Statue di cera vs. esseri umani
18 luglio 2016 a 17:02 (Futuro e Anticipazione, Verso un Mondo Nuovo)
Tags: Boris Johnson, Islanda, Organizzazione di Shanghai per la Cooperazione, Palestina, Palestina e Vaticano, Palmira, panta rei, papa e Palestina, papa Francesco, Regno Unito, Turchia, Ucraina, Unione Europea
Presentazione del libro di Marco Politi, “Francesco tra i lupi”, martedì 26 gennaio, sala polifunzionale di Cognola
13 gennaio 2016 a 12:53 (Resistenza e Rivoluzione, Vaticano)
Tags: Bergoglio, Cognola, Francesco tra i lupi, Marcello Farina, Marco Politi, papa Francesco, presentazione, Trento, Vittorino Rodaro
Quelli che: “Corbyn pensa vecchio, papa Francesco pensa vecchio pure lui. Perché non si tolgono dai piedi?”
22 settembre 2015 a 13:32 (Programma Politico, Resistenza e Rivoluzione, Verso un Mondo Nuovo)
Tags: Assange, Corbyn, essere di sinistra, Gesù il Cristo, Israele, Jeremy Corbyn, Matteo Renzi, nazionalizzazioni, papa Francesco, partito laburista, programma di sinistra, qualcosa di sinistra
Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: “La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri“.
Gesù, un altro che pensava vecchio anche quando era giovane (era vecchio dentro!)
Matteo era un pubblicano, cioè riscuoteva le tasse degli ebrei per darle ai romani. I pubblicani erano malvisti e inoltre considerati peccatori, per questo vivevano isolati e disprezzati dagli altri. Con loro non si poteva mangiare, né parlare e né pregare. Per il popolo erano dei traditori, che prendevano dalla loro gente per dare ad altri.
Papa Francesco
Corbyn, durante e dopo le primarie, è stato oggetto di attacchi durissimi dall’ala moderata del suo partito, dal Primo Ministro David Cameron e dalla stampa nazionale ed estera (anche i giornali italiani hanno fatto la loro parte). Tutti intenti a prendere di mira, con argomentazioni generiche, e spesso con qualche calunnia (basti pensare all’infondata accusa di antisemitismo circolata qualche tempo fa), il nuovo volto del Labour…le semplificazioni che accompagnano Corbyn, che lo dipingono o come “il male” o come la personificazione della “sconfitta”…
Renzi attacca Corbyn. La replica: “No comment”, PolisBlog, 22 settembre 2015
Osservate attentamente l’onda di disprezzo (odio?) che si è levata nel centrodestra e nel centrosinistra all’indirizzo di Jeremy Corbyn, il nuovo leader del partito laburista inglese.
Non è paragonabile a quella riservata a Podemos o Syriza. Qui c’è qualcosa di più profondo e implacabile, presumibilmente l’astio dei ricchi e potenti contro chiunque prenda le difese dei deboli e si permetta di farlo a Londra, nella tana del lupo (la City).
Quando Cameron definisce in un twitter il Labour guidato da Corbyn “una minaccia per la nostra sicurezza nazionale, per la nostra economia e la sicurezza delle vostre famiglie“, l’analista più attento capisce che l’establishment si è spaventato sul serio e ha perso il controllo della retorica, con una virata iperbolica che getta discredito su di sé.
Corbyn è universalmente associato al concetto di “vecchio”, ossia sorpassato. Il suo programma è anti-moderno. Ma che che cosa si propone di fare?
Ridurre le disparità sociali, interrompere l’iter di privatizzazione delle risorse comuni, scaricare i costi anche sui ricchi, lottare contro le agevolazione fiscali per le grosse multinazionali, riprendere il controllo del sistema finanziario e regolarlo, prevedere spazi verdi coltivabli ogni volta che si costruiscono abitazioni, riconoscere lo stato palestinese, investire nell’energia e nelle infrastrutture per migliorare i servizi, non rifinanziare l’armamento nucleare, ridimensionare i costi per l’istruzione senza indebitare gli studenti, porre fine ai “bombardamenti umanitari”, dare slancio all’edilizia popolare per aiutare le giovani coppie a vivere dignitosamente, restituire Chagos agli indigeni “etnicamente ripuliti” per costruire la base americana, pensare a un’amministrazione congiunta per la Falkland/Malvinas, mettere l’embargo alla vendita delle armi ad Israele, bloccare il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), è contrario al fracking, favorevole alla riunificazione dell’Irlanda, al tetto agli stipendi, all’educazione musicale dei bambini, allo smantellamento della NATO, alla riduzione della produzione e commercio delle armi.
Più in generale, i discorsi di Corbyn grondano di termini desueti come giustizia, uguaglianza, solidarietà, altruismo e fratellanza (orrore! orrore! magari è più a sinistra di papa Francesco!).
Ora, se è papa Francesco a dire certe cose, i “nuovi sinistri” non lo possono attaccare, perché sarebbe un suicidio elettorale. Lo tollerano e aspettano che passi a miglior vita e contano sul fatto che tanto lui si occupa di anime, non di politiche e voti.
Michael Ledeen (sponsor di Renzi) su papa Francesco:
_http://pjmedia.com/michaelledeen/2015/09/20/the-pope-of-montecristo/
Corbyn, invece, è imperdonabile e, poiché propone misure che avrebbero sottoscritto i fratelli Kennedy, rischia di fare la loro fine.
Julian Assange, che lo ammira, l’ha avvertito: vacci piano, abbassa i toni, se no in qualche modo ti rimuovono:
Papa Francesco: una figura scomoda che meriterebbe il Nobel per la Pace
12 gennaio 2015 a 17:15 (Verità scomode, Verso un Mondo Nuovo)
Tags: Bergoglio, Cina, Israele, Magister, Messori, Netanyahu, Palestina, papa Francesco, pedofilia, Salvini, terrorismo di stato, vaticanisti, Vaticano
Infine ci siamo. La grande battaglia del nostro tempo.
Gandalf
Dio non è cattolico
papa Francesco
PREMESSA 1: pare che per alcuni l’unico papa buono sia un papa morto.
PREMESSA 2: sono panenteista.
Non sto con nessuna confessione religiosa, né con gli atei, né con gli agnostici.
Metto in discussione la narrazione evangelica in maniera radicale, quindi non mi si può certo accusare di essere generoso nei confronti della Chiesa.
Ciò che scrivo lo scrivo da essere umano che valuta le opere di un altro essere umano protagonista del presente.
In precedenza, al momento dell’elezione di Bergoglio, ho scritto un post molto critico nei suoi confronti, convinto com’ero che fosse l’Obama della Chiesa cattolica, ossia un burattino piazzato lì per restituire al Vaticano il carisma che aveva perso con i vari scandali (e molti altri seguiranno: il vero marcio non è ancora saltato fuori).
Ho cancellato quel post (in cui riportavo opinioni altrui, non mie), che riguardava il suo ruolo durante la dittatura argentina, perché ho rivisto i miei giudizi alla luce del suo operato (“ogni albero buono fa frutti buoni”).
Non so dire come si sia comportato in quei tragici frangenti (io stesso non so come mi sarei comportato), ma vedo come si comporta adesso e mi pare stia agendo con retto intendimento e meriti il mio sostegno. Se anche avesse sbagliato in passato, merita un’altra chance (cf. parabola dei lavoratori nella vigna).
Se sbaglio ancora una volta non cancellerò questo articolo (come non ho cancellato quello in cui minimizzavo Ebola) perché riporta giudizi miei, non di altri.
“È reale la minaccia dei terroristi, ma c’è anche il terrorismo di Stato quando si sente il diritto di massacrare i terroristi e con loro cadono anche altri innocenti”.
Papa Francesco condanna CIA e Mossad
la premiata ditta Mossad+CIA avverte papa Francesco: “Il Vaticano è il prossimo obiettivo dell’Isis“
[N.B. i terroristi di Parigi si proclamavano alqaedisti e Al Qaeda è in guerra con ISIS]
papa Francesco invoca il dialogo per la soluzione della crisi ucraina, ribadisce il suo desiderio che nasca uno stato palestinese, condanna la guerra mondiale in corso [una vera e propria guerra mondiale combattuta a pezzi].
il Giornale giudica il suo intervento: “un’entrata a gamba tesa nella politica estera mondiale”
Un papa progressista, socialisticheggiante, terzomondista
http://www.huffingtonpost.com/2014/05/14/colbert-god-pope-socialist-commie_n_5323911.html
Il pontefice che può essere protagonista di uno dei momenti più storici del ventunesimo secolo
http://www.lettera43.it/politica/vaticano-bergoglio-e-il-piano-per-la-visita-in-cina_43675130795.htm
La stampa di destra lo considera morbido con l’Islam (per la destra la guerra è per i veri uomini, la diplomazia è per le femminucce)
http://www.ilgiornale.it/news/politica/se-francesco-legittima-lislam-1071664.html
http://www.ilfoglio.it/articoli/v/119885/rubriche/papa-francesco-su-islam-resta-moderato.htm
Israele non ama papa Francesco (eufemismo)
http://www.jpost.com/Opinion/Columnists/Pope-Franciss-unfriendly-visit-354557
I rapporti tra Netanyahu e papa Francesco non sono calorosi (eufemismo)
papa Francesco corregge in pubblico Netanyahu
http://www.ilpost.it/2014/05/28/papa-francesco-corregge-netanyahu/
Salvini è per la guerra, papa Francesco per la pace
Vittorio Messori attacca papa Francesco la Vigilia di Natale sul Corriere
Sandro Magister nota che il riferimento al Terrore di Stato “faceva pensare a Israele”.
Poi attacca papa Francesco sull’Espresso, preferendogli Ratzinger (12 gennaio)
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/01/12/francesco-a-parigi-dal-terrorismo-di-stato-alla-cultura-dello-scarto/
La linea d’attacco è la medesima: papa Francesco è un debole, inadatto a guidare spiritualmente la Guerra al Terrore. Serve un papa con le palle, ossia uno che ripudi il messaggio evangelico e istruisca i musulmani su cosa devono fare per conquistarsi la nostra tolleranza.
Questi sono i vaticanisti che ci ritroviamo in Italia.
«la “strategia Francesco” che Papa Bergoglio ha più volte proposto di fronte alle stragi dell’ISIS è l’unico modo ragionevole di rispondere alla criminale follia dei terroristi. Non è spegnendo la luce del dialogo e strillando in piazza slogan contro l’Islam che si disinnesca l’ultra-fondamentalismo assassino. Al contrario, lo si alimenta». Il sociologo torinese conclude che «è solo trovando interlocutori islamici disposti non a rinnegare la propria storia e la propria identità ma a cercare al loro interno le ragioni per condannare e isolare i terroristi che gli assassini potranno essere davvero sconfitti. È la strategia di Papa Francesco, era la vera strategia di Papa Benedetto. È la strategia più difficile. Ma non ce ne sono altre».
un papa implacabile con la pedofilia
altri sono più tolleranti
Incidenti (forse semplici incidenti)
Ebola nazista – una guerra mondiale evitabilissima
13 novembre 2014 a 09:47 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: Argentina, Bush, CIA, fascismo americano, JFK, nazismo, neonazisti, papa Francesco, Putin, Roosevelt, timeline, Ucraina, wetiko
Il nazismo è l’equivalente ideologico di Ebola, è la veste politica della psicopatia: la rivendicazione da parte del forte del diritto inalienabile di schiacciare il debole (Cloud Atlas – uno studio antropologico del libro e del film), che si combina con la mentalità Borg dell’assimilazione imperialista (così rara al di fuori dell’Europa e delle sue ex-colonie: laCina, nel corso della sua storia millenaria, avrebbe potuto colonizzare l’Australia, le coste africane dell’Oceano Indiano e perfino la costa pacifica dal Canada al Messico: aveva i mezzi e le conoscenze per farlo, ma non ha sentito il bisogno di farlo).
Questo virus ideologico è sempre esistito e muta adattandosi alle circostanze (Paul Levy, The Greatest Epidemic Sickness Known to Humanity, Reality Sandwich, 2011).
Non è mai stato sradicato, perché fa parte della natura umana, con una particolare incidenza tra i “bianchi”, in questo stadio evolutivo. Dopo la seconda guerra mondiale Stati Uniti (Operazione Paperclip), Regno Unito, Unione Sovietica e, in grado minore, alcuni paesi sudamericani (La fuga dei criminali nazisti verso l’Argentina di Perón > Operazione Condor), hanno deliberatamente introdotto il contagio al loro interno (scienziati, spie, ufficiali, tecnici, ecc.), sperando di ricavarne un vantaggio.
Per la verità gli Stati Uniti erano già stati contagiati precedentemente, ma Roosevelt era riuscito a contenere l’epidemia:
Nel 1934 fu coinvolto in una controversia nota come il Business Plot quando riferì a una commissione d’inchiesta del Congresso che un gruppo di ricchi industriali lo aveva avvicinato per guidare un colpo di Stato per rovesciare Franklin D. Roosevelt. Le persone che furono coinvolte negarono l’esistenza di un complotto, e i media ridicolizzarono le dichiarazioni. Il rapporto finale della commissione stabilì che c’erano prove dell’esistenza di tale complotto, ma non venne intentata nessuna accusa.
http://it.wikipedia.org/wiki/Smedley_Butler
http://www.corrieredellepuglie.com/index.php/2013/07/la-famiglia-bush-e-i-nazisti/
La CIA è stata progressivamente nazificata (Reinhard Gellen, Allen Dulles – cf. In Cold War, U.S. Spy Agencies Used 1,000 Nazis, New York Times, 26 ottobre 2014) e il contagio è diventato inarrestabile dopo l’assassinio dei Kennedy (JFK and the Unspeakable: Why He Died and Why It Matters).
http://www.carlbernstein.com/magazine_cia_and_media.php
I nazisti sono dunque riusciti a riciclarsi ed infiltrarsi nelle democrazie occidentali, conquistando un’influenza sempre maggiore:
Svolgendo delle ricerche per un documentario su Jacques Vergès, ho cominciato a interessarmi a uno dei suoi casi, quello di Klaus Barbie. Non era soltanto una storia straordinaria e incredibile, ma conteneva tutti gli elementi fondamentali presenti nel mondo contemporaneo. I nostri governi utilizzano ancora delle organizzazioni e degli individui discutibili al servizio delle loro cause e poi ne pagano le conseguenze. Consideriamo, per esempio, il sostegno degli Stati Uniti ai talebani negli anni ottanta o quello riservato a Saddam Hussein nello stesso periodo. Io volevo mostrare come, anche se ci viene insegnato che il nazismo è stato battuto alla fine della Seconda guerra mondiale, nella realtà ha continuato a essere sfruttato dai vincitori per costruire il mondo in cui viviamo oggi. Il film avrebbe anche potuto intitolarsi “Come i nazisti hanno vinto la guerra”
http://archivio.feltrinellieditore.it/IntervistaInterna?id_int=2377
Una delle grandi scoperte che ho fatto – e che ha reso eccitante tutto il film – è che Barbie ha ricoperto un ruolo importante nella cattura del Che. Improvvisamente, era possibile vedere con chiarezza il legame tra il Vecchio e il Nuovo mondo. Si poteva notare come Barbie avesse sfruttato le sue conoscenze della Seconda guerra mondiale e le avesse messe al servizio della lotta al comunismo negli anni sessanta. E questo non ha fatto che confermare la mia tesi di partenza: Barbie ha condotto una sola e unica battaglia nel corso di tutta la sua vita.
http://archivio.feltrinellieditore.it/SchedaTesti?id_testo=2513&id_int=2377
Ma non hanno neppure risparmiato l’altro blocco e in particolare Ucraina e Russia, fuoriuscendo dalla DDR e dalle file dei collaborazionisti del Terzo Reich. Svoboda e Settore Destro, in Ucraina, sono gli eredi di quel collaborazionismo, ma sono solo la manovalanza, la carne da cannone.
I burattinai, in Russia come in Ucraina come altrove, controllano il settore finanziario e Putin non è stato scelto per caso per guidare la Russia: c’è una guerra.
Anche la politica di paesi occupati dal Terzo Reich, come Francia e Italia, è stata pesantemente condizionata dal virus:
“I nazisti che hanno vinto: le brillanti carriere delle SS nel dopoguerra” di Fabrizio Calvi. Casale Monferrato (AL): Piemme, 2007.
http://www.amazon.it/nazisti-vinto-brillanti-carriere-dopoguerra/dp/8838461953
L’attentato del Petit-Clamart (Charles De Gaulle)
http://win.storiain.net/arret/num198/artic1.asp
Diarrea, vomito, emorragie, complicazioni al sistema nervoso: come Ebola, il “nazismo” (l’inception che chiamiamo comunemente nazismo anche se Hitler, o per meglio dire Karl Haushofer & co., non hanno inventato nulla di nuovo) costringe il corpo a cercare di espellerlo per poter contagiare altri corpi.
Non c’è niente di intrinsecamente sbagliato nell’America: gli Stati Uniti sono malati e vanno curati, senza farli morire.
I leader BRICS, Cristina Fernández de Kirchner e vari leader latinoamericani (non tutti di sinistra), forse papa Francesco, vari politici occidentali non di primo piano – sostenuti da certi interessi forti che cominciano a sentirsi fortemente minacciati –, e vari leader africani e asiatici – ciascuno a modo suo, con i propri limiti e difetti, tenendo conto del contesto socio-culturale e storico in cui opera –, stanno impegnandosi a contrastare la pandemia (Esercizi di analisi predittiva per il periodo 2015-2020, FuturAbles, 7 novembre 2014).
L’obiettivo è quello di evitare che la crono-linea (timeline) su cui ci troviamo possa esser dirottata in direzione di una crono-linea che sia la prosecuzione di un passato alternativo in cui il Terzo Reich ha vinto apertamente e clamorosamente e il “nazismo” non ha dovuto travestirsi per darsi una seconda chance (cf. Viviamo in un multiverso? Wired, 11 aprile 2014).
*****

ops, il WTC7 è ancora in piedi
http://www.serendipity.li/wot/other_fires/other_fires.htm
12 novembre 2014, 17:00 circa: sonda spaziale atterra su una cometa;
12 novembre 2014, 15:00 circa: nessun satellite americano riesce a documentare un’invasione russa 8blindati, artiglieria e truppe). denunciata dal generale Philip Breedlove [breed love, not war], comandante supremo della NATO in Europa. Il 13 novembre la notizia dell'”invasione russa” è svanita dai quotidiani.
13 novembre 2014: gli inquirenti olandesi stanno ancora attendendo (invano) le prove satellitari promesse dagli americani che dovrebbero dimostrare che il volo MH17 è stato tirato giù dai ribelli novorussi, il 17 luglio 2014.
misteri tecnologici…
L’arte della propaganda si basa su una tecnica fondamentale: trovare la via del cuore delle grandi masse; capire ed esprimere il loro mondo, rappresentare i loro sentimenti…Il modo di sentire del popolo non è tortuoso ma semplice ed elementare. Mancano in esso sfumature sottili o articolazioni composite; lo schema di interpretazione del mondo ha solo due poli: positivo o negativo, vero o falso, giusto o ingiusto, bene o male.
Può darsi che il popolo sia corrotto, fin nelle pieghe più nascoste del suo sentimento, ma esso non è mai consapevolmente malvagio. È dunque assai più facile coinvolgerlo in una grande piuttosto che in una piccola bugia, appunto per la semplicità del suo modo di sentire. Anche la massa, infatti, è spesso bugiarda nelle piccole cose, ma si vergognerebbe certo di esserlo in quelle importanti. Se la menzogna è di proporzioni iperboliche, alla gente non verrà neanche in mente che sia possibile architettare una così profonda falsificazione della verità.
Le grandi masse hanno una capacità di ricezione assai limitata, un’intelligenza modesta, una memoria debole. Perché una propaganda sia efficace deve basarsi quindi su pochissimi punti, ripetuti incessantemente, finché anche l’uomo più rozzo sia indotto a ripeterli di continuo così da imprimerli nel profondo della sua coscienza innocente.
Non bisogna esitare a scatenare sull’avversario un fuoco continuo di menzogne e calunnie, fino a provocare uno stato di isterismo collettivo: a questo punto, per riottenere la pace, il popolo sarà disposto a sacrificare la vittima prescelta.
Adolf Hitler
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NOTA BENE: I “buoni”, in questa storia, non sono angelici. Fanno i loro interessi e, nel migliore dei casi, gli interessi della nazione che governano. Hanno semplicemente capito che possono disciplinare il loro egoismo e passarsela alla grande senza devastare il pianeta e l’umanità (egoismo illuminato).
Questo è il meglio che passa il convento in questo stadio evolutivo dell’umanità. Chi si contenta gode. Però ogni piccolo sforzo a livello micro si riverbera a livello macro, quindi non sottovaluterei i contributi dei singoli.
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ULTERIORI LETTURE:
An Act of State: The Execution of Martin Luther King, New and Updated Edition
The Fifty-Year Wound: How America’s Cold War Victory Has Shaped Our World
War is a Racket: The Antiwar Classic by America’s Most Decorated Soldier
Wilson’s Ghost: Reducing the Risk of Conflict, Killing, and Catastrophe in the 21st Century
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Legacy of Ashes: The History of the CIA
House of War: The Pentagon and the Disastrous Rise of American Power
Fog Facts: Searching for Truth in the Land of Spin
Lost History: Contras, Cocaine, the Press & ‘Project Truth’
Weapons of Mass Deception: The Uses of Propaganda in Bush’s War on Iraq
American Fascists: The Christian Right and the War On America