Putin, lo Spartaco degli afroamericani – #afromaidan e la futura imposizione della legge marziale

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Meet the Rappers Behind the Smash Hip-Hop Ode to Putin

http://www.vocativ.com/culture/music/go-hard-like-vladmir-putin/

Negli USA, a giorni alterni, un afroamericano disarmato viene ucciso dalle forze dell’ordine
http://www.politifact.com/…/unarmed-black-person-shot…/

Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.

If you’re not careful, the newspapers will have you hating the people who are being oppressed, and loving the people who are doing the oppressing.

Malcolm X

Nessuna sorpresa. Qualche decennio addietro i dissidenti russi cercavano scampo in America. Oggi succede il contrario: Dissidente americano Snowden rimane in Russia

Come evolverà questa situazione? Ferguson è al centro di una serie di manipolazioni. Ci sono forestieri che, come dei black bloc (e come è successo a Kiev), sono venuti ad aizzare la folla e promuovere la violenza.  L’insistenza dei media sulla contrapposizione razziale fa pensare alla tattica del divide et impera. Fomentare la violenza servirà a giustificare, non solo localmente, la legge marziale (“a fin di bene”, perchè bianchi e neri devono essere separati gli uni dagli altri per evitare una guerra razziale – i putinofili diventeranno “nemici pubblici”), in vista della dedollarizzazione del sistema valutario globale, che avrà un impatto devastante sugli americani.
Agli USA serve un nuovo Martin Luther King che unisca bianchi, neri, latinos ecc., altrimenti sono guai.

6 commenti

  1. 4 dicembre 2014 a 18:38

    Gli afroamericani che tifano Putin. Una cosa proprio “mind blogging.”
    Ma ciò fa capire ormai il distacco tra tra l’opinione pubblica e ciò che i mass media dicono di pensare.

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    • stefano fait said,

      5 dicembre 2014 a 09:43

      Proprio così. Nella storia a noi nota non c’è mai stato un gap del genere ed è tutto merito di Internet e dell’inglese (e dei programmi di traduzione), che ci permettono di verificare le affermazioni dei giornalisti consultando le fonti/testimoni locali (fermo restando che ci sono ancora professionisti del giornalismo che sanno fare il proprio mestiere e per questo ricevono una visibilità ineguagliabile).
      La possibilità di documentare fotograficamente tutto quel che accade è un ulteriore meccanismo di controllo. I droni li possono usare anche i cittadini (che sono ovunque), non solo le autorità.
      La tecnologia che doveva servire per tenerci sotto controllo può essere riconvertita (grazie all’ingegno umano) a finalità emancipative.
      Se fossi uno psicopatico sarei preoccupato, ma purtroppo loro non sono strutturalmente capaci di ricostruire la realtà in maniera oggettiva e quindi sottovalutano i rischi che stanno correndo.

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    • stefano fait said,

      5 dicembre 2014 a 23:35

      ho aggiunto una nota sulla manipolazione in corso, finalizzata verosimilmente all’istigazione alla violenza e quindi alla soluzione “legge marziale per garantire la pace sociale”

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  2. 9 dicembre 2014 a 14:29

    Stiamo vivendo in una confusione geopolitica confrontabile con quella immediatamente precedente la Prima Guerra Mondiale, ma molto più estesa e molto più virulenta (vogliamo confrontare i mass media di cento anni fa con quelli di adesso?)
    Io però tendo a pensare che questa confusione geopolitica non sfocerà il una nuova Guerra Mondiale (come pensa una buona parte dell’informazione alternativa su internet) ma che, anzi, sarà una NEMESI STORICA verso quelle forze oscure che trasformarono il XX secolo in un incubo (soprattutto nella sua prima parte ma non solo), le stesse che spazzarono via quattro imperi secolari subiranno un contraccolpo tipo boomerang. Ciò che inquieta è, appunto, come anche si accenna anche qui, i loro ultimi colpi, la belva stretta in un angolo, come si comporterà. Non bene, purtroppo, non sarà arrendevole.

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    • stefano fait said,

      9 dicembre 2014 a 14:42

      Sono completamente d’accordo con te e mi disturba l’idea che così tante persone siano categoricamente schierate dalla parte del “i potentati sono onnipotenti” (onnipotentati) quando invece è assai probabile che il loro potere deriva unicamente dalla disponibilità delle masse a:
      1. servire bovinamente;
      2. rifiutarsi di capire che le capacità umane sono più ampie di quel che comunemente si crede (si può essere artefici del proprio destino).
      In questo senso una buona fetta della stampa alternativa è organica alla conservazione dell’ordine presente: paura, impotenza, passività, rassegnazione, sfiducia, cinismo, ecc.

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      • 9 dicembre 2014 a 14:49

        La chiave sta nelle parole di Malcom X.

        Anche a me disturba la stessa tua idea. Siamo circondati da OMERTA’ come in un paesino siciliano degli anni cinquanta, ma verso un tipo di mafia che è enormemente più estesa di quella sicula.

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