Liberi media in libero stato
26 luglio 2016 a 15:48 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: copertura mediatica, disinformazione, Donald Trump, faziosità, giornali, giornalismo, manipolazione, mass media, presidenziali americane, propaganda, stampa, Trump
La Padania turca e altre brillanti menzognette filo-golpiste
24 luglio 2016 a 15:04 (Controrivoluzione e Complotti, Miti da sfatare, Verità scomode)
Tags: autogolpe, autoritarismo, colpo di stato, diritti umani, disinformazione, golpe, islamizzazione, islamofobia, laicità, propaganda, razzismo, Turchia
- “E’ stato un autogolpe”: il governo greco ha arrestato dei golpisti in fuga e restituito ad Ankara l’elicottero usato per la fuga. Per un autogolpe non serve minacciare gli Stati Uniti (quando hai truppe NATO e armi nucleari americane in casa) e riconciliarsi con la Russia;
- “Erdogan nel mirino di aerei ribelli che non hanno sparato”: smentito il 20 luglio dagli alti comandi dell’aviazione greca, sulla base dei loro rilevamenti radar
- “Erdogan dileguatosi dal suo soggiorno estivo con larghissimo anticipo rispetto all’arrivo dei sicari”: il team incaricato di ucciderlo/farlo prigioniero è arrivato solo con mezz’ora di ritardo. un ritardo che ha cambiato la storia.
- “Erdogan in fuga dal paese e respinto dalla Germania”: una diceria messa in giro dai golpisti per scoraggiare i tentativi di resistere.
- “La Turchia in balia degli islamisti e in via di khomeinizzazione, prove generali di Eurabia”: è in atto una gigantesca epurazione di una quinta colonna interna allo stato, il gulenismo, descritto dalle testate più rispettabili come un incrocio tra Opus Dei, scientology e la massoneria deviata (Nota Bene: il fondatore, Fethullah Gülen (ecco cosa pensa di lui la facoltà di teologia di Harvard), ha ottenuto la green card USA grazie all’intercessione di Graham Fuller, già dirigente CIA ed è stato nel mirino dei golpisti del 1971 e del 1980 per eversione islamista). Se, com’è possibile e anche probabile (il braccio destro di Fethullah Gülen, Hails Hanci, è arrivato in Turchia con un passaporto falso due giorni prima del tentato golpe) questo movimento, che annovera milioni di seguaci in tutto il mondo anche tra magistrati, docenti, alti ufficiali e giornalisti (tenuti a consegnare il primo stipendio e/o una parte del salario al movimento come gesto di riconoscenza), ha preso parte al golpe militare, allora non è sorprendente che chi ha rischiato di essere ucciso dai golpisti sia in preda alla paranoia e al desiderio di vendetta. Già nel 2013 i gulenisti avevano organizzato una tangentopoli turca per far fuori legalmente gli erdoganiani. È una faida tra gruppi di interesse. Non esistono buoni e cattivi.
- non è stata espressa alcuna intenzione di imporre il velo.
- chi tifa per i carri armati contro lo stato di diritto e l’aviazione che bombarda il Parlamento, perché teme l’islamizzazione della Turchia prepara involontariamente il terreno a possibili colpi di stato in Europa (es. Grecia o un’Italia governata dal Movimento 5 Stelle).
- L’esercito turco non è garante della democrazia e della laicità, ma della stabilità. In questo caso ha spalleggiato Erdogan. In un caso precedente ha emanato una nuova costituzione autoritaria. I militari, per loro natura, sono raramente democratici, ma sono spesso patrioti.
- PADANISMO ARIANISTA (300) – i terùn turchi hanno conquistato il potere! Ankara ladrona! Neoellenisti costieri vs. neopersiani dell’entroterra: “Oggi alle leve del comando sono gli anatolici, i cosiddetti “turchi neri” delle provincie più interne e lontane; mentre i “turchi bianchi” della costa, circassi, occhi azzurri, biondi come lo era Ataturk, stanno confinati ai margini dopo aver comandato per tutto il secolo scorso” (Marco Ansaldo, la Repubblica, 20 luglio 2016).
- Lo stato di emergenza e la sospensione della convenzione europea sui diritti dell’uomo (prevista dalla stessa convenzione) sono state misure adottate anche in Francia contro il terrorismo. I francesi sostengono che la sospensione è selettiva (per deroghe), ma non si sono visti carri armati lungo la Senna; l’Eliseo e l’Assemblea Nazionale non sono stati bombardati; Hollande non è sfuggito per il rotto della cuffia a un tentativo di ucciderlo.
“Dovevano uccidere Erdogan” – Edward Luttwak ci aiuta a capire il futuro della Turchia
17 luglio 2016 a 12:55 (Controrivoluzione e Complotti)
Tags: colpo di stato, democrazia, disinformazione, disinformazione mediatica, Erdogan, golpe, Luttwak, Merkel, Mogherini, neocon, neoconservatori, Obama, propaganda, Turchia
La Brexit e la democrazia della paura
28 giugno 2016 a 07:21 (Guerra al Terrore, Miti da sfatare, Verità scomode)
Tags: astensione, Brexit, bugie, democrazia della menzogna, democrazia diretta, disinformazione, George Soros, giovani, Jacob Rothschild, propaganda, referendum, Stefano Feltri
La verità su Tienanmen
16 giugno 2016 a 15:09 (Miti da sfatare, Sorprendimi!, Verità scomode)
Tags: carri armati, Cina, disinformazione, massacro, Paolo Rumiz, Pechino, propaganda, studenti, The Myth of Tiananmen, Tiananman, Tienanman, wikileaks
Chi possiede nozioni frammentarie, mendaci o falsate del passato e del presente difficilmente riuscirà a immaginare futuri plausibili
Tutti conoscono quest’immagine.
Ma quanti sanno che i carri armati stavano allontanandosi, non avvicinandosi a #Tienanmen, quando il tizio li bloccò?
Quanti sanno che la foto risale al giorno dopo?
Che NESSUNO è morto nella piazza Tienanmen, giacché i manifestanti nonviolenti furono lasciati in pace?
Che non ci fu mai una mitragliatrice che falciava gli studenti inermi?
Che le centinaia di morti ci furono negli scontri tra rivoltosi armati (in gran parte lavoratori, peraltro giustamente incazzati) e forze dell’ordine e soldati, in vari luoghi?
Che il regime temeva i lavoratori, non certo gli studenti filo-occidentali?
Praticamente tutto quel che sappiamo di quella vicenda è falso o solo parzialmente vero…però continuiamo a prendere per buone le versioni ufficiali nostrane
“The Myth of Tiananmen”, Columbia Journalism Review
http://www.cjr.org/behind_the_news/the_myth_of_tiananmen.php
“Secret cables from the United States embassy in Beijing have shown there was no bloodshed inside Tiananmen Square…a Chilean diplomat watched the military enter the square and did not observe any mass firing of weapons into the crowds, although sporadic gunfire was heard. He said that most of the troops which entered the square were actually armed only with anti-riot gear – truncheons and wooden clubs; they were backed up by armed soldiers”
Gregory Clark, a former Australian diplomat: “some have asked how those protesters came to use gasoline bombs against the troops — a weapon not used by Chinese rioters — and why so many vehicles came to be destroyed. This in turn could explain the regime’s anger, and its subsequent efforts to track down and punish student leaders. But even without these details it should be clear that the so-called Tiananmen Square Massacre was not quite the clear-cut evil of much Western imagination”.
http://www.japantimes.co.jp/opinion/2014/06/03/commentary/world-commentary/really-happened-tiananmen/#.V2J23xIat9N
Il finto massacro di Timisoara…Paolo Rumiz vi spiega altre cose che pensate di sapere ma sono false: Le riflessioni di un grande inviato, vittima nell’89 dell’inganno dei servizi segreti rumeni: “Fu una grande lezione di giornalismo. Durante le guerre chi vuole condizionare l’opinione pubblica usa i cadaveri. Ma non bisogna mai smettere di farsi domande”
La consapevolezza che ci sono persone intelligenti che si rifiutano di prendere in considerazione l’idea che sono stati fatti fessi, mille volte, solo per non doverlo ammettere, per non dover fare i conti col proprio ego e che per questo contribuiscono a tenere in vita le menzogne e si rendono complici dei carnefici di milioni di innocenti è snervante
Le meschinità giornalistiche non aiuteranno la Clinton: la condanneranno
7 giugno 2016 a 09:00 (Miti da sfatare)
Tags: Bernie Sanders, convenzione democratica, delegati, disinformazione, Donald Trump, elettori indipendenti, Hillary Clinton, Jill Stein, primarie democratiche, propaganda, regole, sondaggi, superdelegati
Populista è il democratico che ti sta sui coglioni, complottista è…
4 giugno 2016 a 17:34 (Controrivoluzione e Complotti, Verità scomode)
Tags: beninformati, C.S. Lewis, complotti, complottismo, complottisti, cospirazioni, disinformazione, intellettuali, John Milton, L'Avvocato del Diavolo, mass media, propaganda, vanità
La morte dei quotidiani: una spiegazione e una modesta proposta
8 Maggio 2016 a 11:30 (Verità scomode)
Tags: crisi dei quotidiani, crisi del giornalismo, crisi dell'editoria, crisi della stampa, disinformazione, morte dei quotidiani, morte del giornalismo, morte dell'editoria, morte della stampa, propaganda
Un clima anti-futurologico e anti-umano
8 gennaio 2016 a 22:50 (Futuro e Anticipazione)
Tags: disinformazione, disinformazione mediatica, formazione del consenso, hitlerizzazione, Mad Max, manipolazione dell'informazione, manipolazione mentale, mass media, persuasione occulta, propaganda, psicologia delle masse, psicologia umana, sensazionalismo, terrorismo psicologico
Perché il cittadino medio fa fatica ad anticipare gli eventi futuri?
E’ presto detto:
Ad ogni nuova guerra umanitaria ci viene detto che “questa volta andrà diversamente e salveremo il paese senza distruggerlo”
Ogni nuova epidemia è quella fatale per il mondo (l’ultima volta, con Ebola, ci sono cascato in pienissimo anch’io)
Ogni nuova crisi europea è quella che ci scaraventerà direttamente in Mad Max
Ogni nuova frizione tra paesi è quella che scatenerà la terza guerra mondiale
Ogni nuova crisi bancaria è quella che spazzerà via i risparmi planetari
Ogni crollo della borsa cinese è il preludio al collasso della Cina
Ogni evento meteo anomalo annuncia la catastrofe climatica (calda o fredda) che ci attende
Ogni nuovo leader messianico è quello che ci salverà una volta per tutte
Ogni leader avversario è Hitler redivivo
….mi sembra di notare un pattern…e non è per nulla salutare per la psiche umana
Il disastroso fallimento del citizen journalism (giornalismo partecipativo)
26 luglio 2015 a 14:44 (Controrivoluzione e Complotti, Miti da sfatare, Verità scomode)
Tags: Arianna Ciccone, Brown Moses, citizen journalism, cointelpro, controinformazione, disinformatori, disinformazione, Eliot Higgins, giornalismo professionale, intelligence, propaganda, Valigia Blu
Il citizen journalism – lo dico da insider veterano, con i miei errori sul groppone –, a causa della volontarietà, gratuità, inesperienza/dilettantismo ed eccessiva passionalità, sta allevando generazioni di cittadini più scettici, critici, curiosi (ottimo!), ma anche più confusi/disorientati (sovraccarico informativo), disinformati (trovo sia meglio essere ignoranti che disinformati) e soggetti a pandemie emotive tipiche della propaganda (le narrazioni sono diventate così più importanti del dato reale da potersene svincolare).
A mio avviso il bilancio di internet, al momento, non è assolutamente positivo, con buona pace di Arianna Ciccone, che pecca di eccessiva innocenza – e lo dice uno che vive in rete e di rete.
Non si può fare informazione seria ritagliandosi uno spazio nel tempo libero.
Ed è altrettanto inaccettabile che chi lo fa a tempo pieno si lasci guidare dalla credenza che la Sacra e Divina Rete sia in grado di autocorreggersi.
La rete è invasa da disinformatori professionisti come Brown Moses (alias Eliot Higgins), il disoccupato inglese con un background finanziario che è diventato improvvisamente un esperto di balistica, chimica, aeronautica, fotografia satellitare, scienza forense, armamenti, ecc. e che IMMANCABILMENTE CONFERMA LE VERSIONI UFFICIALI DELLA NATO, cosa che lo ha reso una star grazie al suo “giornalismo investigativo”, poi smentito da ricercatori del MIT e da veri esperti (anche lui è uno degli eroi di Valigia Blu):
http://www.theguardian.com/uk-news/2015/jan/31/british-army-facebook-warriors-77th-brigade
https://it.wikipedia.org/wiki/COINTELPRO
http://www.counterpunch.org/2015/02/26/a-pretext-for-cyber-cointelpro/
http://www.dailykos.com/story/2014/10/20/1337083/-Echoes-of-COINTELPRO-in-Ferguson