La verità su Tienanmen

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Chi possiede nozioni frammentarie, mendaci o falsate del passato e del presente difficilmente riuscirà a immaginare futuri plausibili

Tutti conoscono quest’immagine.
Ma quanti sanno che i carri armati stavano allontanandosi, non avvicinandosi a ‪#‎Tienanmen‬, quando il tizio li bloccò?
Quanti sanno che la foto risale al giorno dopo?
Che NESSUNO è morto nella piazza Tienanmen, giacché i manifestanti nonviolenti furono lasciati in pace?
Che non ci fu mai una mitragliatrice che falciava gli studenti inermi?
Che le centinaia di morti ci furono negli scontri tra rivoltosi armati (in gran parte lavoratori, peraltro giustamente incazzati) e forze dell’ordine e soldati, in vari luoghi?
Che il regime temeva i lavoratori, non certo gli studenti filo-occidentali?

Praticamente tutto quel che sappiamo di quella vicenda è falso o solo parzialmente vero…però continuiamo a prendere per buone le versioni ufficiali nostrane

“The Myth of Tiananmen”, Columbia Journalism Review
http://www.cjr.org/behind_the_news/the_myth_of_tiananmen.php

“Secret cables from the United States embassy in Beijing have shown there was no bloodshed inside Tiananmen Square…a Chilean diplomat watched the military enter the square and did not observe any mass firing of weapons into the crowds, although sporadic gunfire was heard. He said that most of the troops which entered the square were actually armed only with anti-riot gear – truncheons and wooden clubs; they were backed up by armed soldiers”

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/wikileaks/8555142/Wikileaks-no-bloodshed-inside-Tiananmen-Square-cables-claim.html

Gregory Clark, a former Australian diplomat: “some have asked how those protesters came to use gasoline bombs against the troops — a weapon not used by Chinese rioters — and why so many vehicles came to be destroyed. This in turn could explain the regime’s anger, and its subsequent efforts to track down and punish student leaders. But even without these details it should be clear that the so-called Tiananmen Square Massacre was not quite the clear-cut evil of much Western imagination”.
http://www.japantimes.co.jp/opinion/2014/06/03/commentary/world-commentary/really-happened-tiananmen/#.V2J23xIat9N

Il finto massacro di Timisoara…Paolo Rumiz vi spiega altre cose che pensate di sapere ma sono false: Le riflessioni di un grande inviato, vittima nell’89 dell’inganno dei servizi segreti rumeni: “Fu una grande lezione di giornalismo. Durante le guerre chi vuole condizionare l’opinione pubblica usa i cadaveri. Ma non bisogna mai smettere di farsi domande”

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2011/02/27/paolo_rumiz_intervista_morti_libia_romania_1989_ceausescu.html

La consapevolezza che ci sono persone intelligenti che si rifiutano di prendere in considerazione l’idea che sono stati fatti fessi, mille volte, solo per non doverlo ammettere, per non dover fare i conti col proprio ego e che per questo contribuiscono a tenere in vita le menzogne e si rendono complici dei carnefici di milioni di innocenti è snervante

La primavera messicana

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Se si potesse cominciare a costruire anche mentre si sta bruciando. Se si potesse coltivare mentre si distrugge…La nostra causa era la terra, non un’idea; la terra coltivata per sfamare le nostre famiglie; libertà e non parole; un uomo sereno seduto al tramonto sulla soglia di casa; pace, non sogni; tempo di quiete e di bontà. Una domanda mi tormenta: nasce una cosa buona da una cattiva azione? Può nascere la pace da tanti delitti? Può infine tanta violenza generare della bontà? Può un uomo con idee sorte nell’ira e nell’odio, può costui condurre alla pace? Può governare in pace? Io non lo so…

Pablo Torres Burgos – “Viva Zapata!”

Questa terra è nostra, ma voi dovete proteggerla, non sarà vostra a lungo se non la difendete, se necessario con la vostra vita e con la vita dei vostri figli. Non sottovalutate i vostri nemici, essi torneranno. E se la vostra casa è bruciata, ricostruitela; se il vostro grano è distrutto, seminate di nuovo; se i figli muoiono, crescetene altri; se vi cacciano dalla valle, andate a vivere sulla montagna, ma vivete.

Siete sempre in cerca di capi: uomini forti, senza colpe, non ne esistono: esistono soltanto uomini come voi. Loro cambiano, disertano, muoiono. Non c’è nessun capo tranne voi e un popolo forte è la sola forza che duri…Un uomo forte fa un popolo debole. A un popolo forte non serve un uomo forte.

Emiliano Zapata – “Viva Zapata!”

Il 21 novembre dell’anno scorso iniziavano le proteste ucraine.

I media non stanno praticamente parlando dei disordini in Messico e degli scandali intorno alla corruzione del governo/presidenza, con la first lady costretta a vendere una villa del valore di svariati milioni di dollari, dono di un consorzio edile che ha vinto un megacontratto.

Forse non sono i disordini “giusti” contro l’establishment “giusto”?

Invito i russi a mandare qualche pezzo grosso a fare ripetute visite nelle piazze messicane per incitare la folla contro il governo, com’è successo a Kiev.

Potrebbero anche orchestrare un “cambio di regime” e poi pianificare la creazione di basi militari russe in Messico.

Allora vedremo se “quelli di Guantánamo” sono così democratici e rispettosi della sovranità dei popoli.

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La primavera araba, le legittime proteste ucraine contro il governo (poi dirottate dall’alto per favore una fazione a spese dell’altra), i disordini messicani, Ferguson (USA), le sempre più frequenti e irose proteste in Europa, il reclutamento dei giovani musulmani europei alienati da parte di ISIS.

Bisogna essere ciechi e sordi per non riconoscere una tendenza, una logica interna a questi eventi, che va nella direzione di una rivoluzione globale.

Milioni di persone soffrono e hanno deciso che non ne possono più. La miccia può essere qualunque cosa: un venditore ambulante che si dà fuoco (Mohamed Bouazizi), oppure degli studenti massacrati e poi bruciati e un procuratore generale che si alza da una conferenza stampa dicendo: “basta, sono stanco” – “ya me cansé” (Messico).

Gli oligarchi possono continuare a tirare la corda, ma prima o poi si spezzerà.

Nei paesi più poveri, ma anche in quelli più ricchi (e impoveriti).

La loro avidità è il loro tallone d’Achille: il bisogno compulsivo di accumulare più ricchezze di quanto potrebbero spendere in centinaia di esistenze continua a forzare la loro mano, costringendoli a privatizzare e precarizzare tutto e usare la minaccia della violenza, o la violenza minacciosa, per continuare questo loro gioco. Loro malgrado, più useranno la forza bruta per tenere a bada le masse, più le masse capiranno con chi hanno a che fare: “o noi, o loro”.

Obama fornirà il suo pieno sostegno ai rivoltosi messicani? Oppure quelli ucraini sono buoni mentre quelli messicani sono cattivi, anche se le rivendicazioni sono le stesse e i governi mal-governano allo stesso modo?

I tempi sono ormai maturi per la rivoluzione globale (effetto domino).

Esercizi di analisi predittiva per il periodo 2015-2020

The time of world revolution is drawing near

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La Tienanmen egiziana (700 morti – stima Reuters/New York Times) – mai complici del fascismo!

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Sono a Rabaa – scene di caos e un gran numero di morti. Ospedali da campo pieni di corpi e feriti gravi. Cecchini sparano sulla gente. Non è una operazione di rimozione degli occupanti, è un massiccio assalto militare condotto anche con mitragliatori contro civili in gran parte disarmati.

Tom Rayner, corrispondente per Sky News, twitter

Poliziotti e soldati stanno sparando sui reporter.

Erin Cunningham, inviata per il Global Post

… In realtà noi crediamo che l’amministrazione Obama sia complice del colpo di stato militare, come lo è stata in passato sostenendo la dittatura di Mubarak. È forse il compito dell’esercito “ripristinare la democrazia”? Kerry accetterebbe che il Segretario alla Difesa Hagel intervenisse per rimuovere Obama se si volgessero delle massicce proteste negli Stati Uniti? L’esercito degli Stati Uniti congelerebbe la costituzione e smantellerebbe congresso e senato? Potrebbe nominare un presidente di sua scelta? Questa retorica è molto allarmante, gli americani dovrebbero opporsi ad un’amministrazione che corrompe i loro valori appoggiando la tirannia e la dittatura.

Gehad El Haddad, portavoce dei fratelli musulmani

Il mio sostegno al movimento 30 giugno in opposizione a Morsi è cambiato dopo il colpo di stato militare, che si contrappone a tutte le conquiste e valori della rivoluzione del 25 gennaio. La sua natura mi è diventata chiara quando ho visto l’uccisione di manifestanti, la carcerazione, sequestro e sparizione forzata di migliaia di oppositori del colpo di stato e la chiusura di canali televisivi via satellite. Chiaramente i leader del colpo di stato militare hanno qualcosa da nascondere gli occhi attenti del mondo…. Forse uno dei pochi aspetti positivi del colpo di stato è che ha screditato l’asserzione che lo Stato fosse stato occupato dai fratelli musulmani sotto Morsi. I ministri incaricati della difesa, degli affari interni e esteri e molti altri ministri e titolari di alti incarichi di governo, sono tra i sostenitori del colpo di stato. Sono stati nominati dal Morsi, ma sono tutti oppositori del presidente, del suo partito e della sua comunità…. Le ripercussioni del colpo di stato sulle nascenti democrazie nel mondo arabo saranno distruttive. La gente potrebbe presto perdere la fiducia nel processo democratico, spianando la strada alla rinascita di gruppi estremisti. È terribile immaginare le conseguenze a lungo termine della frustrazione nei confronti della democrazia. Al-Qaeda e i suoi simpatizzanti hanno sempre deriso i Fratelli musulmani, dicendo che nessuna soluzione poteva venire dalle urne, ma solo attraverso proiettili. Il colpo di stato serve a rafforzare i radicali, interrompendo il corso del cambiamento pacifico.

Tawakkul Karman, Nobel nel 2011 per la sua “battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace”. Uno dei pochi Nobel per la Pace dissidenti

Egyptian security forces clear protest camps loyal to ousted President Mohamed Morsi, Cairo, Egypt - 14 Aug 2013

Ancora oggi ci sono in giro apologeti degli eccidi egiziani, come ce n’erano nel 1989 in Cina.

Siete spregevoli ora, come erano spregevoli i vostri predecessori. Come quelli che si esaltano per la distruzione della Siria, purché vinca la sua parte preferita e magari invocano un intervento armato: distruggere una nazione per poterla salvare!
La NATO in Siria e in Libia, le forze armate alleate della NATO in Egitto.

Con che coraggio condannate Assad e non al-Sisi, generale golpista? Solo perché i media vi hanno insegnato a disprezzare l’uno e ad apprezzare l’altro? E’ questa la vostra maturità cognitiva e morale? Bene vs. Male come nei Marvel Comics?

E voi, marxisti pro-golpe, siete d’accordo con le forze armate che arrestano gli operai delle acciaierie in sciopero?

http://menasolidaritynetwork.com/2013/08/12/egypt-appeal-for-solidarity-after-steel-workers-arrested-by-army/

Martin Rowson 16.08.13

Questo è il fascismo. Le reazioni (virtualmente inesistenti – perché Obama non ha minacciato di interrompere il gigantesco flusso di dollari che arriva annualmente all’esercito egiziano?) dei leader occidentali indicano che quello che sta succedendo in Egitto è un’anteprima di quello che accadrà in Occidente, se le popolazioni si ribelleranno all’austerità e alla dittatura dei mercati.

http://www.flickr.com/photos/mosaaberising/sets/72157635071774090/page2/

E’ quel che succede quando si arresta un presidente democraticamente eletto e lo si sostituisce con il capo delle forze armate. La situazione in Egitto non può essere risolta con eccidi a scadenza mensile (massacro dell’8 luglio, massacro del 27 luglio, massacro del 14 agosto). Il Medio Oriente e il Nord Africa sono in fiamme, l’Europa del sud è in bancarotta. L’Occidente sta militarizzando le sue forze di polizia e smantellando welfare e stato di diritto. Chi dobbiamo ringraziare se non la mafia finanziaria che ha eliminato ogni contrappeso alla competizione più sfrenata dove i forti stabiliscono le regole con cui schiacciare i deboli e i deboli sono troppo divisi per opporsi allo stillicidio? La democrazia sta scomparendo e le guerre si moltiplicano, prevedibilmente. L’unica via di uscita è eliminare le divisioni di classe, etnia, fede, ecc. e unire il genere umano contro questa minaccia esistenziale.

Euronews mostra cecchini mascherati sui tetti che sparano sulla folla, inclusi i reporter e cameraman egiziani e stranieri, uccidendo civili disarmati.

Dei 18 nuovi governatori provinciali nominati in questi giorni, la metà è composta di generali in pensione.

Tutto questo dimostra che Karman ha ragione. La stupefacente facilità e rapidità con cui i generali si sono ripresi l’Egitto mostra non c’era assolutamente alcuna possibilità che i Fratelli Musulmani potessero instaurare una dittatura, come gli oppositori li hanno accusati di voler fare: l’esercito non ha mai perso il controllo del paese. Hanno solo atteso il momento giusto per mettere fuori gioco i loro unici oppositori, i fratelli musulmani.

I quali, tra l’altro non hanno aggiunto alcun articolo islamico alla Costituzione. Le clausole aggiuntive sono state inserite dal Partito Nour degli islamisti radicali, che è schierato coi liberali nella lotta contro i fratelli musulmani (!!!).

Sorprendentemente (o forse no, forse ci vorrebbe più cinismo nei confronti della maggioranza degli occidentali) molti, in Occidente, non si chiedono come mai i nemici di Al-Qaeda siano quasi sempre i nemici di Washington

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/14/le-singolari-antipatie-di-al-qaeda/

e come mai i nemici dei salafiti siano quasi sempre i nemici di Israele

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/24/leader-della-rivolta-anti-assad-condivide-le-mie-preoccupazioni-sulla-siria/

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Morsi ha un dottorato in scienze dei materiali preso negli Stati Uniti, dove ha anche insegnato per un paio di anni.

Il generale golpista al-Sisi, addestrato negli Stati Uniti e nel Regno Unito, addetto militare egiziano in Arabia Saudita, ha una moglie  che indossa il niqab.

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È da almeno un anno che circolano voci di una sanguinosissima guerra civile/rivoluzione nel futuro dell’Egitto e in effetti questo sembra proprio il preludio. Gli egiziani hanno dimostrato una grandissima maturità nel 2011 e anche ora, scegliendo la strada della protesta nonviolenta. A me pare che abbiano dato una lezione di civiltà al mondo, anche se l’Occidente li tratta come umani di serie B.

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Mick Deane, ucciso dai cecchini, come pure Sohip Saad (fotografo) e Habiba Ahmed (giornalista)

Ma vedo che le cose si mettono sempre peggio.

Il generale golpista al-Sisi ha definito terroristi i suoi oppositori

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Egitto-dai-militari-appello-a-manifestazioni-venerdi-contro-il-terrorismo_32427199797.html

la Corte internazionale per i crimini nella ex-Jugoslavia ha stabilito che nessun generale jugoslavo è processabile se non esiste una prova inconfutabile che abbiano ordinato un massacro (Hitler sarebbe stato scagionato per mancanza di prove riguardo al suo ordine di perpetrare l’Olocausto) – sentenza che stabilità un precedente:

http://www.theguardian.com/law/2013/aug/13/hague-war-crimes-ruling-prosecutions-serb

Una domanda per il cosiddetto “campo laico” in Egitto: riuscirete ad assimilare i principi democratici o avete intenzione di ricorrere ai militari ogni volta che perdete le elezioni?

Altre decine di morti si sommano a quelle precedenti.

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cecchini sul tetto di uno degli edifici dell’intelligence egiziana

L’impressione è che qualcuno voglia istigare una guerra civile in Egitto, dividendo la popolazione lungo una frattura insanabile che va ben al di là della figura di Morsi e che potrebbe essere il preludio all’ennesima balcanizzazione/destabilizzazione semi-permanente di una nazione geostrategicamente fondamentale e scomoda.

Qualcuno vuole un Egitto frantumato, polarizzato, ridotto a un mosaico di settarismi, come la Libia e la Siria (e presto la Tunisia): un paese ingovernabile, diviso, debole, alla mercé dei suoi vicini.

Questo qualcuno ha trovato complicità tra i soliti privilegiati che hanno tutto da perdere da una redistribuzione delle risorse egiziane e da una progressiva opera di trasparenza sul passato regime e sulle sue connivenze.

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Chi potrà mai essere questo qualcuno?

La nomina dell’ambasciatore Robert S. Ford, già assistente di John D. Negroponte a Baghdad nel 2004/2005 e nominato a Damasco pochi mesi prima dello scoppio dell’insurrezione, nel 2011, è di pessimo auspicio: “Negroponte è una figura controversa per il suo coinvolgimento nei finanziamenti occulti ai Contras e l’occultamento degli abusi contro i diritti umani commessi da agenti addestrati dalla CIA in Honduras negli anni ottantahttp://it.wikipedia.org/wiki/John_Negroponte

http://www.nytimes.com/2013/08/05/world/middleeast/kerry-picks-former-syria-envoy-as-ambassador-to-egypt.html

Israele e l’esercito egiziano collaborano nel Sinai

http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/10/news/egitto_gruppo_islamico_sinai_colpiti_da_raid-64581076/

e a Gaza

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Egitto-valico-Rafah-con-Gaza-chiuso-da-domani-per-fine-Ramadan_32470408039.html

Israele sta commettendo un errore fatale: destabilizzando ogni singolo paese confinante si ritroverà circondato da un odio inestinguibile. Prima o poi si formerà una coalizione di popoli arabi risoluti a porre fine una volta per tutte alle ingerenze sioniste, sconfiggendo Israele e costringendolo a più miti consigli. Purtroppo Israele non potrà mai accettare una sconfitta e la fine dei suoi sogni egemonici (cf. Grande Israele) e affonderà assieme ai suoi sogni di grandezza.

Intanto il Bahrein si prepara a classificare come terroristi i manifestanti contro il regime, con il sostegno dell’Arabia Saudita, nemica giurata dei fratelli musulmani e dell’Iran

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/12/il-bahrein-si-prepara-al-suo-tamarod-tra-nuovi-decreti-repressivi/680101/

Il precedente algerino si è concluso con 100mila morti – e non c’erano in ballo Suez e la Palestina-Sinai.

I fratelli musulmani non si faranno estromettere dalla vita politica egiziana senza lottare. Sanno che il loro futuro sarebbe la clandestinità, la persecuzione, la tortura, l’imprigionamento, la “sparizione”, come ai tempi di Mubarak e delle sue “forze di sicurezza” addestrate dall’FBI (gli americani pensano davvero che le stesse tecniche impiegate dalla CIA e dall’FBI all’estero non saranno mai impiegate contro di loro?):

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/wikileaks/8314475/WikiLeaks-Egyptian-torturers-trained-by-FBI.html

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Il golpe in Egitto è da considerarsi come un tentativo di congelare la Primavera araba. La Fratellanza ha perso il suo avamposto più importante. Nello stesso tempo i fondi finanziari a disposizione dell’Arabia Saudita, del Kuwait e degli Emirati superano di gran lunga le disponibilità del Qatar che sostiene i Fratelli. Eppure in tutto questo c’è la possibilità di una spirale nuova. Nel triangolo Iran (sciiti) – Arabia Saudita (salafiti) – Turchia (Fratellanza musulmana) può accadere un cambio di alleati piuttosto interessante. Se prima l’Arabia Saudita si univa in alleanza alla Turchia contro il pericolo sciita, ora la base della coalizione può cambiare. A fronte della «reazione» la Fratellanza e gli sciiti possono avvicinarsi. Inoltre la vittoria della reazione in Egitto non è per niente scontata. A differenza di Nasser il generale al-Sisi non ha una propria ideologia. Quanto ai leader liberali e tecnocrati, la loro autorevolezza non basta per mantenere il potere. L’attuale governo dipende dai troppo numerosi player esterni: i miliardari che desiderano far tornare non solo il capitale investito, ma farsi risarcire le perdite subite nella rivoluzione, i militari, i liberali, le minoranze religiose e i radicali – salafiti. Il governo, semplicemente, non potrà durare con tanti interessi da considerare inderogabili.

http://networkedblogs.com/O6y3B

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Obama NON ha tagliato i finanziamenti all’esercito egiziano, la Danimarca ha interrotto ogni forma di collaborazione con il regime golpista, l’Arabia Saudita lo copre d’oro

UN’INVEROSIMILE INTERPRETAZIONE ALTERNATIVA DEGLI EVENTI
L’esercito egiziano, che è sovvenzionato dal Pentagono-Casa Bianca e collabora con Israele in ogni circostanza, sarebbe intervenuto per bloccare una sovversione dell’Egitto da parte della NATO, che è controllata dal Pentagono-Casa Bianca…

http://aurorasito.wordpress.com/2013/08/15/stato-di-emergenza-in-egitto-per-sventare-la-sovversione-della-nato/

Gli islamofobi devono pur trovare un qualche appiglio per giustificare quasi 700 morti (più i 2-300 precedenti). La ragione implode, il fanatismo abbaglia l’intelletto.

I fatti sono che Al Nour (salafiti egiziani) ha appoggiato il golpe e continua a farlo anche dopo i massacri di musulmani:
http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-811a63d0-b287-4178-9fa0-840a2b27862c.html
Gli islamisti salafiti (la destra islamica) sono alleati dei militari contro i fratelli musulmani, non ci si può girare intorno – le loro decisioni parlano per loro:

“Fanno parte del fronte di piazza Tahrir con i giovani Tamarrud soltanto per concorrenza islamica con la Fratellanza: pensano sia il modo migliore per conquistare i cuori e le menti dei tanti musulmani egiziani delusi da Morsi. Il richiamo alla purezza dell’Islam dei primordi da parte di un movimento come quello dei Salafiti che conta secoli di Storia non è argomento di poca suggestione per tutti quei credenti che devono confrontarsi con la corruzione e le storture del consumismo. Anche nel “laico” Egitto”.

http://www.geopolitica-rivista.org/22817/i-salafiti-in-ascesa-nellegitto-del-golpe-laico/

I nemici di Assad e di Hezbollah sono anche nemici di Morsi. Uno potrebbe farci qualche riflessione al riguardo…

Per la nuova Oriana Fallaci e i giornalisti come lei: VERGOGNA! (sugli eccidi in Egitto)

https://twitter.com/stefanofait

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Quello che esportiamo nel mondo arabo (fascismo, armi), prima o poi tornerà a casa.

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Leader mondiali come Barack Obama si erano impegnati a fermare i dittatori “che uccidevano il proprio popolo”. Ricordate come prontamente David Cameron ha inviato aerei della RAF per aiutare a bombardare Gheddafi in Libia? La “protezione dei civili” è sempre stata la prima giustificazione per l’uso di tale forza letale…Ora, quegli stessi leader occidentali rimangono in gran parte in silenzio riguardo agli eccessi di un esercito che è sempre stata la base di potere principale del despota egiziano Hosni Mubarak. Non importa in che modo la si guardi, la soppressione da parte dei militari della Fratellanza Musulmana del governo Morsi è stato un classico colpo di stato. Quelli che cercano di giustificare questo trionfo del potere militare sono inevitabilmente quelli che credono che la legge marziale sia la modalità standard e preferibile in qualsiasi paese arabo….Nessuno pretendeva che la primavera araba potesse assicurare una rapida soluzione ai massicci problemi delle società arabe, ma se la forza militare continuerà ad arrogarsi il diritto di decidere chi possa governare, allora le uccisioni proseguiranno senza sosta.

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2013/jul/27/arab-spring-stifled-by-armies-and-militias

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Un medico ha riferito di aver contato 50 cadaveri prima di fermarsi perché il pavimento dell’ospedale era pieno di corpi e non riusciva a muoversi...I medici del campo presso al moschea di Rabaa al-Adawiya riportano che tutte le vittime sono state colpite alla testa, torace e collo. La precisione dei colpi suggerisce che si trattasse di cecchini. Le autorità hanno invitato i giornalisti occidentali a fare un giro in elicottero prima degli scontri: coincidenza? La strada per l’obitorio di Zeinhom al Cairo è bloccata dalle ambulanze in fila per consegnare i cadaveri della strage di oggi

Patrick Kingsley, corrispondente del Guardian che, a differenza di Vanna Vannuccini, sta facendo il dannato lavoro per cui è stato pagato (twitter)

Intensifying clashes in Egypt leave dozens dead

I morti sono almeno 100. E’ il secondo eccidio di fratelli musulmani in tre settimane. NESSUN AGENTE DI POLIZIA RISULTA ESSERE MORTO. “Nessuno dovrebbe vedere quello che abbiamo dovuto vedere oggi”, ha detto Amr Gamal, un giovane medico alla clinica. “Era come essere in una zona di guerra. C’erano così tanti corpi che non riuscivamo a muoverci. “Le lesioni erano molto precise, il che suggerisce che siano stati colpiti da cecchini“, spiega il dottor Mohamed Lotfy, responsabile delle forniture mediche della clinica. “C’erano fori di proiettile al centro della fronte e nella parte posteriore del cranio. Chi sparava non lo faceva per ferire, ma per uccidere.”

http://www.guardian.co.uk/world/2013/jul/28/egypt-injuries-snipers

BQLQa6ACAAAD6uSQuindicenne ucciso da un colpo sparato dall’alto

Vanna Vannuccini giustifica tranquillamente l’eccidio di decine di civili che protestavano organizzando sit-in (tipico dei terroristi!): “se la sono cercata!”
http://video.repubblica.it/dossier/egitto-caos/il-cairo-vannuccini-militari-decisi-a-chiudere-la-partita-ci-saranno-altri-scontri/136209/134746?ref=HRER3-1

La prego, signora Vanna Vannuccini, ora vada a verificare quanti dimostranti sono morti sotto Morsi. Faccia pure, si prenda il suo tempo. Poi ne parliamo, se avrà ancora il coraggio di difendere la sua vergognosa performance.
Mentre verifica si guardi un po’ i video dei poliziotti che sparano direttamente sulla folla, dei furgoni della polizia che investono i manifestanti e delle persone abbattute a fucilate.
È il prezzo da pagare per la democrazia, quella “vera”? Il fine giustifica i mezzi? E’ normale che la Casa Bianca finanzi generosamente (1 miliardo e mezzo di dollari all’anno) l’esercito che poi uccide dei dimostranti che occupano una piazza davanti a una moschea o a un mausoleo? E’ normale che, pur essendo tenuta per legge a erogare prestiti o finanziamenti in caso di colpo di stato si rifiuti di definire se questo sia stato un golpe o meno – “non diremo che è un golpe, non diremo che non lo, non diremo niente” (funzionario della Casa Bianca al New York Times), in modo da poter procedere?
Morsi ha mai anche solo minacciato di fare qualcosa del genere?
Chi veniva torturato e ucciso sotto Mubarak, alleato dell’Occidente? Sì, proprio i fratelli musulmani (non lo può non sapere, se fa la corrispondente dal Cairo).
Le ha mai attraversato l’anticamera del cervello il sospetto che le forze armate abbiano pianificato questo golpe dal momento in cui Morsi è arrivato al potere ed abbiano usato il loro controllo dell’economia, delle forniture di carburante e alimentari, dell’amministrazione pubblica, del sistema giudiziario, ecc. per preparare la sua caduta?
Forse gli alti ufficiali dell’esercito erano un tantino – giusto una stilla – dispiaciuti di aver perso il controllo totale del paese dopo la caduta di Mubarak?
Le sembra uno scenario vagamente plausibile o è puro complottismo?

Complottismo come quello dei media sulla Libia
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/21/menzogne-sulla-libia-preludio-alle-menzogne-sulla-siria/

e sulla Siria?

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/31/loccidente-e-la-destabilizzazione-della-siria-1957-2011-articolo-del-guardian/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/24/leader-della-rivolta-anti-assad-condivide-le-mie-preoccupazioni-sulla-siria/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/12/27/la-primavera-araba-la-siria-e-lindustria-del-bene-r-fisk-the-independent-24-12-12/

Come molti occidentali preferirebbero risolvere il problema islamico

Che gliene importa a lei se il governo era democraticamente eletto, se c’erano delle elezioni a settembre, se l’esercito ha già ucciso, a varie riprese, tra i 100 e i 200 sostenitori di Morsi che chiedevano il ripristino della democrazia, sequestrato un presidente eletto di cui non si sa più nulla, arrestato decine di leader del partito, continuando a modificare le accuse, definito TERRORISTI, i manifestanti anti-golpe e chiesto alla folla di appoggiare in toto la sua opera di liquidazione della protesta, in perfetto stile fascista.

Sa cosa ha avallato? D’ora in poi i militari golpisti continueranno a massacrare vittime innocenti e a giustificare le loro azioni spiegando che erano islamisti-alqaedisti-terroristi e che stanno prendendo parte attiva nella Guerra al Terrore.
Proprio come sta facendo Assad. Peccato che in Siria al-Nusra ci sia effettivamente e faccia uso di autobombe, mentre in Egitto I SALAFITI SONO CONTRO MORSI. Non le sembra strano come gli integralisti finiscano quasi sempre per fare un favore all’Occidente o a Israele: es. Vittorio Arrigoni? Non le sembra strano che il nuovo regime accusi Morsi di essere stato complice di Hamas, il nemico di Israele?

Vanna Vannuccini, si può essere ostili ai fratelli musulmani senza dimenticare che sono esseri umani e sono cittadini ai quali va riconosciuto il loro diritto di protestare senza che le forze dell’ordine e le forze armate li massacrino, specialmente se non hanno dimostrato alcuna volontà di usare la violenza (mica sono scemi: a mani nude contro mitragliatori e carri armati?). Capisco che lei ha una certa età ma, per Dio, questo non è il Cile o il Guatemala e non siamo negli anni della Guerra Fredda dove tutto era giustificabile nella lotta al comunismo [no, non lo era nemmeno allora]!

Si è accorta che persino la sua collega giornalista era imbarazzata e le ha dato la possibilità di esprimere una condanna dell’eccidio? Mai lei no, lei è della vecchia scuola (la scuola Diaz?).
Chiunque approvi o minimizzi quest’ennesimo massacro dovrebbe vergognarsi del livello di corruzione e degrado della sua coscienza e del suo intelletto.
Le stesse forze che ora uccidono i fratelli musulmani presto o tardi saranno occupati a fare lo stesso con i dimostranti “che piacciono a noi”, quelli fighetti, occidentalizzati, quelli che sono come noi e quindi sono OK.
Ci siamo già dimenticati dei blindati che hanno schiacciato i cristiani copti, a Maspero, il 9 ottobre 2011? 26 morti.
“Liberali” egiziani: quando toccherà a voi, chi vi difenderà, imbecilli burattini?

E i lavoratori in sciopero non saranno risparmiati. Qui mi rivolgo a quei marxisti che “sono islamici e quindi nemici della sinistra”. Vergogna pure a voi! Non sono lavoratori oppressi anche i fratelli musulmani? Non si oppongono al neoliberismo pure loro? Non stanno difendendo il welfare con le unghie e con i denti come noi?
Non sono nostri fratelli, per Dio?

Mubarak è tornato e si chiama Sisi. La primavera araba è ufficialmente morta. Comincia l’inverno arabo. L’estate arriverà, un giorno, dopo che molto altro sangue sarà stato versato.

Complimenti, Obama, hai dato il tuo benestare assicurando all’esercito che i soldi arriveranno (oltre a quelli dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, sempre felici di sostenere economicamente la democrazia nel mondo).
Adesso le tue mani sono insanguinate anche di sangue egiziano.
Premio Nobel per la Pace!

La democrazia vale solo se vince chi vogliamo noi?
Quanti morti prima che si possa chiamare golpe questo golpe?
Quanti morti prima che si possano chiamare mostri i golpisti, come è stato fatto quasi subito in Libia e Siria o persino in Costa d’Avorio?
Quanti morti prima che Amnesty International e Human Rights Watch trovino qualcosa da eccepire?
La soglia si alza di molto perché le forze armate egiziane sono in eccellenti rapporti con Washington e Tel Aviv e perché si tratta, in fondo, di musulmani e musulmani fa rima con subumani?

Non avevano famiglie che li aspettavano a casa questi manifestanti uccisi? Quanto uno le rogne se le va a cercare…vero Vanna Vannuccini? Se in piazza ci fosse un manifestante vicino al suo cuore, e se fosse ucciso da militari o forze antisommossa europee cambierebbe qualcosa Vanna Vannuccini?

Tranquilla, Vanna Vannuccini, lei è in buona compagnia tra gli apologeti della dittatura e dei crimini contro l’umanità.
C’è il suo degno collega Bernardo Valli, che non si è mai tirato indietro quando c’era da dare manforte alla propaganda pro-guerre umanitarie e che è ancora convinto che in Libia ora sia finalmente tutto a posto, tranne qualche sporadico inconveniente.
C’è anche Gad Lerner
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/04/egitto-allinferno-e-oltre-corriere-della-sera-gad-lerner-travolti-da-un-bisogno-di-degrado-morale-filo-golpista/
Ci sono anche centinaia di migliaia di giovani egiziani che davvero hanno creduto che lo stesso esercito di Mubarak che controlla fino al 40% dell’economia e viene foraggiato da Washington improvvisamente si fosse convertito alla democrazia (più stupidi di così si muore…infatti):
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/05/il-vincitore-del-premio-darwin-2013-ela-folle-folla-di-piazza-tahrir-un-bellapplauso/

Io invece a questo gioco al massacro non ci sto e la storia condannerà voi, se non ci penseranno le vostre coscienze:
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/07/09/poi-sono-venuti-per-i-musulmani-ma-io-non-ho-parlato-perche-non-ero-un-musulmano/

Io sto con l’Unione Africana, che non riconosce il nuovo regime. Bravi africani, esportate la democrazia qui da noi, che ce n’è bisogno!

Sarebbe stato meglio se la Vannuccini se ne fosse restata a fare la corrispondente in Germania, tra tè e pasticcini. Anzi, forse il giornalismo lo doveva lasciar fare a chi comprende il significato di termini come “approfondimento”, “riscontro”, “verifica”, “inchiesta”, “sul campo”, “propaganda”, “golpe”, “democrazia”, “libertà di dissenso”, “stato di diritto”, “diritto alla vita” e altre quisquilie.

Vanna Vannuccini, lei mi imbarazza. Non mi posso vergognare al posto suo. Ci pensi lei.

Reichstag o Golfo del Tonchino? Tutti e due! (un ripassino sul futuro dell’Occidente)

police-state-swat-when-did-this-become-this

Tsarnaev incriminato per uso di armi distruzione di massa [pentole a pressione esplosive! Attenti quando cuocete i cavolfiori: potrebbe esserci un drone sopra caosa vostra]

Adnkronos

La cellula terroristica, secondo le fonti della polizia, “era supportata da Al Qaeda in Iran, ma non ci sono prove di un coinvolgimento di Teheran”. Obiettivo, un convoglio in partenza dal territorio canadese e diretto negli Stati Uniti

Repubblica 22 aprile 2013

[CASUALMENTE, proprio quando il primo ministro neocon canadese Harper cercava di accelerare la promulgazione di una contestatissima nuova legge anti-terrorismo che elimina il fondamentale diritto di rimanere in silenzio per non auto-incriminarsi]

Alti funzionari del governo hanno distorto i fatti e ingannato l’opinione pubblica americana circa gli eventi che hanno portato al pieno coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam.

Quei complottisti picchiatelli dell’Istituto Navale degli Stati Uniti, Accademia Navale di Annapolis

http://www.usni.org/magazines/navalhistory/2008-02/truth-about-tonkin

Pensate alle conseguenze di un altro massiccio attacco (terroristico) negli Stati Uniti – magari la detonazione di una bomba radiologica o sporca, oppure di una mini bomba atomica o un attacco chimico in una metropolitana. Uno qualunque di questi eventi provocherebbe morte, devastazione e panico su una scala tale che al confronto l’11 settembre apparirebbe come un timido preludio. Dopo un attacco del genere, una cappa di lutto, melanconia, rabbia e paura resterebbe sospesa sulle nostre vite per una generazione. Questo tipo di attacco è potenzialmente possibile. Le istruzioni per costruire queste armi finali si trovano su internet ed il materiale necessario per costruirle lo si può ottenere pagando il giusto prezzo. Le democrazie hanno bisogno del libero mercato per sopravvivere, ma un libero mercato in tutto e per tutto – uranio arricchito, ricino, antrace – comporterà la morte della democrazia. L’armageddon è diventato un affare privato e se non riusciamo a bloccare questi mercati, la fine del mondo sarà messa in vendita. L’11 settembre con tutto il suo orrore, rimane un attacco convenzionale. Abbiamo le migliori ragioni per avere paura del fuoco, la prossima volta. Una democrazia può consentire ai suoi governanti un errore fatale – che è quel che molti osservatori considerano sia stato l’11 settembre – ma gli Americani non perdoneranno un altro errore. Una serie di attacchi su vasta scala strapperebbe la trama della fiducia che ci lega a chi ci governa e distruggerebbe quella che abbiamo l’uno nell’altro. Una volta che le aree devastate fossero state isolate ed i corpi sepolti, potremmo trovarci, rapidamente, a vivere in uno stato di polizia in costante allerta, con frontiere sigillate, continue identificazioni e campi di detenzione permanente per dissidenti e stranieri. I nostri diritti costituzionali potrebbero sparire dalle nostre corti, la tortura potrebbe ricomparire nei nostri interrogatori. Il peggio è che il governo non dovrebbe imporre una tirannia su una popolazione intimidita. La domanderemmo per la nostra sicurezza. E se le istituzioni della nostra democrazia fossero incapaci di proteggerci dai nostri nemici, potremmo andare anche oltre e farci giustizia da soli. Abbiamo una tradizione di linciaggi in questa nazione e quando la paura e la paranoia ci saranno entrati nelle ossa, potremmo finire per ripetere i peggiori episodi del nostro passato, uccidendo i nostri vicini, i nostri amici.

Michael Ignatieff, New York Times Magazine, il 2 maggio 2004

Il massacro di Boston è la terza atrocità di massa in meno di 12 mesi (Colorado e Newtown sono state le prime due). Non sembrano esserci precedenti per una serie del genere, neppure negli Stati Uniti. Il cinico/scettico/pensatore non-ovino potrebbe avere il sospetto che ci si trovi di fronte ad un qualche tipo di condizionamento, sul modello della storicamente documentata “strategia della tensione”. Lo schieramento di quasi 10mila agenti paramilitari in un’area metropolitana (sebbene il sospetto si trovasse a oltre 10 km di distanza dal centro di Boston), in uno stato di legge marziale di fatto, è sicuramente senza precedenti.

Il caso più recente: un diciannovenne – se è veramente il colpevole – fa esplodere delle bombe in un luogo pubblico intensamente videosorvegliato, manda un tweet in cui dice a tutti di mettersi al sicuro, poi va in giro per la città, la sera va a una festa e gli amici lo vedono rilassato; non si procura soldi, non si preoccupa di avere una macchina pronta per la fuga,  non pensa minimamente al suicidio e non comunica alcun messaggio politico di alcun genere in nessuna forma. È incosciente di ciò che ha fatto.

Uno psicopatico non si comporterebbe così. Un fanatico non si comporterebbe così.

Lo schema è pressoché identico in tutti e tre gli episodi: tutti incensurati, non esiste una storia pregressa di violenza, non c’è indottrinamento ideologico che spinga alla violenza (persino nel caso di Tamerlan, non è provato che gli account fossero i suoi – ce ne sono tanti a suo nome, ma ad ogni modo il fratellino era un giovane amato da tutti che assisteva volontariamente i disabili), sono ragazzi di successo, molto stimati da amici ed insegnanti, sono impegnati nel volontariato, non hanno mostrato di aver accumulato risentimento verso la società o qualcuno in particolare. Il più “problematico” – Adam Lanza – era geniale, timido e introverso, ma non era infelice e né i genitori, né i parenti, né gli amici, né gli insegnanti avevano mai pensato che avesse bisogno di psicoterapia, anche perché non aveva mai creato alcun inconveniente.

Poi, ad un tratto, senza alcuna spiegazione, questi tre ragazzi si sono trasformati in zombie assassini con eccellenti capacità operative.

Questo è piuttosto il comportamento di qualcuno la cui mente è stata sdoppiata (personalità multiple) in un Dr. Jekyll ed in un Mr. Hyde con tecniche sviluppate a partire dalle pratiche e sperimentazioni illegali effettuate dalla CIA (dagli anni Cinquanta in poi) e documentate dalla stampa americana:

http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/06/15/AR2005061502685.html

http://www.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,2008962_2008964_2008992,00.html

http://www.examiner.com/article/secret-mind-control-program-project-mkultra

È probabilmente significativo che Dzhokar Tsarnaev fosse inquieto perché recentemente aveva avuto ben tre incubi in cui vedeva la popolazione americana “zombificarsi”, quasi che il suo inconscio lo stesse mettendo in guardia.

La programmazione sta funzionando a meraviglia: la popolazione è terrorizzata ed accoglie a braccia aperte, festante, la deriva autoritaria. Qualche altro eccidio e non resterà nessuno disposto ad opporsi a misure eccezionali:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/04/22/stati-uniti-di-polizia-la-fase-finale-della-guerra-al-terrore-e-cominciata/

Intanto l’FBI continuerà a collaborare con tutti i potenziali terroristi, come fa almeno dal primo attentato al World Trade Center, nel 1993 – ufficialmente per sventare i complotti ma, occasionalmente, se l’opinione pubblica necessita di una spintarella:

http://www.nytimes.com/2012/04/29/opinion/sunday/terrorist-plots-helped-along-by-the-fbi.html?pagewanted=all&_r=3&

http://www.nytimes.com/1993/10/31/nyregion/bomb-informer-s-tapes-give-rare-glimpse-of-fbi-dealings.html?pagewanted=all&src=pm

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/21/lfbi-organizza-e-sventa-la-maggior-parte-degli-attentati-terroristici-islamici-sul-suolo-americano-ricerca-della-ucla/

Tutti si aspettano che questo attentato darà il via ad una nuova ondata di misure di “sicurezza” (= liberticide).

Già ora la Bill of Rights (incluso il fondamentale habeas corpus) è interpretabile, non vale per cittadini americani all’estero e Obama ha solamente assicurato che la garantirà sul suolo americano (a sua discrezione). Non sappiamo se sia questa la sua intenzione e non sappiamo se chi verrà dopo di lui sarà così “auto-disciplinato”. Sappiamo che il ministro della Giustizia americano (Attorney General) rivendica con nonchalance il diritto di assassinare cittadini americani con i droni sul suolo americano (!!!)

http://www.huffingtonpost.com/2013/03/05/us-drone-strike_n_2813857.html

È antiamericano affermare che una tale rivendicazione è offensiva e preoccupante e rimanda la memoria all’arbitrio sulla vita e la morte dei cittadini caratteristico delle dittature anticomuniste e comuniste?

È antiamericano indignarsi (e preoccuparsi) alla notizia che tutte le comunicazioni saranno monitorate ed archiviate (Operazione Vento Stellare)

http://en.wikipedia.org/wiki/Stellar_Wind_%28code_name%29

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/21/utah-2013-dal-grande-fratello-allimmenso-fratello/

ed alla notizia che si applica la legge marziale a Boston e la gente festeggia nelle strade, senza capire le sue implicazioni?

La constatazione che l’America sta diventato uno stato di polizia orwelliano può essere rassicurante solo per gli stolti e gli ignoranti. Chiunque abbia anche solo un minimo senso della storia non può che sentirsi inquieto e minacciato, specialmente se vive in quella che è, a tutti gli effetti, una colonia degli Stati Uniti:

http://www.repubblica.it/esteri/2013/04/21/news/usa_11_miliardi_per_adeguare_le_atomiche_agli_f-35-57197605/?ref=HREC1-6

Molti sanno qual è la destinazione finale di tutto questo, ma troppi non hanno il coraggio di dire quello che pensano, purtroppo.

campi-di-concentramento-congresso-stati-uniti

Allegate potrete trovare le informazioni che avete richiesto riguardo alla politica ed alle linee guida dell’esercito in merito all’istituzione di un programma di lavoro carcerario per civili e di campi di prigionia civili in installazioni militari. Queste informazioni non sono ancora state pubblicate (sono in corso di stampa), comunque, questi programmi sono stati finanziati, hanno ottenuto l’assegnazione del relativo personale e riflettono l’attuale politica dell’esercito. Spero che troverete queste informazioni utili,

Cordiali saluti,

Sinceramente vostro

BILL HEFNER

Membro del Congresso

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/10/amerika/

DISOCCUPAZIONE IN AMERICA

La disoccupazione americana è molto più elevata delle statistiche ufficiali. Prova ne sia il fatto che la popolazione aumenta (+ 10 milioni tra il 2009 ed il 2013) mentre il numero di occupati resta pressoché invariato (147 milioni nel 2007 – 142 milioni nel 2009 – 142 milioni nel 2012 – 143 milioni nel 2013 e moltissimi sono precari ma vengono conteggiati come occupati):

http://www.bls.gov/home.htm

Il dato dei disoccupati e dei sotto-occupati si aggira verosimilmente intorno al 22%:

http://www.nypost.com/p/news/business/how_nation_true_jobless_rate_is_N4E6MjtfhnMcCi537pucaJ

http://www.shadowstats.com/alternate_data/unemployment-charts

http://www.usnews.com/opinion/mzuckerman/articles/2013/02/01/mort-zuckerman-how-we-can-end-our-modern-day-depression

il prossimo anno, grazie ai terribili tagli concordati con i repubblicani (75mila miliardi di dollari sottratti all’economia ed ai consumatori), le cose peggioreranno ulteriormente, i sussidi si esauriranno e ci saranno indubbiamente le prime rivolte. Ora sappiamo che aspetto avranno le città americane in cui i primi “scalmanati” protesteranno violentemente contro il disastro socio-economico causato dalle oligarchie finanziarie e da politici fin troppo accondiscendenti. Gli indignati nonviolenti del movimento Occupy Wall Street hanno già subito innumerevoli vessazioni. Ma questo è nulla rispetto a quel che attende i giovani americani (ed europei?) se sceglieranno la strada della violenza e non della politica attiva e del coinvolgimento dell’intera popolazione in proteste pacifiche e scioperi nazionali (insubordinazione di massa). 

gardenplot

http://fanuessays.blogspot.it/2011/11/garden-plot-e-rex-84-le-origini-del.html

POLITICA ESTERA

La strategia del “taglio netto” deve contemporaneamente “rendere sicuro il confine settentrionale” di Israele e “indirizzarsi ad una strategia classica di equilibrio di potenza”, ovviamente a vantaggio del Paese: per fare questo, Israele deve essere pronta non solo a colpire le infrastrutture siriane in Libano, ma affermare il concetto che il territorio siriano non è inviolabile e, ove le azioni dirette in Libano non bastino, “colpire obiettivi selezionati nella Siria stessa”. Per quanto riguarda il perseguimento di un equilibrio fondato sulla potenza, il documento ipotizza la creazione di un “asse naturale” strategico fra Turchia, Israele, Giordania e Iraq centrale, che ridisegni la mappa del Medio Oriente a scapito della Siria. Per fare ciò, fra le varie cose da fare, si legge che sarà utile “distogliere l’attenzione della Siria usando elementi dell’opposizione libanese per destabilizzare il controllo siriano del Libano”.

http://www.clarissa.it/editoriale_int.php?id=173&tema=Divulgazione

«La Siria sfida Israele sul suolo libanese. Un approccio efficace, con cui gli americani potrebbero simpatizzare, prevede che Israele acquisisca l’iniziativa strategica lungo i suoi confini settentrionali impegnando Hezbollah, Siria e Iran»

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/11/24/il-principe-delle-tenebre-spiega-gaza-e-solo-laperitivo/

Quel che Israele fa nel Medio Oriente, gli Stati Uniti+NATO lo stanno facendo su scala mondiale. L’unico problema è che gli obiettivi della piccola potenza non coincidono più con quelli della grande potenza e le divergenze tra bulli difficilmente si risolvono a vantaggio del bullo più piccolo.

 

POLITICI AMERICANI CHE NON CREDONO PIÙ ALLA VERSIONE UFFICIALE DELL’11 SETTEMBRE

Sono i presidenti della Commissione 911, un ex capo dell’antiterrorismo statunitense, il consigliere-capo della commissione 911, il presidente dell’inchiesta ufficiale del Congresso sull’11 settembre, nonché una pletora di agenti, non solo dell’FBI, citati da Richard Clarke.

Richard Clarke, l’ex zar dell’antiterrorismo americano, ha ammesso che i terroristi dell’11 settembre sono stati aiutati da elementi deviati del governo americano e da alcune figure dell’establishment saudita e ha fatto i nomi:

http://www.youtube.com/watch?v=bl6w1YaZdf8&lr=1

Qui una sintesi dell’evidenza raccolta dalle inchieste del Congresso americano che rafforzano la versione dei fatti di Clarke (sono tutti atti ufficiali riportati dalla stampa)

http://www.historycommons.org/timeline.jsp?timeline=complete_911_timeline&investigations:_a_detailed_look=911CongressionalInquiry

Il senatore Bob Graham pretende che si riapra l’inchiesta per stabilire il livello di complicità saudita e del governo americano:

http://www.huffingtonpost.com/bob-graham/911-saudi-arabia_b_1868863.html

Membri della Commissione sull’11-9 hanno notato che, “ il sospetto di cattivo comportamento [del Pentagono] divenne così profondo tra i 10 membri della Commissione che, in un incontro segreto alla fine del suo mandato nell’estate 2004, si discusse se riferire della questione al Dipartimento di Giustizia per un’indagine criminale” [17]. Il senatore Mark Dayton ha affermato che gli ufficiali del NORAD “ hanno mentito al popolo americano, hanno mentito al Congresso e hanno mentito alla vostra Commissione sull’11-9 in modo da creare una falsa impressione di competenza, comunicazione e protezione del popolo americano” [18].

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=4139

Per chi ha veramente voglia di informarsi:

http://www.amazon.com/Intelligence-Matters-Arabia-Failure-Americas/dp/0700616268

http://www.amazon.com/Disconnecting-Dots-How-Allowed-Happen/dp/0984185852

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New Orleans

LA TRAGICA FINE DEGLI INTELLETTUALI PROGRESSISTI

Quando il capitalismo entra nella sua fase degenerativa (neoliberista), comincia a cannibalizzare (letteralmente) la popolazione intraprendendo iniziative militari sempre più spericolate e sconsiderate. Il budget viene affondato da un eccesso di spese militari, sprechi clientelari (incluso l’acquisto di titoli privi di valore per salvare banche zombie) e da entrate in continuo calo, a causa di un’economia che opera molto al di sotto del suo potenziale. Per allineare i bilanci, i governi tagliano il welfare invece di cercare di recuperare i soldi sottratti all’economia dal sistema finanziario (Tobin Tax + abolizione dei paradisi fiscali, anche con la forza se necessario). Si innesca un circolo vizioso che comporta un vero e proprio omicidio di massa (suicidi, malnutrizione, incidenti dovuti a stress ed indebolimento, aumento del tasso di violenza). Queste sono politiche economiche smaccatamente fasciste e sono il preludio al fascismo vero e proprio, che non tarderà a manifestarsi in tutta la sua virulenza. Manca solo un incendio del Reichstag. Arriverà. Come i socialdemocratici tedeschi dell’epoca di Weimar, i progressisti americani stanno adottando misure repressive che torneranno molto utili al prossimo governo autoritario, democraticamente eletto. Non ci sarà da sorprendersi se molti intellettuali progressisti che hanno celebrato le due amministrazioni Obama faranno una brutta fine, come spesso accade agli utili idioti (es. socialdemocratici dopo l’avvento di Hitler).

theClassroom1

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/07/12/heliofant-i-pet-goat-ii-il-nostro-futuro/

Ferdinando Imposimato sull’11 settembre e sul rischio di un altro 11 settembre (in inglese)

sottotitoli tradotti

Scusate, non ho davvero il tempo di tradurre il testo. Arrangiatevi! ;oppp
http://translate.google.com/

Qui dettagli (IN ITALIANO) sull’impegno di Imposimato nella ricerca della verità sull’11 settembre.

NON SIETE OBBLIGATI A LEGGERE I POST CHE GIUDICATE COMPLOTTISTI. EVITATE COMMENTI SUPERFLUI. CONTINUATE PURE PER LA VOSTRA STRADA. IL MONDO E’ BELLO PERCHE’ E’ VARIO. GRAZIE!

N.B. Come qualunque ricercatore serio, ho anch’io al mio attivo uno studio su un aspetto controverso dell’11 settembre. Riguarda il cosiddetto top gun di Al-Qaeda (braccia rubate al nomadismo beduino):

http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/hani-hanjour-luomo-che-non-cera-11.html

Ho già spiegato in varie occasione che l’ipotesi che mi convince di più è quella secondo cui sull’autoattentato americano – che doveva essere su scala ridotta – si sia inserito brillantemente (da un punto di vista prettamente tecnico) il Mossad. Dunque Bush era genuinamente scioccato quando ha ricevuto la notizia che anche il Pentagono era stato colpito. Questa è un’altra ragione per cui Israele è spacciato.

Passando a figure ben più illustri della mia ed anche più lucide (quando venni a sapere dell’attentato era notte, ero in Giappone ed ero così eccitato e sconvolto che corsi via in bici verso casa, senza rendermi conto che il proprietario dello stradino che usavo come scorciatoia era rientrato ed aveva rimesso la catenella attraverso detto stradino: KATAPUM!)…

Ferdinando Imposimato: magistrato, politico e avvocato italiano. Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione. Si è occupato della lotta alla mafia, alla camorra, al terrorismo: è stato il giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento Moro (1978), l’attentato a Wojtyla (1981), l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdinando_Imposimato

The 9/11 attacks were a global state terror operation permitted by the administration of the USA, which had foreknowledge of the operation yet remained intentionally unresponsive in order to make war against Afghanistan and Iraq.

To put it briefly, the 9/11 events were an instance of the strategy of tension enacted by political and economic powers in the USA to seek advantages for the oil and arms industries. Italy too was a victim of the “strategia della tensione” of the CIA, enacted in Italy from the time of the Portella della Ginestra massacre in Sicily in 1947 until 1993.

There is much evidence of this strategy, both circumstantial and scientific. The reports of the National Institute of Standards and Technology (NIST), November 20, 2005, set forth the following conclusions. The airplanes that struck each of the twin towers caused a breach as well as an explosion evidenced by a giant fireball. The remaining jet fuel flowed onto the lower floors, sustaining the fires. The heat from the fires deformed the building structures and both towers collapsed completely from top to bottom. Very little that was of any size remained after these events except steel as well as aluminum fragments and the pulverized dust from the concrete floors. World Trade Center 7 also collapsed–in a way that was inconsistent with the common experience of engineers. The final NIST report claimed that the plane strikes against the twin towers were responsible for all three building collapses: WTC1, WTC2 and WTC7. All three buildings collapsed completely, but Building 7 was not hit by a plane. WTC7’s collapse violated common experience and was unprecedented.

The NIST report does not analyze the actual nature of the collapses. According to experts at the Toronto Hearings (Sept. 8-11, 2011), the collapses had features that indicate controlled explosions. I agree with architect Richard Gage and engineer Jon Cole, both highly experienced professionals, who have arrived at their conclusions through reliable tests, scientific proof, and the visual testimony of people above suspicion, including firefighters and victims. The authoritative theologian David Ray Griffin has described very precisely why the hypothesis of controlled demolition should be taken into consideration. Various witnesses heard bursts of explosions.

According to NIST the collapse of Building 7 was due to fires provoked by the collapse of the twin towers. Chemist and independent researcher Kevin Ryan, however, has demonstrated that NIST gave contradictory versions of the collapse of Building 7. In a preliminary report NIST declared that WTC7 was destroyed because of fires provoked by diesel fuel stored in the building, while in a second report this fuel was no longer considered the cause of the building’s collapse. Additional comments on the NIST version of events have been made by David Chandler, another expert witness at the Toronto Hearings. Despite NIST’s claim of three distinct phases of collapse, Chandler pointed out that many available videos show that for about two and a half seconds the acceleration of the building cannot be distinguished from freefall. NIST has been obliged to agree with this empirical fact as pointed out by Chandler, and now understandable by everyone.

Peter Dale Scott, another witness at the Hearings, demonstrated that there was a systematic CIA pattern of withholding important information from the FBI, even when the FBI would normally be entitled to it. Furthermore, there is additional evidence against George Tenet and Tom Wilshire. According to the former White House chief of antiterrorism, Richard Clarke (interview given on French and German TV as part of a documentary by Fabrizio Calvi and Christopf Klotz, August 31, 2011 as well as the interview with Calvi and Leo Sisti, “il fatto quotidiano”, Aug. 30, 2011) the CIA was aware of the imminent attack of 9/11. Moreover, since 1999 the CIA had investigated Khalid al-Mihdhar and Nawaf al-Hamzi, both Saudis who were associated with the American Airlines plane that hit the Pentagon. The CIA had been informed that Khalid al-Mihdhar and Nawaf al-Hamzi had arrived in the USA in early 2000. It is legitimate to deduce that Tenet, chief of the CIA, and Wilshire, according to Peter Dale Scott a “key figure” in Alec Station blocked the efforts of two FBI agents—Doug Miller and Mark Rossini—to notify the FBI center that one of the participants in the Kuala Lumpur meeting, al-Mihdhar, got a US visa through the United States consulate in Jeddah. Professor Scott, basing himself on Kevin Fenton’s research, mentions 35 different occasions when the hijackers were protected in this fashion, from January of 2000 to September 5, 2001. With reference to the earlier of these incidents, the motive of this protection was evidently, according to Fenton, “to cover a CIA operation that was already in progress.”

Further circumstantial evidence against Tenet and Wilshire is the following. On July 12, 2001 Osama bin Laden was in American Hospital in Dubai. He was visited by a CIA agent. This information was given to Le Figaro, which also reported that bin Laden had been operated on in this hospital, having arrived from Quetta, Pakistan. This information was confirmed by Radio France International, which disclosed the name of the agent who met bin Laden—Larry Mitchell. Tenet and Wilshire, aware of the presence of bin Laden in the United Arab Emirates, failed to have him arrested and extradited, although FBI and CIA documents held him responsible for massacres in Kenya and Tanzania.

Insider trading is further strong evidence against the CIA, FBI and the US government. Articles by Professor Paul Zarembka, as well as by Kevin Ryan and others, prove such insider trading took place in the days immediately prior to the attacks. Yet this insider trading has been denied by the FBI and the 9/11 Commission.

Additional evidence against the CIA and the US administration is the following. Atta, at least since May 2000, was under CIA surveillance in Germany, according to the 9/11 Commission, both because he was accused since 1986 of attempts against Israel and because he had been surprised while purchasing great quantities of chemical products for use in explosives in Frankfurt (The Observer, Sept. 30, 2001). He was investigated by the Egyptian Secret Service and his cellular phone tapped. On November of 1999 Mohammed Atta left Hamburg, went to Karachi, Pakistan and then to Kandahar. Here he met bin Laden and Sheikh Omar Saeed (Homeland Security Global Security.org, “Movements of Mohammed Atta”). After June 2000 the USA continued to monitor Atta, intercepting his conversations with Sheikh Khalid Sheikh Mohammed, considered the director of 9/11, who lived in Pakistan.

Strong evidence that the CIA was aware of Atta’s irregular movements from the USA to Europe and within the USA is the declassified CIA document sent by the Agency to G. W. Bush (President’s Daily Brief). This document, dated August 6, 2001, says: “Bin Laden Determined to Strike in US.” It continues: “Clandestine, foreign government, and media reports indicate bin Laden since 1997 has  wanted to conduct terrorist attacks in the United States. Bin Laden implied in U.S. television interviews in 1997 and 1998 that his followers would follow the example of World Trade Center bomber Ramzi Yousef, and ‘bring the fighting to America.’

After US missile strikes on his base in Afghanistan in 1998, bin Laden told followers he wanted to retaliate in Washington, according to a foreign intelligence service. An Egyptian Islamic Jihad operative told an agent of a foreign intelligence service at the same time that bin Laden was planning to exploit the operative’s access to the US to mount a terrorist strike…. A clandestine source said in 1998 that a bin Laden cell in New York was recruiting Muslim-American youth for attacks. This document proves that the CIA, FBI, as well as President Bush, knew by August 6, 2001, who had operative access: Atta. No one enjoyed such access to the US as Atta. But the CIA, FBI and Bush did nothing to stop him. I have collected in Italy evidence that the Iraq War was decided on by the U.S. government before the 9/11 attacks with the help of the Italian Secret Service. According to Michel Chossudovsky, the 9/11 attacks were used as a pretext for war, having had as background the many years of CIA creation of, and support for, the terrorist network now known as al Qaeda.

TODAY THERE IS A DANGER OF A NEW “PREVENTIVE WAR” AGAINST IRAN BY THE USA. THIS COULD BE TERRIBLE FOR THE PEOPLE OF THE WORLD AND COULD EVEN DESTROY A LARGE PART OF HUMANITY. The only possibility for achieving justice is to submit the best evidence concerning the involvement of specific individuals in 9/11 to the Prosecutor of the International Criminal Court and ask him to investigate according to the articles 12, 13, 15 and 17, letters a and b, of the Statute of the ICC, recalling also the preamble of the Statute:

Recognizing that such grave crimes threaten the peace, security and the well being of the world,

Affirming that the most serious crimes of concern to the international community as a whole must not go unpunished and that their effective prosecution must be ensured by taking measures at the national level and by enhancing international cooperation,

Determined to put an end to impunity for the perpetrators of these crimes and thus to contribute to the prosecution of such crimes,

Recalling that the duty of every state to exercise its jurisdiction over those responsible for international crimes, …”

Ferdinando Imposimato, Letters, September 2012 – Journal of 9/11 Studies

Breivik, o dell’irrefrenabile bisogno di semplificare la realtà

piantina a cura di Mario Giuliano

Da tre a cinque terroristi con pistole e fucili. Potrebbero esserci anche degli esplosivi sull’isola”. Così gli agenti di polizia di Nordre Buskerud e i capi delle squadre d’emergenza descrivevano la situazione mentre si dirigevano verso Utoya il 22 luglio. Ora si è scoperto che la polizia forniva ancora questa interpretazione della situazione non solo mentre si recava ad Utoya, ma anche parecchio tempo dopo che Anders Behring Breivik era stato arrestato.

http://it.paperblog.com/i-testimoni-breivik-non-agi-da-solo-547838/

Così riporta un articolo del Guardian: Anders Breivik si è detto sorpreso di non essere stato ucciso o comunque fermato dopo l’esplosione dell’automezzo nel centro di Oslo. Si aspettava di essere ucciso lungo il tragitto che l’avrebbe portato a Utoya, per compiere la strage

http://it.paperblog.com/breivik-sorpreso-di-non-essere-stato-ucciso-prima-della-strage-di-utoya-oslo-503686/

Nel terzo giorno del processo che lo vede imputato per le stragi di Oslo e Utoya, Anders Breivik si e’ rifiutato di fare i nomi di eventuali complici. Non voglio fornire informazioni che potrebbero portare all’arresto di altri“, ha affermato l’estremista di destra, che e’ apparso piu’ nervoso e ostile di ieri. Nel suo manifesto di 1.500 pagine, diffuso il giorno delle stragi, il 33enne aveva scritto di aver fondato l’ordine dei Cavalieri Templari a Londra nel 2002 insieme ad altre tre persone. Nomi a cui la polizia norvegese non e’ mai riuscita ad arrivare.
http://it.paperblog.com/breivik-non-faro-mai-i-nomi-dei-miei-complici-1038303/

Ma facciamo pure finta che sia tutto a posto, tutto chiaro, tutto concluso (non che l’ignoranza possa servire a salvare qualcuno di noi e dei nostri cari, anzi):
http://fanuessays.blogspot.it/2011/11/breivik-pensavo-fosse-amore-patrio.html

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