Le elezioni francesi e gli oligarchi

Cattura

Per la nuova Oriana Fallaci e i giornalisti come lei: VERGOGNA! (sugli eccidi in Egitto)

https://twitter.com/stefanofait

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Quello che esportiamo nel mondo arabo (fascismo, armi), prima o poi tornerà a casa.

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Leader mondiali come Barack Obama si erano impegnati a fermare i dittatori “che uccidevano il proprio popolo”. Ricordate come prontamente David Cameron ha inviato aerei della RAF per aiutare a bombardare Gheddafi in Libia? La “protezione dei civili” è sempre stata la prima giustificazione per l’uso di tale forza letale…Ora, quegli stessi leader occidentali rimangono in gran parte in silenzio riguardo agli eccessi di un esercito che è sempre stata la base di potere principale del despota egiziano Hosni Mubarak. Non importa in che modo la si guardi, la soppressione da parte dei militari della Fratellanza Musulmana del governo Morsi è stato un classico colpo di stato. Quelli che cercano di giustificare questo trionfo del potere militare sono inevitabilmente quelli che credono che la legge marziale sia la modalità standard e preferibile in qualsiasi paese arabo….Nessuno pretendeva che la primavera araba potesse assicurare una rapida soluzione ai massicci problemi delle società arabe, ma se la forza militare continuerà ad arrogarsi il diritto di decidere chi possa governare, allora le uccisioni proseguiranno senza sosta.

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/jul/27/arab-spring-stifled-by-armies-and-militias

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Un medico ha riferito di aver contato 50 cadaveri prima di fermarsi perché il pavimento dell’ospedale era pieno di corpi e non riusciva a muoversi...I medici del campo presso al moschea di Rabaa al-Adawiya riportano che tutte le vittime sono state colpite alla testa, torace e collo. La precisione dei colpi suggerisce che si trattasse di cecchini. Le autorità hanno invitato i giornalisti occidentali a fare un giro in elicottero prima degli scontri: coincidenza? La strada per l’obitorio di Zeinhom al Cairo è bloccata dalle ambulanze in fila per consegnare i cadaveri della strage di oggi

Patrick Kingsley, corrispondente del Guardian che, a differenza di Vanna Vannuccini, sta facendo il dannato lavoro per cui è stato pagato (twitter)

Intensifying clashes in Egypt leave dozens dead

I morti sono almeno 100. E’ il secondo eccidio di fratelli musulmani in tre settimane. NESSUN AGENTE DI POLIZIA RISULTA ESSERE MORTO. “Nessuno dovrebbe vedere quello che abbiamo dovuto vedere oggi”, ha detto Amr Gamal, un giovane medico alla clinica. “Era come essere in una zona di guerra. C’erano così tanti corpi che non riuscivamo a muoverci. “Le lesioni erano molto precise, il che suggerisce che siano stati colpiti da cecchini“, spiega il dottor Mohamed Lotfy, responsabile delle forniture mediche della clinica. “C’erano fori di proiettile al centro della fronte e nella parte posteriore del cranio. Chi sparava non lo faceva per ferire, ma per uccidere.”

http://www.guardian.co.uk/world/2013/jul/28/egypt-injuries-snipers

BQLQa6ACAAAD6uSQuindicenne ucciso da un colpo sparato dall’alto

Vanna Vannuccini giustifica tranquillamente l’eccidio di decine di civili che protestavano organizzando sit-in (tipico dei terroristi!): “se la sono cercata!”
http://video.repubblica.it/dossier/egitto-caos/il-cairo-vannuccini-militari-decisi-a-chiudere-la-partita-ci-saranno-altri-scontri/136209/134746?ref=HRER3-1

La prego, signora Vanna Vannuccini, ora vada a verificare quanti dimostranti sono morti sotto Morsi. Faccia pure, si prenda il suo tempo. Poi ne parliamo, se avrà ancora il coraggio di difendere la sua vergognosa performance.
Mentre verifica si guardi un po’ i video dei poliziotti che sparano direttamente sulla folla, dei furgoni della polizia che investono i manifestanti e delle persone abbattute a fucilate.
È il prezzo da pagare per la democrazia, quella “vera”? Il fine giustifica i mezzi? E’ normale che la Casa Bianca finanzi generosamente (1 miliardo e mezzo di dollari all’anno) l’esercito che poi uccide dei dimostranti che occupano una piazza davanti a una moschea o a un mausoleo? E’ normale che, pur essendo tenuta per legge a erogare prestiti o finanziamenti in caso di colpo di stato si rifiuti di definire se questo sia stato un golpe o meno – “non diremo che è un golpe, non diremo che non lo, non diremo niente” (funzionario della Casa Bianca al New York Times), in modo da poter procedere?
Morsi ha mai anche solo minacciato di fare qualcosa del genere?
Chi veniva torturato e ucciso sotto Mubarak, alleato dell’Occidente? Sì, proprio i fratelli musulmani (non lo può non sapere, se fa la corrispondente dal Cairo).
Le ha mai attraversato l’anticamera del cervello il sospetto che le forze armate abbiano pianificato questo golpe dal momento in cui Morsi è arrivato al potere ed abbiano usato il loro controllo dell’economia, delle forniture di carburante e alimentari, dell’amministrazione pubblica, del sistema giudiziario, ecc. per preparare la sua caduta?
Forse gli alti ufficiali dell’esercito erano un tantino – giusto una stilla – dispiaciuti di aver perso il controllo totale del paese dopo la caduta di Mubarak?
Le sembra uno scenario vagamente plausibile o è puro complottismo?

Complottismo come quello dei media sulla Libia
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/21/menzogne-sulla-libia-preludio-alle-menzogne-sulla-siria/

e sulla Siria?

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/31/loccidente-e-la-destabilizzazione-della-siria-1957-2011-articolo-del-guardian/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/24/leader-della-rivolta-anti-assad-condivide-le-mie-preoccupazioni-sulla-siria/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/12/27/la-primavera-araba-la-siria-e-lindustria-del-bene-r-fisk-the-independent-24-12-12/

Come molti occidentali preferirebbero risolvere il problema islamico

Che gliene importa a lei se il governo era democraticamente eletto, se c’erano delle elezioni a settembre, se l’esercito ha già ucciso, a varie riprese, tra i 100 e i 200 sostenitori di Morsi che chiedevano il ripristino della democrazia, sequestrato un presidente eletto di cui non si sa più nulla, arrestato decine di leader del partito, continuando a modificare le accuse, definito TERRORISTI, i manifestanti anti-golpe e chiesto alla folla di appoggiare in toto la sua opera di liquidazione della protesta, in perfetto stile fascista.

Sa cosa ha avallato? D’ora in poi i militari golpisti continueranno a massacrare vittime innocenti e a giustificare le loro azioni spiegando che erano islamisti-alqaedisti-terroristi e che stanno prendendo parte attiva nella Guerra al Terrore.
Proprio come sta facendo Assad. Peccato che in Siria al-Nusra ci sia effettivamente e faccia uso di autobombe, mentre in Egitto I SALAFITI SONO CONTRO MORSI. Non le sembra strano come gli integralisti finiscano quasi sempre per fare un favore all’Occidente o a Israele: es. Vittorio Arrigoni? Non le sembra strano che il nuovo regime accusi Morsi di essere stato complice di Hamas, il nemico di Israele?

Vanna Vannuccini, si può essere ostili ai fratelli musulmani senza dimenticare che sono esseri umani e sono cittadini ai quali va riconosciuto il loro diritto di protestare senza che le forze dell’ordine e le forze armate li massacrino, specialmente se non hanno dimostrato alcuna volontà di usare la violenza (mica sono scemi: a mani nude contro mitragliatori e carri armati?). Capisco che lei ha una certa età ma, per Dio, questo non è il Cile o il Guatemala e non siamo negli anni della Guerra Fredda dove tutto era giustificabile nella lotta al comunismo [no, non lo era nemmeno allora]!

Si è accorta che persino la sua collega giornalista era imbarazzata e le ha dato la possibilità di esprimere una condanna dell’eccidio? Mai lei no, lei è della vecchia scuola (la scuola Diaz?).
Chiunque approvi o minimizzi quest’ennesimo massacro dovrebbe vergognarsi del livello di corruzione e degrado della sua coscienza e del suo intelletto.
Le stesse forze che ora uccidono i fratelli musulmani presto o tardi saranno occupati a fare lo stesso con i dimostranti “che piacciono a noi”, quelli fighetti, occidentalizzati, quelli che sono come noi e quindi sono OK.
Ci siamo già dimenticati dei blindati che hanno schiacciato i cristiani copti, a Maspero, il 9 ottobre 2011? 26 morti.
“Liberali” egiziani: quando toccherà a voi, chi vi difenderà, imbecilli burattini?

E i lavoratori in sciopero non saranno risparmiati. Qui mi rivolgo a quei marxisti che “sono islamici e quindi nemici della sinistra”. Vergogna pure a voi! Non sono lavoratori oppressi anche i fratelli musulmani? Non si oppongono al neoliberismo pure loro? Non stanno difendendo il welfare con le unghie e con i denti come noi?
Non sono nostri fratelli, per Dio?

Mubarak è tornato e si chiama Sisi. La primavera araba è ufficialmente morta. Comincia l’inverno arabo. L’estate arriverà, un giorno, dopo che molto altro sangue sarà stato versato.

Complimenti, Obama, hai dato il tuo benestare assicurando all’esercito che i soldi arriveranno (oltre a quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, sempre felici di sostenere economicamente la democrazia nel mondo).
Adesso le tue mani sono insanguinate anche di sangue egiziano.
Premio Nobel per la Pace!

La democrazia vale solo se vince chi vogliamo noi?
Quanti morti prima che si possa chiamare golpe questo golpe?
Quanti morti prima che si possano chiamare mostri i golpisti, come è stato fatto quasi subito in Libia e Siria o persino in Costa d’Avorio?
Quanti morti prima che Amnesty International e Human Rights Watch trovino qualcosa da eccepire?
La soglia si alza di molto perché le forze armate egiziane sono in eccellenti rapporti con Washington e Tel Aviv e perché si tratta, in fondo, di musulmani e musulmani fa rima con subumani?

Non avevano famiglie che li aspettavano a casa questi manifestanti uccisi? Quanto uno le rogne se le va a cercare…vero Vanna Vannuccini? Se in piazza ci fosse un manifestante vicino al suo cuore, e se fosse ucciso da militari o forze antisommossa europee cambierebbe qualcosa Vanna Vannuccini?

Tranquilla, Vanna Vannuccini, lei è in buona compagnia tra gli apologeti della dittatura e dei crimini contro l’umanità.
C’è il suo degno collega Bernardo Valli, che non si è mai tirato indietro quando c’era da dare manforte alla propaganda pro-guerre umanitarie e che è ancora convinto che in Libia ora sia finalmente tutto a posto, tranne qualche sporadico inconveniente.
C’è anche Gad Lerner
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/04/egitto-allinferno-e-oltre-corriere-della-sera-gad-lerner-travolti-da-un-bisogno-di-degrado-morale-filo-golpista/
Ci sono anche centinaia di migliaia di giovani egiziani che davvero hanno creduto che lo stesso esercito di Mubarak che controlla fino al 40% dell’economia e viene foraggiato da Washington improvvisamente si fosse convertito alla democrazia (più stupidi di così si muore…infatti):
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/05/il-vincitore-del-premio-darwin-2013-ela-folle-folla-di-piazza-tahrir-un-bellapplauso/

Io invece a questo gioco al massacro non ci sto e la storia condannerà voi, se non ci penseranno le vostre coscienze:
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/09/poi-sono-venuti-per-i-musulmani-ma-io-non-ho-parlato-perche-non-ero-un-musulmano/

Io sto con l’Unione Africana, che non riconosce il nuovo regime. Bravi africani, esportate la democrazia qui da noi, che ce n’è bisogno!

Sarebbe stato meglio se la Vannuccini se ne fosse restata a fare la corrispondente in Germania, tra tè e pasticcini. Anzi, forse il giornalismo lo doveva lasciar fare a chi comprende il significato di termini come “approfondimento”, “riscontro”, “verifica”, “inchiesta”, “sul campo”, “propaganda”, “golpe”, “democrazia”, “libertà di dissenso”, “stato di diritto”, “diritto alla vita” e altre quisquilie.

Vanna Vannuccini, lei mi imbarazza. Non mi posso vergognare al posto suo. Ci pensi lei.

Obama NON vuole questa guerra: Libero lo definisce “burattino di Mosca”

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Obama e Cameron, due burattini di Mosca nella crisi siriana

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Israele dovrebbe fare tutto il possibile per abbattere Assad

Meir Dagan, ex direttore del Mossad, Haaretz, 29 aprile 2013

Se gli Stati Uniti proponessero una no-fly zone sulla Siria, noi risponderemmo subito di sì

Recep Tayyip Erdogan, premier turco (membro della NATO), intervistato dalla NBC

La liberazione delle Alture del Golan non è impossibile dal punto di vista militare. Nei prossimi mesi potremmo assistere a mutamenti cruciali e potremmo vedere la nascita di una nuova Siria

Generale Massud Jazayeri, vice capo di Stato maggiore iraniano

I bombardamenti Reyhanlı sono stati uno degli attentati terroristici più mortiferi della storia turca. Credo che il regime di Assad sia il colpevole meno probabile. Infatti, le bombe sono esplose poco prima di una visita a Mosca del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, per discutere con Vladimir Putin circa le presunte vendite russe delle batterie di missili di difesa aerea S-300 alla Siria. Bombardare una città turca in queste circostanze sarebbe una pura follia da parte di Assad. Credo che la colpa vada ascritta all’Esercito Siriano Libero o ad al-Qaeda.

Ali Er, generale di brigata turco in pensione, consulente del partito di opposizione al governo

Gli abitanti di Reyhanlı pensano che i colpevoli siano i militanti dell’esercito siriano libero

Ertugrul Kurkcu, parlamentare turco (twitter)

Il premier britannico David Cameron vuole discutere col presidente Barack Obama su come unire gli sforzi per rendere l’opposizione in Siria più forte e credibile dal punto di vista politico e operativo

Portavoce di Downing Street, sulla visita di Cameron a Washington

Mosca è preoccupata per i segnali che indicano un’attività di preparazione dell’opinione pubblica mondiale alla possibilità di un intervento armato nella guerra civile siriana

Aleksandr Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri, 11 maggio 2013

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http://video.repubblica.it/dossier/rivolta-siria/assad-non-fuggo-difendero-la-siria-dai-terroristi/128824/127322?ref=&ref=HRER2-1

Pare che la stragrande maggioranza dei lettori del Guardian dia ragione ad Assad e si stia ricredendo sul suo conto. Leggo attributi come “brave”, “educated”, “restrained”, “realist”, “sensible”, ecc.

La Russia ”ha inviato avanzati missili da crociera antinave della tipologia Yakhont” alla Siria. Lo scrive il New York Times citando fonti ufficiali statunitensi ”vicine ai rapporti” dell’intelligence Usa. Mosca aveva già ”in precedenza fornito missili Yakhont alla Siria, ma quelli inviati recentemente sono dotati di radar avanzati che li rende più efficaci”. Secondo il Nyt, l’ultima fornitura darebbe a Damasco ‘‘una formidabile arma” contro eventuali embargo navale o no-fly zone”.
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=620424&IDCategoria=2686

Il voto all’ONU rivela una forte spaccatura, con un numero crescente di paesi contrari ad appoggiare gli insorti e condannare Assad (il voto è stato 107 a 71 in favore della condanna di Assad, ad agosto era stato di 133 a 43). Il prossimo voto andrà in pareggio?

http://www.guardian.co.uk/world/middle-east-live/2013/may/16/syria-condemned-by-un-but-doubts-grow

Il direttore della Cia, John Brennan, ha chiesto a Israele di non intervenire nella guerra civile siriana e di non distaccarsi dalla linea americana sul conflitto.

http://www.agi.it/estero/notizie/201305170850-est-rt10024-la_cia_a_israele_non_intervenite_in_siria

BULLISMO SIONISTA DOC:  Israele dichiara che la Siria deve attendersi altri attacchi e se osa replicare dovrà subire la rappresaglia israeliana, che potrebbe includere anche un cambio di regime

http://www.nytimes.com/2013/05/16/world/middleeast/israeli-official-signals-possibility-of-more-syria-strikes.html?ref=world&_r=0

Navi russe con sistemi missilistici anti-embargo navale approdano a Tartus (Siria)

http://www.nytimes.com/2013/05/17/world/middleeast/russia-provides-syria-with-advanced-missiles.html?_r=0

La Turchia, la nazione con il record mondiale di incarcerazione di giornalisti e nota per i bombardamenti dei suoi insorti kurdi (ma è una nazione NATO, quindi va tutto bene), cerca di convincere gli Stati Uniti a metterci più impegno nella liberazione della Siria

http://www.foreignpolicy.com/articles/2013/05/15/turkey_worst_place_to_be_journalist

I turchi non sembrano così felici di entrare in guerra. Massicce proteste, truppe anti-sommossa usano idranti. Ed è solo l’inizio:

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2325626/Chaos-Turkey-police-use-tear-gas-water-cannons-rioters-protesting-Syria.html

Jeremy Greenstock, ex ambasciatore inglese alle Nazioni Unite si dichiara contrario all’opzione di fornire armi ai ribelli:

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/may/15/syria-civil-war-new-diplomacy

In piena sintonia con Sir Andrew Green, ex ambasciatore britannico in Siria

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/05/11/israele-e-gli-usa-cercavano-rogne-le-hanno-trovate-e-hanno-perso-la-partita-in-siria/

50% della popolazione egiziana è in miseria o prossima a finirci

http://www.guardian.co.uk/world/2013/may/16/egypt-worst-economic-crisis-1930s

Il Qatar ha speso 3 miliardi di dollari in due anni per sostenere i ribelli. In un anno ha inviato in Turchia 70 voli cargo carichi di armi (ma l’Arabia Saudita ha fatto anche meglio).
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/05/17/Siria-Qatar-3-mld-dlr-opposizione_8719075.html

Insorti possiedono armi chimiche:

http://brown-moses.blogspot.co.uk/2013/05/jabhat-al-nusra-photographed-with.html

e possono produrle autonomamente

https://www.cia.gov/library/reports/general-reports-1/terrorist_cbrn/terrorist_CBRN.htm

Insorti sparano sui civili pro-Assad

http://news.sky.com/story/1091428/syria-civilians-come-under-fire-from-rebels

Insorti continuano a fare esplodere autobombe tra i civili (generalmente si chiama terrorismo e generalmente è un crimine condannato dall’Occidente e dalle Nazioni Unite)

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/15/Siria-esplosione-cuore-Damasco_8707378.html

Insorto si dedica entusiasticamente al cannibalismo

http://www.lettera43.it/cronaca/ribelle-mangia-cuore-l-opposizione-condanna_4367595083.htm

http://www.dazebaonews.it/primo-piano/item/18499-siria-video-choc-miliziano-squarcia-e-addenta-il-corpo-del-miliziano-morto

Insorti giustiziano 11 prigionieri in base – sostengono loro – alle norme della sharia (hanno introdotto tribunali islamici in ogni zona “liberata”)

http://uk.news.yahoo.com/islamist-rebels-execute-11-syrian-soldiers-massacres-video-080902244.html

Insorti combattono tra loro e si uccidono
http://www.news.com.au/breaking-news/world/rebel-groups-clash-in-northern-syria/story-e6frfkui-1226646000090

Il Washington Post, il quotidiano più pro-establishment degli Stati Uniti, ammette a denti stretti che l’esercito regolare siriano sta vincendo

http://www.washingtonpost.com/world/assad-forces-gaining-ground-in-syria/2013/05/11/79147c34-b99c-11e2-b568-6917f6ac6d9d_story.html

L’ANSA scrive, finalmente, “l’informazione non può essere verificata in maniera indipendente” a proposito delle asserzioni dei ribelli

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/05/15/Siria-attivisti-ancora-massacro-Homs_8710411.html

Tzipi Livni (politica israeliana ed ex agente del Mossad), due comandanti dell’ “Esercito Siriano Libero” e Chuck Hagel (Segretario della Difesa statunitense) si incontrano al Ritz-Carlton, Washington.

http://www.phibetaiota.net/2013/05/eagle-hagel-meets-secretly-with-free-syrian-army-israelaipac-hosting-free-syrian-army-in-washington-dc-on-9-may-new-war-for-usa/

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La Russia ha dimostrato che in Siria non si scherza. Agli Stati Uniti vanno bene le cose come stanno: un equilibrio con la Siria nel caos, Iran sotto pressione e moderate frizioni con la Russia. Qatar, Arabia Saudita, Francia, UK, Turchia ed insorti mordono il freno ma non possono fare altro. L’Unione Europea ha detto no alle forniture di armi ai ribelli.
Israele è imprevedibile e potrebbe mandare tutto all’aria. Alcuni membri dell’intelligence israeliana pensano che Assad al potere è meglio dei fondamentalisti. Altri invece insistono che Assad deve cadere al più presto.
Anche un’imminente vittoria dell’esercito regolare siriano potrebbe mandare tutto all’aria.
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Siamo tra l’incudine della guerra e il martello del disastro finanziario.

Italia, Francia, Grecia, Spagna, Cipro, Portogallo, Belgio, Finlandia e Paesi Bassi sono in recessione. Slovenia, Ungheria e Repubblica Ceca pure (e non sono nell’eurozona).

Regno Unito in stagnazione.

La crescita tedesca è sempre debolissima (+0,1% e magari è un artificio contabile?)

La crescita cinese continua a rallentare (+7,7% ossia teoricamente in area potenziali disordini sociali)

La crescita americana è molto sotto le attese e sarà schiantata dai tagli micidiali alle spese pubbliche voluti dai repubblicani che faranno sentire i loro effetti l’anno prossimo.

Contemporaneamente la liquidità immessa sui mercati dalle banche centrali di USA, UK e Giappone per far ripartire le rispettive economiche gonfia altre bolle speculative (è così difficile capire che ormai i capitali non vengono più investiti nell’economia reale, perché rendono troppo poco?).

http://www.businessinsider.com/the-biggest-asset-bubbles-2013-4?op=1

L’accanimento “terapeutico” renderà tutto molto più doloroso di quel che sarebbe necessario

Il bene, il male e le forze dell’ordine

Non capisco la posizione di chi sostiene che non cambi nulla che si tratti di forze antisommossa, carabinieri, guardia di finanza, polizia stradale, polizia locale, corpo forestale, polizia penitenziaria, ecc. Come se tutti, alla fine, dovessero mettere la difesa delle istituzioni prima del rispetto della costituzione e della dignità umana.
Le videoriprese degli abbracci tra manifestanti spagnoli e alcuni reparti degli agenti antisommossa sono disponibili in rete.
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/09/28/le-rivoluzioni-si-fanno-con-lappoggio-delle-forze-dellordine-la-lezione-spagnola/
Eppure tra molti prevale l’idea – manichea e disumanizzante – che “noi siamo noi” e “loro sono loro e picchiano”.

Le migliaia di poliziotti che sfilano per chiedere rivendicazioni salariali in Grecia o Spagna e che pretendono dal governo che non limiti il diritto di manifestare della popolazione non contano?
http://www.isoladeicassintegrati.com/2012/10/03/spagna-la-polizia-difende-il-diritto-di-manifestare/
http://crisis.blogosfere.it/2012/07/rivolte-spagna-la-polizia-protesta-in-piazza-ecco-le-foto.html

Eppure chi tra noi si ribellerebbe se non fosse per delle rivendicazioni salariali e per le tasse? Quanti si ribellano per la libertà e quanti per il costo della vita? La rivoluzione americana e quella francese sono nate per delle questioni economiche, non certo perché gli intellettuali hanno scaldato i cuori ed acceso le menti delle masse. Tant’è che gli illuministi eletti all’assemblea nazionale francese furono pochissimi. La gente voleva rappresentanti pragmatici, non idealisti. La “primavera araba” non è esplosa perché improvvisamente gli arabi hanno deciso che volevano libertà e democrazia, ma perché hanno capito che non arrivavano a fine mese a causa della crisi e della costante crescita dei prezzi dei generi alimentari.

Per questo non capisco perché le rivendicazioni economiche del popolo e quelle delle forze dell’ordine non dovrebbero incontrarsi.

Non sono esseri umani come gli altri quando tornano a casa dalla famiglia? Non tornano negli stessi quartieri e condomini? Non vedranno i loro vicini feriti dai colleghi? Le loro mogli non parleranno con le vicine dei problemi comuni? I loro figli non giocheranno con degli “orfani della rivolta”? Le loro madri non li spingeranno a riflettere? Non ci sarà mai dissenso al loro interno? Saranno contenti di vivere nella prospettiva di continuare ad essere menati dalla gente, senza che le cose paiano migliorare, senza che il governo che difendono dimostri di saper gestire la crisi? Continueranno a fingere che chi chiede lavoro sia una minaccia e non un essere umano come loro che avanza richieste assolutamente legittime?
Lo ritengo così improbabile che mi spaventa chi possa negare che queste cose possano succedere anche su grande scala. La demonizzazione dell’altro mi spaventa (persino gli psicopatici hanno dei diritti e non sono dei semplici mostri di cui dobbiamo disfarci al più presto)

Lacrimogeni al ministero di Grazia e Giustizia: ha ragione il questore

Ero partito molto prevenuto in quanto la versione ufficiale mi sembrava ridicola e avevo messo in dubbio il giudizio di un amico che affermava che il rimbalzo c’era. Mi ha indicato dove lo vedeva: ho visionato un’altra volta e non ho potuto fare a meno di ricredermi e dargli ragione.

Sono sicuro che lo può fare chiunque. Non fate le pecore e ragionate con la vostra testa! Lo scetticismo dev’essere a 360 gradi, altrimenti diventa complottismo.

A 37″ c’è il rimbalzo, chiaro come il sole, per chi lo vuol vedere.

Non è possibile che questa falsa interpretazione degli eventi possa essere strumentalizzata per fomentare la violenza eversiva e non è possibile che l’informazione in Italia abbia raggiunto un tale livello di degrado, salvo alcune eccezioni. Se continueremo a pensare che le forze dell’ordine sono sempre e comunque fasciste, avremo già perso la partita (e faremo la figura dei fanatici).

SWAT proteggono l’ingresso a Disneyland dai manifestanti (succede negli USA)

Non è Baghdad. Non è Kabul. E’ Anaheim, California (c. 300mila abitanti, prima della rivoluzione).

Primi fuochi della rivoluzione del 2012

Il disagio sociale e diffuso legato alla mancanza di lavoro in Italia e’ piu’ ampio di quello che le statistiche dicono. E’ a rischio la tenuta sociale del Paese
Corrado Passera, ministro dello Sviluppo Economico, 11 maggio 2012

E se non c’è ancora l’assalto ai forni o l’incendio dei municipi, sono almeno 270 i “fuochi” di rivolta contro Equitalia.
Francesco Merlo, La Repubblica, 12 maggio 2012

Lo spirito di resistenza al governo è così prezioso in certe occasioni che mi auguro sia sempre mantenuto vivo. Spesso lo si eserciterà in modo sbagliato, tuttavia meglio esercitato così che non esercitato affatto.
Thomas Jefferson, lettera ad Abigail Adams, 1787

Sono sempre le tasse a scatenare le rivoluzioni, fin dai tempi dei despoti sumeri e greci. La Rivoluzione non è la risposta giusta, ma quasi certamente sarà la risposta inevitabile delle persone che vogliono resistere ad un sistema che ha attribuito allo stato sociale (ai diritti civili) le colpe di quel vero e proprio gioco d’azzardo e gioco al massacro che è la finanza speculativa globale dei nostri giorni.

“Si alza la tensione contro Equitalia. Aggressioni, assalti e intimidazioni sono, ormai, all’ordine del giorno. Da Milano a Roma si moltiplicano i blitz contro il Fisco.

Scontri alla sede di Equitalia a Napoli
Scontri alla sede di Equitalia a Napoli

Soltanto oggi tre i casi di cronaca: a Napoli decine di manifestanti hanno attaccato la sede di corso Meridionale innescando violenti scontro con la polizia; nel capoluogo lombardo un imprenditore ha preso a pugni e calci due finanziari di Equitalia; nella Capitale invece è stato spedito un busta contenente polvere pirica nella sede di via Grezar. Giovedì prossimo il presidente del Consiglio Mario Monti incontrerà i vertici di Agenzia delle Entrate e di Equitalia.

Sassaiola e scontri nella sede di Napoli

Monta la protesta contro il Fisco. Questa mattina, a Napoli, una nuova manifestazione contro il luogo simbolo della pressione fiscale e delle tasse: Equitalia. I manifestanti hanno preso d’assalto la sede di corso Meridionale incendiando numerosi cassonetti che erano stati utilizzati per sbarrare la strada. Contro gli uffici di Equitalia sono stati lanciati secchi di vernice rossa mentre i manifestanti cercavano di entrare nella sede partenopea. Immediata la reazione degli agenti in tenuta antisommossa che sono intervenuto spintonando e allontanando i manifestanti.

Scontri alla sede di Equitalia a Napoli

A quel punto si sono sentite due esplosioni, forse petardi o bombe carta. Mentre le forze dell’ordine cercavano di aprire un varco al traffico veicolare formando un cordone a circa 50 metri dall’ingresso, è iniziato un lancio di pietre contro di loro e un nuovo tentativo di incursione negli uffici. Così c’è stata una carica: tra i manifestanti c’è un giovane ferito alla testa da una manganellata.

Picchiati due ispettori a Milano

A Melegnano, nella provincia di Milano, due ispettori di Equitalia sono stati aggrediti da Giuseppe Neletti, 50enne nato a Gela titolare di una impresa. I due funzionari sono stati presi a calci e pugni nella sede legale di un’impresa edile in via Turati 5 a Melegnano. I due avevano un appuntamento con l’imprenditore che li ha aggrediti nello studio del commercialista. Subito dopo l’aggressione i due sono andati al pronto soccorso per essere medicati.

Busta con polvere pirica a Roma

Una busta con all’interno della polvere pirica è stata recapitata questa mattina alla sede di Equitalia di via Giuseppe Grezar 14. Secondo quanto si è appreso dagli investigatori, la busta recapitata alla sede Equitalia non poteva esplodere: il plico non presenta, infatti, alcun tipo di innesco. L’allarme è scattato intorno alle 11.30 quando tra la corrispondenza è stata notata la busta da lettera sospetta. La busta, che è stata recapitata alla sede Equitalia di via Giuseppe Grezar, è stata sequestrata e verrà sottoposta ad accertamenti per risalire alla provenienza”.

http://www.ilgiornale.it/cronache/a_napoli_manifestazione_contro_equitaliatra_lanci_pietre_e_cariche_polizia/manifestazione-fisco-scontri-napoli-protesta-equitalia/11-05-2012/articolo-id=587362-page=0-comments=1

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