Tra parentesi, Johnson ha ragione sulla #glaciazione, naturalmente, come stanno scoprendo gli stessi scienziati.
Sondaggisti asserviti
14 luglio 2016 a 08:14 (Cambiamento climatico, Futuro e Anticipazione, Resistenza e Rivoluzione)
Tags: Boris Johnson, Donald Trump, glaciazione, presidenziali, previsioni, sindaco di Londra, sondaggi, sondaggisti
Volete sabotare la campagna elettorale di Hillary Clinton, la Malvagia Strega dell’Ovest?
14 aprile 2015 a 20:24 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: banchieri, campagna elettorale, Citigroup, finanziatori, Goldman Sachs, Hillary Clinton, JP Morgan Chase, Lehman Brothers, Merril Lynch, Morgan Stanley, presidenziali, sponsor, Stati Uniti
Fate circolare la lista dei suoi finanziatori.
Chi l’ha sponsorizzata tra il 1999 e il 2014? I soliti noiosissimi plutocrati (parassiti psicopatici) che pensano di governare il mondo e non hanno capito che è arrivato il momento di uscire di scena senza fare troppo chiasso (se gli è cara la pelle): Citigroup, Goldman Sachs, JP Morgan Chase, Morgan Stanley, Lehman Brothers, Merril Lynch, ecc.
AGGIORNAMENTI
L’anagramma di “Mitt Romney and Paul Ryan” (sfidanti di Obama)
24 agosto 2012 a 09:59 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: anagramma, anagrammi, Ayn Rand, conservatori, elezioni presidenziali, Mitt Romney, neoconservatori, neoliberismo, Obama, Paul Ryan, porno, pornografia, presidenza degli Stati Uniti, presidenziali, psicopatia, psicopatici, reazionari, repubblicani, Stati Uniti, ultraconservatori
“Mitt Romney and Paul Ryan”
Il suo anagramma è:
“My Ultimate Ayn Rand porn”
[il film porno definitivo con Ayn Rand come protagonista]
Paul Ryan è cresciuto a pane ed Ayn Rand.
Le idee e predilezioni di Ayn Rand corrispondono a quelle di uno psicopatico. Non si può provare che lo fosse, ma certamente piace molto agli psicopatici.
Cos’è successo a Tolosa?
23 marzo 2012 a 12:57 (Guerra al Terrore, Verità scomode)
Tags: Abel Chennouf, Afghanistan, Al-Qaeda, Alain Elkann, ambasciata dell'Indonesia, antisemitismo, attentato, Christian Etelin, Christophe Barbier, CIA, Claude Guéant, Edwy Plenel, FBI, fondamentalista islamico, Francia, Gilles Kempel, Guido Caldiron, Hollande, Imad Ibn-Ziaten, Israele, jihadismo, Kabul, kamikaze, Kandahar, Legione Straniera, Libia, lista nera, Manuel Valls, Massoud, meccanico, Merah, Mohamed Legouad, Mohamed Merah, mujaheddin, Pachistan, Parigi, presidenziali, salafiti, Sarkozy, Sarposa, sionismo, sondaggi, strategia della tensione, Tolosa, Unione Sovietica
di Stefano Fait
Ciò che distingue la presidenza di Nicolas Sarkozy da quelle che l’hanno preceduta, al di là di una comune personalizzazione del potere propria alla V Repubblica, è di non avere alcun senso del limite, degli impedimenti e degli ostacoli che tutte le democrazia autentiche, vive e coscienti impongono al potere esecutivo. Non solo, questo presidente arriva perfino a vantarsi, in nome della “rottura” promessa e dell’attesa di efficacia che ha creato intorno alla sua persona, di non voler neppure prendere in considerazione tutto ciò che lo può bloccare, frenare o rallentare. Per lui, il movimento e l’azione, a qualunque prezzo, per tutti gli altri, l’immobilismo e la conservazione. Così facendo, questa presidenza ci ha abituato a un pensiero antidemocratico, ed è questo il “colpo di Stato” che ha realizzato: inquietante per l’immediato e pericoloso per l’avvenire.
Edwy Plenel, decano del giornalismo francese (cit. Guido Caldiron, “I fantasmi della République”, pp. 9-10)
Preferirei essere un monaco carmelitano che continuare a fare politica, se dovessi perdere.
Nicholas Sarkozy, 24 gennaio 2012
Sarkozy ha paura di perdere le elezioni, perché perderebbe l’immunità presidenziale.
Manuel Valls, responsabile della comunicazione della campagna elettorale di François Hollande
L’unica possibilità per Sarkozy di vincere queste elezioni è un evento esogeno nel paese, un evento internazionale, eccezionale o traumatico. Solo un cataclisma in grado di unire i Francesi attorno al presidente può offrire a Sarkozy una possibilità di rielezione.
Christophe Barbier, direttore dell’Express, “C dans l’air”, France5, 12 marzo 2012 [il video è stato successivamente rimosso]
Da ora in poi chiunque consulterà in maniera abituale dei siti internet che fanno apologia del terrorismo, o che fanno appello all’odio e alla violenza, sarà punito penalmente. Chiunque si rechi all’estero per seguire attività di indottrinamento a delle ideologie che portano al terrorismo sarà punito penalmente. La diffusione e l’apologia di ideologie estremiste saranno punite con gli tessi termini del codice penale che sono ora rivolti alla lotta antiterrorismo.
Nicholas Sarkozy, 22 marzo 2012
Non era violento. Non riesco a trovare un legame tra il ragazzo che conoscevo e quello che ha commesso questi attentati. È certamente cambiato nella sua testa, nelle sue convinzioni.
Christian Etelin, l’avvocato di Merah
Le analisi si sprecano riguardo alle tragiche vicende tolosane, all’antisemitismo, al multiculturalismo, alla missione civilizzatrice della Francia repubblicana, al ruolo di “Stabilizzatore Straordinario” di un Sarkozy che, fino al momento dell’attacco alla scuola ebraica di Tolosa, arrancava nei sondaggi, mentre ora è in testa.
Mohamed Merah, il responsabile della strage alla scuola ebraica, 23 anni, ha effettuato il suo primo attacco l’11 marzo, uccidendo un paracadutista francese, Imad Ibn-Ziaten, musulmano francese. Il 15 marzo è stata la volta di altri due soldati, Abel Chennouf e Mohamed Legouad. Un altro soldato è rimasto gravemente ferito. In questi attacchi Merah ha usato uno scooter rubato alla prima vittima. La polizia ha cominciato a stringere il cerchio attorno a lui quando si è fermato da un meccanico – pur essendo lui stesso un meccanico! – per farsi togliere un GPS-antifurto dal motorino rubato.
La mattina del 21 marzo 2012, Merah telefona al canale televisivo France 24 e informa un giornalista di aver filmato gli omicidi e che ha intenzione di metterli su internet [non mi risulta che questa registrazione sia stata resa pubblica].
Lo stesso giorno, “una bomba artigianale è esplosa davanti all’ambasciata dell’Indonesia, in un quartiere chic della capitale francese, senza causare feriti, ma danni ingenti. Testimoni hanno visto tre uomini lasciare un pacco vicino all’ambasciata”:
La polizia francese cerca di arrestarlo nel suo appartamento. Merah spara attraverso la porta e ferisce tre poliziotti. I rapporti di polizia indicheranno che Merah era armato con un AK-47, un Uzi, diverse pistole e forse (?) delle granate [le granate c’erano o non c’erano?]. Altre armi sono state trovate in una Renault Megane che aveva noleggiato.
La polizia fa esplodere della cariche per metterlo sotto pressione. Il portavoce degli Interni Pierre-Henry Brandet spiega che il terrorista ha cambiato idea e non intende più arrendersi [gas invece di cariche esplosive? Non sarebbe stato meglio, visto che non aveva ostaggi?]. L’irruzione del 22 marzo nell’appartamento dove è asserragliato Merah causa l’ulteriore ferimento di due poliziotti. L’autoproclamato jihadista si lancia dalla finestra. Viene ucciso con un colpo alla testa da un cecchino.
Merah, nonostante la giovane età e pur essendo uno jihadista dichiarato, ha viaggiato molto, è stato arrestato molte volte in diversi paesi con legami con il terrorismo. È persino andato in Israele, nazione che odiava, pur essendo stato inserito in una lista nera. Centinaia di sospettati di jihadismo sono stati trasferiti a Guantanamo o sono stati “smarriti” nella rete di prigioni segrete della Guerra al Terrore. Lui, che non ha mai nascosto le sue inclinazioni, ha potuto proseguire con le sue attività.
La Reuters ha intervistato il direttore della prigione afghana di Sarposa, nei pressi di Kandahar, che afferma che Merah era stato detenuto lì fino al 13 giugno del 2008, giorno in cui ci fu un’evasione di massa. L’avvocato di Merah ha smentito: tra il dicembre del 2007 ed il settembre del 2009 era in prigione in Francia, per rapina a mano armata. Caso di omonimia?
Quel che è certo è che è un giovane scapestrato: ruba, minaccia, picchia e guida senza patente; per esempio, lo scooter Yamaha T-Max, quello del massacro alla scuola ebraica.
La sua famiglia non sa come controllarlo, lo abbandona al suo destino. Si reca in Afghanistan nel 2010, dopo aver minacciato i suoi vicini in Francia con una spada, urlando “Allah Aqbar”. Denunciato almeno tre volte per questo comportamento, la polizia non prende provvedimenti contro di lui. Quando Claude Guéant, il ministro degli Interni francese, lo definisce “calmo e posato” dice una fesseria sbalorditiva ed irresponsabile. Chi lo conosce lo descrive come un fondamentalista islamico, ossessionato dalla jihad, che tiene in casa scimitarre appese al muro ed un gigantesco Corano, che ascolta canti che incitano alla violenza, che guarda raccapriccianti video di Al-Qaeda in cui si uccidono e sgozzano uomini e donne:
Sono i video del kamikaze che, due giorni prima dell’11 settembre 2001, uccise il grande Massoud, uno dei combattenti per la libertà più democratici e raffinati che si possano immaginare, specialmente per gli standard di quella regione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ahmad_Shah_Massoud
Video diffusi da un sito gestito da qualcuno che non scrive in arabo e che serve a reclutare jihadisti.
È noto – perché non l’hanno mai nascosto – che qualche decennio fa la CIA usava le stesse strategie (video, canti, predicatori) per reclutare mujaheddin da usare per trasformare l’Aghanistan nel Vietnam russo. Non lo faceva solo in Asia:
http://www.statecraft.org/index.html
Anche Merah si definisce un mujaheddin in missione per spazzare via dalla faccia della terra quelli che uccidono i musulmani [dunque anche se stesso, visto che ha ucciso tre soldati musulmani] ed è violento, fuori controllo:
Suo fratello è già piombato nel vortice salafista [sono i salafisti che hanno ucciso Vittorio Arrigoni e che hanno scatenato il caos in Siria:
http://www.informarexresistere.fr/2012/02/15/le-singolari-antipatie-di-al-qaeda/#axzz1pkJAZiL8
Ed è possibile, secondo Gilles Kepel, che sia stato lui a fargli il lavaggio del cervello [l’intervista a Kepel è senza audio, si attende che sia ripristinato, se mai lo sarà].
Nonostante tutti questi precedenti, Merah ottiene senza problemi un visto per il Pachistan. Viene brevemente arrestato dai servizi di sicurezza afghani a Kandahar, a novembre del 2010, e poi liberato, dopo aver avvertito l’ambasciata francese a Kabul:
http://www.slate.fr/france/51909/tuerie-suspect-arrete-afghanistan
http://www.slate.fr/france/51941/mohammed-merah-toulouse
Anche in Pachistan viene segnalato alle autorità francesi per il suo comportamento violento. È quindi impossibile che Guéant sia in buona fede quando lo descrive come “calmo e posato”. Guéant mente oppure è un totale incompetente.
L’esperienza afghano-pachistan di Merah è fallimentare (se ne torna con l’epatite).
La ripete comunque due volte, sempre senza trovare ostacoli alla partenza o all’arrivo, pur essendo stato schedato in una no-fly list dall’FBI:
http://abcnews.go.com/Blotter/french-school-shooter-us-fly-list/story?id=15981115#.T2uZkfWrQ4c
Si reca in Israele ed in diversi paesi medio-orientali, senza mai essere fermato:
Sono gli Americani ad espellerlo dall’Afghanistan. Perciò anche gli Americani sapevano bene chi era Merah. È improbabile che non abbiano informato a loro volta i Francesi su chi stavano rimpatriando.
I funzionari del ministero degli Interni francese erano perciò stati informati da Afghani, Pachistani ed Americani e non possono fingere di essere stati presi in contropiede.
Merah, incredibilmente, aveva anche deciso di arruolarsi nella Legione Straniera (!!!!!):
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=46666&sez=HOME_NELMONDO&npl=&desc_sez=
“Nel 2010 aveva anche provato ad entrare nelle Legione Straniera, presentandosi nella notte in un centro di Tolosa dove però, di spontanea volontà, se ne sarebbe andato senza partecipare ai duri test di valutazione. L’uomo da tempo era noto al Dcri, l’intelligence francese, perchè segnalato dai servizi segreti pakistani. Anche il fratello che è stato arrestato all’alba e nella cui auto è stato rinvenuto dell’esplosivo si è dichiarato jihadista salafita.
http://blog.panorama.it/mondo/2012/03/21/chi-e-mohammed-marah-il-killer-di-tolosa-il-ritratto/
La BBC suggerisce che questa vicenda apporterà consistenti vantaggi elettorali a Sarkozy
www.bbc.co.uk/news/world-europe-17460652
ALCUNI INTERROGATIVI
Merah è sempre stato violento o lo è diventato?
Poteva essere fermato?
http://www.lettera43.it/attualita/44472/tolosa-la-strage-poteva-essere-evitata.htm
Poteva essere preso vivo (Sarkozy aveva dichiarato di volerlo vivo)?
http://www.lettera43.it/cronaca/44597/tolosa-la-polizia-ha-fallito.htm
La Francia è al centro di una strategia della tensione?
http://it.wikipedia.org/wiki/Strategia_della_tensione
Quali rapporti intrattiene il governo francese con gli jihadisti?
http://blog.panorama.it/mondo/2011/09/05/jihadisti-in-libia-per-loro-garantisce-sarkozy/
Israele sta cercando di “convincere” gli Ebrei europei – la Francia è al terzo posto nel mondo, dopo Israele e Stati Uniti, per numero di Ebrei residenti – a trasferirsi in Israele, “al sicuro”, come già fece con gli Ebrei sefarditi che vivevano pacificamente nei paesi arabi al momento della fondazione di Israele?
http://www.gilad.co.uk/writings/is-it-an-israeli-false-flag-again.html#entry15547959
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=4504
“Se noi ebrei vogliamo esistere ed essere forti, dobbiamo capire che c’è uno Stato ebreo di cui Gerusalemme è la capitale”. “I nostri figli nel mondo intero dovrebbero sentirsi toccati, e diventare soldati in Israele, all’età richiesta e quando la necessità si fa sentire”. “Tutti gli ebrei dovrebbero conoscere le stesse paure e le stesse speranze per i loro bambini”. “Gli ebrei possono non condividere la politica israeliana a condizione che si considerino come israeliani”. “Senza dubbio la maggioranza degli ebrei non ha voglia di abbandonare la propria posizione sociale, acquisita nella Diaspora, e di rinunciare al proprio lavoro, ma devono capire che non hanno più scelta. Hanno un paese che appartiene loro, e se lo desiderano possono acquisire la doppia nazionalità. Se un ebreo vuol veramente diventare un ebreo autentico, deve diventare israeliano”. “I nostri nemici e i nostri detrattori ci rispetterebbero di più, se fossimo uniti nel credere che israeliani ed ebrei sono la stessa cosa”. “In quanto popolo monoteista più antico meritiamo rispetto”. “In Israele c’è uno stato ebraico basato su principi ebraici. Essere ebrei in Israele non significa essere una minoranza in un paese sicuro, ma appartenere ad una maggioranza che affronta delle responsabilità e dei pericoli”. “Non bisogna dimenticare che gli ebrei sono un popolo del deserto, che Abramo ha lasciato il suo focolare per partire nel deserto. Allora perché non torneremo alle nostre radici e alle nostre origini?”. “Dovremmo essere molto fieri, d’avere un paese nostro, e dunque dovremmo sostenerlo e restare uniti”. “Dio ci benedica”.
Alain Elkann, “Gli ebrei diventino tutti cittadini di Israele”, La Stampa 10 giugno 2010.
Il 2012 è l’anno della Rivoluzione Globale – vi spiego perché
14 marzo 2012 a 10:54 (Resistenza e Rivoluzione)
Tags: 1848, 2012, aborigeni, Americani, Attali, Australia, bancarotta, banchieri, brogli elettorali, Canada, Cina, Congresso, Croazia, default, Egitto, eurocrati, forze dell'ordine, Francia, Fukushima, Giappone, Giapponesi, giochi olimpici, governo federale, Grecia, guerriglia urbana, Harper, Hollande, Ignazio Visco, Irlanda, Israele, Italia, Julia Gillard, mercenari, Napolitano, neoliberismo, no-Tav, nucleare, Olanda, olimpiadi, Paesi Bassi, politiche europee, Portogallo, presidenziali, psicopatia, psicopatici, referendum, Regno Unito, ribellione, rivoluzione, rivoluzione globale, Romania, senzatetto, sfiducia, Sicilia, Slovenia, socialisti, sondaggi, Spagna, Stati Uniti, Statunitensi, Syntagma, Tahrir, Yemen
di Stefano Fait
Il mantenimento stesso del livello di vita raggiunto nel nostro paese richiede che si innalzi l’intensità del capitale umano e riprenda a crescere la produttività totale di fattori; non può non richiedere, come ho osservato in altre occasioni, che si lavori di più, in più e più a lungo
Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, 7 marzo 2012
Bisogna riconoscere che le autorità stanno facendo di tutto per far avverare la mia “profezia” di qualche mese fa (25 novembre 2011):
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/e-successo-un-quarantotto-la.html
Le cose, intanto, si stanno muovendo in quella direzione. Ci sarebbero delle alternative, se chi comanda si ricordasse che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Invece stiamo, ahimè, arrivando alla resa dei conti tra chi crede nella democrazia e chi crede nell’oligarchia.
È una cosa terribile, una sconfitta per chi ammira il coraggio e lo spirito di sacrificio di coloro i quali hanno ristabilito la democrazia sconfiggendo il nazismo, per chi ha sognato un’Europa unita, democratica, pacifica e prospera, modello per il resto del mondo, nonché per chi ha celebrato il 1989 come la fine di un incubo e l’inizio di una stagione di progresso civile e morale per tutta l’umanità.
Lo ripeto: nulla di tutto questo era inevitabile, ma qualcosa è andato tragicamente storto:
http://fanuessays.blogspot.com/2012/01/golpe-psicopatico.html
Non resta altro da fare che difendersi e difendere il nostro prossimo.
Mentre l’Egitto è prossimo alla bancarotta:
Come aveva correttamente previsto Jacques Attali:
Gli Egiziani si preparano alla vera Rivoluzione (quella dell’anno scorso era una ribellione, non una rivoluzione):
http://www.repubblica.it/esteri/2012/02/02/news/egitto_strage-29223974/
Lo Yemen è una polveriera, com’era prevedibile, se s’impone un unico candidato alle elezioni e lo si fa vincere con il 99,8 per cento dei voti:
La Spagna si ribella:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9977
L’Irlanda si ribella:
http://www.forexinfo.it/Irlanda-referendum-sul-fiscal
Si ribellano gli etnopopulisti olandesi sui quali si regge il governo e che pretendono un referendum:
La Grecia si ribella:
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/28/la-rabbia-e-lamore-sulla-violenza-in-grecia/
anche perché con un disoccupazione giovanile che eccede il 50% (!!!!!!), c’è poco altro da fare:
http://ca.news.yahoo.com/greek-unemployment-hits-record-high-december-21-percent-101223761.html
La Romania si ribella:
Il Portogallo si ribella:
L’Italia si ribella (il 44% degli Italiani sta con i no-Tav, a dispetto della quasi unanimità pro-Tav dei media):
http://www.notav.info/top/caro-passera-caro-bersani-anche-i-sondaggi-dicono-notav/
In Sicilia:
In Sardegna Napolitano viene chiamato “buffone” e “servo dei banchieri”:
L’Islanda si ribella:
http://it.euronews.com/2012/03/05/islanda-l-ex-premier-haarde-a-processo/
I Canadesi si ribellano ai brogli elettorali che hanno portato al governo l’ultra-filoamericano neoliberista Stephen Harper:
http://rabble.ca/news/2012/03/wave-protest-against-electoral-fraud-kicks-saturday-vancouver
Persino gli Americani cominciano a ribellarsi. Nel 2011 solo il 17% degli statunitensi riteneva che il governo federale godesse della legittimità a governare, una percentuale che scendeva al 6% per quel che riguarda il Congresso, i livelli più bassi della storia dei sondaggi d’opinione negli USA:
http://www.blitzquotidiano.it/economia/usa-sondaggio-tasse-aumento-ricchi-703632/
Qualcosa di molto brutto accadrà negli Stati Uniti:
http://fanuessays.blogspot.com/2011/11/dominio-mercenario.html
Il Regno Unito ha già avuto un assaggio di quel che ci attende:
e le Olimpiadi non saranno tranquille:
http://www.lettera43.it/attualita/41757/londra-2012-giochi-di-protesta.htm
anche perché il numero di senzatetto è cresciuto di almeno il 14% in un anno, senza contare chi è stato costretto a trasferirsi da parenti ed amici e non è su una strada solo grazie alla loro benevolenza:
http://www.guardian.co.uk/society/2012/mar/08/homelessness-rise
Stanno subappaltando ad imprese private i compiti delle forze dell’ordine (pubblico), nonostante il fatto che la principale causa delle rivolte urbane dell’anno scorso siano stati i pessimi rapporti tra poliziotti e residenti di certi quartieri – figuriamoci quando saranno dei mercenari a pattugliare le strade e compiere arresti:
http://www.guardian.co.uk/uk/2012/mar/02/police-privatisation-security-firms-crime
Difficile credere che gli agenti prenderanno bene questa cosa. La loro lealtà sarà messa a dura prova, potrebbero rivoltarsi contro i loro “padroni”.
I Francesi hanno già dimostrato di cosa sono capaci:
http://www.ilpost.it/2010/10/19/sesta-giornata-di-proteste-e-scioperi-in-francia/
François Hollande, candidato socialista alle presidenziali francesi, ha dichiarato, in risposta all’ostilità degli eurocrati nei suoi confronti: “Siamo una grande nazione che non si fa comandare”:
In Australia gli aborigeni protestano e costringono la premier Julia Gillard ad uscire dalla porta sul retro di un ristorante:
Proteste in Croazia e Slovenia:
Proteste in Cina:
http://www.ilpost.it/2012/01/07/le-500-proteste-al-giorno-in-cina/
Solo il clima pre-bellico ha placato le proteste di massa in Israele:
http://www.ilpost.it/2011/09/04/le-foto-di-stanotte-in-israele/
Anche i media più popolari cominciano a contestare le politiche europee:
http://www.spiegel.de/international/europe/0,1518,816498,00.html
Persino gli ossequienti Giapponesi protestano:
http://it.euronews.com/2012/01/19/nucleare-tokyo-ci-riprova-proteste-in-giappone/