Il paradiso fiscale cipriota e le basi inglesi sull’isola

79bf1721d166c7a62db399cf464fb13c_medium

«Non siamo venuti fin qui ad infliggervi discorsi moralistici. No, queste argomentazioni funzionano solo quando si è su un piano di parità; se c’è disparità di forze come in questo caso, i più forti esigono e i più deboli abbozzano; ora siamo qui ad offrirvi un patto che garantisca i nostri interessi, e la salvezza vostra».

Al ché gli isolani obiettarono: «E come potrebbe convenire a noi esser dominati mentre voi dominate?»

Dialogo tra gli Ateniesi e i Meli (Tucidide)

Tutto molto melodrammatico, però i ciprioti non sono i meli e i tedeschi non sono gli ateniesi. I tedeschi non sono neanche nazisti, i russi non sono mafiosi e l’Unione Europea non ha suggerito nulla di diverso da quel che propone il governo neozelandese per salvare una banca locale. I Ciprioti sono relativamente ricchi, per gli standard della regione, solo grazie al fatto che sono diventati un paradiso fiscale. Se perdesse quello status, l’isola andrebbe in rovina. Perché gli elettori non hanno detto nulla quando i loro governi cedevano il controllo della loro economia alle banche ed agli investitori/speculatori internazionali? (e perché non l’hanno fatto gli inglesi, che pur con la sterlina svalutata di quasi un terzo registrano un calo nelle esportazioni, avendo un’economia completamente finanziarizzata?)

Le nazioni dell’eurozona e l’FMI erano disposti ad accettare che i piccoli risparmiatori fossero esentati dalla tassa straordinaria, che avrebbe colpito solo i depositi oltre i 100mila euro. Era una misura abbastanza ragionevole (N.B. l’unica soluzione seria sarebbe una sospensione del pagamento dei debiti, una verifica dei conti, l’introduzione di una Tobin Tax all’1% e la proibizione dei credit default swaps) che colpiva i ricchi e gli elusori stranieri. Invece i parlamentari hanno votato contro, esaudendo il desiderio del governatore della banca centrale cipriota:

La proposta di maggiore tutela per i piccoli risparmiatori – sostenuta dall’Eurogruppo – è rifiutata da Anastasiades, che teme il fuggi fuggi dei correntisti stranieri, soprattutto degli oligarchi russi che hanno scelto Cipro come loro rifugio fiscale. E non trova il sostegno di Panicos Demetriades, il governatore della Banca Centrale.

E’ prevedibile che alla riapertura dei conti ci sarà comunque una fuga di capitali dall’isola, ormai “insicura”: il danno è fatto, ma era solo una questione di tempo. Così anche questa volta i furbi se la cavano senza pagare dazio e sarà pantalone a pagare per tutti. Saranno i soliti dipendenti pubblici a pagare al posto dei ricchi, che troveranno un altro paradiso fiscale europeo in cui depositare i loro fondi. C’è poco da esultare, ma gli eurofobi tripudiano!

Questo non significa che tedeschi, austriaci e finlandesi siano innocenti: hanno scelto la strada del cappio al collo che li sta spingendo in recessione, quando dei compromessi sull’entità del debito e le modalità di pagamento avrebbero garantito la crescita dei paesi dell’eurozona e quindi l’arricchimento dei paesi del nord. E’ chiaro che la Merkel non ha l’interesse tedesco al centro dei suoi pensieri. Per chi lavora?

Sarebbe anche interessante capire come mai il governo Cameron sia dovuto intervenire direttamente per pagare i salari dei soldati inglesi di stanza a Cipro. Cosa ci fanno così tante truppe inglesi a Cipro? Non è già finita la Guerra Fredda? (risposta: Cipro non è ancora ufficialmente un avamposto NATO, ultimo tassello per il controllo del Mediterraneo, ma…)

A chi interessano il gas cipriota e le basi navali dell’isola? Solo ai Russi ed all’Unione Europea?
http://www.eilmensile.it/2012/05/21/cipro-20mila-soldati-israeliani-per-proteggere-il-gas/

Finché la gente non comincerà ad informarsi e a votare dei galantuomini pronti a discutere dello stato di salute delle banche nazionali e della loro regolamentazione, se la continuerà a prendere in quel posto e sarà co-responsabile di ciò che le accadrà (es. quanto stupida è stata la decisione di abolire le imposte di successione, l’unico modo in cui si possono recuperare e ridistribuire i soldi dei ricchi, che in qualche modo devono pur trasmetterli agli eredi? Invece ciascuno ha pensato ai suoi risparmi e ha favorito i Berlusconi del mondo).

*****

Anche questa volta nessuna grande banca sarà punita.

Non le ha punite Obama, non le ha punite Cameron, non le ha punite Monti, non le ha punite la Merkel, non le ha mai punite il governo di Cipro.

Citibank e HSBC hanno riciclato denaro sporco per narcotrafficanti e terroristi e lo hanno fatto per anni, infischiandosene delle vibrate proteste del governo americano:

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-07-21/ragnatela-hsbc-narcos-terroristi-081118.shtml?uuid=AbJvPGBG

Qualcuno è stato punito?

Hanno imboccato la retta via, pentiti delle loro malefatte?

Citibank nel 2001

http://www.wallstreetitalia.com/article/19222/usa-denaro-sporco-abbonda-nelle-banche.aspx

Citigroup nel 2013, assieme a Deutsche Bank e agli altri allegri compagni della banda del buco e dei titoli tossici da rifilare a stati ed amministrazioni locali (c’è anche il Vaticano, naturalmente):

Buchi di bilancio, bilanci forse truccati, polizze inesigibili e altre frodi. “Deutsche Bank inghiotte carichi da $4 miliardi per ripulirsi”, titola Reuters. Credit Agricole idem, e perde anche di più, le megabanche inglesi nella bufera, collezionano scandali uno dopo l’altro. Le americane continuano a patteggiare. Indagini e cause dilagano. Multe e risarcimenti pure. Ma poi…?

http://www.lastampa.it/2013/02/03/blogs/underblog/banche-deutsche-bank-e-dintorni-un-fiorire-di-indagini-frodi-multe-e-perdite-GOphmTyNr19GVrhF1am76K/pagina.html

E CIPRO, IN TUTTO QUESTO?

La Germania aveva detto: nessun bail out per le banche cipriote, perché i soldi finirebbero nelle tasche di magnati russi ed inglesi.

Hanno ragione da vendere. È però interessante notare la disparità di trattamento riservata dai tedeschi ai ciprioti rispetto ad altri paradisi fiscali e centrali di riciclaggio europee come Svizzera, Guernsey, Lussemburgo, Lituania, ecc.

In quanto al riciclaggio, la stessa Germania è messa  peggio di Cipro in relazione a normative, trasparenza, corruzione e stato di diritto:

http://index.baselgovernance.org/Index.html#ranking

Si dovrebbe aggiungere che le banche di Cipro hanno agito in collaborazione con altre banche europee intoccabili. Le autorità russe hanno fatto sapere di esserne al corrente nel 2009, quelle cipriote nel 2008. Le autorità bancarie europee lo dovevano sapere da molti anni. Nulla è stato fatto. Non mi risulta che ci sia stato alcun movimento cipriota contro la trasformazione del proprio paese in un paradiso fiscale. Ora le cose vanno male? Fatti vostri. Pagate!

Lo stesso vale per l’Irlanda: ora la sua economia è interamente dipendente dalla disponibilità delle multinazionali di mantenere lì le loro sedi. Quanti Irlandesi hanno protestato per questo stato di cose?

La Lettonia, il fiore all’occhiello dell’economia neoliberista, in pieno crollo demografico e migratorio, ma invasa dai capitali mafiosi e dei magnati elusori, senza che la cosa sollevi delle preoccupazione nell’Unione Europea. Proteste di massa dei lettoni? Nessuna.

A Cipro, in Irlanda, in Lettonia nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito niente, nessuno ha detto niente.

*****

Vi è un debito privato elevatissimo: il debito delle famiglie cipriote è pari al 170,9% del reddito disponibile lordo, a fronte di una media del 99,8% per l’area-euro nel suo insieme; il debito delle imprese non finanziarie è pari al 156% del PIL, a fronte del 103,8% della media dell’area-euro. Questa condizione di elevatissimo debito privato, in una fase in cui l’economia decelera, per cui il PIL nazionale è in costante diminuzione da giugno 2011 ad oggi, e nel 2012 ha accusato un calo, in termini reali, del 3,3%, è una vera e propria bomba ad orologeria per il sistema bancario dell’isola, perché, non generandosi risorse aggiuntive per ripagare il debito, l’elevatissima esposizione di famiglie ed imprese rischia di tradursi in una catena di insolvenze tale da mettere in ginocchio l’intero sistema….Per un Paese che deve il suo benessere economico agli ingenti flussi di denaro che entrano nel suo circuito bancario…una misura come quella del prelievo forzoso sui depositi bancari è semplicemente la fine. Senza contare che gli aiuti dell’ESM contribuiranno a far salire fino al 107% del PIL un debito pubblico che finora era dell’84,4%, creando le basi per un successivo attacco speculativo sui titoli del debito pubblico nazionale, il cui conseguente calo nelle quotazioni danneggerà ulteriormente l’attivo patrimoniale delle banche cipriote che li detengono…La soluzione avrebbe dovuto essere quella di disincentivare i flussi di capitale in entrata puramente finanziari, incentivandone un utilizzo produttivo…Infine, un serio controllo internazionale sull’effettiva applicazione delle normative di trasparenza bancaria e di antiriciclaggio solo formalmente condivise da Cipro, e severe sanzioni, ad esempio nei trasferimenti finanziari di varia natura che la Ue eroga per tale Paese, servirebbe per contribuire ad eliminare l’anomalia cipriota, senza distruggerne l’economiaIl sospetto è che dietro a tale manovra non vi siano interessi economici, ma eminentemente politici e strategici…Ma ciò che colpisce negativamente, in questa vicenda per certi versi esemplare, è la totale assenza di una qualsiasi capacità, da parte della Trojka, di condurre politiche economiche che siano effettivamente mirate non alla distruzione, ma alla ricostruzione su basi più robuste della pericolante economia europea e del suo fragile sistema creditizio. Non è su queste basi che sarà possibile uscire dalla crisi con un’Europa più unita e coesa. Non sono queste le politiche che possono costruire un percorso di unificazione politica europea condiviso e accompagnato dai popoli, e non disegnato a tavolino da una élite.

http://bentornatabandierarossa.blogspot.it/2013/03/cipro-ed-il-prelievo-forzosoquestioni.html

Il mercato dei derivati, ovvero la catastrofe che incombe sull’economia globale

Cosa sono i derivati ?

La denominazione di “strumenti derivati” dipende dal fatto che il loro valore “deriva” dal prezzo dell’attività sottostante a cui il contratto fa riferimento. Le fluttuazioni e l’andamento di tali strumenti risultano pertanto direttamente correlate alle variazioni dell’attività sottostante.

Si possono avere due tipologie di derivati, distinte in base all’attività sottostante di riferimento: derivati sulle merci e derivati su attività finanziarie.
I primi sono legati ad attività reali come il petrolio, l’oro, il grano, il caffè…
I secondi sono invece legati ad attività finanziarie come tassi di interesse, valute, azioni ed indici azionari.

Un future è un contratto a termine con il quale si assume l’impegno di acquistare o vendere una certa quantità di una merce o attività finanziaria ad un prezzo e ad una scadenza futura predeterminati, però a differenza dei contratti a termine rappresenta un valore mobiliare, suscettibile di essere trasferito in modo immediato, ed è scambiato soltanto all’interno dei mercati borsistici ufficialmente riconosciuti.

I future vengono generalmente utilizzati per operazioni di:

Speculazione
Il future viene acquistato o venduto al fine di guadagnare dai rialzi o ribassi del mercato, beneficiando dell’effetto leva e i ridotti costi di transazione.
Circa l’85-90% delle operazioni sui contratti future vengono svolte a tale fine ed hanno in genere un orizzonte temporale molto breve, talvolta intraday, con gli operatori che aprono e chiudono le proprie posizioni più volte all’interno della giornata.

Sono scommesse legali, ad altissimo rischio, che hanno creato bolle gigantesche. L’ultima, in ordine di tempo, ma forse anche la definitiva, ammonta a 227mila miliardi di dollari [$ 227.000.000.000.000], ossia circa 3 volte la ricchezza mondiale.
Segue una visualizzazione grafica dell’entità dell’esposizione sui derivati delle principali banche americane

One Hundred Dollars
$100 – Most counterfeited money denomination in the world.
Keeps the world moving.
Ten Thousand Dollars
$10,000 – Enough for a great vacation or to buy a used car.
Approximately one year of work for the average human on earth.
100 Million Dollars
$100,000,000 – Plenty to go around for
everyone. Fits nicely on an ISO / Military
standard sized pallet.$1 Million is the cash square on the floor.
1 Billion Dollars
$1,000,000,000 – This is how a billion dollars looks like.
10 pallets of $100 bills.
1 Trillion Dollars
$1,000,000,000,000 – When they throw around the word “Trillion” like it is nothing, this is the reality of $1 trillion dollars. The square of pallets to the right is $10 billion dollars. 100x that and you have the tower of $1 trillion that is 465 feet tall (142 meters).

1 Million, 100 Million, 1 Billion, 1 Trillion

$2 Billion on Truck
Bank of New York Mellon
BNY has a derivative exposure of $1.375 Trillion dollars.
Considered a too big to fail (TBTF) bank. It is currently facing (among others) lawsuits fraud and contract breach suits by a Los Angeles pension fund and New York pension funds, where BNY Mellon allegedly overcharged the funds on many millions of dollars and concealed it.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

State Street Financial
State Street has a derivative exposure of $1.390 Trillion dollars.
Too big to fail (TBTF) bank. It has been charged by California Attorney General (among other) lawsuits for massive fraud on California’s CalPERS and CalSTRS pension funds – similar to BNY (above).

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

Morgan Stanley
Morgan Stanley has a derivative exposure of $1.722 Trilion dollars.
Its a too big to fail (TBTF) bank. It recently settled a lawsuit for over-paying its employees while accepting the
tax payer funded bailout. Vice Chairman of Morgan Stanley had a license plate that said “2BG2FAIL” on his Porsche Cayenne Turbo. All this while $250 million of bailout money ended up in the hands of Waterfall TALF Opportunity, run by the Morgan Stanley’s owners’ wives– Marry a banker for a $250M tax-payer cash injection.
The bank also got a SECRET $2.041 Trillion bailout from the Federal Reserve during the crisis, beyond the tax payer bailout.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

Wells Fargo
Wells Fargo has a derivative exposure of $3.332 Trillion dollars.
Its a too big to fail (TBTF) bank. WF has been charged for its role in allegedly pursuing illegal foreclosures and deceptive loan servicing. Wells Fargo was just slapped with a $85 million fine by Federal Reserve for putting good credit borrowers into bad-credit rating (high rate) loans.
In March 2019, Wachovia (owned by Wells Fargo) paid $110 million fine for allowing transactions connected to drug smuggling and a $50 million fine for failing to monitor cash used to ship 22 tons of cocaine. It also failed to monitor $378.4 billion (that’s $378400 millions dollars) worth of transactions to Mexican “casas de cambio” (think WesternUnion, anonymous cash transfer) usually linked to drug cartels. Beyond that, WF lets its’ VIP employees live in foreclosed mansions. WF knows how to cash your legit check, then claim “fraud” and close your account. WF also re-orders your transactions to create more overdraft fees. Wells Fargo’s Wachovia also got a SECRET $159 billion bailout from the Federal Reserve.

Wells Fargo paid NO taxes in 2008-2010 and had a tax rate of NEGATIVE 1.4% while making
$49 billion in profit during the same time.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

HSBC
HSBC has a derivative exposure of $4.321 Trilion dollars.
HSBC is a Hong Kong based bank and its original name is
The Hongkong and Shanghai Banking Corporation Limited.

You will find HSBC working a lot with JP Morgan Chase.
Both HSBC and JP Morgan Chase have strong interest in gold & precious metals. HSBC and JP Morgan Chase are often involved together in financial scandals.
Lately HSBC has been sued for allegedly funneling more than $8.9 billion to the largest ponzi-scheme in history – Bernie Maddof’s investment business.
HSBC (along w/ JP Morgan Chase) has been sued for alleged conspiracy suppressing the price of silver and gold, partially through precious metal DERIVATIVES and making billions of dollars on it. State of Hawaii is suing HSBC (and other banks) for deceptive credit card lending practices.
DZ Bank in Germany is suing HSBC (and JP Morgan) for deceptive (lying) practices when selling home-loan-backed securities.
HSBC is also under investigation for laundering billions of dollars.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

Goldman Sachs
Goldman Sachs has a derivative exposure of $44.192 Trillion dollars.
The $1 Trillion pillars towers are double-stacked @ 930 feet (248 m).
The White House is standing next to the Statue of Liberty.

Goldman Sachs has advantage over other banks because it has awesome
connections in US Government. A lot of former Goldman employees hold high-level
US Government positions (chart)
.

Mitt Romney’s top donor is Goldman Sachs, and one of Obama’s best donors.
Ex-CEO of Goldman Sachs, Hank Paulson became the Secretary of Treasury under Bush and
during the 2008 financial crisis authored the TARP bill demanding $700 billion bail-out.
In UK, Goldman Sachs escaped £10 million bill on a failed tax avoidance scheme with help of good connections.
The bank is the largest player in the food commodities market, earned $955m from food speculation in 2009” – That’s your $$$.
Goldman Sachs employees are arming themselves with guns in case there is a populist uprising against the bank.
Goldman Sachs calls their investors “muppets“. and use clients to make money for themselves, disregarding the clients.
The bank was fined $22 million for sharing valuable nonpublic information with top clients (Think insider trading with best clients).
Goldman Sachs was part-owner America’s leading website for prostitution ads until the ownership stake was exposed.
Goldman Sachs helped Greece conceal its debt with secret loans, while simultaneously taking advantage of Greece.
Goldman Sachs got a $814 billion SECRET bailout from the Federal Reserve during the 2008 crisis.
Goldman Sachs got $10 billion of the 2008 TARP bailout, and in the same year paid $10.9 billion in employee compensation and “benefits”, while paying a tax rate of 1%. That means an average of $327,000 to each Goldman Sach’s employee.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

Bank of America
Bank of America has a derivative exposure of $50.135 Trillion dollars.

BofA is sticking the tax-payers with a MASSIVE bill, by moving derivatives to
accounts insured by the federal government @ total of $53.7 trillion as of 06/2011.
During 2011-12 BofA has been in need of cash, so Warren Buffett gave BofA $5 billion.
Same year BofA sold its stake in China Construction Bank to raise $1.8 billion in cash.

Bank of America paid $22 million to settle charges of improperly foreclosing on active-duty troops
BofA recruited 3 cyber attack firms to attack WikiLeaks. but the Anonymous hacker group hacked the security firms first.
BofA was sued for $31 billion in home-loan losses in 2011, the bank is involved in many lawsuits, too many to document.
BofA also received a SECRET $1.344 trillion dollar bailout from the Federal Reserve.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

Citibank
Citibank has a derivative exposure of $52.102 Trillion dollars.
The $1 Trillion dollar towers are double-stacked @ 930 feet (248 m).

Citibank customers have been arrested for trying to close their accounts, while in in Indonesia a man was interrogated to death in Citibank’s special “questioning room”. In 2011 Citibank paid a fine of $285 million for selling home-loan backed bonds to investors, while betting they would lose value (think derivatives/insurance). The man in charge of the unit at Citibank became Obama’s Chief of Staff. 2 weeks before getting hired by Obama he got $900,000 from Citibank for great performance. This was after Citigroup took out $45 billion in bailout money.
Citibank knowingly passed over bad loans to the Federal Housing Administration to insure.

Citigroup also received a SECRET $2.513 trillion dollar bailoutfrom the Federal Reserve.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

JP Morgan Chase
JP Morgan Chase has a derivative exposure of $70.151 Trillion dollars.
$70 Trillion is roughly the size of the entire world’s economy.
The $1 Trillion dollar towers are double-stacked @ 930 feet (248 m).

JP Morgan is rumored to hold 50->80% of the copper market, and manipulated the market by massive purchases. JP Morgan is also guilty of manipulating the silver market to make billions. In 2010 JP Morgan had 3 perfect trading quarters and only lost money on 8 days. Lawsuits on home foreclosures have been filed against JP Morgan. Aluminum price is manipulated by JP Morgan through large physical ownership of material and creating bottlenecks during transport. JP Morgan was among the banks involved in the seizure of $620 million in assets for alleged fraud linked to derivatives. JP Morgan got $25 billion taxpayer in bailout money. It has no intention of using the money to lend to customers, but instead will use it to drive out competition. The bank is also the largest owner of BP – the oil spill company. During the oil spill the bank said that the oil spill is good for the economy.
JP Morgan Chase also received a SECRET $391 billion dollar bailoutfrom the Federal Reserve.

Bank of New York Mellon - Derivative Exposure

9 Biggest Banks’ Derivative Exposure – $228.72 Trillion

Note the little man standing in front of white house. The little worm next to lastfootball field is a truck with $2 billion dollars.
There is no government in the world that has this kind of money. This is roughly 3 times the entire world economy. The unregulated market presents a massive financial risk. The corruption and immorality of the banks makes the situation worse.

If you don’t want to bank with these banks, but want to have access to free ATM’s anywhere– most Credit Unions in USA are in the CO-OP ATM network, where all ATM’s are free to any COOP CU member and most support depositing checks. The Credit Unions are like banks, but invest all their profits to give members lower rates and better service. They don’t have shareholders to worry about or have derivatives to purchase and sell.

Keep an eye out in the news for “derivative crisis”, as the crisis is inevitable with current falling value of most real assets.
Derivative Data Source: ZeroHedge

 

http://demonocracy.info/infographics/eu/debt_piigs/debt_piigs.html

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: