https://twitter.com/stefanofait
Quest’immagine che ha fatto il giro del mondo dovrebbe mostrare un attivista russo per i diritti degli omosessuali preso a calci nelle strade di Mosca per aver osato protestare contro la legge anti-sensibilizzazione pro-gay. Notare come il contesto somigli a quello di un set fotografico.
Il tutto ricorda Kony 2012
Con la Cina si erano usate altre tattiche. Il Premio Nobel per la Pace nel 2009, il dissidente cinese Liu Xiaobo, è noto per aver difeso le seguenti tesi:
- il problema della Cina è che sarebbe dovuta essere colonizzata e civilizzata dall’Occidente o dal Giappone 300 anni fa;
- la guerra nel Vietnam era una guerra giusta e ha accresciuto lo status morale degli Stati Uniti;
- la guerra in Iraq e in Afghanistan erano/sono guerre giuste;
http://www.lrb.co.uk/blog/2010/12/11/tariq-ali/the-nobel-war-prize/#sthash.SXzUni7v.dpuf
Giustificare l’imperialismo militare, economico e culturale americano: non c’è modo migliore per ottenere il Nobel per la Pace.
Per lanciare un attacco alle leggi che vietano la sensibilizzazione della popolazione ai diritti dei gay, il Guardian ha dato spazio a Masha Gessen, già direttrice di Radio Liberty in Russia:
http://www.usgbroadcasts.com/bbgwatch/2013/04/30/masha-gessen-resigns-from-radio-liberty-in-russia/
creata e finanziata dalla CIA e dal Congresso americano per promuovere gli interessi statunitensi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Free_Europe
La signora Gessen sostiene di doversi trasferire a New York per proteggere suo figlio omosessuale, ma risulta impiegata e residente a Praga dal 2012 e non risulta che la Repubblica Ceca sia una provincia russa (anzi, è una delle nazioni più filo-americane d’Europa).
Molto sobriamente, la Gessen considera Putin la peggior minaccia per la Russia e per il mondo
Una disposizione analoga era stata introdotta da Margaret Thatcher nel 1988, con la famigerata clausola 28 che vietava espressamente a tutte le «autorità locali» di «promuovere intenzionalmente l’omosessualità o pubblicizzare materiale con l’intento di promuovere l’omosessualità» e «di promuovere l’insegnamento in ogni scuola pubblica riguardo l’accettabilità dell’omosessualità come una relazione che pretende di farsi famiglia». Fu abolita solo nel 2003 e solo in Inghilterra.
Agli americani non gliene può fregar di meno dei diritti degli omosessuali. Qatar, Arabia Saudita e Yemen sono sommerse di lodi, armi, sostegno da Obama pur essendo un inferno per gli omosessuali (e non solo per loro). Come sempre, Washington sta usando l’umanitarismo (la “Responsibility to Protect”/R2P e i Nobel per la Pace) per fini che nulla hanno a che vedere con il bene della collettività.
I paralleli che sono stati tracciati tra Putin e Hitler, gli ebrei e gli omosessuali e tra i gay rinchiusi nei campi di sterminio nazisti e i gay russi sono abominevoli e richiamano alla mente l’hitlerizzazione che ha colpito ogni leader e paese bersaglio della NATO. Qualcosa bolle in pentola.
L’omosessualità è legale in Russia dal 1993, nel Regno Uniti lo è diventata nel 1982, negli Stati Uniti solo grazie alla Corte Suprema, nel 2003 (!!!).
È illegale, tra gli altri, nei seguenti paesi alleati degli Stati Uniti: Afghanistan, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Kuwait, Libia, Marocco, Nigeria, Qatar, Singapore, Sudan del Sud, Turchia, Yemen.
Obama ha appena definito il presidente yemenita un uomo di ampie visioni e un partner cruciale per gli Stati Uniti:
http://www.theguardian.com/world/2013/aug/09/us-drone-strikes-yemen-al-qaida?CMP=twt_fd&CMP=SOCxx2I2
Lo Yemen è una delle sette nazioni che possono giustiziare due adulti consenzienti dello stesso sesso che hanno una relazione carnale.
Ma è tutto OK, viva il presidente Hadi!!
Leggi che discriminano gli omosessuali in violazione della sentenza della Corte Suprema sono in vigore in Texas, Oklahoma, Louisiana e nell’Arkansas di Bill Clinton.
La vasta maggioranza della popolazione russa è contraria alle campagne pro-gay e approva il fatto che Putin abbia controfirmato questa legge.
Un eventuale referendum sancirebbe un trionfo per lui. Invece non sembra che gli americani siano in maggioranza favorevoli alle leggi/disposizioni pro-Monsanto, pro-arresto senza MIRANDA, pro-austerità, o alle “guerre umanitarie”.
Chi contesta la bontà delle intenzioni occidentali nell’invocare il boicottaggio delle manifestazioni sportive internazionali che si svolgono e svolgeranno in Russia – ma non i mondiali di calcio che si svolgono in Qatar – viene accusato di omofobia, indifferenza, o cinismo, o simpatie pro-Putin – “o con noi, o contro di noi”, come spiegava Bush. Se sei contro Obama sei solo un utile idiota dei cinesi e dei russi. Chissà perché il contrario non dovrebbe valere. Chissà perché uno non dovrebbe essere contro tutti i nemici della democrazia, e a maggior ragione contro quelli che si spacciano per democratici e soffocano la democrazia dall’interno.