La Siria e il golpe anti-Obama (il “momento Monica Lewinsky” di Obama)

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Fighting Eagles

perfetta metafora dello scontro mortale (per gli USA) tra neocon (male maggiore) e obamiani (male minore)

RICAPITOLANDO

– gli insorti (e mercenari) stanno perdendo terreno così rapidamente e rovinosamente che entro la fine dell’estate potrebbero subire la sconfitta definitiva;

– Francia, Regno Unito (incluso il solito Tony Blair), Arabia Saudita, Qatar, Erdogan (Turchia) e Israele vogliono intervenire direttamente in Siria, ossia sono pronti ad entrare in guerra con la Russia e l’Iran (tanto per cominciare);

Obama e Putin (e tutti i BRICS), in questo momento, sono alleati per evitare uno scontro dalle conseguenze imprevedibili (come USA e Unione Sovietica al tempo della Crisi di Suez). Ogni volta che Fabius o Hague parlano di prove certe che Assad ha usato le armi chimiche, gli americani (e le Nazioni Unite) li smentiscono ribattendo che sono tutt’altro che certe (la dottrina Brzezinski impone di evitare in ogni modo uno scontro militare diretto, considerandolo controproducente per gli interessi americani);

– Francia e Regno Unito sono isolati nell’Unione Europea: gli altri paesi non vogliono un’escalation;

– la BBC è forsennatamente pro-intervento, il Telegraph si è schierato contro: sono i media più filo-establishment e rispecchiano le fratture interne allo stesso governo inglese e al Parlamento;

– Erdogan deve fronteggiare proteste interne che gli impediscono di agire in Siria (sommovimenti spontanei  successivamente “carburati” dalla fazione anti-guerra in Turchia e nella NATO?);

– nelle prossime settimane l’offensiva anti-Obama, cominciata con l’attentato di Bengasi e il “film” anti-islamico (probabilmente entrambi degli inside job dei neocon che speravano di far vincere Romney), continuerà, fino all’impeachment, o peggio. Non a caso si parla già di Verizon-gate, si paragona Obama a Nixon e gli si dà il nomignolo di “Grande Fratello Barack” (anche se la raccolta dei metadati è prassi purtroppo comune in Occidente, ufficialmente o non ufficialmente, ed è certamente legale negli USA). Finché avete una batteria nel cellulare, siete monitorabili e monitorati. Queste sono cose note da tempo e tutto questo improvviso cancan è sospetto. Il New York Times titola: “L’amministrazione ha perso credibilità”, l’Huffington Post: “George W.Obama”, il Washington Post lo accusa di spiare milioni di email ed evoca anche il PRISM-GATE (altra prassi per nulla sorprendente) – i neocon e i sionisti lo odiano per le purghe post-rielezione (Notte dei lunghi coltelli americana) e perché si ostina a sabotare i loro intenti guerrafondai, che invece godono dell’approvazione del Bilderberg fin dal 2012

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/05/19/obama-non-vuole-questa-guerra-libero-lo-definisce-burattino-di-mosca/

due blockbuster di Hollywood “avvisano” il presidente dei rischi che corre (i neocon preferirebbero uno dei loro alla presidenza):

Unitevi e impegnatevi a non deporre le armi e a non lasciare le vostre trincee fino all’insediamento in Oriente di uno Stato islamico che apra alla restaurazione del califfato

Ayman al Zawahri, leader di al-Qaeda, ai ribelli siriani

La Francia ha fornito degli elementi di prova che ora obbligano la comunità internazionale ad agire. Ma possiamo agire solo nel quadro della legalità internazionale

François Hollande 5 giugno 2013

Elementi armati finanziati e riforniti da Arabia Saudita e Qatar sono stati presenti fin dall’inizio dell’insurrezione. Il loro scopo fondamentale non aveva nulla a che fare con i diritti umani e la tutela delle minoranze. Intendevano destabilizzare e distruggere il presidente Assad, alleato dell’Iran nella regione, e quindi assicurare il dominio saudita. In che misura Gran Bretagna e Stati Uniti ne sono stati complici? È difficile giudicare. Quel che si può dire con certezza è che negli ultimi dieci anni il Medio Oriente, e in qualche misura il mondo islamico, si è scisso in due fazioni armate. Da una parte ci sono l’Arabia Saudita e gli Stati del Golfo, appoggiati dagli Stati Uniti e (tacitamente) da Israele. Nell’imbarazzo generale, al-Qaeda si è posizionato saldamente al loro fianco. Noi non siamo dalla parte della democrazia. Come Sir Peter Tapsell ha accennato nel suo discorso alla Camere dei Comuni, la Gran Bretagna ha sostenuto al 100 per cento la fazione sunnita – Arabia, Stati del Golfo, e al-Qaeda – nella sua lotta sempre più sanguinaria e terrificante contro l’Islam sciita. Ci possono essere alcune valide ragioni per farlo, ma desidero che il primo ministro torni a confrontarsi con il mondo reale, spiegando pubblicamente quali esse siano.

Editoriale killer del quotidiano pro-establishment Telegraph, intitolato “Cameron ci può spiegare perché siamo alleati di Al-Qaeda?

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/middleeast/syria/10100943/Can-David-Cameron-explain-why-he-has-put-us-on-al-Qaedas-side.html

Gli eventi in Siria stanno favorendo l’Iran. Il regime di Assad sta vincendo, la guerra ha reso l’Iran più confidente nei suoi progetti atomici, e i successi iraniani imbarazzato gli alleati degli Stati Uniti che sostengono la rivolta siriana.

Analisi di Bloomberg dal titolo: “l’Iran ha la meglio sugli USA nella guerra siriana per procura

http://www.bloomberg.com/news/2013-06-04/iran-outmaneuvers-u-s-in-the-syrian-proxy-war.html

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verde: kurdi (stanno con chi vincerà) – viola: ribelli – giallo: lealisti – grigio: aree contestate – bianco: aree desertiche o semi-desertiche di nessun valore strategico

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All’inizio dell’offensiva su Qusayr, centro-ovest, vicino al confine libanese (qui era ancora verde). Ora le truppe siriane si dirigono alla volta di Rastan e si stanno ammassando intorno ad Aleppo.

Solo un quarto degli americani e dei britannici appoggia i ribelli

http://blogs.wsj.com/washwire/2013/06/05/poll-finds-little-support-for-arming-syrian-rebels/

http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/01/syria-hague-arms-intervention-military

donne siriane si arruolano volontariamente dalla parte di Assad per impedire agli jihadisti di vincere ed imporre la Sharia (gli insorti le chiamano “puttane di Assad”) – Reuters

http://news.yahoo.com/assads-syria-women-small-symbolic-part-fighting-force-140459920.html

jihadisti massacrano e saccheggiano le comunità cristiane:

http://www.fides.org/it/news/52904-ASIA_SIRIA_Villaggi_cristiani_nell_area_di_Homs_invasi_e_devastati_da_bande_armate#.UbBjMNh4NQE

e intascano dazi (pizzo) e riscatti “per la rivoluzione contro Assad”

http://www.fides.org/it/news/41528-ASIA_SIRIA_L_Arcivescovo_Hindo_le_tangenti_per_la_rivoluzione_delle_milizie_anti_Assad#.UbBjfNh4NQE

Per due anni certi analisti molto ascoltati dai media occidentali ci hanno assicurato almeno un paio di volte al mese che Assad aveva le settimane contate.

Invece l’offensiva primaverile dell’esercito siriano ha recentemente riconquistato Al-Qusayr, roccaforte dei ribelli e centro di enorme importanza strategico-logistica e ha già avviato l’offensiva finale su Aleppo e Homs, le due grandi città siriane che dall’inizio del conflitto sono diventate un fronte di guerra.

http://www.lastampa.it/2013/06/05/esteri/siria-cade-qusayr-insorti-in-rotta-assad-e-hezbollah-puntano-su-aleppo-Mm2HaYhSONjX6IvsysypyN/pagina.html

Negli ultimi due mesi gli insorti hanno perso ogni singolo scontro significativo

http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/05/syria-president-assad-forces-qusair

Vale la pena notare che ogni città ripresa (liberata?) dall’esercito regolare siriano subisce un trattamento infinitamente migliore di quello riservato dagli americani a Falluja (o al Guatemala, o al Vietnam del Nord, o al Pachistan, ecc.) e dagli israeliani a Gaza o al Libano.

Vale anche la pena notare che ogni volta che l’esercito siriano registra un successo militare, i francesi o gli inglesi ritirano fuori l’accusa di uso di armi chimiche, per giustificare l’intervento della NATO, senza scomodarsi di spiegare perché l’Occidente dovrebbe appoggiare insorti e mercenari incapaci di accordarsi su alcunché (si accusano a vicenda di tradire la rivoluzione) e contrari a qualunque serio negoziato (chiedere come precondizione che Assad se ne vada significa rendere completamente futile ogni trattativa ginevrina):

http://www.iljournal.it/?p=473650

le Nazioni Unite accusano gli insorti di crimini di guerra e crimini contro l’umanità fin dal 2012 (e ancora oggi nessuno sa che fine facciano i soldati siriani prigionieri!!!):

http://www.lettera43.it/cronaca/onu-in-siria-commessi-crimini-contro-l-umanita_4367561309.htm

gli insorti si producono il loro sarin in Iraq:

http://www.aljazeera.com/news/middleeast/2013/06/20136117362322130.html

e cercano di usarlo in Turchia per coinvolgere un paese NATO (e quindi tutta la NATO) nella guerra in Siria:

http://qn.quotidiano.net/esteri/2013/05/30/896917-siria-opposizione-minaccia-non-partecipare-conferenza-pace-turchia-ribelli-gas-nervino.shtml

e in Siria per le stesse ragioni:

http://www.repubblica.it/ultimora/esteri/siria-carla-del-ponte-i-ribelli-hanno-usato-gas-sarin/news-dettaglio/4340112

che sono incapaci o non hanno alcuna intenzione di stabilire l’ordine nelle aree che occupano, abbandonate all’anarchia ed all’arbitrio (rapporto ONU documenta stupri, giustizia sommaria, tortura, saccheggi, contrabbando, rapimenti a scopo di estorsione, ecc.)

http://www.aljazeera.com/news/middleeast/2013/06/20136483110675340.html

Insorti possiedono armi chimiche:

http://brown-moses.blogspot.co.uk/2013/05/jabhat-al-nusra-photographed-with.html

Insorti sparano sui civili pro-Assad

http://news.sky.com/story/1091428/syria-civilians-come-under-fire-from-rebels

Insorti continuano a fare esplodere autobombe tra i civili (generalmente si chiama terrorismo e generalmente è un crimine condannato dall’Occidente e dalle Nazioni Unite)

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/05/15/Siria-esplosione-cuore-Damasco_8707378.html

Insorto si dedica entusiasticamente al cannibalismo

http://www.lettera43.it/cronaca/ribelle-mangia-cuore-l-opposizione-condanna_4367595083.htm

http://www.dazebaonews.it/primo-piano/item/18499-siria-video-choc-miliziano-squarcia-e-addenta-il-corpo-del-miliziano-morto

Insorti introducono tribunali islamici in ogni zona “liberata”

http://uk.news.yahoo.com/islamist-rebels-execute-11-syrian-soldiers-massacres-video-080902244.html

Insorti combattono tra loro e si uccidono

http://www.news.com.au/breaking-news/world/rebel-groups-clash-in-northern-syria/story-e6frfkui-1226646000090

Il fatto indisputabile è che, come in ogni guerra civile, entrambe le parti sono colpevoli di atrocità. La differenza, in Siria, è che se vincessero i ribelli prenderebbero il potere gli jihadisti di al-Nusra, che sono la fazione di gran lunga più potente (numericamente e militarmente) e più determinata e che sono affiliati ad Al-Qaeda.

In effetti si potrebbe dire che in due anni Assad ha causato più danni ad Al-Qaeda della Guerra al Terrore degli ultimi 12 anni.

Perché gli anglo-francesi sono così ansiosi di entrare in guerra al punto da rischiare che il governo di Cameron cada per l’opposizione di alcuni suoi ministri e parlamentari della maggioranza? (quando persino la destra si oppone a una guerra c’è da riflettere)

http://www.independent.co.uk/news/uk/politics/david-cameron-faces-serious-cabinet-split-over-over-arming-syrian-rebels-8646433.html

Perché hanno capito che armare gli insorti non basta. La loro intelligence possiede le stesse informazioni dei servizi segreti tedeschi, che hanno riferito al loro paese che Assad è più forte che mai, la ribellione è sfilacciata ed isolata, sta perdendo terreno in tutti i settori chiavi, l’esercito regolare sta tagliando le sue linee di approvvigionamento

http://www.spiegel.de/politik/ausland/syrien-bnd-rechnet-mit-offensive-der-assad-truppen-im-buergerkrieg-a-901132.html

e questo può succedere solo perché una maggioranza di siriani appoggia il regime (governo?) con ancora maggior convinzione che nel 2012:

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/jan/17/syrians-support-assad-western-propaganda

Ci hanno provato per 2 anni e occorre riconoscere che alcuni giornalisti del Guardian hanno fatto un lavoro superbo nel rivelare la natura delle iniziative di certi gruppi di interesse occidentali sponsor degli insorti siriani:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/11/il-bilderberg-2012-decide-le-sorti-della-siria-e-del-mondo-articolo-del-guardian/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/27/uninchiesta-del-guardian-ci-spiega-chi-ci-vuole-portare-in-guerra-e-perche/

come pure la stampa alternativa:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/12/01/sapete-chi-e-il-nuovo-leader-dei-ribelli-siriani-un-ex-lobbista-della-shell/

Chi è capace di aprire gli occhi ha capito, gli altri continuino pure a recitare la parte degli utili idioti (non saprei che altro termine usare di fronte a gente troppo pigra e intontita per informarsi adeguatamente)

Armare e finanziare gli insorti non basta, dicevamo:

http://www.lettera43.it/cronaca/siria-ft-dal-qatar-aiuti-per-3-miliardi-ai-ribelli_4367595482.htm

Senza una zona d’interdizione al volo (ZIV, no-fly zone) non hanno più alcuna chance. Ma i BRICS e gran parte dell’Unione Europea si opporranno e l’hanno già fatto sapere nei voti alle Nazioni Unite e nelle dichiarazioni pubbliche dei loro leader. Russia e Cina sono tutt’altro che isolate su questa questione:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/05/28/siamo-tutti-rossobruni-nazioni-unite-unione-europea-brasile-e-india-tutti-alleati-di-assad/

impeach-2

turarsi il naso e difendere Obama, il male minore

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/11/03/se-romney-vince-siamo-tutti-nel-guano/

https://twitter.com/stefanofait

Timeo anglos et dona ferentes (“adorata Spagna”…de che?)

PREMESSA

“La notizia è seria. Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha scritto una lettera all’Unione Europea affinché questa si pronunci sulla possibile indipendenza della Catalogna. La parola “indipendenza” è sempre più sulle bocche dei catalani e qualcuno comincia a crederci davvero. Tra questi forse anche Rajoy, che altrimenti non si sarebbe premurato di chiedere a Bruxelles delucidazioni in merito. E Bruxelles ha risposto con una minaccia: se la Catalogna si dividerà dalla Spagna non sarà considerata membro dell’Unione e dovrà rinegoziare l’adesione.

http://www.eastjournal.net/catalogna-quando-lindipendentismo-distrae-dalla-crisi/22172

http://www.elperiodico.com/es/noticias/diada-2012/bruselas-avisa-que-catalunya-quedara-fuera-union-europea-independiza-2202243

Uscire dall’Unione Europea è come essere una gallina che si trova sbattuta fuori da un pollaio circondato da volpi (i mercati), in piena notte (va detto che il pollaio in questione è sotto il controllo di una volpe, ma almeno, assieme, le galline possono difendersi meglio).

Segue articolo di Ambrose Evans-Pritchard, intitolato “STAI MOLTO ATTENTA, ADORATA SPAGNA”

Ambrose Evans-Pritchard, figlio di un antropologo invischiato nella strategia del divide et impera dell’imperialismo britannico [cf. Jack Goody, The expansive moment: the rise of social anthropology in Britain and Africa 1918-1970, Cambridge [etc.]: Cambridge university press, 1995], scrive per il quotidiano simbolo dell’establishment inglese e preconizza la jugoslavizzazione/balcanizzazione della Spagna.

Molti internauti, senza informarsi, senza capire, hanno idolatrato AEP perché era contro l’euro, contro la troika e blablabla. Scrive per il quotidiano più neoliberista e promercati che esista nel Regno Unito ed è figlio di un emissario dell’imperialismo britannico: quanto ribelle ed anti-establishment potrà mai essere?

TESTO DELL’ARTICOLO

“Due settimane fa sono stato intervistato dal quotidiano catalano El Punt Avui (1). Ho detto la mia opinione secondo la quale sarebbe impensabile che lo Stato spagnolo intervenisse militarmente per fermare la secessione catalana.

Un gesto di questo tipo andrebbe a violare i trattati dell’Unione Europea e porterebbe alla sospensione della Spagna dall’Unione stessa. All’inizio del 21° secolo, queste cose non si fanno più.

“Non si può essere membri dell’ EU se si usa la forza” era il titolo.

Ma forse ho sottovalutato la solerzia dei responsabili dell’esercito spagnolo.

Infatti, è arrivato il commento da parte del Colonnello Francisco Alaman che ha fatto un parallelo storico con il 1936, garantendo la volontà di spazzar via i nazionalisti catalani, descritti come “avvoltoi”.

Il Colonnello ha proseguito: “L’indipendenza della Catalogna? Dovranno passare sul mio cadavere. La Spagna non è la Yugoslavia od il Belgio. Anche se il leone sta dormendo, non svegliatelo perché potrebbe tirar fuori una ferocia collaudata da secoli”.

In realtà non siamo minimamente come nel 1936. Ho passato parte del mio fine settimana a leggere nuovamente la magistrale biografia di Franco scritta da Paul Preston, un utile richiamo per tutti noi.

Nel 1936 il colpo di stato militare di Franco, era diretto contro il neoeletto Fronte Popolare, visto dai comandanti dell’esercito (ma non da tutti) come l’inizio di una conquista della Spagna da parte dei Bolscevichi. La rivolta di Franco era dunque una difesa della gerarchia cattolica contro il comunismo e la sovversione francese (nella loro mente).

Il governo spagnolo attualmente è un governo nazionalista di destra – Partido Popular – con collegamenti con l’Opus dei. Le parti sono completamente invertite.
In un certo senso il Colonnello Alaman ha ragione. La situazione sta diventando pericolosa.

E se pensate Alaman sia un caso isolato, il Tenente Generale Pedro Pitarch ha dichiarato che le parole di Alaman riflettono “il pensiero profondamente radicato in gran parte delle forze armate”.

Il generale Pedro Pitarch ha dichiarato che dell’indipendenza della Catalogna non c’è nemmeno da parlarne, aggiungendo che Madrid ha gestito la questione in modo disastroso, tanto da fargli affermare: “Abbiamo una Stato inetto?”

Inoltre c’è stata anche una minaccia da parte della Asociación de Militares Españoles (AME) – un’associazione di ufficiali in pensione – la quale mette in guardia chi ha intenzione di promuovere la “spaccatura della Spagna” che dovrà difendersi da accuse di tradimento davanti a tribunali militari.

Ecco cosa scrive El Mundo (2) :

Il comportamento del Governo catalano e dei membri del suo Parlamento è inammissibile.

In base all’articolo 8 della sua Costituzione, le Forze Armate sono i guardiani dello Stato spagnolo e dell’integrità del suo territorio e per difendere la sovranità e la Magna carta della nazione spagnola, eseguiranno il proprio compito “con scrupolo e in modo meticoloso”.

L’AME ha dichiarato che il minimo accenno di secessione “sarà represso”. I trasgressori devono avere bene in mente che “sotto la giurisdizione dei tribunali militari, dovranno rispondere rigorosamente alla pesante accusa di alto tradimento”.

Ma parlano a nome dell’esercito? Si dovrebbe presumere di no e ci si dovrebbe  aspettare un disconoscimento ufficiale – sull’ipotesi di intraprendere una tale linea – da parte del Re Juan Carlos, o dal premier Mariano Rajoy o dagli alti gradi delle Forze Armate.

Nelle democrazie l’uso di tribunali militari è proibito contro i civili (sorvoliamo su Guantanamo). I presunti cospiratori del presidente Abramo Lincoln furono portati davanti a tribunali militari USA e condannati all’impicccagione, dando il via ad una lunga battaglia legale alla fine della quale la Corte Suprema decretò che una simile procedura era anticostituzionale e che una cosa del genere non sarebbe mai più dovuta accadere.

Così alla luce di ciò, quello che sta succedendo in Spagna è un ribaltamento degli eventi molto pericoloso. Suggerire come una grande nazione quale la Spagna debba gestire le proprie questioni non è certo compito di un pirata inglese.

(Il mio problema poi consiste nell’essere un gallese supporter dell’unione con la Gran Bretagna che è un po’ come un supporter catalano a favore dell’unità con la Spagna… ma solo con mezzi democratici. L’uso della forza cambia tutte le cose).

In questo momento in Europa le cose si stanno muovendo molto velocemente. La settimana scorsa il Portogallo è stato sconvolto, mentre la Spagna è in uno stato di crisi maggiore. La maggior parte dell’Europa del sud è in una situazione imprevedibile.

È colpa dell’unione monetaria e dell’euro? Certo, naturalmente lo è [NO, NATURALMENTE NON LO È, È COLPA DI CHI HA CRIMINALMENTE GESTITO L’EURO E LA CRISI INCHINANDOSI AI DIKTAT DEI MERCATI E DELL’FMI E FAVORENDO GLI SPECULATORI PRO-DOLLARO, OSSIA PRO-NATO, NdR]. Mentre gran parte del mondo – inclusa la Gran Bretagna – sta pagando una profonda crisi economica, il danno concentrato con un’intensità letale in quegli stati vittime dell’Unione Monetaria Europea. Il tasso di disoccupazione spagnolo è al 25% e non si è ancora fatto sentire a pieno il morso dell’austerità.

E come se ancora non bastasse, le popolazioni hanno fatto la spiacevole scoperta che i loro Governi eletti non possono far nulla per liberarle dalla trappola e che hanno perso il controllo sul proprio destino.

Spagna e Portogallo sono intrappolate in un crollo cronico con le valute sopravvalutate. Pur avendo ripreso un po’ di competitività nel lavoro tagliando i salari, la cosa ha solo – ed obbligatoriamente – compensato il disastro dell’accoppiata debito-deflazione e li ha portati ancora di più vicino alla bancarotta.

Sicuramente il piano Draghi per l’acquisto di bond ha ritardato il giorno della resa dei conti. Ha abbassato il costo del rifinanziamento sovrano ed attutire la caduta, ma non è in grado di fermare la lenta asfissia di queste società.

Ci stiamo muovendo ora dalla fase finanziaria della crisi all’esplosione totale della crisi politica, il che davvero assomiglia agli anni ’30.

La gente mi domanda quando io sono diventato pessimista: la mia risposta è: “nel 1991, quando ho accompagnato le truppe Serbe nella città di Vukovar ed ho visto 300 prigionieri feriti portati via dall’ospedale, pensando che fossero finalmente al sicuro per poi venire a sapere che poco dopo erano stati falciati a colpi di mitra in una vicina fattoria, ecco, allora sono diventato pessimista”.

L’impensabile avveniva davanti ai miei occhi, ed era ancora nulla rispetto al massacro di 8.000 bosniaci musulmani – uomini e ragazzi – a Srebrenica, di cui poi ho riferito nel processo a l’Aia.

Quando le cose iniziano a prendere una brutta piega, vanno a finire ancora peggio. Stai molto attenta, adorata Spagna”.

Ambrose Evans-Pritchard

Fonte: http://blogs.telegraph.co.uk

Link: http://blogs.telegraph.co.uk/finance/ambroseevans-pritchard/100020330/be-very-careful-beloved-spain/

25.09.2012
Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura della redazione

Commento del lettore Bellerofon: “Come dimenticare i bombardamenti italiani in Serbia nel 1999 (D’Alema premier…), ed il riconoscimento del Kosovo indipendente da parte del nostro Paese nel febbraio 2008? Quella di Evans Pritchard non è una minaccia, bensì una “cronaca dal futuro”. Prossimo, già programmato, e che ci riguarderà MOLTO da vicino”.

http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/un-po-di-chiarezza-sullintervento-in.html

Molto da vicino:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/17/il-corriere-della-sera-pubblica-un-inno-alla-jugoslavizzazione-dellitalia-perche/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/20/bruno-luvera-tg1-rai-sulla-jugoslavizzazione-dellitalia-e-la-balcanizzazione-delleuropa/

Perché il lupo perde il pelo ma non il vizio:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/11/rivoluzioni-colorate-e-primavere-arabe-preludio-alla-terza-guerra-mondiale/

ed è ancora il lupo di sempre:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/31/il-terzo-impero-britannico-il-braccio-e-a-washington-la-mente-a-londra/

Menzogne sulla Libia, preludio alle menzogne sulla Siria

 

 

Marinella Correggia, “Cronologia minima delle menzogne inutili”, Il Manifesto, 20.03.2012
[N.B. ho aggiunto altri link e sostituito quelli “morti”]

“Carrellata delle notizie sballate e pompate durante i bombardamenti contro Gheddafi. Con i link di riferimento e i video a testimonianza del corto circuito fra media, Onu, ong, governi coinvolti, tutti ad amplificare la propaganda dei «ribelli».

Per non dimenticare l’anniversario della «guerra umanitaria» Onu-Nato sulla Libia, il 19 marzo 2011.

Sull’onda delle notizie sulla repressione delle proteste del 17 febbraio a Bengasi (sanguinose e brutali ma assurte presto a livello di «genocidio»), nel febbraio-marzo 2011 furono varate due risoluzioni Onu: sanzioni, no-fly zone, Libia espulsa dal Consiglio dei diritti umani Onu, Gheddafi deferito al Tribunale penale internazionale. E una guerra durata 8 mesi.

Ecco una cronologia minima delle menzogne più utili.

Il 21 febbraio la tv qatariota Al Jazeera denuncia: «Aerei da guerra ed elicotteri bombardano manifestanti in alcuni quartieri di Tripoli». Il mondo insorge. Ban Ki Moon si dice «oltraggiato». I satelliti militari russi – e di certo anche quelli occidentali – non hanno rilevato nulla:

http://rt.com/news/airstrikes-libya-russian-military/

riprese video e visite di testimoni nei quartieri interessati non mostrano distruzioni

http://www.medarabnews.com/2012/02/03/il-controverso-ruolo-dei-media-nella-crisi-libica/

Ma che importa?

Il 23 febbraio tocca a Al Arabiya, altra tv petro-monarchica

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=150371

«La repressione in Libia ha già fatto 10 mila morti e 55mila feriti». Le prove? Nessuna. La fonte? Un «membro libico della Corte penale internazionale, Sayed al Shanuka», da Parigi . Ma il 24 febbraio arriva la smentita: «La Corte desidera chiarire che questa persona non è membro dello staff né può parlare a nome della Corte»

www.icc-cpi.int/NR/exeres/8974AA77-8CFD-4148-8FFC-FF3742BB6ECB.htm

Negli stessi giorni, un «filmato del 22 febbraio» di One World mostra le «fosse comuni»: morti fatti dai governativi inumati su una spiaggia dopo i massacri ordinati da Gheddafi. Il Telegraph rilancia la notizia. Tutti la riprendono. In Italia soprattutto:

http://video.repubblica.it/dossier/libia-rivolta-gheddafi/fosse-comuni-a-tripoli-per-i-manifestanti-morti/62716/61416

Però, già il 24 si dimostra che il video era stato girato nell’agosto 2010 nel cimitero Ashat ed era una normale operazione di rinnovamento del suolo e spostamento dei resti, abituale ogni 10-20 anni:

http://www.mentecritica.net/fosse-comuni-in-libia-un-falso-costruito-ad-arte-google-maps-lo-dimostra/mente-critica/no-one/latest/kurt/19782/

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2011/02/27/paolo_rumiz_intervista_morti_libia_romania_1989_ceausescu.html

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=9051

Non importa. Sollevazione generale di pacifisti e umanitari. Il 24 febbraio 70 «ong» indirizzano a Ban Ki Moon, a Obama e alla ministra Ue degli esteri Ashton una petizione

http://www.unwatch.org/site/apps/nlnet/content2.aspx?c=bdKKISNqEmG&b=1330815&ct=9135143

Promossa da Suleiman Bouchuiguir della Lega libica per i diritti umani, dall’organizzazione Usa UN Watch e dal National Endowment for Democracy (Ned) che non è una ong bensì il potente organismo statunitense che con la scusa di democrazia e diritti umani destabilizza i regimi scomodi (un ruolo lo ebbe anche nel golpe anti-Chávez del 2002 in Venezuela). La petizione sostiene che il governo libico stia commettendo «crimini contro la vita» e «crimini contro l’umanità»; chiede un’azione internazionale contro la Libia, «usando tutte le misure possibili». La lettera è commovente. In luglio Bouchuiguir, intervistato a Ginevra, ammette di non avere prove, la sua fonte era il Cnt, di cui fa parte:

http://www.youtube.com/watch?v=cTmiWNS1u0M

In marzo si susseguono denunce di stupri di massa su ordine del regime da parte dei «mercenari di Gheddafi muniti di Viagra». Denunce smentite dallo stesso inviato dell’Onu Cherif Bassiouni in giugno. Smentite confermate ex-post sia da Amnesty sia dal recente rapporto della Commissione di investigazione Onu (febbraio 2012).

Il 26 febbraio Il Consiglio di sicurezza vara la risoluzione 1970. Il 3 marzo, tal Ali Zeidan, portavoce della Lega libica per i diritti umani, lancia da Parigi un nuovo allarme: in due settimane 6000 le vittime di Gheddafi e un «genocidio annunciato» se i suoi «mercenari» arrivassero a Bengasi. Un falso pure questo:

http://www.peacelink.it/conflitti/a/34673.html

[cf. anche la famigerata dichiarazione di Ahmadinejad sulla distruzione di Israele è falsa. Ha detto: «Imam ghoft een rezhim-e ishghalgar-e qods bayad az safheh-ye ruzgar mahv shavad», ossia:
Imam (Khomeini) ghoft (diceva) een (questo = il) rezhim-e (regime) ishghalgar-e (occupante = che occupa) qods
(Gerusalemme) bayad (deve) az safheh-ye ruzgar (dalla pagina del tempo) mahv shavad (sparire).

Che è cosa ben diversa dalla traduzione ufficiale: «Israele deve essere cancellato dalla carta geografica»
http://www.ildialogo.org/notiziario/approfondimenti/cosahadettoahmadinejad.pdf

Il 17 marzo la risoluzione 1973 del Cds: no-fly zone e «ogni azione» per «la protezione dei civili».

Il 19 marzo i caccia francesi iniziano i bombardamenti. «Umanitari», ovvio.

History Channel, gli alieni, l’archeologia misteriosa e l’attenzione dei media intorno ad un argomento scomodo

http://it.wikipedia.org/wiki/History_%28Italia%29

http://it.wikipedia.org/wiki/Yonaguni

http://it.wikipedia.org/wiki/Macchina_di_Anticitera

“History” (History Channel) intervista un gran numero di specialisti (più o meno “autorevoli”) che spiegano perché le tecnologie dei nostri antenati non potevano consentire loro di realizzare certe opere magnifiche. O violavano impunemente le leggi della fisica o disponevano di strumenti non documentati dalla ricerca archeologica. L’ipotesi è che qualcuno, da fuori, li abbia aiutati.

Magari sono vere entrambe le cose. Magari in alcuni casi non è così e non c’è nulla di misterioso, in altri invece resta qualche dubbio.
Ne approfitto per dire la mia, usando History Channel come mero spunto.

Chi mi segue da tempo sa che sono giunto alla conclusione che l’umanità non sia in cima alla catena alimentare ed alla piramide sociale di questo pianeta:
http://www.informarexresistere.fr/2011/12/24/alienologia-corso-avanzato-parte-prima-rudimenti-di-fisica-del-superspettro/#axzz1nNrT1Utx
http://www.informarexresistere.fr/2011/12/24/alienologia-corso-avanzato-parte-seconda-la-storiografia/#axzz1nNrT1Utx

Se si rigetta questa possibilità è spesso a causa di un nostro tratto caratteristico: siamo una specie cronicamente antropocentrica e megalomane che crede di rappresentare il pinnacolo dell’evoluzione nell’universo visibile. Come possiamo credere seriamente di essere soli nell’universo e che nessuno sia mai giunto in questi paraggi? Mi sembra un po’ infantile e anche un po’ deprimente: mi auguro che ci sia di meglio là fuori (temo ci sia anche di peggio).

Ma è anche per paura di quelle che sarebbero le implicazioni: chi si sentirebbe tranquillo se sospettasse che non abbiamo il pieno controllo di noi stessi e che altri esseri viventi ci trattano come bestiame ed hanno organizzato la nostra civiltà in modo tale da impedirci di formarci un’idea chiara della realtà fisica, del nostro potenziale e degli ostacoli che sono stati scaltramente posti sul nostro cammino per mantenere le cose come stanno?

Mi rendo conto che non sia facile e per nulla piacevole.

Dunque neghiamo una possibile spiegazione della realtà perché qualcuno ci spinge a farlo e per dei meccanismi psicologici.

Una volta qualcuno mi ha chiesto: ma come fai a vivere questa cosa così serenamente, se ne sei davvero convinto?

Per diverse ragioni:

1. non credo che il corpo sia l’elemento centrale del nostro essere:

http://www.informarexresistere.fr/2012/01/11/la-paura-della-morte-non-ha-molto-senso/#axzz1nNrT1Utx

anche se a qualcuno fa comodo che continuiamo a crederlo:

http://www.informarexresistere.fr/2012/02/23/la-morte-ti-fa-bella-%E2%80%93-il-lusso-il-teschio-e-le-astuzie-del-potere/#axzz1nNrT1Utx

2. non credo che il nostro destino di esseri umani sia quello di essere bestiame. Qualcosa è successo in passato, qualcuno ha fatto delle scelte stolte e siamo caduti in questa condizione, ma nulla è perduto, ci sarà sempre la possibilità di un riscatto, se ci rendiamo conto della nostra reale situazione. Potremmo tornare ad essere quel che eravamo;

3. ho l’impressione che le mille trasformazioni del nostro tempo segnalino l’imminenza di una via di fuga di qualche genere. È possibile che l’iperattività dei potenti, a tratti confusa, a tratti disperata, sia dovuta al fatto che temono di perdere il controllo della MegaMacchina. Forse non sono solo loro a temerlo;

4. vedo che tante altre persone come me, che hanno fatto le medesime considerazioni, ma sono più lucide e sagge di me, vivono la cosa come una grande esperienza di vita e non sembrano particolarmente scosse, intimidite, intimorite o ansiose;

5. non ci sto a pensare tutto il tempo e comunque non ho la certezza assoluta che le cose stiano così;

6. Là fuori c’è un po’ di tutto, quindi ci saranno anche civiltà benevole o neutre, non solo lupi travestiti da agnelli:
http://www.informarexresistere.fr/2012/01/18/la-sindrome-del-feto-egoista-come-vivono-e-cosa-pensano-gli-angeli-caduti/#axzz1nNrT1Utx

7. Non ci posso fare nulla;

Ad ogni modo, perché History Channel dovrebbe mandare in onda un documentario così controverso?

Qualcuno dirà che History Channel è una produzione poco seria e cerca solo di fare audience. Il che è certamente vero.

Qualcun altro sostiene che c’è l’intento di preparare il terreno per quella che in inglese viene chiamata “disclosure”, la rivelazione di qualcosa che era stato occultato. Osservo che ultimamente anche Telegraph, Guardian, Le Monde, Corriere della Sera, NYT, ecc. riportano notizie sugli UFO.  Il Corriere, per qualche ragione, ospita persino un blog a tema:
http://misterobufo.corriere.it/

Sia come sia, ritengo sia saggio tenere la mente aperta e gli occhi aperti, poiché è fuori di dubbio che:

“There are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy”

[“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia”]

William Shakespeare, Hamlet/Amleto

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