Gli italiani lo fanno meglio (il libero pensiero)

11391289_10203846974328698_48258326360788151_nRussia-Ukraine-Report-46

Gli italiani si distinguono per la capacità di resistere alla grancassa mediatica pro-NATO e anti-russa
Chi l’avrebbe mai detto?
http://www.pewglobal.org/2015/06/10/nato-publics-blame-russia-for-ukrainian-crisis-but-reluctant-to-provide-military-aid/
http://www.futurables.com/2015/06/09/the-little-piigs-the-house-of-brics-and-the-big-bad-wolf-part-ii-the-eus-break-up-is-not-inevitable-but/

A Nassiriya gli italiani (“brava gente”) torturavano

Chiudi la porta quando esci

napolitano

RAI 1 Il Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica ha registrato 4.821.000 telespettatori, per uno share del 27,32%.

RAI 2 Il Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica ha registrato 693.000 telespettatori, per uno share del 3,93%.

RAI 3Il Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica 859.000 telespettatori, share 4,87%.

CANALE 5 Il Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica ha registrato 2.637.000 telespettatori, per uno share del 14,94%.

LA7 Il Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica ha registrato 692.000 telespettatori, per uno share del 3,92%.

http://www.tvblog.it/post/133763/ascolti-tv-lunedi-31-dicembre-2012

45 milioni di italiani (escludendo i bambini) non hanno sentito il bisogno di ascoltare cosa aveva da dire un presidente debole e, nella migliore delle ipotesi, inconsapevole di cosa c’era in gioco. Nella peggiore: un traditore dell’interesse generale.

In entrambi i casi la persona sbagliata, al posto sbagliato, nel momento sbagliato, dal punto di vista dell’Italia.

Naturalmente questo giudizio non piacerà a chi si pasce della retorica di un giornalismo che ha da tempo abdicato ad una qualunque funzione democratica di critica dell’establishment, tranne poche meritevoli eccezioni, e preferisce credere all’apparenza invece di guardare alla sostanza. Per la stessa ragione esistono persone che credono che Monti abbia salvato l’Italia nonostante il 90% degli indicatori economici dovrebbe far chiudere la bocca dello stomaco a chi è ancora in grado di leggere e capire i numeri e le tendenze.

Questa realtà inoppugnabile è decisamente spiacevole per il “professore”, tanto che, in Italia, la si censura anche su Wikipedia:

“Alle 22.28 del 24 dicembre si potevano leggere i dati non lusinghieri dell’economia italiana durante l’anno del governo tecnico: disoccupazione, Pil, debito, cose che conosciamo fin troppo bene. L’indomani, alle 10.18, qualche Erode aveva già spazzato via tutto. Le due versioni sono a disposizione a questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mario_Monti&diff=54873876&oldi….Il giorno in cui nasce Gesù si fermano tutti i quotidiani, ma non le forbici della wiki-censura pro-Monti. È un fenomeno solo italiano. Un wiki-utente, infatti, ha aggiornato la biografia del professore anche nella disinformata versione in lingua francese. I wiki-cugini, lungi dallo zittire il collaboratore, gli hanno chiesto notizie e dettagli aggiuntivi. E anche la relativa discussione è online”. http://www.ilgiornale.it/news/interni/vietato-dire-verit-su-monti-e-nella-rete-scatta-censura-870035.html

Si badi bene, le persone che ancora oggi apprezzano Monti e Napolitano (fortunatamente una minoranza) non sono le persone comuni, il cosiddetto “volgo”. Il “volgo” ha un fiuto che manca ai cosiddetti “istruiti”, che per di più sono carenti in umiltà: una persona veramente istruita continua infatti a cercare, non prende per buono un editoriale di Scalfari solo perché è in grado di capirlo, guardando dall’alto in basso il “volgo” che procede oltre, fino alla pagina sportiva. Quest’epoca è afflitta da un vero e proprio analfabetismo morale ed intellettuale di ritorno: milioni di persone troppo certe di aver capito quel che c’era da capire e troppo sicure di essere dalla parte giusta della storia (non come quei fanatici dei complottisti!) per rendersi conto del loro stesso fanatismo, del loro torpore morale, della loro apatia cognitiva, della loro hybris.

Daranno sempre la colpa alla crisi – un’entità misteriosa, una forza della natura, un castigo divino – mai alla propria dabbenaggine.

Mi auguro di non dover mai più parlare di Napolitano. Che se ne occupino i posteri, quando la potenza di fuoco della propaganda sarà un ricordo e le nuove generazioni saranno libere di distinguere i fatti dagli slogan.

Una voce fuori dal coro maggioritario sui giochi olimpici

 

 

Alla cortese attenzione della redazione della Repubblica e di Michele Serra in particolare.

Stimo davvero molto Michele Serra ma ho un appunto da fargli.

Mi piacerebbe sapere cosa avrebbe scritto se Monti avesse detto no al mondiale di calcio o se fosse stato Berlusconi a dire no ai giochi olimpici. E mi piacerebbe sapere come avrebbero reagito gli Italiani, abitanti di un paese incivile in cui il calcio è sacro e l’atletica non interessa a nessuno.

Non ce la faccio a festeggiare un capo del governo che mi dice che gli Italiani non sono all’altezza. Questo governo sta sopprimendo ogni residua volontà di riscatto di 60 milioni di persone proprio ora che la recessione torna a mordere, inesorabilmente. Non credo che la cosa finirà bene. Non può finire bene, purtroppo.

Un caro saluto a tutti e un grosso in bocca al lupo, perché ne avremo bisogno.

Cordialmente

Stefano Fait

 

 

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: