Entro settembre fino a 750.000 madri saranno tagliate fuori dai programmi di welfare che garantiscono dei pasti nutrienti ai figli di madri povere e alle madri incinte. Succede negli Stati Uniti, nel 2013.
1,6 miliardi di dollari di tagli alla ricerca biomedica, 173 torri di controllo aeroportuali in via di chiusura, altri 10 miliardi di tagli alla sanità e Obama è pronto ad offrirne ulteriori 500 per far star buoni i repubblicani. 125mila famiglia non saranno più assistite nel pagamento degli affitti, fino a 100mila resteranno senza tetto.
Lo vogliamo chiamare genocidio?
http://www.presstv.ir/detail/2013/03/10/292854/cuts-paint-bleak-picture-of-us-economy/
Intervista a Jacob Needleman, filosofo e docente alla San Francisco State University, membro della prestigiosa Temenos Academy,
http://www.temenosacademy.org/temenos_key_individuals.html
a proposito del suo libro “The American Soul. Rediscovering the Wisdom of the Founders”
http://www.amazon.com/American-Soul-Rediscovering-Wisdom-Founders/dp/1585422266
Sui diritti
“Individualismo e individualità vanno separati. L’individualismo può prendere una brutta piega e diventare egoistico. Io, io, io, io, e quello che voglio e quello che mi interessa, quello che penso e quello che mi piace. Oh, certo, abbiamo bisogno di avere la libertà di esprimere tutto questo, ma un vero individuo è una cosa diversa. E per essere veramente se stessi occorre essere realmente in contatto con il Sé interiore, la divinità interiore. Ed il paradosso della vera individualità è che più si è in contatto con ciò che tutti gli esseri umani hanno in comune, più si è genuinamente se stessi. Ed è per questo che dico che dobbiamo recuperare gli obblighi che accompagnano i diritti al fine di comprendere la profondità del significato dei diritti umani”.
Sulla libertà
“Un cittadino democratico non è un cittadino che può fare tutto quello che vuole. Si tratta di un cittadino che ha degli obblighi, allo stesso tempo. E, tanto per fare un esempio, se mi è consentito, la libertà di parola: qual è il dovere ad essa associato? Beh, se … io ho il diritto di parlare, ho anche il dovere di farvi parlare. Ora, questo non è così semplice. Ciò non significa solo aspettare fino a che l’interlocutore ha terminato e poi tornare all’assalto e metterlo con le spalle al muro. Significa che ho un obbligo interiore – ed è di questo che stiamo parlando, è la dimensione interiore. Interiormente, devo sforzarmi di ascoltarti. Non c’è bisogno che io sia d’accordo con te, ma devo lasciare che il tuo pensiero entri nella mia mente in modo che ci sia un reale scambio democratico tra noi. E questa è un’attività umana davvero molto interessante, non credi?”
Sulla coscienza
“Per i padri fondatori e per tutti gli insegnanti spirituali – e parlando di “fondatori”, tra parentesi, vorrei includere anche persone che sono venute in seguito, tra le quali, ovviamente, Lincoln e anche – il che potrebbe sembrare strano – Frederick Douglass e tutte quelle persone che si sono espresse vigorosamente a proposito della coscienza. La coscienza è quel potere assoluto all’interno della psiche umana di intuire i veri valori del bene e del male, del giusto e dello sbagliato. Siamo nati con questa capacità. Non è solo il risultato del condizionamento sociale [NOTA BENE: gli psicopatici/sociopatici, a causa dell’assenza di empatia, sono privi della naturale bussola morale di cui parla Needlemann e la cui esistenza è stata ampiamente dimostrata da innumerevoli studi pedagogici – per questo alcuni di loro diventano degli intransigenti moralisti, inquisitori, censori e terroristi di stato o per fede]. Questo è ciò che ci insegnano le grandi tradizioni. Questo è quello che penso. Ma la coscienza è incrostata di egoismo e del caos prodotto dalla nostra vita interiore imprigionata”
Sull’importanza del “pensiero” nella vita pubblica e politica
“Gridare non significa pensare. “Vieni, discutiamone assieme” è l’invito di Dio ad Isaia … Penso che il momento in cui si inizia a pensare insieme a qualcuno, i suoi occhi si illuminano … devo confessare di aver parlato – non dirò con chi, ma ho parlato con alcuni membri del Congresso non molto tempo fa. Abbiamo trascorso assieme una serata molto tranquilla ed abbiamo iniziato ad aprirci, proprio quello che tu e io stiamo facendo ora. E in effetti mi hanno detto: ‘Noi non abbiamo mai la possibilità di farlo. Siamo là a cercare di parlare, sai, per le telecamere, per gli elettori, per i gruppi di pressione, ma non abbiamo mai …”. “Intendete dire che non vi trovate mai a riflettere assieme?” E hanno risposto di no. Per me, questo è lo scheletro nell’armadio d’America in questo momento. Questo è il problema”.
http://www.onbeing.org/program/inward-work-democracy-jacob-needleman/journal/4736