Un classico senza tempo: l’abbinamento armi di distruzione di massa – guerra umanitaria

USS Eisenhower Battlegroup 01

Tutto questo ricorda tristemente il preludio all’invasione dell’Iraq e la circolazione di storie inventate di sana pianta da Blair, Bush e dalle fazioni pro-intervento irachene, mentre l’opposizione a Saddam contraria alla guerra fu emarginata. C’è stata la grande menzogna delle armi di distruzione di massa, ma anche quella dei soldati iracheni che strappavano i bambini dalle incubatrici e quella che Saddam Hussein usava delle macchine per tritare le persone. Il giornale di Murdoch, The Sun, si vantò: “L’opinione pubblica cominciò ad appoggiare Tony Blair quando gli elettori appresero che i dissidenti venivano buttati da Saddam Hussein nei trituratori industriali”. Quelli che vogliono un intervento “umanitario” NATO in Siria dicono che la Siria non è l’Iraq. Hanno ragione: la Siria sarà molto peggio. Devono dirci che cosa accadrà alle 25 minoranze etniche e religiose della Siria, tra cui il 10% di cristiani 10% ed il 10% di alawiti, se alcuni esponenti del clero fondamentalista che gode dei favori di Qatar ed Arabia Saudita arriveranno al potere. Oppure ai milioni di donne siriane, che hanno molti più diritti delle donne saudite. Oppure ai rifugiati iracheni in Siria.

http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2012/jul/03/military-intervention-syria-disastrous-people

C’è un’evidente escalation in corso. Russi e Americani hanno organizzato un incontro fuori programma sulla Siria. Nei giorni scorsi Lavrov ha incontrato anche Erdogan e l’opposizione siriana nonviolenta (National Coordination Committee) che è stata messa fuori gioco dall’Occidente quando ha riconosciuto solo l’opposizione armata (composta in buona parte da mercenari stipendiati da Arabia Saudita e Qatar). Nel frattempo l’Onu ha evacuato il suo “personale non essenziale” dalla Siria. I missili patriot (assieme a 400 soldati tedeschi) sono in arrivo in Turchia per “difenderla” da un eventuale attacco siriano. La Russia ha replicato promettendo che la Siria riceverà i suoi Iskander. La USS Eisenhower è arrivata al largo delle coste siriane il 5 dicembre. È in compagnia della USS Iwo Jima “Amphibious Ready Group”, con 2500 marines pronti a sbarcare: “Se gli Stati Uniti decidessero di intervenire militarmente in Siria, ora avrebbero a disposizione 10.000 uomini, 17 navi da guerra, 70 caccia-bombardieri, 10 cacciatorpediniere e fregate”.

http://rt.com/usa/news/us-eisenhower-syria-military-369/

“Obama ha anche autorizzato lo schieramento nell’area degli aerei da controllo elettronico Awacs, un fatto che in genere prelude al lancio di massicce operazioni aeree. Il 23 novembre, invece, come annunciato pochi giorni prima, sono giunte al largo della Striscia di Gaza alcune delle più importanti unità della flotta russa del Mar Nero, che comprendono l’incrociatore lanciamissili Moskva, il caccia Smetlivy, le unità da sbarco Novocherkassk e Saratov, oltre al rifornitore di squadra Ivan Bubnov e al rimorchiatore MB-304, in attuazione di una decisione assunta dal governo russo l’11 novembre…i “ribelli” siriani hanno distrutto una delle tre principali stazioni radar siriane, nota come M-1, posizionata nel sud del Paese, a copertura del confine con Israele, Giordania ed Arabia Saudita, oltre che del Libano meridionale, l’area presidiata dal movimento filo-siriano shiita Hezbollah: un evidente regalo allo Stato ebraico, oltreché alle forze aeree occidentali che potranno così operare indisturbate dalle basi aeree giordane e saudite.
http://www.clarissa.it/editoriale_n1869/Palestina-Siria-e-Iran-le-crisi-mediorientali-si-collegano

Pensavo che ormai avrebbero atteso la primavera per farla scoppiare, invece pare che la guerra sia ormai dietro l’angolo. Forse attaccheranno, simbolicamente, proprio il 21/12/2012, per sfoggiare la loro miglior faccia di bronzo sbeffeggiando milioni di persone?

Lo stesso giorno dell’arrivo della USS Eisenhower [il primo presidente americano a denunciare pubblicamente i poteri forti – vendetta postuma con affondamento-casus belli?] una fonte anonima informa i media occidentali che le truppe di Assad stanno solo aspettando l’ordine per usare le armi chimiche contro i loro concittadini:

http://worldnews.nbcnews.com/_news/2012/12/05/15706380-syria-loads-chemical-weapons-into-bombs-military-awaits-assads-order?lite%3Focid=twitter

Questo perché, sostengono (ma senza fornire alcuna prova a sostegno di nessuna delle loro tesi – e il Pentagono li ha successivamente smentiti), il regime è disperato e disposto a tutto.

A me pare che quando degli insorti (e mercenari) ricorrono alle autobombe contro i civili non diano prova di essere sul punto di vincere – né di avere particolarmente a cuore il bene dei propri concittadini –, ma semmai di grande debolezza e frustrazione.

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/04/cuscinetto-o-scherzetto-una-delle-guerre-piu-annunciate-ed-odiate-della-storia/

Non è certamente quello il modo di conquistare i favori della popolazione: è più probabile che rafforzi il regime.

Tanto più che la stessa amministrazione Obama sta per riclassificare alcune fazioni dei ribelli come formazioni terroristiche, perché non hanno riconosciuto come legittimo il nuovo leader, un ex lobbista della Shell (il che già ci fa capire che la Siria post-Assad sarebbe una violenta terra di nessuno come la Libia)

http://rt.com/politics/reality-threat-russian-diplomat-410/

Obama, decidendo di attaccare la Siria con il pretesto delle armi chimiche, sembrerebbe fare il gioco dei neocon, che non sono neppure particolarmente creativi: a distanza di anni usano le stesse argomentazioni e gli stessi slogan. A voi l’utile raffronto:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/05/21/iraq-2002-iran-2012/

Robert Fisk sulla menzogna delle armi di distruzione di massa e su chi le ha usate per la prima volta in Medio Oriente (gli inglesi, nel Sinai, nel 1917), su chi le ha fornite a Saddam Hussein (USA e Germania) e su chi ha suggerito a Saddam Hussein di incolpare l’Iran del loro uso (CIA).

Fisk è uno dei pochi giornalisti mainstream ancora capaci e disposti a compiere il loro dovere.

Quando uno constata che in decine di servizi giornalistici televisivi locali e nazionali negli USA la stessa notizia è riportata esattamente allo stesso modo, con le stesse identiche parole, dovrebbe cominciare a sospettare che qualcosa non va nel mondo dell’informazione (propaganda):

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/04/linformazione-in-america-in-canada-ed-in-australia-per-chi-ancora-crede-nel-giornalismo-e-nella-democrazia/

E così, ancora una volta, come in Iraq, come in Libia, come in Iran, le care vecchie armi di distruzione di massa sono sempre in voga. Ancora una volta, non esiste alcuna prova certa che i media dicano il vero. Sull’Iraq e la Libia ora sappiamo che mentivano:

http://sostenibile.blogosfere.it/2011/02/confessa-lesule-iracheno-che-invento-la-storia-delle-armi-biologiche-di-saddam-hussein.html

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/21/menzogne-sulla-libia-preludio-alle-menzogne-sulla-siria/

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/09/libia-missione-compiuta-sotto-a-chi-tocca-pachistan-siria/

In cambio sappiamo che va tutto bene se le armi chimiche le usano gli statunitensi (Falluja, Iraq):

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/11_Novembre/07/falluja.shtml

o gli israeliani (Gaza):

http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1704

Sia come sia, ci si prepara all’imposizione di una no-fly zone

http://www.theaustralian.com.au/news/world/allies-weigh-syria-no-fly-zone-and-special-forces/story-fnb64oi6-1226530760318

Mentre i media israeliani chiedono che Israele e Turchia intervengano in Siria a sostegno dei siriani, nella convinzione che i Russi non reagiranno (folli!):

http://www.jpost.com/Opinion/Op-EdContributors/Article.aspx?id=294336

La Russia aveva già avvertito che mentre sulla Libia aveva ceduto, non è disposta a farlo sulla Siria:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/04/11/la-russia-si-muove-cosa-succedera-ai-nostri-ragazzi-in-afghanistan/

La Siria non è la Libia” ha dichiarato Lavrov a Bruxelles il 4 dicembre, aggiungendo che servono prove certe prima di accusare chicchessia di preparare un attacco chimico, tenuto conto del fatto che le precedenti accuse sono state smentite:

http://rt.com/politics/syria-russia-chemical-weapons-nato-lavrov-314/

Quindi ci troveremo in pieno inverno in guerra col nostro maggior fornitore di gas. Brillante!

In più, con migliaia di nostri soldati accerchiati in Afghanistan, senza alcuna via di fuga. Brillantissimo!

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/26/il-generale-custer-e-il-nostro-contingente-in-afghanistan/

Anche se fosse legittima, non possiamo permetterci questa guerra. Il fronte interno è già stato abbattuto dall’austerità, disoccupazione e miseria prima ancora di cominciare la guerra. È una follia.

I nostri politici, verosimilmente, ci porteranno comunque in guerra:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/06/18/il-senatore-della-repubblica-e-la-questione-siriana/

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IL NOTO PRECEDENTE

Il sistema delle alleanze viene “attivato”: l’estate del 1914

– attentato all’arciduca d’Austria a Sarajevo.

– ultimatum dell’Austria alla Serbia

– l’Austria dichiara guerra alla Serbia

– la Russia, alleata della Serbia, mobilita immediatamente l’esercito lungo tutto il confine ovest.

– ultimatum della Germania alla Russia (perché sospenda la mobilitazione)-respinto

– la Germania dichiara guerra alla Russia

– La Francia mobilita le forze armate (trattato di reciproco aiuto con Russia)

– la Germania dichiara guerra alla Francia

– la Germania invade il Belgio (paese neutrale) come previsto dal piano Schlieffen

– La violazione della neutralità e l’attacco a uno stato affacciato sulla manica provocano la reazione della Gran Bretagna

– La Gran Bretagna dichiara guerra alla Germania

– il Giappone dichiara guerra alla Germania

– la Turchia interviene a fianco degli imperi centrali

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CONSEGUENZE

Il Pentagono prevede che la no-fly zone richiederebbe settimane di bombardamenti e causerebbe la morte di un considerevole numero di civili (vast numbers of civilians) anche perché le difese antiaeree di fabbricazione russa sono nei pressi di centri abitati: la Siria non è il deserto libico:

http://www.nytimes.com/2012/03/12/world/middleeast/us-syria-intervention-would-be-risky-pentagon-officials-say.html?_r=1

Bush, Cheney e gli altri hanno rinunciato ad attaccare l’Iran nel 2006-2007 perché i Russi avevano fatto capire che non sarebbero stati a guardare. Per qualche ragione – incombente esplosione di un’altra bolla speculativa? – ora sembra che la NATO ed Israele vogliano andare fino in fondo. Il vecchio giochino del mettere la Russia contro la Cina non funziona più: sono alleati e non si faranno mettere all’angolo. La Russia si sta occupando del fronte eurasiatico, la Cina vigila sul fronte pacifico (nuova portaerei, nuovi cacciabombardieri)

http://fanuessays.blogspot.it/2011/11/terza-guerra-mondiale-scacchiera-pezzi.html

Se il trucco delle armi di distruzione di massa non funziona, NATO ed Israele resteranno completamente isolati:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/08/05/il-voto-sulla-siria-spacca-lonu-e-contrappone-nato-e-brics-nigeria-e-pakistan/

Israele e USA stanno approntando un grande rifugio antiatomico in Israele, denominato 911 (11 settembre!!!) che sarà terminato nel 2014

http://articles.washingtonpost.com/2012-11-28/world/35508382_1_israeli-air-force-corps-base

quindi immagino si aspettino un attacco nucleare, dalla Russia o dall’Iran, entro quella data:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/24/e-se-liran-avesse-gia-latomica-osservazioni-sconvenienti-sullarmageddon-che-verra/

Non penso si rendano conto del fatto che, dopo la primavera araba, la conseguenza più probabile sarà l’avvento di una lega di popoli arabi e musulmani schierata con Cina e Russia e contro le oligarchie arabe filo-occidentali ed autoritarie.

Ma l’immensa idiozia è stata quella di usare la strategia del divide et impera all’interno della NATO, mettendo uno stato contro l’altro, PIIGS contro Nord Europa, aree separatiste contro stati-nazione. Per realizzare un maggior controllo in vista delle grandi crisi hanno continuato a sacrificare pedine ed ora la NATO (come l’Unione Europea) è sul punto di collassare.

L’unica cosa che possiamo fare è avvertire la gente e sperare che si mobiliti contro questa guerra come l’ha fatto contro quella del Vietnam.

L’abbattimento dell’aereo turco non è un semplice incidente (e i cittadini turchi non vogliono la guerra)

Si cerca disperatamente un casus belli (cf. Golfo del Tonchino) e il pretesto è arrivato o arriverà tra breve.
“Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha detto che Damasco «ha superato il limite dell’accettabile». Ferma reazione anche da parte del ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi, per il quale l’abbattimento del Phantom è «un’azione gravissima e inaccettabile», annunciando che l’Italia prenderà «parte attiva» alla riunione di domani”.

Il presidente turco Abdullah Gul ha ammesso che il jet turco potrebbe aver attraversato lo spazio aereo siriano. I conservatori canadesi in cambio non hanno avuto problemi a protestare per delle missioni di pattugliamento aereo russe che si sono avvicinate fino a 55 km dallo spazio aereo canadese. I classici due pesi e due misure dei bulli.

Questo non è un incidente:
* Un volo a bassa quota e ad alta velocità a 13 chilometri dalla base militare costiera di Latakia, costruita in collaborazione con l’Iran e che dovrebbe essere completata entro la fine del 2012.
* L’aereo proveniva da Cipro (la parte occupata dai Turchi), dove c’è anche una base “segreta” anglo-americana. Cipro è diventata una portaerei della NATO nel Mediterraneo orientale.
Propendo per la tesi che la NATO ha saggiato le difese antiaeree siriane inviando un aereo antiquato come il “Phantom”, prodotto a partire dal 1958 (!!!) ed uscito di produzione nel 1981 (o forse era un drone? Altrimenti come mai il presidente Erdogan già venerdì 22 aveva detto che i piloti erano vivi?). Ha anche creato un’ulteriore escalation, con buona pace di Haytham Manna.

Il test ha ottenuto dei risultati. I missili antiaerei russi forniti alla Siria hanno fatto il loro dovere. Poiché sono arrivati in Siria solo da poche settimane, è probabile che siano stati operati da tecnici russi. Gli Israeliani gongolano affermando che se la Turchia non avesse interrotto la collaborazione con Israele nel campo militare avrebbe ricevuto quei miglioramenti necessari a mandare in tilt quel sistema di difesa. L’intelligence israeliana è dell’avviso che le ricognizioni giornaliere turche servissero per stimare le forniture russe all’esercito siriano che arrivano a Tartus (base navale russa) ed alla già citata Latakia. Questa volta però i Russi avrebbero deciso di averne abbastanza e hanno mandato un segnale.

Come l’Occidente possa pensare di farsi coinvolgere in un’altra guerra – per di più contro la Russia – mentre si trova nel baratro della crisi e rischia di precipitare ulteriormente (con decine di milioni di disoccupati pronti ad insorgere) è qualcosa che sfida ogni logica. Ed è proprio per questo che la gente non crede che entreremo in guerra: molti sono ancora convinti che chi comanda sia sostanzialmente razionale o comunque che chi è ancora sostanzialmente razionale sia libero di determinare il corso degli eventi. Questo è un gravissimo errore di valutazione contraddetto dai fatti e le prossime settimane e mesi lo dimostreranno.

Risultati di un sondaggio dell’Ankara Social Research Center.

La maggior parte dei turchi crede che il presidente Recep Tayyip Erdogan dovrebbe adottare un approccio più neutrale verso la crisi in Siria. Il sondaggio, che è stata condotto PRIMA dell’abbattimento di un aereo turco da parte delle forze siriane, ha rilevato che oltre i due terzi dei turchi sono contrari a qualsiasi intervento da parte della Turchia in Siria.

Il sondaggio ha anche rivelato che la maggioranza ritiene che Ankara non dovrebbe prendere posizione nel conflitto.

I rapporti tra ex alleati Turchia e Siria si sono deteriorati rapidamente lo scorso anno a causa dell’impiego di basi militari nella Turchia meridionale da parte dell’opposizione al presidente siriano Bashar Assad.

http://english.al-akhbar.com/content/turks-oppose-syria-intervention-poll

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