Il 20 Settembre 2014 dalle 18 alla Bookique di Trento torna il Mini Expo della Creatività (prima edizione, immagini dell’esordio) alla sua seconda edizione!
Con musica, aperitivi, vari workshop, una serata dedicata a tutti i creativi!
Il parco della Predara sarà tutto per noi.
Il tema è “Contrasti”: Sole e Luna, Chiaro e Scuro, Duro e Morbido, Vivacità e Quiete.
Informazioni per chi desidera partecipare:
– la scadenza per avanzare la propria candidatura è il 25 agosto;
– per la selezione ci servono immagini delle creazioni più rappresentative e specialmente di quelle che si desiderano sviluppare in futuro + una descrizione del tipo di laboratorio che si intende offire al Mini Expo;
– il numero di posti disponibili è limitato ma questa manifestazione si ripete stagionalmente: ci saranno altre occasioni;
Mini Expo WazArs dell’artigianato creativo – seconda edizione (20 settembre)
11 agosto 2014 a 20:29 (Verso un Mondo Nuovo)
Tags: accessori, arte, artigianato, artigianato artistico, Bookique, borsette, ceramica, contrasti, creatività, cucito, cuerda seca, decorazione, design, didattica, expo, fatto a mano, feltro, handicraft, handmade, hobby, laboratori, laboratorio, lavoro a maglia, legno, lifestyle, manualità, mercatini artigianali, mercatino, Mini Expo, miniexpo, moda, orecchini, oreficeria, parco della Predara, Pergine, pittura, porcellana, prodotti artigianali, qualità della vita, Rovereto, stile, tessuti, Trentino, Trento, WazArs, workshop
“Mare Calmo” di Nicol Ljubić (Keller editore) – recensione
11 luglio 2013 a 08:23 (Recensioni)
Tags: Adalbert-Chamisso, Belgrado, Bosnia, crimini di guerra, Croazia, ex-Jugoslavia, Giulietta, Jugoslavia, Keller, Keller Editore, Lavinia, libro, Mare Calmo, Nicol Ljubić, novità, Roberto Keller, Romeo, Rovereto, Serbia, Shakespeare, Tito Andronico, Tribunale penale internazionale
https://twitter.com/stefanofait
“Mio padre è accusato di essere coinvolto nell’omicidio di quarantadue persone. Sarebbero state bruciate. Agli occhi della gente è un criminale di guerra. Ti sei innamorato della figlia di un criminale di guerra”.
Ecco una rivelazione che può mettere a dura prova la vita di coppia.
Accade a Robert, storico tedesco di genitori croati, protagonista di “Mare Calmo”, di Nicol Ljubić, anch’egli tedesco di origini croate. Il romanzo, vincitore del premio Adalbert-Chamisso nel 2011, edito da Keller, ha già entusiasmato migliaia di lettori europei.
Robert si è innamorato di Ana Šimiç, una serba che ha vissuto l’esperienza del bombardamento di Belgrado ed è figlia di Zlatko Šimiç, anglista all’università di Sarajevo e probabilmente il massimo conoscitore jugoslavo di Shakespeare.
Quattordicenne al tempo della guerra civile jugoslava, il giovane protagonista non conosce il serbo-croato e sa poco della tragedia jugoslava, perché il padre ha voluto bruciarsi i ponti alle spalle e risparmiare al figlio il peso di un passato terribile.
Ana non vuole perderlo e per diversi mesi non gli rivela che suo padre è sotto processo all’Aia, accusato dall’unica superstite e testimone, una bambina di 11 anni, di aver ingannato un gruppo di bosniaci per poterli infilare in una trappola mortale.
La famiglia croata di Robert è per lo più convinta che la sua ragazza sia tedesca, “altrimenti – gli assicura il padre – non capirebbero”.
Romeo e Giulietta uniti e divisi dal non-detto e dall’ignorato, da uno stile prevalentemente asciutto nell’affrontare dilemmi profondi, mai banalmente, a tratti anche poeticamente.
Perché Zlatko si paragona allo shakespeariano Tito Andronico, il vendicatore per antonomasia, dopo Ulisse? C’entra forse qualcosa la sorte di Lavinia, la più commovente vittima di questa prima tragedia di Shakespeare, con la nefandezza di cui è imputato al Tribunale Penale Internazionale per l’ex-Jugoslavia?
Robert vorrebbe capire. Ana vorrebbe al contrario dimenticare. Non insegue una verità forse inconoscibile ma piuttosto, per la verità senza troppa fortuna, la bonaca, il “mare calmo” (in serbo), l’atarassia, uno stoico distacco da emozioni lancinanti.
C’è sfiducia, c’è scontento, c’è risentimento.
Pur innamorati, i due si lasciano.
Temporaneamente?
Robert si reca allora ad assistere al processo di quell’uomo che, visto solo in foto, sperava potesse un giorno diventare suo suocero; e poi in Bosnia, a rivivere pagine di storia non sua, ma che hanno fatto irruzione nella sua vita, imprevedibilmente.