https://twitter.com/stefanofait
La maggioranza di persone che si sente in dovere di opporre resistenza al disvelamento della verità/realtà, nel timore di perdere il sonno, o il senno: questo è il più grave problema del nostro tempo.

RUSSIA
Le più grandi esercitazioni militari dai tempi dell’Unione Sovietica: 160mila uomini, 1000 carri armati, 130 aerei, 70 navi
http://rt.com/news/russia-war-games-far-east-084/
STATI UNITI
Non molti europei sanno che l’austerità imposta dai neocon agli Stati Uniti è anche più terribile di quella europea e i suoi effetti si faranno sentire proprio nel 2014: tagli del 26% a istruzione, sanità, lavoro. La popolazione americana non è in grado di reggere l’urto di questa macelleria sociale
http://www.bloomberg.com/news/2013-05-28/when-sequestration-becomes-devastation.html
Chi ha già intuito le ripercussioni di queste disegno criminale e suicida (gli oligarchi si servono degli Stati Uniti, non rappresentano gli Stati Uniti) si sta mobilitando:
http://againstausterity.org/
REGNO UNITO
Stato maggiore inglese informa Cameron che fornire armi ai ribelli non servirà a nulla. O si invade, o l’esercito siriano vincerà
http://www.dailymail.co.uk/news/article-2363803/PM-ditches-plan-arm-Syrian-rebels-military-chief-says-hardly-worth-unless-launches-war.html
TALEBANI IN SIRIA
Non bastavano gli alqaedisti, ora in Siria a combattere contro Assad ci sono anche i talebani del Pachistan, ossia gli stessi che sono in guerra con l’Occidente in Afghanistan
http://uk.reuters.com/article/2013/07/14/uk-pakistan-syria-taliban-idUKBRE96D03C20130714
SIRIA
In media ogni dieci anni, gli Stati Uniti devono abbrancare qualche nazionucola e sbatterla contro il muro, per far capire al mondo che facciamo sul serio.
Michael Ledeen
Rivolta siriana nel caos: lotta intestina tra alqaedisti e insorti siriani ad Aleppo. Intanto l’esercito regolare sta riprendendo Hama e Homs, poi mancherà solo Aleppo:
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/nemici-Assad-dichiarano-guerra.aspx
Entro la fine dell’anno Assad avrà ripreso Aleppo e avrà vinto la partita. Gli Stati Uniti non possono perdere, perché la sopravvivenza del dollaro è unicamente garantita dal loro status di invincibili superbulli che possono imporre il dollaro come riserva globale con la forza delle armi. Spezzato l’incantesimo, un potere basato su una percezione distorta della realtà viene a mancare: sarebbe la fine per i bulli maggiori ma anche i loro alleati, i bulli minori, specialmente quelli medio-orientali. Per questo gli Stati Uniti (e Israele) se la prendono solo con chi non può opporre una seria resistenza (tipico dei bulli).
Per questo Israele, USA, Arabia Saudita e Qatar devono inventarsi qualcosa nei prossimi mesi. Un qualcosa che potrebbe risultare catastrofico.
La Russia, infatti, non molla la presa:
Lavrov chiede all’ONU di rendere pubblico il contenuto dell’inchiesta russa che dovrebbe provare l’uso del sarin da parte degli insorti
http://sana.sy/eng/22/2013/07/10/491749.htm
e attende ancora un’inchiesta turca sugli insorti siriani arrestati in Turchia per detenzione di armi chimiche
http://italian.ruvr.ru/2013_05_31/Lavrov-vuole-uninchiesta-sullarresto-in-Turchia-dei-ribelli-siriani-con-il-sarin/

ISRAELE
Alla fine Israele si troverà preso tra due fuochi
Vladimir Putin, 2012
La dissoluzione totale del Libano in cinque province serve come precedente per tutto il mondo arabo, inclusi l’Egitto, la Siria, l’Iraq e la penisola arabica e sta già percorrendo quella strada. La successiva dissoluzione della Siria e dell’Iraq in aree etnicamente o religiosamente distinte, come in Libano, è l’obiettivo primario di Israele sul fronte orientale nel lungo periodo, mentre la dissoluzione del potere militare di questi stati costituisce l’obiettivo primario a breve termine. La Siria si disgregherà in diversi staterelli, in conformità con la sua struttura etnica e religiosa, come succede nell’attuale Libano.
Oded Yinon, consulente del ministero degli esteri israeliano, “A Strategy for Israel in the Nineteen Eighties”, 1982
http://www.historycommons.org/entity.jsp?entity=oded_yinon
Israele ha effettuato un nuovo test missilistico. Gerico può atomizzare un luogo distante 5mila km (Islanda, Madagascar, Bangladesh, Senegal, Mongolia)
http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/128432
Israele ha bombardato il porto siriano di Latakia e ha perso un F16, caduto in mare. Probabile obiettivo: missili anti-nave russi.
http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2013/7/13/Siria-Cnn-raid-su-Latakia-opera-di-forze-israeliane/411745/
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/07/14/Siria-Times-Latakia-raid-israeliano_9020864.html
attacco in ritardo: immagini dimostrano che non c’è stata alcuna esplosione di missili colpiti – erano già stati trasferiti (buco nell’acqua per Israele che perde un aereo per un pugno di mosche)
http://www.richardsilverstein.com/2013/07/14/latakia-msm-and-why-rodney-dangerfield-was-right/
Se l’obiettivo israeliano è quello di distruggere dei missili che impediscono il blocco navale della Siria, allora la progettata invasione è ancora sul tavolo, nonostante l’opposizione di Obama.
Israele continua a fare pressioni su Obama per attaccare l’Iran:
http://www.presstv.ir/detail/2013/07/15/313826/israel-says-might-go-solo-to-strike-iran/
Israele sta preparando un’invasione del Libano?
http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=201356284
Saad Hariri, già primo ministro libanese ed ex alleato di ferro di Israele, accusa quest’ultimo di aver perpetrato un recente attentato terroristico a Beirut
http://www.dailystar.com.lb/News/Politics/2013/Jul-09/223073-hariri-blames-israel-for-beirut-suburb-bombing.ashx
Israele ammassa truppe al confine con la Siria
http://www.israelhayom.com/site/newsletter_article.php?id=10647
Israele pronto ad intervento in Libano e Siria
http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/israeli-military-prepares-for-lebanon-and-syria-threats-despite-turmoil-in-egypt/2013/07/12/a3190628-eabe-11e2-818e-aa29e855f3ab_story.html

EGITTO
Sinai: Egitto e Israele militarizzano l’area
http://www.timesofisrael.com/cairo-seeking-israeli-okay-to-widen-sinai-offensive/
http://www.debka.com/article/23109/Israeli-green-light-for-big-Egyptian-Sinai-offensive-after-Islamists-fail-to-assassinate-Egyptian-general
http://www.washingtonpost.com/world/middle_east/islamic-militants-intensify-attacks-in-egypts-sinai-after-morsis-fall/2013/07/13/311d95dc-ebb5-11e2-818e-aa29e855f3ab_story.html
Morsi cercava in tutti i modi di risparmiare l’austerità a quegli stessi egiziani che hanno applaudito i golpisti – gli USA volevano che lui tagliasse i sussidi per le masse immiserite: “The United States believes those changes — including a reduction of food and electricity subsidies — are necessary to help bring Egypt out of its crushing deficit and economic malaise”.
http://www.nytimes.com/2013/07/10/world/middleeast/aid-to-egypt-from-saudis-and-emiratis-is-part-of-struggle-with-qatar-for-influence.html?pagewanted=all&_r=0
Per pura coincidenza i golpisti appoggiano un governo di tecnici neoliberisti pro-austerità (dove l’ho già sentita questa?) e, sempre per pura coincidenza, a guidare le finanze egiziane sarà proprio l’incaricato di negoziare con il FMI
http://www.jpost.com/Breaking-News/Egypt-IMF-negotiator-to-be-offered-finance-minister-post-319715
Entro la fine dell’anno gli egiziani non avranno più nulla da perdere e l’Egitto esploderà definitivamente.
GRECIA E UNIONE EUROPEA
I governi europei devono sempre più fare affidamento sull’autoritarismo per poter mantenere la rotta, sia nel modo in cui trattano i loro cittadini sia nel modo in cui si trattano l’un l’altro, in particolare i governi del Nord nei confronti dei loro omologhi del Sud. Abbiamo così la quarta crisi: la crisi della democrazia europea. E più l’Europa continua a negare la natura sistemica della sua crisi più grande diventerà il deficit democratico e più europei finiranno per vedere nell’Europa il problema e non la soluzione.
Yanis Varoufakis, economista, 11 luglio 2013
Ulteriori sacrifici richiesti alla Grecia per ottenere altri “aiuti” (prestiti a interesse) – continua l’austerità insensata che sta distruggendo l’economia e la società greca.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/07/08/Eurogruppo-aiuti-Grecia-solo-se-riforme_8995140.html
L’eurogruppo se ne frega altamente – il “me ne frego” fascista – della retromarcia e del mea culpa del FMI, che ha ripudiato proprio questa strategia fallimentare:
http://www.corriere.it/economia/13_giugno_06/Grecia-austerita-Fmi-Troika_24fac310-cec3-11e2-869d-f6978a004866.shtml
A questo punto l’atteggiamento europeo è così folle che non può essere dettata da fanatismo: si vuole arrivare allo scontro per poter spezzare l’eurozona?
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/18/breve-lista-dei-crimini-commessi-contro-il-popolo-greco-dai-premi-nobel-per-la-pace/
È evidente che in questo momento le autorità europee sono odiate – lo dicono i sondaggi dell’eurobarometro: i favorevoli ad un’Europa federale sono in netta minoranza. Perciò la gestione della crisi non è certo servita ad imporre il federalismo, ma semmai il contrario. L’Unione Europea sta morendo di austerità, livore e divisioni.

Che altro aspettarsi, nel 2014, se non guerriglia urbana e scioperi di massa, nonché la morte del sogno europeista? (qualcuno se ne rallegrerà, non io)
Che altro aspettarsi, per il 2015, se non qualche risorgenza populista di destra, con le masse esasperate che votano per dei movimenti che incontrano i favori degli stessi oligarchi che hanno causato questo disastro (la democrazia in mano agli stupidi, agli ignoranti e agli psicopatici: c’è qualcosa di più deprimente?

Se il bene è creativo e biofilo e il male è parassitario e necrofilo,
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/04/14/legoista/
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/06/19/luroboro-del-male-treviso-e-levoluzione-della-specie/
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/03/06/alcibiade-il-rottamatore/
allora stiamo affrontando un male che non si vedeva dai tempi del nazismo
http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/psicopatici-al-potere-conoscerli-per.html
È un male che molti occidentali non possono capire, perché non l’hanno ancora subito, se non marginalmente (i greci lo capiscono eccome e presto lo capiranno anche i portoghesi):
Sì, varrebbe la pena di studiare clinicamente, in dettaglio, le azioni di Hitler e l’hitlerismo e di rivelare ai borghesi molto distinti, molto umanisti, molto cristiani del Novecento che porta in sé un Hitler che disconosce, che Hitler dimora in lui, che Hitler è il suo demone, che se lo condanna è per mancanza di logica, e in fondo, ciò che non perdona a Hitler non è il crimine stesso, il crimine contro l’uomo, non è l’umiliazione dell’uomo in quanto tale, è il crimine contro l’uomo bianco è l’umiliazione dell’uomo bianco, è l’aver importato in Europa procedure colonialiste che finora erano spettata solo agli arabi d’Algeria, ai coolies dell’India e ai neri africani (Aimé Césaire, “Discours sur le colonialisme”)
I cosiddetti occidentali stanno accettando mansuetamente di essere controllati capillarmente, di essere costretti a enormi sacrifici per sanare i guasti del sistema finanziario, di avere le teste strabordanti di menzogne che giustificano le guerre umanitarie.
Non diano la colpa ad altri: per essere ingannati bisogna essere in due e pagheremo tutti un conto salato per la nostra volonterosa complicità nella gigantesca truffa ai nostri danni.
La diminuzione delle nostre energie vitali e il restringimento dei margini di libertà è un fatto ed è solo l’inizio del debito karmico che dovremo pagare. Il controllo produce maggiore controllo, la violenza maggior violenza, l’autoritarismo maggior autoritarismo, le menzogne proliferano, ecc.
IL MALE HA DISTRUTTO LA LIBIA:
16 Things Libya Will Never See Again (by Michael Parenti)
1. There was no electricity bill in Libya; electricity was free for all its citizens.
2. There was no interest on loans, banks in Libya were state-owned and loans given to all its citizens at zero percent interest by law (finanza islamica: infinitamente più evoluta della nostra).
3. Having a home was considered a human right in Libya.
4. All newlyweds in Libya used to receive $60,000 dinar (U.S.$50,000) by the government to buy their first apartment so to help start up the family.
5. Education and medical treatments were free in Libya. Before Gaddafi only 25 percent of Libyans were literate. Today, the figure is 83 percent.
6. If Libyans wanted to take up a farming career, they would have received farming land, a farming house, equipments, seeds and livestock to kickstart their farms… all for free.
7. If Libyans could not find the education or medical facilities they needed, the government funded them to go abroad. For it was not only paid for, but they got a U.S.$2,300/month for accommodation and car allowance.
8. If a Libyan bought a car, the government used to subsidize 50 percent of the price.
9. The price of petrol in Libya was $0.14 per liter.
10. Libya had no external debt and its reserves amounted to $150 billion -which are now frozen globally.
11. If a Libyan was unable to get employment after graduation, the state would pay the average salary of the profession, as if he or she was employed, until employment was found.
12. A portion of every Libyan oil sale was credited directly to the bank accounts of all Libyan citizens.
13. A mother who gave birth to a child received U.S. $5,000.
14. 40 loaves of bread in Libya used to cost $0.15.
15. 25 percent of Libyans have a university degree.
16. Gaddafi carried out the world’s largest irrigation project, known as the Great Manmade River project, to make water readily available throughout the desert country.

Israele, Stati Uniti, Regno Unito, Arabia Saudita, Qatar, ecc. non sono migliori di Cina, Russia e Iran. La storia potrebbe addirittura insegnarci che mentre questi ultimi erano consapevoli del fatto che esistono dei limiti invalicabili, i primi erano completamente fuori controllo, governati da personalità sociopatiche/psicopatiche in preda all’hybris, alla venerazione di se stessi e del proprio utile.
Sarà proprio il 2014 a far cadere il velo della parvenza di democrazia? Si passerà dal bisogno di controllare (fase A – Obama) alla violenza fisica, nel caso in cui si renda necessario (fase B – neocon/sionisti)? Quando le masse avranno visto il volto dietro la maschera saranno in grado di prendersela con i veri responsabili e non solo con le imbecilli marionette visibili a tutti?

Ma, soprattutto, come si resta dalla parte del bene – pace, creatività, vitalità – senza contaminarsi con il male – guerra, distruzione, controllo/dominio? È evidente che il male vuole che diventiamo come lui, perché altrimenti non potrebbe controllarci, non saprebbe come affrontarci. Ha un disperato bisogno di controllare.
Si devono evitare le escalation, senza però tollerare gli attacchi fisici. L’esempio di Gandhi, che chiedeva a indiani, ebrei e inglesi di lasciarsi massacrare da giapponesi e nazisti è pessimo (una superbia illimitata):
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/26/gandhi-o-arundhati-roy-la-scelta-che-determinera-il-futuro-dellumanita/
Difendersi e tener testa ai bulli è l’unica maniera per limitare la loro forza nel presente e soprattutto nel futuro: nessun bullo ci prenderà sul serio se può piegarci alla sua volontà. La forza va evitata finché ci sono altre opzioni che si possono e debbono perseguire in buona fede e senza digrignare i denti, alla ricerca del punto di vista altrui, dell’immedesimazione nelle paure, risentimenti e rivendicazioni altrui. Un uso della forza prematuro e non meditato è violenza e ci fa diventare come i nostri oppressori ed aggressori
http://fanuessays.blogspot.it/2011/10/nonviolenza-certamente-ma.html

Il vero male è riconoscibile perché le sue parole e atti dividono invece di unire, seminano zizzania invece di ricercare la mutua comprensione, creano problemi invece di risolverli, difendono con ogni mezzo uno status quo iniquo invece di favorire il cambiamento.
L’aumento della violenza e delle divisioni è l’obiettivo principale delle personalità maligne che tentano di convincere quante più persone possibili che la violenza risolve i problemi. Fermare la violenza e unire le persone e le genti – unità nella diversità, diversità nell’unità – è lo scopo e quindi la strategia del bene.
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