È da noi stessi, non dagli altri, che dobbiamo prima di tutto esigere onestà, zelo e intrepidezza. Queste virtù, quando le possediamo, cessano rapidamente di sembrare piacevoli, se ci aspettiamo troppo dagli altri.
Li Zhi
Giannino ha sbagliato, ma quelli che lo accusano dall’alto dei loro titoli accademici ne sanno meno di lui. Dio ci guardi dai masterofili!
Alfonso Gianni
1. Oscar Giannino non ha un master, non ha le due lauree in economia e giurisprudenza, e ha mentito sistematicamente per 5 anni – 2. ecco 3 diversi video (2008, 2012, 2013) in cui racconta aneddoti sul finto master a Chicago. ecco le conferenze in cui veniva presentato con i titoli inesistenti – 3. negli ultimi giorni, davanti alla verità, un mare di balle: “mai detto di aver fatto il master”. “era un corso d’inglese”. “no, un tutor privato”. “mai guadagnato, neanche privatamente, coi titoli finti”. “sul cv ha sbagliato uno stagista” – 4. nell’Italia dei corrotti, che vuoi che sia? No. per un candidato premier che ha fatto campagna su merito, trasparenza, ed eccellenza accademica, è molto grave – 5. oggi si presenta dimissionario davanti alla direzione del suo partito, che deve decidere cosa fare. Se non lo cacciano, promette di lasciare il seggio in caso di elezione –
I casi sono due: 1. Giannino è un geniale autodidatta che, pur senza alcuna preparazione universitaria, è riuscito a darsi una notevolissima competenza economica; pertanto, l’apprezzamento di cui godeva era pienamente meritato; 2. Giannino è solo un abile orecchiante, ignaro di ogni teoria economica e che non sa neppure dove si mette l’h nel nome di Schumpeter. E’ solo un truffatore di talento che ha infinocchiato tutti, ma, al di là dell’abile uso del birignao degli economisti non c’è niente.
Politicamente, tutto mi divide da Giannino. Mi uniscono a lui la comune umanità, il mio apprezzamento per il suo volontariato e per l’impegno che ci mette nelle cose (e, ora, per la scelta di dimettersi).
Le sue proposte economiche, come quelle dei liberisti dei tempi della Depressione, porterebbero altra disoccupazione, più recessione, più miseria, la dismissione del patrimonio di tutti gli italiani, più potere ai mercati ed alla troika, forse persino sbocchi autoritari, come reazione o come naturale sviluppo di certe tendenze, oppure sanguinose rivolte popolari. Gli anni Trenta lo dimostrano in maniera lampante e dobbiamo solo ringraziare Roosevelt di aver fermato questi “esperti”. Speriamo nell’avvento di un nuovo Roosevelt europeo.
Giannino ha fallito, in malo modo, evitabilmente, ed è stato forse vittima del suo successo: si è montato la testa pur restando insicuro (a chi non succede?) e allo stesso tempo i suoi voti facevano gola alle varie destre (e anche a Renzi, vista la stima reciproca?).
Luigi Zingales l’ha probabilmente pugnalato alla schiena, visto che ormai da mesi Giannino millantava un titolo di studio inesistente e lui non si è disturbato a denunciare la cosa. Giannino era la faccia pulita di un’ideologia folle e distruttiva (neoliberismo) che non si accontenta dei danni causati da Monti – “L’entità del crollo del Pil italiano è chiaramente il risultato delle politiche di austerità di Mario Monti, imposte su un’economia già in recessione quando entrò in carica” (Wolfgang Munchau, Financial Times, 18 febbraio 2013) – e Giannino lo critica(va) per non aver osato di più (!!!).
Svanito lui, sono pochi quelli che nutrono simpatia per i mastini Zingales e Boldrin. Quel movimento è finito. Oscar Giannino potrà ancora riscattarsi, oppure potrà comportarsi servilmente verso chi l’ha voluto escludere dalle elezioni. Vedremo che tipo di uomo è. Gli auguro un pieno riscatto, pur nella mia completa avversione alle sue convinzioni in materia di economia e società.
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Sin dall’inizio si trattava dell’operazione di quattro o cinque furbastri arrivisti ed opportunisti, alla ricerca di facili affermazioni, che erano riusciti ad infinocchiare un po’ di gente per bene (ancorchè neo liberista) che ci ha creduto.
Aldo Giannuli
http://www.aldogiannuli.it/2013/02/questa-volta-sono-solidale-con-giannino/#more-2623
Scrive Giovanni Zibordi:
“Luigi Zingales lascia Fermare il Declino con un post nel quale spiega come Oscar Giannino ha millantato un master in economia fasullo (1) e ha rifiutato di dare spiegazioni quando qualcuno se ne è accorto.
(“…I fatti sono i seguenti. Quattro giorni fa, per caso, ho scoperto che Oscar Giannino ha mentito in televisione sulle sue credenziali accademiche, dichiarando di avere un Master alla mia università anche se non era vero. Anche la sua biografia presso l’Istituto Bruno Leoni ora prontamente rimossa (2) riportava credenziali accademiche molto specifiche e, a quanto mi risulta, false. Questo è un fatto grave, soprattutto per un partito che predica la meritocrazia, la trasparenza, e l’onestà. Ciononostante, il fatto per me ancora più grave è come questo brutto episodio è stato gestito. In una organizzazione che predica meritocrazia, trasparenza, ed onestà, la prima reazione avrebbe dovuta essere una spiegazione di Giannino ai dirigenti del partito, seguita da un chiarimento al pubblico. Invece Oscar si è rifiutato, nonostante io glielo abbia chiesto in ginocchio…”)
Questa non è una sciocchezza. Oscar Giannino ha ammaliato decine di migliaia di professionisti, manager, imprenditori, professori, tecnici, diciamo una bella fetta di “borghesia” italiana come si diceva una volta, insomma degli italiani con istruzione e esperienza di lavoro e professionale sopra la media (con tutto il rispetto per chi per varie ragioni, spesso dovute solo alla nascita, è nella o sotto la media). Se tu vai sul blog di Grillo, noti tanta gente ottima e di buone intenzioni, ma mediamente ignorante e non è una colpa, probabilmente lavorano in occupazioni come tante ce ne sono al mondo che non richiedono una gran istruzione e non hanno grandi responsabilità. Se vai sul sito di Giannino noti che sono tutti professionisti, professori e manager e il livello della discussione è più elevato. Il che non implica che arrivino a conclusioni giuste, anzi la cosa stupefacente è vedere tutta questa gente (e parliamo di migliaia di persone) seguire “Oscar” con entusiasmo in un partito che ha una ricetta economica distruttiva e masochista. (3)
Ho scritto tutte le volte che ne ho avuto tempo o detto a conoscenti entusiasti di Giannino, che il loro Oscar, pur essendo informatissimo sulle notizie economiche non capiva niente di economia, tanto è vero che se controllavi era più oltranzista di Monti nel voler sacrificare l’Italia ai “mercati finanziari”. Ma ho potuto notare che tra conoscenti o altri “blogger” economici o consulenti finanziari Giannino diventava sempre più popolare, con la sua ricetta assurda che si traduceva alla fine in tagli e dismissioni. Questo successo veniva dal fatto che Oscar aveva acquisito lo status dell’esperto di economia, del politico che vuole l’efficienza e la concorrenza perché conosce l’economia, circondato da professori di economia americani. In realtà come si ora appurato non ha mai studiato economia in vita sua, né in Italia dove ha studiato legge e meno che meno in America
Avevo controllato e ho visto apparire nella biografia di Giannino un “master a Chicago” preso “in un anno” non molto tempo fa (cosa che Giannino ha ripetuto a Repubblica in video ) (4) e mi è venuto da ridere perchè conosco gente che ha passato il master di economia di Chicago sputando sangue per due anni pur essendo fresca di laurea e nel pieno delle forze. Un quasi cinquantenne giornalista, che invece di studiare da giovane ha lavorato come portavoce di LaMalfa aveva probabilità ZERO di aver preso il Master in un anno (e anche di esservi ammesso passando il SAT…). Tuttavvia ho pensato che non era così stupido da inventarsi un master finto, che forse aveva ottenuto qualche titolo accademico a Chicago in un anno magari in scienze politiche… Che “Oscar” abbia avuto invece la faccia tosta di dichiarare sul suo sito e in TV di avere un “master a Chicago” in economia tutto inventato (5) superava la mia immaginazione
Giannino, sotto la sua apparenza di paladino della meritocrazia, è di fatto un cavallo di Troia di Monti, dell’austerità e della grande finanza globale. E’ un bene che sia smascherato ora perlomeno nella sua ipocrisia nell’inventarsi “meriti” accademici.
Un fatto è che Giannino è uno molto ambizioso personalmente e gli stava stretto fare il giornalista. Come Grillo/Casaleggio si sono creati un grande spazio con lo sparare a zero dal di fuori su tutta la politica sfruttando il grande talento di Grillo, Giannino su una scala più modesta come voti ma con maggiori potenziale in realtà, si è creato uno spazio come alfiere del liberismo meritocratico, produttivista, “pro-mercato” “stufo di Berlusconi e della politica” (ma amico in realtà di quasi tutti)
I voti di “Fare” nel suo caso contano poco, come noto voleva aggregare Renzi da una parte, Monti e Montezemolo dall’altra e rottamare Berlusconi. Giannino è stimato da Draghi, da Monti da Crosetto… lo ha detto tante volte, vuole spaccare sia il centro-destra che il centro-sinistra e creare qualcosa “nel mezzo”, ma non la DC, qualcosa di moderno, liberista, stile Blair, con un occhio a Chicago, uno a New York e uno a Berlino, qualcosa che guadagni la “fiducia dei mercati”.
Anche se Giannino prende pochi voti, ha un carta in più che è l'”uomo dei mercati”, più giovane, moderno ed efficace di Monti: propone di fatto alla fine l’austerità che vogliono da Londra, New York e Berlino per l’Italia, critica persino Monti nel non firmare tutti i “patti di stabilità” subito e anzi è il più spinto nel voler svendere a tutti i costi Eni, Enel, Finmeccanica, Saipem… quindi a logica dovrebbe essere ben visto dalla Troika e da New York e Londra. Quando parla non fa che tessere le lodi di Draghi, ripetere che ha grande stima di Monti che è ricambiata e lo stesso per Renzi…
Giannino avrebbe una posizione che sta nel mezzo, tra sinistra e destra, che in Italia è sempre la migliore, è più moderno e pulito di Berlusconi, è il vero liberista, ma in realtà è quasi peggio di Monti nel voler svendere l’Italia alla finanza e volerla inchiodare a pagare tutti i debiti. Nello spettro politico “normale” è un moderato liberista, ma se lo misuri rispetto alla sudditanza alla finanza e alla Troika è un estremista.
Questa posizione gli da delle chances personali (non per il suo partito), perchè può essere quello che sostituisce Monti alla fine, visto che per governare l’Italia devi essere ligio alla finanza e alla Troika, Berlusconi invece è palesemente inviso alla finanza e alla Troika come tutti sanno e Bersani non è l’ideale perchè ha dietro una base di potere indipendente dalla finanza e dalla Troika, cioè la Lega Coop, Unipol, MontePaschi e la CGIL. Quindi non puoi fidarti del tutto, l’ideale è gente come Monti, maggiordomi che non hanno nessuna base di potere.
A differenza di Grillo che si è messo fuori e non da il minimo affidamento alla Troika e alla finanza Giannino uno che è dentro i giochi o perlomeno cerca chiaramente di entrare nei giochi di Montezemolo, di Draghi, della Troika e dei “mercati finanziari” e di essere affidabile per tutti questi”.
Giovanni Zibordi
FONTE: http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=5541&reply_id=123512699#123512699