Ascesa e caduta del Grinch climatologico

Grinch

https://twitter.com/stefanofait

Gli aztechi sacrificavano migliaia di prigionieri di guerra per placare gli dèi. I sacerdoti ingiungevano loro di farlo, altrimenti un terribile disastro sarebbe occorso. Era in gioco la loro sopravvivenza e quella della civiltà azteca. Forse chi si oppose subì l’ostracismo o fu sacrificato.

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Fast Forward fino ai giorni nostri…

Il dogma della causa umana del riscaldamento globale servirà per farci accettare dispotismi “benevoli” e solo il rapido insorgere di un sensibile raffreddamento globale può salvare la democrazia (paradossalmente).
Studio della maggior organizzazione non governativa britannica per lo sviluppo sostenibile (finanziata da alcune tra le maggiori multinazionali del mondo, inclusa la Shell)

http://www.forumforthefuture.org/project/megacities-move/overview
2 scenari su 4 sono dichiaratamente autoritari e quelli non autoritari sono descritti come evidentemente peggiori

C’era dunque un duplice obiettivo per questa spettacolare truffa: arricchire gli speculatori con una bolla di derivati verdi e spianare la strada all’opzione “a mali estremi, estremi rimedi” (cf. impero azteco).

Il raffreddamento globale e la conseguente glaciazione manderanno in fumo tutti i loro ben congegnati piani. Ma li vedrete in azione comunque e potrete toccare con mano la loro completa mancanza di scrupoli e la loro tendenza a scambiare i loro desideri per la realtà.

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Ma prima di arrivare al tentato golpe globale

Gli allarmisti climatici (serristi) pretendono una soluzione rapida perché danno la colpa all’uomo e insistono che siamo vicini al punto di non ritorno: non importa quale sia il costo monetario o umano, la vogliono ora.
I realisti climatici sostengono invece che, nel lungo periodo, indipendentemente dalle conseguenze del cambiamento climatico, abbiamo bisogno di sviluppare una vera e propria alternativa ai combustibili fossili, che sia pratica, sostenibile e consenta al resto del mondo di raggiungere il tenore di vita dell’Occidente (poi si vedrà il da farsi). Questa ricerca non può essere affrettata perché dev’essere una tecnologia affidabile.

Il problema attuale è che c’è una corsa all’oro verde e i produttori di petrolio si sono proiettati nel settore delle rinnovabili. In realtà una buona fetta degli investimenti è sprecata e sarebbe meglio spesa per progetti a lungo termine come la fusione o il torio, tanto per fare due esempi

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/03/21/torio-per-un-mondo-nuovo/

perché le rinnovabili, da sole, non possono coprire neanche lontanamente il fabbisogno (es. la Danimarca e la Germania devono ricorrere al petrolio della Norvegia quando il vento cala)

L’abbandono del nucleare da parte della Germania è stato un disastro (ma i tedeschi preferiscono prendersela coi Greci) e le sovvenzioni per l’energia verde non possono proseguire all’infinito ora che l’economia è stagnante

http://www.repubblica.it/economia/2013/03/20/news/la_politica_energetica_tedesca_un_flop_l_addio_al_nucleare_coster_mille_miliardi-54966558/

http://www.genitronsviluppo.com/2013/02/23/germania-nucleare/

e l’inverno rigido ha significato un massiccio utilizzo delle super-inquinanti centrali a carbone:

http://www.agenzianova.com/a/51756753019217.13509033/715190/2013-04-22/speciale-energia-germania-aumentata-produzione-energia-elettrica-da-centrali-a-carbone

Possiamo dire che è stata una decisione idiota? Sì. D’altronde il governo tedesco non sembra riuscire a prendere una decisione buona neanche per sbaglio, da quando c’è la destra al governo.

Il fatto è che l’economia verde è un gigantesco business

http://www.linkiesta.it/blogs/che-tempio-fa/il-verde-che-invoglia-green-economy-e-grandi-affari

anche per le solite banche d’affari

http://green.blogs.nytimes.com/2008/11/12/goldman-sachs-buys-into-carbon-offsets/

una gigantesca truffa da migliaia di miliardi di dollari in derivati “verdi”, per chi ha la pazienza di approfondire

http://english.pravda.ru/opinion/columnists/20-12-2012/123254-green_economy_fraud-0/

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Il blogger serrista del Guardian è Dana Nuccitelli che, lombrosianamente parlando, non pare essere un fulmine di guerra

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Nuccitelli lavora per

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Ecco com’è nata questa truffa che rischia di ritardare lo sviluppo di tecnologie per la produzione di energia sostenibile con conseguenze che, in caso di raffreddamento globale, o addirittura glaciazione, sarebbero mostruose, dato che la gente di solito muore per il freddo, non per il caldo: es. inverno del 2012

Cronologicamente:
1. Anni Novanta: la temperatura globale è in aumento e non sappiamo perché. Né peraltro si sapeva spiegare il minimo di Maunder, il periodo caldo medievale e quello romano, o perché, tra il 1900 e il 1940, la temperatura era cresciuta anche se la produzione di Co2 era di molto inferiore a quel tempo; oppure perché nel dopoguerra, in pieno boom, le temperature scendevano e il consenso scientifico e mediatico era che si andava verso una glaciazione

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/06/1000-anni-fa-il-pianeta-si-riscaldo-senza-che-lumanita-emettesse-co2/

2. Alcuni “esperti” (i Grinch) si inventano di sana pianta un’ipotesi plausibile, impossibile da dimostrare o confutare se non nel lungo periodo, ma molto conveniente

http://fanuessays.blogspot.it/2011/12/10-miti-da-sfatare-sul-riscaldamento.html

3. Al Gore è uno dei lobbisti-chiave ma c’è anche la buona vecchia famiglia Rotschild, gli immancabili Rockefeller e tutti i petrolieri del mondo;

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4. Non ci si astiene dal “massaggiare” i dati quando non tornano – almeno 2 volte: qui alcuni estratti della seconda ondata di “wikileaks” climatologiche;

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5. Si orchestra un panico mediatico globale e si accusano di negazionismo e di corruzione tutti i dissidenti: climatologi, geologi, fisici, ingegneri, meteorologi che non negano il riscaldamento globale, ma dubitano che sia interamente causato dalle attività umane, reputandolo in gran parte ciclico:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/12/06/esperti-di-climatologia-che-contestano-la-versione-ufficiale-del-riscaldamento-globale/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/13/nasa-contro-nasa-la-fronda-contro-i-dogmi-climatologici-si-estende/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/05/piu-sei-istruito-piu-sarai-scettico-in-merito-alla-versione-ufficiale-del-cambiamento-climatico/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/08/lo-confesso-sono-un-negazionista/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/05/ce-chi-mici-paragona-agli-schiavisti-ed-ai-segregazionisti/

6. Prodotta la crisi, si offre ai governi la soluzione, un prodotto vendibile e redditizio sul quale possono lucrare anche i mercati (carbon credit e rinnovabili) e che permette alle banche di gonfiare una altra bolla speculativa proprio in tempi di vacche magre (la crisi del 2008 era quasi scoppiata nel 2001 ma poi ci furono l’11 settembre, un mucchio di documenti dissolti e due guerre);

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7. Non importa se dopo qualche anno, nonostante il circo mediatico e la pressione coercitiva/finanziaria sui ricercatori, la verità verrà inevitabilmente a galla: le leggi sono state approvate, la nave è salpata e i soldi che dovevano promuovere la ricerca tecnologica sono stati sprecati nell’assurda e futile pretesa di contenere le emissioni di anidride carbonica: “Ipotesi di future Carbon Tax, impiego di immani risorse finanziarie in politiche di mitigazione e di revisione dei sistemi di approvvigionamento energetico, aspetti puramente politici, la fanno da padrone in quello che invece dovrebbe essere un puro e semplice scambio di opinioni scientifiche. Del resto, l’organismo per eccellenza cui è delegato il compito di riassumere le posizioni che dovrebbero definire i confini dello stato dell’arte della conoscenza scientifica, l’IPCC, è a tutti gli effetti un organismo politico”

http://www.climatemonitor.it/?p=29170#more-29170

8. Poi, improvvisamente, la temperatura smette di salire e, “sorprendentemente”, comincia lievemente a scendere

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https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/06/26/winter-is-coming-giugno-2013/

9. Se questa tendenza continuerà – e non c’è ragione di dubitarlo, dato che la NASA ha confermato che il sole procede verso una fase di scarsissima attività e questo significa raffreddamento globale

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/09/il-sole-al-minimo-raffreddo-leuropa-2-800-anni-fa-le-prove-nei-sedimenti-dei-laghi/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/25/siamo-fatti-come-nuvole-che-nel-cielo-si-confondono-e-iniziano-a-perder-quota-in-tutto-il-mondo/

o glaciazione

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/19/le-glaciazioni-cambiano-il-mondo-in-pochi-mesi-non-anni-o-secoli/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/03/31/il-rapporto-del-pentagono-lumanita-e-in-grado-di-gestire-una-glaciazione/

– i politici, i giornalisti, gli “scienziati” e i blogger che hanno alimentato questa pagliacciata truffaldina saranno responsabili, direttamente o indirettamente di CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ

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10. Qualcuno si sta smarcando appena in tempo

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/03/james-lovelock-pugnala-alla-schiena-al-gore-si-scusa-con-tutti-e-si-schiera-con-gli-scettici/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/06/26/winter-is-coming-giugno-2013/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/05/02/cosa-motiva-i-fanatici-del-cambiamento-climatico-globale-causato-dalluomo/

11. La gente esposta a documentari scettici cambia idea mentre lo stesso non succede quando le si mostra un documentario serrista (magari perché gli scettici hanno dei buoni argomenti?)
http://www.psychologytoday.com/blog/the-inertia-trap/201306/are-we-losing-the-war-climate-change-cinema

SULLA CO2

L’anidride carbonica è buona: “L’anidride carbonica è molto importante per le piante, sia terrestri che acquatiche, che la utilizzano per la crescita, estraendo il carbonio inorganico e trasformandolo in organico”.

È un fatto assodato che le temperature e i livelli di anidride carbonica sono sempre variati sincronicamente, ANCHE NELL’ERA PRE-INDUSTRIALE

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Questo dato di fatto dovrebbe porre fine al dibattito, in un mondo in cui la scienza e i media non fossero governata dalle lobby.

Visto che così non è:

Il riscaldamento degli oceani ha liberato la gran parte dell’anidride carbonica: “L’anidride carbonica si scioglie nell’acqua marina, con una solubilità inversamente proporzionale alla temperatura dell’acqua: minore è la temperatura, maggiore è la solubilità. Per questo motivo le regioni polari sono molto efficienti nell’assorbimento di CO2: quando l’acqua raggiunge l’equatore si riscalda, rilasciando l’anidride carbonica nuovamente nell’atmosfera (processo detto “outgassing”)”.

http://www.eur-oceans.info/medias/documents/booklet-EUR-OCEANS_cambiamenti_climatici.pdf

possibile causa del riscaldamento oceanico:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/28/vulcani-sottomarini-e-riscaldamento-globale/

http://news.discovery.com/earth/weather-extreme-events/volcanoes-sandwich-islands-110713.htm

http://www.livescience.com/25521-weird-volcano-found-baja.html

http://www.krbd.org/2013/05/14/geologist-discovers-underwater-volcano-near-misty/

http://www.weather.com/news/science/environment/tonga-underwater-volcano-20130326

http://www.guardian.co.uk/world/2009/mar/21/tonga-volcano-island-nuku-alofa

http://www.independent.co.uk/environment/climate-change/video-underwater-volcano-erupts-6260732.html

le emissioni umane costituiscono una percentuale non insignificante, ma neppure decisiva del totale

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La mitezza non divenga mai un alibi

Tutti vedono la violenza del fiume in piena, nessuno vede la violenza degli argini che lo costringono.

Proverbio cinese

Allora anche i miti non disdegneranno di uscire dalla loro indole profonda e indossare quella dei loro nemici. Si tratta di combattere una buona battaglia che, nei risultati sperati, non contraddice affatto ma ribadisce la loro fedeltà alla mitezza. Quando ciò accadesse, quando ciò accadrà, bisognerebbe, bisognerà temere l’ira dei miti.

Gustavo Zagrebelsky, “Bobbio: la forza dei miti”, La Stampa, mercoledì 13 ottobre 2010

Arrivano momenti in cui diventa d’obbligo liberare una rabbia che scuota i cieli. Esiste un momento in cui bisogna dar fuoco alle polveri. In risposta a un’offesa grave, contro l’anima o lo spirito. Prima bisogna provare con tutte le altre strade ragionevoli per ottenere un cambiamento, ma se non portano a nulla allora occorre scegliere il momento giusto …giusto, come la pioggia…il momento in cui tirar fuori le viscere, il momento della collera giusta, della rabbia giusta.

Clarissa Pinkola Estés, “Donne che corrono coi lupi”

È sempre l’oppressore, non l’oppresso, che determina la forma della lotta.

Nelson Mandela

Avevo l’impressione che la guerra, pur non potendo mai essere un bene positivo o assoluto, potesse servire come bene negativo nel senso di impedire la diffusione e la crescita di una forza malvagia. per quanto orribile sia, la guerra potrebbe essere preferibile alla resa a un sistema totalitario: nazista, fascista o comunista…Dopo la lettura di Niebuhr, cercai di arrivare a un pacifismo realistico.

Martin Luther King

Il diritto alla tolleranza illimitata favorisce i forti a scapito dei deboli.

Claudio Pavone

Tu puoi essere pacifista fino all’estremo ed essere disposto al martirio per testimoniare la tua fede, ma ti sentiresti di rimanere inerte quando altri che non partecipano della tua fede sono esposti alla violenza? Ti sentiresti di dire loro: in nome di ciò che io credo, tu lasciati massacrare? Non sarebbe questa, a sua volta, un’estrema violenza, per di più rivestita di buoni sentimenti?

Gustavo Zagrebelsky, “La felicità della democrazia: un dialogo”, 2011

A proposito del disarmo, cavallo di battaglia dei pacifisti: che io butti via le mie armi non serve a niente. Né serve a qualche cosa che le buttino via tutti tranne uno, perché quest’uno diventerà il padrone della terra. Continuare a dichiarare il proprio pacifismo assoluto serve a salvare la propria anima. Serve anche a salvare il mondo? Alla base del nostro dissenso c’è forse la sua affermazione che le tendenze dominatrici e distruttrici sono patologiche e non fisiologiche nella natura umana. Tanto lei che io sappiamo ben poco della natura umana. Ma dalle testimonianze della storia e dei fatti che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi, sarei più prudente, o almeno distribuirei in parti eguali quello che appartiene alla grandezza e quello che appartiene alla miseria dell’uomo.

Norberto Bobbio a Enrico Peyretti (16 agosto 1993)

[Alexander Kerenksij è] un uomo onesto, sincero e pronto a dare la vita per il suo Paese. Ma che non sa assolutamente niente dell’arte del governo e immagina di fare grandi cose quando elabora sulla carta piani per l’abolizione della pena di morte in tempi di guerra e di rivoluzione. Aborrisce forza, violenza e crudeltà e pensa davvero che sia possibile esercitare il potere con parole gentili e sentimenti elevati. Più di ogni altra cosa sembra compiacersi della sua purezza, umanità e idealismo. Un uomo buono, ma un cattivo leader, di fatto il tipo perfetto dell’intelletto russo.

Pitirim A. Sorokin, già collaboratore di Kerenskij nel governo provvisorio del 1917.

L’idealismo degli indignati, convinti che la mera protesta prolungata farà cambiare atteggiamento a chi di dovere, è deleterio, futile e ottuso. La mitezza nei confronti della tracotanza e della violenza ha la stessa efficacia del belato di un agnellino nel tenere alla larga un branco di lupi. Arriva il momento in cui bisogna battersi per la libertà e la dignità. E battersi significa dire no ad un sistema decadente e corrotto e dire sì ad un sistema che va costruito assieme. Altrimenti è nichilismo, ribellismo luciferino, male travestito da bene.

La mitezza, che Bobbio definiva “la più impolitica delle virtù”, non va confusa con la passività mansueta. Per Bobbio il mite non è remissivo davanti alla soperchieria, anzi è baluardo contro l’arroganza (l’opinione eccessiva di sé che giustifica la sopraffazione), la protervia (l’ostentazione dell’arroganza) e la prepotenza (l’abuso di potere ostentato e praticato).

Bobbio, come Aung San Suu Kiy, era un fautore della mitezza, che considerava il contrario della tracotanza (l’hybris dei Greci), della protervia, dell’ostentazione, della prepotenza, senza però diventare remissivi e cedevoli di fronte alla soperchieria, senza farsi agnello al cospetto del lupo, perché non si può sfuggire al dovere di difendere il debole dal forte (etica della responsabilità). Permettere al nostro prossimo di essere quello che è ma, contemporaneamente, fare in modo che capisca che la cosa dev’essere reciproca (Bobbio, 2010).

La mitezza illimitata è un vizio, che comprende in sé imbecillità, passività, ignavia, apatia, irresponsabilità, connivenza e complicità involontaria con i violenti (Zagrebelsky, “Bobbio: la forza del mite”, La Stampa, 13 ottobre 2010).

Aung San Suu Kiy ci rammenta che (ibidem, p. 178): “essere compiacenti è molto pericoloso. Vogliamo liberare la gente da questo atteggiamento. […]. Credo che molte persone accettino le cose per paura o per inerzia. Questa disponibilità ad accettare senza fare domande dev’essere eliminata…Dopo tutto il Buddha non accettava lo status quo senza metterlo in dubbio”.

Viviamo nell’illusione (e chi lo sa ci manipola agevolmente)

a cura di Stefano Fait

Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito.

William Blake -The Marriage of Heaven and Hell

Come si evince dall’immagine che segue, la nostra ricostruzione percettiva della realtà è pateticamente striminzita:

Come se ciò non bastasse, è pure autistica, ossia corrisponde solo alla configurazione della nostra consapevolezza soggettiva. Più semplicemente, non vediamo la realtà com’è ma come vogliamo vederla. C’è una realtà vera, una vita vera, là fuori e noi ci dobbiamo accontentare solo di ombre di simulacri. Ci troviamo, insomma, a diversi gradi di separazione dall’Essere:

“Nulla esiste finché non è misurato” (Niels Bohr, Nobel 1922).
“Un elettrone è una potenzialità immateriale finché non viene osservato” (Max Born, Nobel 1954).
“Se non sono disturbati dall’osservatore, gli elettroni non sono cose, non esistono nello spazio e nel tempo, la loro esistenza è meramente potenziale. Emergono in una condizione di esistenza reale ma provvisoria nell’atto di misurazione che è quindi un atto creativo” (Erwin Schrödinger, Nobel 1933).
“Per ciò che riguarda le particelle che costituiscono la materia, non sembra esserci alcuno scopo nel considerarle come composte di qualche materiale. Sono, in un certo senso, pura forma, nient’altro che forma; ciò che si manifesta di volta in volta in osservazioni successive è questa forma, non uno specifico frammento di materia” (ancora Erwin Schrödinger).
“Le più piccole unità di materia non sono, di fatto, oggetti fisici nel senso ordinario della parola; sono forme, strutture o, nell’accezione platonica, Idee, di cui si può parlare in modo non ambiguo solo nel linguaggio della matematica” (Werner Heisenberg, Nobel 1932).
“La gente pensa sempre che, quando si dice “realtà”, si sta parlando di qualcosa di chiaramente noto a tutti, mentre invece per me il più importante e più arduo compito del nostro tempo è lavorare alla costruzione di una nuova idea di realtà” (Wolfgang Pauli, Nobel 1945, lettera a Markus Fierz, 1948).
“Gli elementi costitutivi del mondo fisico sono quelli che chiamiamo eventi. Un evento non persiste e non si sposta come un pezzo di materia tradizionale: esiste semplicemente per un suo breve attimo e poi cessa” (Bertrand Russell, “L’ABC della relatività”).
“Se si era inizialmente creduto che nel corso del progresso delle scienze tutto ciò che è ‘trascendentale’ sarebbe stato progressivamente soppresso, perché in ultima analisi si poteva ricondurre tutto ad una spiegazione razionale, si dovette poi ammettere che il mondo materiale che per noi è così tangibile, si dimostra invece sempre più simile ad apparenza e si dissolve in una realtà che non è fatta di cose e di materia, ma di forme che predominano. […] La fisica quantistica ci ha confermato ancora una volta che la nostra esperienza scientifica, la nostra conoscenza del mondo, non rappresenta la realtà ultima ed intrinseca, qualunque significato si voglia attribuire a queste espressioni” (Hans-Peter Dürr, fisico nucleare e quantistico tedesco, 1986).
“Se l’universo è vivo, le emozioni possono avere un significato cosmologico” (Shimon Malin, fisico teorico, Colgate University, 2011).
Infine, una riflessione di un biochimico belga, Christian De Duve, Nobel per la medicina nel 1974:
“Ora sappiamo che l’immagine del mondo offerta dai nostri organi di senso, che pure funziona perfettamente nella vita di ogni giorno, ha poco a che fare con la realtà. Ciò che ci sembra solido e impenetrabile è perlopiù vuoto […]. Di conseguenza, la nostra definizione intuitiva della materia è completamente distorta dai filtri che i nostri organi di senso interpongono fra un oggetto e noi. Si tratta di una definizione essenzialmente pragmatica, basata sul genere di informazioni che si sono rivelate più utili nella ricerca del cibo, nella lotta contro i predatori e per il successo riproduttivo. Come strumenti di conoscenza, queste informazioni sono quasi prive di valore” (De Duve, 2002, pp. 292-293).
Cosa significa tutto questo? Significa che l’elettrone esiste solo come campo di potenzialità, potenzialità di diventare una cosa (o per meglio dire un evento), con certe proprietà che possono essere misurate. Solo l’atto di misurazione trasforma il potenziale in effettivo. Protoni e neutroni, che formano l’atomo, assieme agli elettroni, si comportano allo stesso modo. Questi sono gli elementi costitutivi della materia che forma tavoli, sedie, libri ed esseri viventi. Continuiamo a chiamarli particelle anche se non lo sono, per mancanza di un termine migliore. Sono eventi: ergo, solo la coscienza dell’osservatore rende reale ciò che non lo è (Malin, 2011).
Ciò vale per gli atomi come per ogni elemento della realtà che vediamo. Questa conclusione alla quale sono giunti molti dei fondatori della fisica quantistica è in linea non solo col buddismo e con il neo-platonismo, ma anche con il pensiero di David Hume e George Berkeley – “esse est percipi”: essere significa essere percepiti. Solo ciò che è percepito è reale. Non sorprende quindi che Werner Heisenberg, Albert Einstein, Wolfgang Pauli, Arthur Eddington, Alfred North Whitehead, David Bohm ed Erwin Schrödinger fossero affascinati dal neoplatonismo, dal pitagorismo, o dal buddismo; per loro i determinismi potevano essere trascesi. Pauli, nelle sue conversazioni con Jung, ipotizzava addirittura che gli archetipi potessero strutturare la materia. Se la psiche e la materia sono un’espressione di un ordine retrostante, comune ed obiettivo, allora l’archetipo è come uno specchio che si manifesta come riflesso nella psiche e nella materia. Ciascuno si deve perciò assumere la responsabilità di ciò che crea ad ogni livello (Gieser, 2005).
Ma anche se ignorassimo questa branca della fisica e continuassimo a credere all’interpretazione materialista-riduzionista della realtà, resta il fatto che la materia è fatta di atomi e gli atomi sono virtualmente vuoti (al 99,9 periodico percento), tanto che se si togliesse lo spazio tra elettroni e nucleo la Terra si ridurrebbe ad una palla da baseball. Un altro esempio: se un atomo fosse grande come il Meazza, il nucleo sarebbe più piccolo di un pisello a centro campo. Dunque la tastiera con cui scrivo queste parole è sostanzialmente vuota, come chi scrive, come ciascuno dei lettori. Il mio fondoschiena non è a contatto con una sedia ma è sostenuto, nel vuoto, dalla resistenza elettromagnetica alla compressione degli elettroni (le particelle con la stessa carica si respingono).
Anche il granito delle nostre montagne è vuoto. Se lo percepiamo come “granitico” è solo perché i nostri sensi non ci consentono di cogliere la natura quasi illusoria della materia. I nostri sensi sono materiali e quindi accettano l’illusione di solidità di ciò che li circonda, che è prodotta dal moto rapidissimo delle particelle atomiche, allo stesso modo in cui i raggi di una ruota di bicicletta che gira sembrano formare un solido ed uniforme disco di metallo, sebbene la ruota sia in gran parte vuota. 
Dunque, se persino ciò che il nostro cervello percepisce come indiscutibilmente solido, pieno, stabile, permanente, tangibile, ecc. non lo è, risulta ancor meno sensato badare a quegli spettri impalpabili ed evanescenti che sono i nostri spauracchi e i nostri idoli e miti, tutto ciò che abbiamo inventato per riuscire a soddisfare il nostro duplice bisogno sado-masochista di venerare noi stessi e contemporaneamente prostrarci. Queste finzioni sono ombre o riflessi delle interazioni umane. Il mondo reale non è una collezione di oggetti e la questione dell’identità, dell’essere identici a se stessi, dell’essere vivi, corporalmente, non ha alcun senso. Ogni evento è reale e unico, separato e distinto da ogni altro. Non esiste alcuna entità che rimanga identica da un momento all’altro, il mondo è sempre nuovo, non si muore mai veramente. Panta rei, tutto scorre, come dicevano i Greci ben prima di Eraclito, al quale l’aforisma è stato erroneamente attribuito.

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