che affermava che il rimbalzo c’era. Mi ha indicato dove lo vedeva: ho visionato un’altra volta e non ho potuto fare a meno di ricredermi e dargli ragione.
Sono sicuro che lo può fare chiunque. Non fate le pecore e ragionate con la vostra testa! Lo scetticismo dev’essere a 360 gradi, altrimenti diventa complottismo.
A 37″ c’è il rimbalzo, chiaro come il sole, per chi lo vuol vedere.
Non è possibile che questa falsa interpretazione degli eventi possa essere strumentalizzata per fomentare la violenza eversiva e non è possibile che l’informazione in Italia abbia raggiunto un tale livello di degrado, salvo alcune eccezioni. Se continueremo a pensare che le forze dell’ordine sono sempre e comunque fasciste, avremo già perso la partita (e faremo la figura dei fanatici).
SWAT proteggono l’ingresso a Disneyland dai manifestanti (succede negli USA)
1 agosto 2012 a 15:03 (Controrivoluzione e Complotti, Resistenza e Rivoluzione)
Tags: Anaheim, Disneyland, forze dell'ordine, manifestanti, militarizzazione, proteste, Stati Uniti, svolta autoritaria, SWAT