Boston, Toronto: solo un aperitivo?

10i

Le due vicende di Boston e Toronto sono semplicemente grottesche: due fallimenti belli e buoni.
Una strategia della tensione ben fatta necessita di eventi di ben altra scala.
Arriveranno, forse non subito, ma arriveranno.
Tutto è pronto per l’Armageddon nel Medio Oriente: il mastino israeliano sarà sguinzagliato, nel disperato tentativo di ritardare il crac del sistema finanziario globale (quotazioni dell’oro e dell’argento impazzite) e di tenere a bada milioni di persone esasperate, con sempre meno da perdere.

BOSTON

Questa storia è obiettivamente molto confusa e lo diventa ogni giorno di più.

Dzhokhar Tsarnaev era disarmato quando si nascondeva nella barca. La nota di Associated Press osserva che questa rivelazione contraddice le versioni precedenti, in cui si parlava di una sparatoria e del tentato suicidio del diciannovenne cittadino americano di origini cecene che gli avrebbe impedito di parlare, forse per tutta la vita (invece ora parla tranquillamente e le sue condizioni sono già ritenute “soddisfacenti”):

http://www.boston.com/news/local/massachusetts/2013/04/24/officials-suspect-unarmed-when-arrested-boat/15RdBrwnAoMLdWlVun5GXI/story.html

Inizialmente le forze di polizia inseguivano 2 auto. Poi le auto sono diventate un’auto, identica a quella dei fratelli. Il proprietario dell’auto è rimasto circa 30 minuti ostaggio dei fratelli, poi è stato lasciato libero, incolume, ma nessuno ne ha più saputo niente, pur potendo fornire la testimonianza più corposa possibile sui due sospetti terroristi. Il fratellino investe il fratello con l’auto durante uno scontro a fuoco, ma in seguito – ci informano – questo fratello è stato ucciso dalla sparatoria.

Il fratello più giovane ha lasciato tracce di sangue che portano ad una barca; oppure non c’è alcuna traccia di sangue sulla parte esterna della banca e sul telo che la ricopre;  esce di sua iniziativa dalla barca dopo essere stato scoperto da un privato cittadino, al quale non spara; oppure è stato tirato fuori con la forza; oppure ha sparato contro le forze dell’ordine; oppure era disarmato ed è arrivato all’ospedale senza che gli fossero letti i suoi diritti in quanto in condizioni critiche; non può parlare perché ha tentato di suicidarsi e potrebbe essersi lesionato irrimediabilmente le corde vocali; oppure il giorno dopo è in condizioni soddisfacenti e sta parlando senza problemi.

Le bombe erano 5, 3 sono rimaste inesplose (una alla biblioteca JFK), però non ci sono indicazioni che i due fratelli siano stati visti collocare le altre 3. Non solo, sulle altre bombe è sceso il velo dei media: argomento tabù. È già stato deciso che non potevano esserci altri complici. La versione più recente è che hanno fatto tutto da soli, addestrandosi su internet, come se uno come Tamerlan Tsarnaev, che era monitorato dall’FBI, potesse imparare ad usare armi ed esplosivi in giardino – senza farsi male – e poi arrivare al dunque, non trovando alcun ostacolo.

Farsi delle bombe in casa non è un giochetto. Si rischia di restare uccisi. Chi le ha fatte? Dove le hanno testate? In che poligono di tiro hanno imparato a sparare a bersaglio? Dove hanno riposto armi ed esplosivi? Chi ha pagato l’acquisto?

A dire il vero una cosa del genere ha dei precedenti: nel 1993 l’FBI aveva fornito a degli aspiranti terroristi tutto l’occorrente e, prima dell’attentato, poteva ancora far fallire il primo attacco al World Trade Center (nei parcheggi sotterranei). Invece non l’ha fatto.

Un informatore dell’FBI sotto copertura, Emad A. Salem, incredulo nel sentire che non poteva rimpiazzare con polvere innocua l’esplosivo che poi causò la morte di 6 persone, il ferimento di altre 1000 e 500 milioni di dollari di danni, registrò segretamente le sue conversazioni telefoniche con il contatto dell’FBI. I nastri sono stati poi utilizzati come prova in un processo. Come si vede l’FBI non dà priorità alla protezione delle vite dei cittadini degli Stati Uniti:

http://www.nytimes.com/1993/10/28/nyregion/tapes-depict-proposal-to-thwart-bomb-used-in-trade-center-blast.html?pagewanted=all&src=pm

Sappiamo anche che diversi congressisti, membri della commissione 9/11 e agenti dell’FBI sospettano, e l’hanno asserito pubblicamente in più di un’occasione, che l’attacco dell’11 settembre potesse essere scongiurato e sia stato invece facilitato dalla CIA e da elementi deviati del governo, delle forze armate e della monarchia saudita:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/04/23/reichstag-o-golfo-del-tonchino-tutti-e-due-un-ripassino-sul-futuro-delloccidente/

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Come ha fatto Tamerlan Tsarnaev a morire in una sparatoria della polizia (in teoria schiacciato dall’auto guidata dal fratello minore!!) quando ci sono riprese video che lo mostrano mentre obbedisce ai comandi della polizia e si fa prendere in custodia.

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kcNAsCynBnU

ed esistono le dichiarazioni di un testimone oculare che lo confermano – la BBC ha successivamente cancellato l’articolo (19 aprile 2013), ma lo potete leggere qui:

http://members5.boardhost.com/medialens/msg/1366476873.html

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Skull-T

Fin dall’inizio è circolata in rete una narrazione alternativa, che incolpava i mercenari di Craft International (il cui fondatore è stato assassinato un paio di mesi fa):

http://aurorasito.wordpress.com/2013/04/18/le-forze-speciali-dietro-le-bombe-di-boston/

È infatti curiosa la coincidenza che il fratello maggiore era vestito nello stesso, identico modo degli uomini della sicurezza di Craft International (incluso lo zainetto). 

Ma possiamo immaginarci dei mercenari così stupidi da compiere un attentato a Boston vestiti con le loro uniformi e loghi in bella vista e facilmente fotografabili e registrabili dalle videocamere?

La cosa è sospetta, perché quelle immagini di sorveglianza sono arrivate quasi immediatamente in rete. Non sono immagini a cui chiunque potrebbe avere accesso e certamente non in così breve tempo. Qualcuno desiderava individuare un diverso capro espiatorio? Oppure è l’opera di una gola profonda che era a conoscenza dei piani e voleva rispettare la volontà del defunto fondatore (se è realmente stato tolto di mezzo)?

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L’esercitazione antiterrorismo che si svolge concomitantemente all’attentato vero e proprio è un classico che ormai conoscono anche i bambini (è successo anche nel caso di Breivik)

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E non dimentichiamoci delle bizzarre missive avvelenate inviate ad Obama e ad un congressista, giusto per aumentare la confusione:

http://www.internazionale.it/news/stati-uniti/2013/04/17/una-lettera-tossica-diretta-a-obama/

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Il tentativo, fallito, di chiamare in causa gli iraniani è chiaramente imputabile alla fazione sionista che deve trovare un pretesto per convincere gli americani ad attaccare l’Iran.

http://www.wnd.com/2013/04/boston-bombers-followers-of-irans-ayatollah/

 

TORONTO

blackjackd

L’Iran è come il prezzemolo: prima o poi finisce sempre al centro di tutte queste trame.

È stato chiamato in causa anche nel fallito attentato al treno canadese diretto negli Stati Uniti (doveva essere fatto deragliare).

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/22/news/canada_e_usa_annunciano_sventato_grande_attacco_terroristico-57266275/

Ci sarebbe una cellula alqaedista in Iran dietro questo piano terroristico. Peccato che l’Iran (come l’Iraq di Saddam Hussein) sia ai ferri corti con gli al-qaedisti per ammissione degli stessi Stati Uniti (documenti trovati nella casa di Osama Bin Laden). Al Qaeda è sunnita-wahabita e quindi fa riferimento all’Arabia Saudita, nemica giurata dell’Iran. I membri di al Qaeda fuggiti in Iran sono stati fatti prigionieri. Uno dei figli di Bin Laden è stato giustiziato in Iran:

http://www.reuters.com/article/2012/05/03/us-usa-binladen-documents-iran-idUSBRE8421EG20120503?irpc=932

“Questa è la cosa più divertente che abbia mai sentito nei miei 64 anni di vita. Un’al Qaeda iraniana è una invenzione ridicola – ha detto il responsabile delle relazioni estere della Repubblica islamica – Spero che le autorità canadesi riflettano un po’ e tengano conto dell’intelligenza della popolazione e dell’opinione pubblica”.

http://it.euronews.com/2013/04/23/attacco-sventato-al-treno-iran-definisce-ridicole-accuse-canada/

L’attacco è stato sventato proprio lo stesso giorno il cui il primo ministro Harper cercava di far passare nuove misure anti-terrorismo (= anti-diritti civili)

Harper è noto per le sue posizioni filo-sioniste

http://www.thestar.com/news/canada/2012/09/28/stephen_harper_discusses_threats_posed_by_iran.html

SIRIA, IRAN, TERZA GUERRA MONDIALE

4150146122

Itai Brun, capo dell’intelligente militare israeliana, ha accusato il governo siriano di aver usato e continuare ad usare armi chimiche

http://www.guardian.co.uk/world/2013/apr/23/syrian-regime-chemical-weapons-israeli

“Le informazioni di cui sono in possesso al momento non mi danno una conferma tale da poter commentare la vicenda” ha detto John Kerry. “Ma ovviamente ogni accusa merita la massima attenzione ed è necessario verificare e capire cosa succede, su questo non c‘è dubbio”.

http://it.euronews.com/2013/04/24/israele-accusa-siria-assad-usa-armi-chimiche-usa-non-confermano/

Tutto questo non significa che Obama non abbia intenzioni bellicose. È solo che si muove cautamente, come un serpente, non come un elefante in una cristalleria (stile Bush). Infatti:

“Dagli Usa arriva un apparente voltafaccia rispetto agli impegni di Barack Obama verso il disarmo nucleare. Il Pentagono si appresta infatti a spendere 11 miliardi di dollari per ammodernare 200 ordigni nucleari tattici B61 allocati in Europa per trasformarli in “bombe atomiche intelligenti (teleguidate)” sganciabili dal controverso caccia di ultima generazione F-35, di cui si doterà anche l’Italia. E’ quanto rivela il britannico Guardian.
Le B61 sono ordigni americani conservati negli arsenali Nato europei. Sono ‘nascosti’ in Belgio, Olanda, Germania, Turchia, ma anche in Italia sul cui territorio sono ancora presenti 90 di questi ordigni (70 secondo le ultimissime stime): 50 ad Aviano in Friuli e 40 (20) a Ghedi, in provincia di Brescia”.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/21/news/usa_11_miliardi_per_adeguare_le_atomiche_agli_f-35-57197605/?ref=HREC1-6