Confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilito, dei mali della nostra specie. Sì bene attendiamo a tenerci compagnia l’un l’altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita
Plotino, parole di commiato rivolte a Porfirio nella XXII Operetta Morale
Avviso ai naviganti: molta gente è irritata, i dibattiti degenerano facilmente.
È evidente a tutti che la vita del corpo (e forse anche dell’anima) non è una faccenda di pacifica contemplazione e quieta devozione. Spesso, dentro e fuori di noi, c’è un terribile caos, una lotta disarmante e crudele. Non è sempre facile affrontarla.
Perciò aiutiamoci a vicenda a preservare un minimo di civiltà.
Per favore, evitiamo insulti, epiteti, toni eccessivamente sgarbati, atteggiamenti da bullo, un’impostazione del confronto che mira alla distruzione dell’interlocutore, allo svilimento e non alla comprensione delle sue ragioni.
Lo dico a voi e lo dico a me stesso.
Dobbiamo aiutarci.
Nessuno se la può cavare da solo.
Grazie a tutti per l’aiuto.
A questo riguardo, mi e vi rimando ad un paio di articoli precedenti:
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