Sull’uso dei termini “Olocausto”/”Porrajmos” e sull’universalità del nazismo (Odifreddi ecc. parte II)

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Se dipendesse da me, costruirei una camera letale grande quanto il Crystal Palace, con una banda militare, che suona soavemente e un cinematografo che proietta immagini vivaci; quindi andrei fuori nei vicoli e nelle vie principali e li porterei tutti dentro, i malati, gli zoppi e gli storpi; li condurrei gentilmente e loro con un sorriso stanco mi ringrazierebbero; e dalla banda, soavemente, traboccherebbe un coro di Alleluia

D.H. Lawrence, 1908

http://en.wikiquote.org/wiki/D._H._Lawrence

Piena è la terra di superflui, corrotta è la vita a causa dei troppi; si potesse attrarli fuori da questa vita allettandoli con la “vita eterna”

Venisse una tempesta che scrollasse dall’albero tutto questo marciume e pasto di vermi…Venissero predicatori della morte rapida!

A ciò che sta per cadere si deve dare una spinta. A chi non insegnate a volare, insegnate a cadere più in fretta

Alla vita è necessaria anche la plebaglia? Sono necessari pozzi avvelenati e fuochi puzzolenti, e sogni sporcati e vermi nel pane della vita? 

Si è preso il partito di tutto ciò che è debole, malato, malriuscito, sofferente di per se stesso, di tutto ciò che deve perire (zu Grunde gehen soll), si è invertita la legge della selezione

Si devono sopprimere (abschaffen) i mendicanti; perché a dare loro qualcosa ci si arrabbia, e ci si arrabbia nel non dare loro nulla

F. Nietzsche

All’improvviso è lì, l’ospite di un altro mondo. Potrebbe venire tra mille anni, o anche domani. Che cosa faremo allora? Come ci proteggeremo da noi stessi, se assumerà ancora una volta la forma di un essere umano – uno che ovviamente non rassomiglierà per nulla ad Hitler, ma che potrebbe ad esempio essere calvo, con una lunga barba ed una voce paterna? Oppure giovane e in forma, dall’aspetto sveglio ed irresistibile? […]. Sedurrà la gente dalla testa ai piedi, come fece Hitler, e non solo la testa come fa il marxismo, o la pancia come fa il capitalismo. Gli crederanno, come credono in un dio, e saranno disposti a morire per lui, al fianco delle sue vittime, sentendosi finalmente vivi.

Harry Mulisch, “Criminal Case 40/61, the Trial of Adolf Eichmann An Eyewitness Account”, 2005, pp. 149-150.

L’hanno fatto in passato e probabilmente lo rifaranno anche in futuro.

Robert Servatius, avvocato difensore di Adolf Eichmann

Uso volutamente il termine Olocausto (“sacrificio”), in luogo del politicamente corretto Shoah (“catastrofe”), perché sono convinto che il mestiere dell’antropologo e dello storico richieda di tener conto delle persuasioni del proprio oggetto di studio, siano essi gli aztechi, o i nazisti.
Seguo l’esempio del rispettato storico britannico Goodrick-Clarke

http://en.wikipedia.org/wiki/Nicholas_Goodrick-Clarke

I giudici del tribunale di Norimberga non seppero identificare il male universale che operava dietro la facciata pubblica del Nazionalsocialismo. Mancò l’immaginazione morale che poteva aiutare a percepire il carattere apocalittico della civiltà che sorse nella Germania tra le due guerre, una civiltà fondata su una weltanschauung magica, che aveva sostituito la svastica alla croce. Prevalse l’unanime consenso sulla necessità di trattare gli accusati come se costituissero una parte integrale del sistema umanista-cartesiano occidentale. Non si vollero aprire gli occhi della gente sulla vera natura di questa inversione di valori. Si decise di classificare il tutto come aberrazione mentale e perversione sistematica degli istinti. Più facile parlare in asettici termini psicoanalitici che accennare alla possibilità che non si trattasse solo della psicopatia di un gruppo di delinquenti politicizzati.

Hitler e altri gerarchi nazisti erano fervidi credenti, stavano eseguendo un rituale e il movente era l’acquisizione di maggior potere. Gli ebrei erano il loro capro espiatorio e per questo furono sacrificati in un gigantesco esorcismo.

Ignorare la dimensione religioso-esoterica del nazismo – una teologia politica – e convincersi che sia stato un incidente di percorso, un’aberrazione, un corpo estraneo, è irresponsabile e anti-scientifico.

Nelle fasi di crisi, come quella attuale, possono verificarsi psicosi di massa, epidemie psichiche. Lo rimarcava Carl Jung al tempo dell’ascesa del nazismo: “Le antiche religioni, con i loro simboli sublimi e ridicoli, bonari e crudeli, non sono cadute dai cieli ma sono nate in quest’anima umana, la stessa che vive ancora oggi in noi. Tutte quelle cose, le loro forme primordiali, vivono in noi e possono in qualunque momento assalirci con la forza distruttiva, in forma cioè di suggestione di massa, contro la quale il singolo è inerme. I nostri terribili dèi hanno soltanto cambiato nome e rimano tutti in –ismo” (Jung, 1946).

Auschwitz può tornare.

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Adolf Hitler, discorso di Kulmbach, 5 febbraio 1928 – “Siamo diventati ciò che siamo grazie alla volontà della Provvidenza e fino a quando saremo autentici e rispettabili e valorosi nella lotta, fino a quando crederemo nella nostra grande opera e non capitoleremo, continueremo a godere dei favori della Provvidenza” (discorso a Rosenheim, Baviera, 11 agosto 1935). “Seguo i dettami della Provvidenza con la stessa confidenza di un sonnambulo” (discorso a Monaco, 15 marzo 1936). “Credo nella Provvidenza e la considero giusta. Perciò credo che la Provvidenza premia sempre chi è forte, intraprendente e retto” (Discorso a Norimberga, 11 settembre 1936). “Noi veneriamo esclusivamente la cura di ciò che è naturale, e di conseguenza, in quanto naturale, voluto da Dio. La nostra umiltà si afferma nella sottomissione incondizionata alle leggi divine dell’esistenza per come noi uomini riusciamo a comprenderle” (Norimberga, 6 settembre 1938). “Il giudizio sulla virtuosità di un popolo non spetta agli esseri umani ma va riservato a Dio” (Wilhelmshaven, 1 April 1939); “posso non essere un faro della Chiesa, un moralista da pulpito, ma sono un uomo intimamente pio, e credo che chiunque combatta valorosamente in difesa delle leggi naturali decretate da Dio, senza mai capitolare, non sarà mai abbandonato dal Legislatore e, alla fine, riceverà la benedizione della Provvidenza” (5 Luglio 1944); “Dobbiamo porre fine al costante e continuo peccato dell’avvelenamento razziale, per fare all’Onnipotente Creatore esseri quali quelli che Lui Stesso ha creato”.

Heinrich Himmler: “Esiste un solo Grande Spirito e noi individui siamo le sue temporanee manifestazioni. Siamo eterni quando eseguiamo la volontà del Grande Spirito, siamo condannati quando lo contestiamo nel nostro egotismo ed ignoranza. Se obbediamo, viviamo. Lo sfidiamo e siamo gettati nel fuoco inestinguibile. Le nostre esistenze fisiche sono come la guaina dei germogli di bambù. Per la crescita della pianta è necessario che cada una guaina dopo l’altra. Non è che la guaina corporale sia di importanza marginale, è semplicemente che la pianta-spirito è più essenziale e la sua sana crescita è di importanza primaria. Perciò non fissiamoci troppo sull’esistenza fisica ma, quando necessario, sacrifichiamola per un qualcosa di meglio. Perché questa è la maniera in cui la spiritualità del nostro essere si afferma”.

La religione hitlerista è la “Cristianità Positiva” ossia il Cristianesimo tradizionale spogliato di ogni cosa che non gli piacesse. La divinità di Hitler non era un “deus otiosus” ma un dio attivo, chiamato Creatore o Provvidenza che aveva creato l’universo ed un mondo in cui le varie razze dovevano combattersi per la sopravvivenza.

Nel “Politisches Testament: die Bormann-Diktate vom Februar und April 1945”, leggiamo: “Parliamo della razza ebraica per comodità linguistica, perché nel verso senso della parola, e da un punto di vista genetico, non esiste alcuna razza ebrea…La razza ebrea è prima di tutto una comunità di spirito. Antropologicamente l’Ebreo non dimostra quelle caratteristiche comuni che li farebbero identificare come una razza omogenea…Una razza spirituale è più robusta e tenace di una razza naturale”.

Chi crede che, in certi ambienti, anche tra le alte sfere, odiernamente, “certe cose non accadono”, è un “negazionista” e andrà incontro ad amarissime sorprese negli anni a venire.

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Guenter Lewy, Himmler and the ‘Racially Pure Gypsies’, Journal of Contemporary History, Vol 34(2), 201–214

In sintesi: il 12 dicembre 1938 ufficializza la campagna anti-Rom/Sinti (“combattere la pestilenza zingara”), ma precisa che i sanguemisti (Zigeunermischlinge) sono i veri responsabili del disagio sociale, mentre i purosangue vanno trattati diversamente. Gli uni e gli altri devono essere identificati e separati rigorosamente. I misti sarebbero rientrati nella stessa categoria degli ebrei, dei neri e dei meticci. GLI ZINGARI PURI DOVEVANO INVECE ESSERE PROTETTI.

A quel tempo, in Germania, c’erano oltre mezzo milione di ebrei, mentre gli zingari tedeschi erano circa 26mila.

Himmler era interessato ad esplorare le origini degli zingari e diede incarico alla famigerata organizzazione “scientifica” SS-Ahnenerbe (retaggio degli antenati/ancestrale).
Il 20 aprile 1942, in una conversazione telefonica, Himmler informa Heydrich che gli zingari non vanno sterminati: Keine Vernichtung der Zigeuner.
Il 16 settembre 1942 ordina che si faccia seria etnografia sugli zingari, studiandone la lingua e i costumi e proibisce la loro deportazione dai campi di concentramento ai campi di sterminio.

Il 13 ottobre 1942 si stabilisce che agli zingari autentici (fino a 8mila) non dovrà essere torto un capello. Dovranno godere di una certa, limitata libertà di movimento all’interno di una data area e potranno vivere secondo le proprie usanze, finché non violeranno le leggi tedesche. Persino i sanguemisti che le autorità zingare reputeranno essere “buoni zingari” potranno essere reintegrati come zingari “razzialmente puri”.

Gli altri, quelli giudicati troppo impuri, saranno sterminati in uno speciale settore di Auschwitz.

Biologi ed antropologi potevano circolare per il Reich alla ricerca di popolazioni zingare portando con loro un lasciapassare che li designava come incaricati di una missione di estrema importanza, urgenza e confidenzialità. Questi lasciapassare furono rilasciati fino a poche settimane prima della fine del conflitto.
Martin Bormann e altri criticarono queste decisioni di Himmler e cercarono di ostacolarlo, ma non Hitler.

Circa 15mila zingari non furono deportati nei campi di sterminio per via dell’ostinazione di Himmler e dei suoi collaboratori.

Ne consegue, a mio avviso, che il Porrajmos non è stato un olocausto, non è stato cioè il sacrificio di un popolo come capro espiatorio.

Sempre a mio avviso, Himmler ha mentito. Non ha senso salvare i “purosangue” e sterminare i “mezzosangue” figli di un genitore tedesco, dato che i tedeschi erano ritenuti ariani DOC o comunque poco meno ariani degli Scandinavi. Himmler aveva in mente qualcosa d’altro e quasi certamente orribile per i Rom/Sinti. Lo sapremo mai?

 

8 commenti

  1. gianni said,

    19 ottobre 2013 a 10:19

    l unica cosa che spero che accada presto e’ una grossa tragedia all umanita’ che ci stermini , non mi piace cosa siamo , meglio gli animali , e’ aggiungo che quello che hanno fatto quei milioni di rincoglioniti 70-80 anni fa’ puo’ ricapitare se saremo ridotti alla fame , comunque meglio se ci togliamo di mezzo , siamo degli esseri stupidi

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    • stefano fait said,

      19 ottobre 2013 a 10:38

      Io invece penso che siamo esseri che stanno imparando ad essere meno stupidi e più saggi. Siamo come bambini che commettono un sacco di errori, ma crescono, imparano insegnando a se stessi.
      E’ che la realtà è complessa e alcuni milioni di esemplari della stirpe umana (psicopatici) non si comportano umanamente e sembrano intenzionati a terraformare il nostro pianeta e la nostra civiltà per sociopatizzarla, allineandola alla loro natura (si sentono a disagio nelle società empatiche). E poi forse ci sono altri fattori che complicano il quadro generale.
      In ogni caso non serve nessuna catastrofe, non serve nessuno che venga a dirci come dobbiamo evolvere e non servono mass media che continuano a spalare merda sul genere umano per vendere e fare audience.
      Ci sono centinaia di milioni di esseri umani che si fanno il sedere per vivere dignitosamente e senza nuocere in una società che non li agevola per nulla e che insegna che chi non compete e schiaccia il prossimo è un perdente (es. Merkel, o Romney, o JP Morgan, o Berlusconi, ecc.). Loro meritano di incarnare il futuro di questa specie e della sua civiltà, in un mondo nuovo e depsicopatizzato.

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      • Fabio Corradini said,

        19 ottobre 2013 a 11:21

        si dai… è vero, c’è chi ce la sta mettendo tutta…. però anche un aiutino non sarebbe male…. tipo qualche metorite… (che tanto quelli più grossi cadono sempre in america) potrebbe solo ridurre le variabili nell’equazione… 😉

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        • stefano fait said,

          19 ottobre 2013 a 11:28

          Gli “aiutini” non sono molto selettivi. L’aiutino ce lo dobbiamo dare noi stessi, se abbiamo ancora un po’ di amor proprio

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      • gianni said,

        19 ottobre 2013 a 11:28

        lo so non sono cose belle quelle che ho detto ma io la penso cosi’ , la natura unica cosa giusta e noi umani stupidamente cerchiamo di modificarla ( ogm , razze dei cani e dei gatti , disboscamento , mattatoi , almeno la meta’ dei farmaci e cure inutili e dannosi , ) e tutto per cosa ?? per i schifosissimi soldi ,e proprio i soldi sono penso il male peggiore di noi umani , si dovrebbe tornare al baratto, per queste e altre cose la penso cosi’ , poi certo come dici te ci sono molte persone buone e amorevoli , e menomale almeno questo , ciao

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        • Fabio Corradini said,

          19 ottobre 2013 a 13:55

          comprendo il tuo sentimento….
          ora, non voglio insegnarti niente e non vorrei passare per il saccente di turno con lobby 🙂 della superiorità morale però questo è il mio pensiero (per ora); per inciso, sto per scrivere delle banalità, ma ti assicuro che le sto scrivendo con umilissima convinzione:
          La riconciliazione con se stessi, con gli altri e anche con gli stronzi è una cosa bellissima. Crederci ancora nonostante tutto può essere anche meglio. E’ meglio dare un cazzotto piuttosto che prometterne cento, ma una carezza è più figo.
          Tutte le cose possono essere interpretate allo stesso momento come negative o positive: il/la partner che se ne va sbattendo la porta e dicendoti cose irripetibili potrebbe indurti al suicidio così come a stappare una birra. Il mondo è bello per gli aspetti positivi di cui vogliamo godere, così come è terribile per altri che forse vogliamo dimenticarci, magari indipendenti dalla nostra presenza o interferenza.
          Ora smetto: oggi possiamo sperare che il (nostro personale) modo bruci, e nella convizione autoimposta che questo succederà faremo in modo che domani mattina il (non solo nostro personale) mondo possa solo essere solo uguale se non peggiore.
          Dobbiamo deviare il meteorite con piccole spinte ed invertire la traiettoria

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          • stefano fait said,

            19 ottobre 2013 a 14:23

            Il/la partner che se ne va sbattendo la porta potrebbe essere un insegnamento. La mia impressione è che tutto sia, in qualche forma, un insegnamento. Non credo che un cazzotto insegni più di una carezza: dipende dalle circostanze. Se la realtà è configurata in modo tale che ogni hybris trova la sua nemesi, allora anche uan catastrofe cosmica può diventare una lezione.
            Ma ogni evento massicciamente violento/catastrofico induce nichilisti e messianici ad invocare la giusta punizione divina oppure l’annichilimento del genere umano come soluzione finale. Dov’è la differenza rispetto al nazismo?
            Sono ideologie necrofile, morbosamente attratte dalla morte e dall’estinzione, autodistruttive.
            Ora noi siamo qui, su questo pianeta e abbiamo la responsabilità di amare la vita, non venerare la morte.
            Il culto dell’Olocausto è un culto di morte e può solo condannare a morte chi lo officia ritualmente.
            All’umanità serve il culto dei giusti tra le nazioni, il culto della vita e di chi la preserva:
            http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/i-giusti-tra-le-nazioni-salvare.html

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  2. 22 ottobre 2013 a 09:39

    […] A differenza della storiografia mainstream, io sono persuaso che il progetto occulto del nazismo fosse quello di sterminare tutti gli ebrei e la guerra dovesse servire appunto a quello (oltre che a satollare le oligarchie mondiali). http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/la-famiglia-bush-e-il-terzo-reich.html Non è detto che questo progetto fosse realmente noto all’infuori di certi circoli “esclusivi” https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/10/19/sulluso-del-termine-olocausto-e-sulluniversalita-d… […]

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