Il mistero dei panama papers

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PanamaPapers‬
‪#‎Putin‬ ‪#‎Rothschild‬ ‪#‎Nevada‬ ‪#‎Reno‬ ‪#‎paradisifiscali‬

“Sono almeno dieci anni che giornali, governi e servizi segreti cercano le prove della presunta corruzione di Vladimir Vladimirovich #Putin. Si è sempre parlato di amicizie, connessioni e perfino di possibili prestanome. Ma mai prove. Anche questa volta, nelle migliaia di pagine che arrivano da ‪#‎Panama‬ il nome del presidente russo non compare nemmeno una volta”.
Corriere della Sera, 3 aprile 2016

“Tra i casinò di #Reno, in #Nevada, ecco spuntare anche il trust nuovo di zecca di #Rothschild, la banca d’investimento che ha fatto la storia della finanza internazionale dal 1811…sta trasferendo le fortune dei suoi facoltosi clienti dai paradisi offshore in declino come le Bermuda – soggetti alle nuove regole sullo scambio di informazioni – a quelli emergenti come il Nevada, escluso dalle norme sulla disclosure. Sì perché, come ammette tranquillamente il managing director di Rotschild Andrew Penney, «GLI STATI UNITI SONO IL PIU’ GRANDE PARADISO FISCALE AL MONDO».
«Gli Stati Uniti sono da tempo una delle destinazioni più gettonate da politici corrotti, cartelli della droga, ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE e grandi evasori fiscali – sospira Stefanie Ostfeld, responsabile per gli Stati Uniti di Global Witness
Gli Stati Uniti, insomma, sono LA NUOVA TERRA PROMESSA DEL SEGRETO”.

http://www.cdt.ch/primo-piano/approfondimenti/149086/se-gli-stati-uniti-fanno-il-doppio-gioco 

Qualcuno ha deciso di spaventare un po’ di evasori fiscali…il gregge si muove verso il pastore ma così, di fatto, gli Stati Uniti dichiarano guerra al resto del mondo, su iniziativa dei soliti noti (Rothschild, espulsi da Hong Kong, che era la loro prima scelta: per questo stanno spingendo gli USA allo scontro con la Cina, scontro che la marina statunitense ha tutte le intenzioni di evitare e pertanto non scoppierà) e all’insaputa della cittadinanza: “Ma io so’ io… e voi non siete un cazzo!

IN ALTERNATIVA
Questa è un’operazione legittima che i media occidentali hanno cercato di dirottare contro Putin.
In realtà troppe sono le pedine imperiali sacrificate: i sauditi, la Clinton, Cameron, Poroshenko, Israele, Macri (Argentina), Cunha (Brasile). Macri ha appena riconquistato l’Argentina e Cunha sta cercando di riprendere il Brasile. Che senso ha indebolirli in questo momento? E perché le accuse a Putin sono così ridicole e il suo nome non spunta fuori da nessuna parte (dimostrando che in effetti non ha nulla da nascondere)?
Se la cupola ha deciso di sacrificare chi sta sotto non c’è limite alle rivelazioni che seguiranno: sarà guerra di mafia globale.

3 commenti

  1. 5 aprile 2016 a 20:12

    Chiunque abbia un briciolo di comprendonio e non sia un venduto, capisce al volo che questo dare addosso a Putin a ogni occasione è propaganda grezza da parte dell’élite globalista. Anche chi non apprezza particolarmente Putin dovrebbe capirlo.

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    • stefano fait said,

      5 aprile 2016 a 23:51

      Secondo te il fatto che si spingano fino a questi estremi, rischiando di annientare la credibilità dei media che li hanno aiutati a conservare lo status quo, ossia di bruciarsi l’impegno di generazioni, è un segno di forza o di debolezza?
      Più sono costretti a togliersi i guanti di velluto più questo processo di autodisvelamento (de-mascheramento) diventerà irreversibile e le masse, randellate, si accorgeranno che c’è qualcosa che non va. Sono entrati in un circolo vizioso e non credo possano più uscirne. Ogni mossa che compiono è sempre più gravida di incertezze ed errori.

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