http://www.antrocom.net/upload/sub/antrocom/040108/12-Antrocom.pdf
Il sale sulle ferite dell’umanità. L’imbarazzante vitalità di un’antropologia misantropica
20 marzo 2016 a 11:09 (Antropologia, Verità scomode)
Tags: antropologia, determinismo genetico, eugenetica, Galton, luoghi comuni, misantropia, natura umana, Nietzsche, Oetzi, paleoantropologia, pregiudizi, primatologia, riduzionismo biologico, violenza
Un assaggio di ciò che verrà (esplorazioni nel futuro profondo)
18 agosto 2015 a 12:18 (Cambiamento climatico)
Tags: Argentina, asfissia, era glaciale, glaciazione, guanaco, mammut, mammut congelati, mammut siberiani, mutamento climatico, Oetzi, precipitazioni straordinarie, raffreddamento istantaneo, sepolti nella neve, Siberia
http://www.eltribuno.info/encuentran-dos-guanacos-congelados-pie-san-juan-n600869
Questi due poveri guanaco trovati da minatori argentini hanno subìto, su scala minore, il fato di Oetzi in Alto Adige e dei mammut (e degli altri mammiferi siberiani) surgelati in posizione eretta, con i peni turgidi (asfissia) e le proboscidi protese alla disperata ricerca di aria.
Questi guanaco sono stati sepolti da una tempesta che ha scaricato “solo” 3 metri di neve lungo il percorso di discesa che stavano seguendo per allontanarsi dalle montagne.
Sono morti in piedi e, se fossero stati ricoperti di neve e le estati successive non fossero riuscite a scioglierla, rischiavano di essere ritrovati solo con il prossimo interglaciale.
Le precipitazioni eccezionali diventeranno la norma, in futuro: perché?
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2014/07/26/non-puo-piovere-per-sempre-o-forse-si-scienza-del-diluvio/
Perché di Oetzi non si è detta la cosa più importante? Oetzi è un monito, una testimonianza, un messaggio dal passato rivolto ai posteri, un presagio: sudtirolesi, tirolesi, trentini e gli altri popoli alpini l’hanno ignorato, preferendo credere alle superstizioni degli aderenti a un paradigma in totale contraddizione con il passato (e presente) climatico del nostro pianeta e degli altri pianeti a noi noti.
Chi ha cercato di avvertirli avrà la coscienza in pace (siamo tutti adulti e ci assumeremo le nostre responsabilità dal 2018 in poi, no?):
http://www.futurables.com/2014/09/25/mutamento-climatico-improvviso-lo-scenario-otzi/
Perché quando la Siberia si surgelò istantaneamente il clima era mite, come lo era in Alaska?
Ipotesi
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2015/04/05/putin-la-civilta-glaciale-e-i-futuri-coloni-italiani-in-siberia/
PER AGGIORNAMENTI SUL PRESENTE E FUTURO CLIMATICO (IN INGLESE)
https://socialforecasting.wordpress.com/category/climate-change/
PER AGGIORNAMENTI VARI
https://plus.google.com/+StefanoFaitFuturAbles/posts
Che cosa comporta per il nostro futuro l’estinzione improvvisa dei mastodonti per assideramento?
3 dicembre 2014 a 14:00 (Cambiamento climatico)
Tags: alluvioni, buco nell'ozono, corrente a getto, glaciazione, glaciazione improvvisa, inverno 2015, jet stream, mutamento climatico improvviso, nevicate eccezionali, novembre 2014, nuova era glaciale, Oetzi, raffreddamento globale

Mastodons weren’t hunted to extinction by Ice Age humans — they simply froze to death, new study finds
Mastodons were likely killed off by ‘global cooling,’ expert says
Mastodons disappeared from Yukon before humans arrived: study
Significa che le glaciazioni sono istantanee e che questi bestioni, migrati a nord durante una fase di RISCALDAMENTO, non ebbero il tempo di tornare a sud e morirono in massa.
In Alto Adige abbiamo Oetzi. morto in quota (ucciso per il suo fallimento nello scongiurare qualche catastrofe naturale?) quando i ghiacciai erano meno estesi di oggi (optimum climatico dell’Olocene) e poi sepolto e conservato da ghiacci che devono essere giunti all’improvviso, visto che il suo corpo si è mummificato senza essersi decomposto.
Oetzi è, simbolicamente, il monito che l’universo ci ha mandato, per metterci in guardia.
http://www.futurables.com/2014/09/25/mutamento-climatico-improvviso-lo-scenario-otzi/
http://www.homosapienshibernus.com/quanto-ci-vuole-per-passare-ad-fase-glaciale/
Sappiamo che quasi tutte le glaciazioni sono state precedute da un riscaldamento climatico, condizione necessaria per l’accumulo nevoso (evaporazione che si trasforma in nevicate imponenti al nord e in montagna sopra una certa quota)
http://www.futurables.com/2014/06/06/fimbulvetr-il-mutamento-climatico-che-non-ti-aspetti/
http://www.futurables.com/2014/10/13/northern-europe-and-the-coming-climate-refugees-crisis/
Un’idea di quello che è accaduto a quote comprese tra i 2800 ed i 3000 metri di quota ed oltre, dove si trovano i bacini di accumulo nevoso dei nostri Ghiacciai alpini, la possiamo avere tramite la webcam sistemata sulle pendici del Ghiacciaio Ciardoney, sul Gran Paradiso.
L’asta nivometrica misura un’altezza del manto nevoso di 250 cm di neve, altezza che si raggiunge e si supera normalmente durante le nevicate primaverili, mentre manca ancora tutta una stagione nevosa da Dicembre a fine Aprile….
Anche il Passo dello Stelvio appare già abbondantemente innevato.
E’ molto probabile, dunque, che avremo una stagione eccezionalmente nevosa sui bacini di accumulo glaciali delle nostre Alpi.
http://www.freddofili.it/2014/12/02/i-ghiacciai-grandi-nevicate/
Ma noi preferiamo credere a Luca Mercalli, che ci assicura che dobbiamo prepararci a vedere l‘aumento della quota neve di ben 300 metri nei prossimi cent’anni, naturalmente per colpa dell’anidride carbonica – mentre il buco nell’ozono causato dai clorofluorocarburi (l’unico reale inquinante umano ad aver influenzato sensibilmente il clima) è stato cancellato dai media (La rivincita dell’Ozono).
Mi piacerebbe che la gente si ricordasse delle affermazioni di Mercalli, nei prossimi anni, e anche di quelle di chi lo contestava, per poi trarre le sue conclusioni su chi faceva scienza e chi propagava dogmi, su chi ha cercato di dare una mano all’umanità e chi invece l’ha dannata.
Prendete pure nota.
Non temo il giudizio della storia e della scienza.
La corrente a getto che ci interessa è quella che precedentemente attraversava l’Atlantico arrivando in Irlanda e poi in Danimarca.
Oggi scende verso il Golfo di Biscaglia, giunge in Marocco (!!!) e poi risale verso l’Europa centrale, varcando le Alpi, causando alluvioni e precipitazioni inaudite. Proprio come succederebbe se le correnti marine e atmosferiche si stessero disponendo in una configurazione glaciale (cf. María-Fernanda Sánchez-Goñi, Edouard Bard, Amaelle Landais, Linda Rossignol, Francesco d’Errico, “Air-sea temperature decoupling in Western Europe during the last interglacial/glacial transition”, Nature Geoscience, 1 September 2013
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2014/01/04/riscaldamento-globale-glaciazione/
Il meteorologo francese si rifiuta giustamente di incolpare il cambiamento climatico, spiegando che le valutazioni si fanno dopo diversi anni. Io credo che tra 20 anni sarà chiaro che il fattore scatenante è di natura elettromagnetica e dipende dall’interazione tra il Sole e i pianeti del Sistema Solare (che è verosimilmente un sistema binario)
Oetzi, il paleouomo che non faceva la paleodieta: e si vede!
24 Maggio 2012 a 09:07 (Alto Adige / Sudtirolo, Antropologia, Miti da sfatare, Salute)
Tags: acido fitico, agricoltore, allevatore, Alto Adige, antropologia, arsenico, arteriosclerosi, artrite, aterosclerosi, Bolzano, borreliosi, calcoli biliari, carboidrati, cardiopatie, carie, carne, carnivori, case farmaceutiche, cereali, declino, dentatura, denti, dieta, evoluzione, fonderia, gracilità, immigrati, intolleranza al lattosio, ipertensione, Isarco, latticini, macrobiotica, malattia di Lyme, Maya, minerali, mortalità infantile, mummia, neolitico, obesità, Oetzi, paleodieta, paradentosi, primati, proteine, rame, regime alimentare, sedentarietà, sistema immunitario, tatuaggi, tricocefali, Uomo del Similaun, Val Venosta, vegani, vegetariani, vitamine, zecche
a cura di Stefano Fait, direttore di FuturAbles
Oetzi circolava per le valli tirolesi circa 5300 anni fa.
Recentemente è stata completata la mappatura del suo DNA.
L’esame dello smalto dei denti e del polline indicano le origini di Oetzi: “Ciascuno di noi, fin dalla prima infanzia, accumula nel proprio smalto dentario isotopi di stronzio, piombo ed ossigeno. Raffrontando la loro concentrazione con quella di campioni di suolo ed acqua, si può risalire con una certa precisione al luogo in cui una persona è vissuta. E per Ötzi questo luogo è l’Alto Adige. Egli trascorse la sua prima infanzia in Val d’Isarco e solo più tardi si spostò in Val Venosta”
www.iceman.it/it/faqs-oetzi-it
In Val Venosta lavorò presso una fonderia [forte contenuto di arsenico e rame nei capelli].
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14593178
Il giorno della sua morte era ben equipaggiato per il clima alpino (pelli di pecora, capra e vacca ad indicare che era un contadino allevatore) ed era armato. Forse era diventato un brigante o era in fuga da una banda di inseguitori dopo uno scontro [tracce di sangue di altre quattro persone sul suo corpo]. Fu ucciso da una freccia nella schiena:
Aveva gli occhi marroni, i capelli castani, soffriva di intolleranza al lattosio, di una predisposizione alle cardiopatie, artriti, arteriosclerosi e borreliosi (malattia di Lyme, trasmessa dalle zecche) e i suoi polmoni erano anneriti dal fumo della fonderia:
L’aplotipo sanguigno, molto raro in Europa, indica che era discendente di immigrati dal Vicino Oriente, non di cacciatori e raccoglitori locali:
I resti alimentari del suo stomaco (chimo) appartengono a tre pasti a base di cereali (orzo e farro), carne di stambecco e cervo (avariata, con vermi), radici, frutta e semi:
http://www.nationalgeographic.it/scienza/2011/10/20/news/lultimo_pasto_di_tzi-602292/index.html
La modalità di consumo e danneggiamento dei denti e l’analisi isotopica mostrano che la sua dieta, pur essendo variata, era tendenzialmente vegetariana [i cacciatori-raccoglitori sono quasi esenti da carie per via del ridotto consumo di carboidrati, che sono zuccheri],
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10064623
http://news.discovery.com/history/oetzi-iceman-bad-teeth-110615.html
“La sua dentatura rivela una carie incipiente, una paradentosi e superfici di masticazione molto usurate dalle impurità presenti nei cereali macinati a pietra”.
www.iceman.it/it/faqs-oetzi-it
ma consumava latticini, pur essendo intollerante, e così si ritrovò a soffrire di calcoli biliari. L’intolleranza al lattosio era piuttosto diffusa a quel tempo:
http://www.newscientist.com/article/dn11261-early-europeans-unable-to-stomach-milk.html
http://www.pnas.org/content/104/10/3736.abstract
“I cereali erano un alimento base nella dieta di allora, che veniva completata con vegetali come il prugnolo, le mele selvatiche, i funghi, le bacche e i legumi”.
http://www.iceman.it/it/faqs-oetzi-it
Il suo ultimo pasto, mentre era in fuga, è stato quasi unicamente a base di carne (forse cruda):
http://www.sciencenews.org/view/generic/id/333533/title/The_Icemans_last_meal_goat
È morto a 45 anni. Era magro e di corpo robusto. Alto 1 metro e 65, ossia nella media dei popoli che consumano pochi latticini o non ne consumano affatto.
Come abbiamo visto, non era l’immagine della salute: “le articolazioni mostrano segni di usura, i suoi vasi sanguigni erano calcificati, i denti consumati e l’intestino era infestato da tricocefali. Un’unghia delle dita rinvenuta negli scavi successivi dimostra che soffriva di una patologia cronica e i profondi solchi trasversali indicano inoltre che il suo sistema immunitario era stato esposto a forti stati di stress circa 8, 13 e 16 settimane prima di morire. Si è anche potuto dimostrare che aveva subito una frattura multipla delle costole, peraltro perfettamente sanata, ed una rottura del setto nasale”.
http://www.iceman.it/it/faqs-oetzi-it
I tatuaggi avevano finalità terapeutiche, non decorative: “Su tutto il corpo Ötzi ha circa 60 tatuaggi, realizzati tramite sottili incisioni e non, come oggi, con degli aghi. Questi segni si trovano in corrispondenza delle articolazioni più usurate, che probabilmente causavano ad Ötzi forti dolori: nella zona lombare, al ginocchio destro, ai polpacci e alle articolazioni del piede. I tatuaggi servivano a recidere piccoli fasci di fibre nervose, e questo portava ad un’attenuazione del dolore. Essi erano quindi presumibilmente una terapia antidolorifica e non un ornamento per il corpo”.
www.iceman.it/it/faqs-oetzi-it
Oetzi era affetto da tutti i problemi della transizione all’agricoltura e quindi da una dieta a base di carne e piante selvatiche ad una a base di cereali:
http://lopo.it/2009/04/11/il-peggior-sbaglio-nella-storia-della-razza-umana/
Tra i vari problemi: bassa statura, carie, deformità, sedentarietà, maggiore diffusione di parassiti, batteri e virus che richiesero molte generazioni per generare una risposta adattiva [Cohen, Mark N, and Gillian M. M. Crane-Kramer. Ancient Health: Skeletal Indicators of Agricultural and Economic Intensification. Gainesville: University Press of Florida, 2007
Ancora oggi, una dieta macrobiotica causa gravi carenze minerali, vitaminiche e proteiche con conseguenze serie e durevoli anche per lo sviluppo cognitivo di bambini ed adolescenti:
http://www.softwaredidattico.it/EducazioneAlimentare/ac310000h.htm
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC506467/
Principalmente a causa dell’acido fitico, uno dei tanti antinutrienti presenti nei cereali
http://it.wikipedia.org/wiki/Acido_fitico
Cosa sono gli anti-nutrienti e perché sono tossici ed impediscono all’organismo di assimilare i nutrienti essenziali?
http://www.maurobasilico.it/2012/02/gli-antinutrienti-o-sostanze-tossiche-naturali-degli-alimenti/
A questo punto c’è da capire perché questo non sia riconosciuto come il problema centrale della società contemporanea. Diete sbagliate a base di zuccheri ed antinutrienti rimbambiscono letteralmente la gente e salassano i contribuenti con i costi dell’assistenza ospedaliera:
http://www.livescience.com/20329-sugar-stupid.html
Forse le case farmaceutiche hanno interesse a non far sapere come curarsi con una dieta sana e non con mille farmaci?
Gli altri primati, purtroppo per loro, sono soprattutto vegetariani (mangiano anche un po’ di insetti e piccoli vertebrati) ed è assai probabile che proprio la dieta umana basata essenzialmente sulla carne abbia offerto la spinta evolutiva necessaria a farci diventare quel che siamo (nel bene e nel male):
* la carne ha permesso di sviluppare un cervello più voluminoso:
http://www.sciencedaily.com/releases/2012/04/120420105539.htm
* vantaggiosa è stata la cottura della carne (assurdo essere crudisti):
http://phys.org/news/2011-11-cooking-energy-meat-driven-human.html
* invece l’introduzione dei cereali è stata disastrosa sotto ogni punto di vista: muscolare, dentale, osseo, cardiovascolare e cerebrale: (a) Gli esseri umani che vivono in società industriali sono gli unici mammiferi a soffrire di ipertensione e sono gli unici primati non in cattività a diventare obesi; (b) L’introduzione di mais, frumento, riso ed altri cereali nella dieta umana è coincisa con una sensibile riduzione della statura e della capacità cranica (-11% dal tardo paleolitico), l’aumento delle malattie orali (carie: prima <5%, poi >24%), la diminuzione della densità delle ossa e dell’indice pelvico del 22% (!!!), e svariati altri problemi; (c) gli indigeni americani hanno cominciato a consumare il mais in modo continuativo solo a partire dall’800 d.C., periodo che coincide con il declino della civiltà maya; (d) la mortalità infantile non è cambiata nella transizione da caccia e raccolta ad agricoltura (non c’è stato neppure quel vantaggio); (e) lo status delle donne si è degradato; (f) abbiamo mangiato tuberi (cotti) per almeno 1 milione e mezzo di anni, quindi siamo perfettamente adattati a quel tipo di cibo; (g) la dieta umana è sempre stata scarsa in fibre, quella degli altri primati molta ricca in fibre; (h) homo sapiens ha sempre mangiato tanta carne.
http://www.amazon.com/Human-Diet-Its-Origin-Evolution/dp/0897897366
http://www.amazon.com/Pandoras-Seed-Unforeseen-Cost-Civilization/dp/1400062152
“L’origine della produzione alimentare africana è dunque controversa e spesso c’è una certa discrepanza fra le prove linguistiche, che in genere suggeriscono origini antiche per l’agricoltura e l’allevamento, e la ricerca archeologica, da cui si ricavano solitamente datazioni posteriori. Né è chiaro il motivo per il quale si sarebbe iniziato a produrre cibo. La teoria secondo cui la produzione alimentare ebbe origine nel Vicino Oriente, diffondendosi poi in tutta l’Africa, dove venne adottata con entusiasmo da cacciatori-raccoglitori affamati, non è infatti sostenibile. Lo studio sugli odierni cacciatori-raccoglitori dimostra che alcuni di essi possono procacciarsi una maggiore quantità di cibo con meno fatica e più libertà di quanto non facciano quasi tutti i popoli di allevatori e agricoltori. I resti scheletrici rinvenuti nel Sudan nilotico provano che una delle conseguenze della produzione alimentare fu la malnutrizione, insieme forse al diffondersi delle malattie, giacché è probabile che molte malattie infettive dell’uomo venissero contratte anche dagli animali domestici. Il dissodamento della terra per renderla adatta alla coltivazione favorì la diffusione della malaria…”.
J. Iliffe, “Popoli dell’Africa: storia di un continente”, Bruno Mondadori, 2010, p. 15 (Ringrazio Beniamino Franceschini).
Dunque i dati paleoantropologici e clinici ci riportano qui:
http://fanuessays.blogspot.it/2011/11/la-celebre-paleodieta-grande-richiesta.html
e qui:
http://www.dissapore.com/salute/mangiare-i-grassi-e-vivere-bene/
http://www.dissapore.com/salute/colesterolo-il-killer-la-parola-alla-difesa/
http://www.dissapore.com/salute/perche-ingrassiamo/