Teologi in favore della violazione della prima direttiva di Star Trek

 

 

Timeo Danaos et dona ferentes

Eneide (Libro II, 49)

La prima direttiva di Star Trek:

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/05/nessuno-ha-il-diritto-di-comportarsi-come-se-fosse-dio/

 

«Gli alieni? Sono nostri fratelli»

Intervista con il gesuita americano Guy Consolmagno, teologo e astrofisico di fama mondiale, ricercatore scientifico alla “Specola Vaticana”
23/11/2011

http://www.aostaoggi.it/2011/novembre/23novembre/news24737.htm

“La prospettiva che nelle spazio ci siano altre forme di vita intelligenti, diventa sempre più una possibile fantastica realtà. In tutto il mondo fervono ricerche scientifiche sull’argomento. I maggiori studiosi della materia, pur ammettendo che ancora non si hanno prove significative, affermano che sono sempre più numerosi gli indizi favorevoli a una simile ipotesi. E anche la Chiesa, che nel corso dei secoli è sempre stata molto prudente sull’argomento, recentemente, attraverso studiosi cattolici di altissimo rilievo, ha espresso opinioni di grande apertura e addirittura di entusiasmo. «L’idea che nello spazio ci siano altre forme di vita intelligente non è assolutamente in contrasto con pensiero tradizionale cristiano», dice il professor Guy Consolmagno, religioso gesuita, teologo e astrofisico di fama mondiale. «Per noi credenti, lo studio dell’universo è una meravigliosa avventura che ci riempie di stupore di fronte a ciò che Dio ha creato. Non possiamo pensare che Dio sia così limitato da aver creato esseri intelligenti solo sulla Terra. L’universo potrebbe benissimo contenere altri mondi con esseri creati dal suo stesso amore».

Guy Consolmagno fa parte dell’équipe degli scienziati della Specola Vaticana, uno degli osservatori astronomici più antichi del mondo. Voluta da Papa Gregorio XIII nella seconda metà del secolo XVI, la Specola Vaticana, che ora si trova a Castelgandolfo, ha continuato, lungo il corso dei secoli, a dare il proprio contributo alla ricerca astronomica, con scienziati di primissimo piano. Nel 1981, fu arricchita da un secondo centro di ricerca, il “Vatican Observatory Research Group” (VORG), a Tucson, in Arizona, sul Monte Graham, a circa 3000 mila metri, dove è in funzione un telescopio con specchio da quasi due metri di diametro, che costituisce il prototipo delle ottiche astronomiche di nuova tecnologia.

Dal 1978 al 2006, la Specola Vaticana è stata diretta dal gesuita padre George Coyne, americano di Baltimora, classe 1933, quattro lauree, docente universitario. Ora è diretta dal gesuita argentino padre José Luis Funes, 48 anni, allievo di padre Coyne, una laurea in teologa e una in astrofisica, molto noto nella comunità scientifica per avere compiuto, quando era ancora giovanissimo, straordinarie ricerche su un certo tipo di galassie. Guy Consolmagno è un ricercatore di punta del gruppo degli scienziati della Specola Vaticana. Nato a Detroit nel 1952, ha un curriculum scientifico eccezionale. Laureatosi giovanissimo al famoso MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, una delle più importanti università di ricerca del mondo, ha conseguito poi titoli in varie altre università, diventando uno dei massimi esperti della complessa e vasta “scienza planetaria”, che comprende numerose specializzazioni. Inoltre, lo studio dell’Universo è stato per Consolmagno fonte di grande arricchimento spirituale al punto che, nel 1989, a 37 anni, ha deciso di abbandonare una brillantissima carriera scientifica mondana per diventare religioso gesuita. Ma anche da religioso ha continuato le sue ricerche. Ed è autore di numerosi libri di grande successo, ed è il più autorevole studioso al mondo dei significati scientifici dei meteoriti in rapporto alla vita nello spazio. Lo abbiamo incontrato nella sede della Specola Vaticana, a Castelgandolfo. Ci ha fatto da guida nei laboratori di ricerca, nella biblioteca dove sono conservati oltre 22 mila volumi tra cui seconde edizioni originali di Copernico, Keplero e Newton, e, con estrema gentilezza e disponibilità, ha risposto alle nostre domande.

La Specola Vaticana è un osservatorio astronomico tra i più prestigiosi: la Chiesa è dunque molto interessata allo studio delle stelle?

«Lo è da sempre. Basti pensare che l’astronomia era una delle quattro materie che formavano il “Quadrivium”, cioè il percorso di formazione nelle università medievali, fondate proprio dalla Chiesa. Secondo gli insegnamenti della nostra Fede, noi sappiamo che Dio ha creato l’universo per amore e che ama la sua creazione al punto da aver mandato il suo Figlio Unigenito a diventarne parte. Sant’Atanasio, nel IV secolo, ha detto che l’Incarnazione di Gesù ha reso “sacro” l’universo intero. Quindi, studiarlo è come pregare. Ed è anche un ottimo modo per conoscere meglio Dio, per comprendere, se così si può dire, il suo “stile”».

Nello studio delle stelle è contemplata anche l’ipotesi della possibile esistenza di altre vite intelligenti in mondi a noi sconosciuti. La Chiesa cosa ne pensa?
«La Chiesa, in questo campo, si affida alla scienza, alle ricerche scientifiche, ma è anche molto impegnata in queste ricerche. Nel novembre 2009, attraverso la Pontificia Accademia delle Scienze e in collaborazione con la Specola Vaticana, la Chiesa ha realizzato in Vaticano una iniziativa scientifica che nessuno si aspettava: un Convegno internazionale di astronomi, biologi, geologi e religiosi, che hanno discusso una serie di temi riguardanti l’esistenza di possibili civiltà intelligenti di origine extraterrestre. Erano scienziati provenienti da tutto il mondo, appartenenti a diverse religioni e alcuni anche atei. Studiosi interessati all’argomento che hanno voluto confrontarsi tra di loro e soprattutto con il pensiero della Chiesa. Il cardinale Giovanni Lajolo, portando il saluto del Papa ai convegnisti, ha detto tra l’altro: “Nella ricerca nessuna verità può farci temere perché le scienze, proprio mentre aprono l’uomo a nuova conoscenza, contribuiscono a realizzare l’uomo come uomo”, indicando quale sia la linea di condotta della Chiesa anche su questo tema, e cioè “apertura assoluta alla verità” ».

E a quali conclusioni siete giunti?

«Noi, oggi, sappiamo che l’universo è costituito da miliardi di galassie, ognuna delle quali ha miliardi di stelle, con miliardi di satelliti. È possibile, quindi, che esistano nell’universo numerosissimi pianeti simili alla Terra, dove sia possibile la vita. Un giorno, padre Coyne in un’intervista disse: “L’universo è tanto grande che sarebbe una follia dire che noi siamo un’eccezione”».

Lei è uno dei più accreditati esperti dello studio dei meteoriti, cioè “pezzetti” di corpi celesti che cadono sulla terra. Dallo studio di questi “reperti” è possibile avere indizi riguardanti la vita nello spazio?

[…].
La Chiesa ci insegna che l’uomo è figlio di Dio. Se gli alieni esistessero davvero, dovremmo considerali nostri fratelli?

«Siamo tutti creature di Dio. Qualsiasi essere in grado di “consapevolezza” di sé e dell’esistenza degli altri, e che è libero di scegliere di amare gli altri o di rifiutarli, secondo san Tommaso d’Aquino avrebbe i tratti dell’animo umano, cioè fatto “a immagine e somiglianza di Dio”. Quindi, se gli extraterrestri avessero queste caratteristiche di “intelligenza” e di “libero arbitrio”, non solo sarebbero nostri fratelli ma condividerebbero con noi la stessa “immagine e somiglianza”».

Secondo gli insegnamenti della Fede Cristiana, Adamo, capo dell’umanità, ad un certo momento ha rotto i rapporti di amicizia con Dio ed è stato cacciato dal Paradiso terrestre, trasmettendo ai suoi discendenti le conseguenze di quel suo peccato. Poi venne Gesù, il Figlio di Dio, che si è incarnato e con la sua passione e morte in croce ha riscattato l’umanità riconciliandola di nuovo con Dio. In che modo i possibili extraterrestri potrebbero entrare nell’opera redentrice di Cristo?

«Per ora non sappiamo niente riguardo la natura e la storia dei possibili abitatori di mondi sconosciuti nello spazio. Una cosa è certa: il centro della fede è che Gesù è il Figlio di Dio, fatto uomo, e che per mezzo di lui e in vista di lui tutto è stato creato. Quindi, ogni realtà creata, ogni realtà intelligente e libera che si trovi nell’universo ha sempre un riferimento fondamentale e radicale con la creazione da parte di Dio e con l’evento di salvezza che si realizza in Cristo».

Sono moltissimi i teologi che si aspettano un contatto con “cristiani” extraterrestri ed organizzano conferenze sul tema:

http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_14/extraterrestri_accattoli_50d193da-2179-11dd-b258-00144f486ba6.shtml

http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/08/teologi_accordo_Gli_alieni_potrebbero_co_0_9707083954.shtml

http://www.iltempo.it/2011/05/22/1259406-vaticano_piacciono_extraterrestri.shtml?refresh_ce

http://www.giornalettismo.com/archives/101280/vaticano-cerca-fratelli-extraterrestri/

http://www.huffingtonpost.com/2011/10/10/theologian-says-religious_n_998508.html

http://www.space.com/10670-extraterrestrial-life-religious-beliefs.html

convinti che Gesù non si possa essere manifestato solo sulla Terra, essendo universale:

http://www.ibtimes.com/articles/104581/20110125/et-extraterrestrial-life-intelligence-religion-society-royal-society-jesus-incarnation.htm

Oltre a Consolmagno e Funes:

http://www.wired.com/science/space/news/2008/06/alien_religion?currentPage=all

un altro teologo che esplora queste ipotesi è Steven J. Dick, che si definisce “cosmo-teologo”. Dick sostiene che, evolutivamente parlando, poiché l’universo è antico e l’umanità è giovane, quest’ultima deve accettare l’idea che si trova con ogni probabilità vicina al fondo o, nella migliore delle ipotesi, a mezza strada della grande catena di esseri intelligenti dell’universo. È un panteista e crede in un dio naturale, ossia materiale, non trascendente. Per lui tutto ciò che esiste è la materia e l’insieme della materia è Dio e questo è il modo in cui scienza e religione si conciliano.

Dick suggerisce che un’intelligenza extraterrestre avanzata potrebbe possedere molte di quelle stesse caratteristiche ora attribuite al Dio soprannaturale delle tradizioni giudaico-cristiana ed islamica e potrebbe persinointervenire nella storia umana”.

Nessuno ha il diritto di comportarsi come se fosse Dio

Un giorno la mia gente elaborerà una sorta di dottrina morale che stabilirà tutto quello che possiamo o non possiamo fare. Quello che è giusto e quello che è sbagliato. Ma fino ad allora, fino a quando non esisteranno queste direttive, dovrò ricordare a me stesso che non ho nessun diritto di comportarmi come se fossi Dio.
Jonathan Archer

http://it.wikipedia.org/wiki/Jonathan_Archer

Direttive della Flotta Stellare

http://it.wikipedia.org/wiki/Federazione_dei_Pianeti_Uniti
http://it.wikipedia.org/wiki/Star_Trek

Ordine Generale 1: La prima direttiva
Il diritto di ogni razza senziente di vivere in accordo con la sua normale evoluzione culturale è considerato sacro. Il personale della Flotta Stellare non deve assolutamente interferire con il normale svolgimento della vita e della cultura aliena. Con interferenza si intende qualunque introduzione di conoscenza o tecnologia superiore in un mondo la cui società non è pronta a riceverle. Il personale della Flotta Stellare non può violare questa Prima Direttiva, se non per salvaguardare le proprie vite o la propria nave, o nel caso in cui stia cercando di porre rimedio ad una precedente violazione o contaminazione della cultura in oggetto. Questa direttiva ha precedenza su tutte le altre considerazioni e deve costituire il più alto obbligo morale per il personale della Flotta Stellare.

Ordine Generale 2
E’ fatto divieto assoluto al personale della Flotta Stellare di usare la forza quando non necessario e per alcuna ragione, sia collettivamente che singolarmente, contro membri della Federazione Unita dei Pianeti, i loro rappresentanti autorizzati, i loro portavoce o leader designati, nonchè a quelli di qualunque altra razza non-membro.

Ordine Generale 3
La sovranità di tutti i mondi membri della Federazione deve essere rispettata in tutti i casi e in tutte le situazioni. Il personale della Flotta Stellare deve sottostare alla giurisdizione del mondo membro in cui opera e quindi ne deve osservare e rispettare qualunque statuto, legge, ordinanza e regola. Qualunque violazione di tali regole sarà oggetto di sanzione disciplinare e legale da parte degli organi giudiziari del pianeta in cui tale violazione si è verificata.

Ordine Generale 4
In caso di primo contatto con una forma di vita senziente sconosciuta, il personale della Flotta Stellare deve, mediante linguaggio o gesti, informare detta forma di vita, che al di fuori del proprio spazio esistono molte altre forme di vita senzienti.

Ordine Generale 5
In casi e circostanze di estrema emergenza in cui sia in pericolo il benessere dei cittadini della Federazione, speciali rappresentanti della Federazione assumono i poteri dello stato di emergenza. I poteri dello stato di emergenza danno facoltà anche a personale civile di assumere il comando di qualunque vascello Federale, nonchè del suo equipaggio, in accordo con le condizioni di emergenza. Il personale della Flotta Stellare è sottoposta alla sua autorità per tutta la durata della crisi.

Ordine Generale 6
La richiesta di aiuto o assistenza proveniente da qualunque cittadino della Federazione costituisce priorità assoluta per il personale della Flotta Stellare. Il personale dovrà immediatamente rispondere a tale richiesta postoponendo qualsiasi altra attività.

Ordine Generale 7
E’ fatto divieto assoluto a qualsiasi nave della Flotta Stellare di visitare il pianeta Talos IV in qualunque caso. Questo ordine è prioritari anche all’odine Generale 6. Qualsiasi trasgressione di questo Ordine Generale potrà essere punito con la morte.

Ordine Generale 8
In caso di violazione dello spazio Federale da parte di una forza straniera, il comandante del vascello Federale dovrà determinare le ragioni della violazione. Se vi sono evidenti motivi di ritenere che il vascello ha intenzioni ostili, il vascello federale potrà adottare tutte le azioni atte a salvaguardare la vita e le proprietà dei membri della Federazione. In questi casi il comandante ha piena libertà decisionale su come neutralizzare la minaccia. In tutti i casi è da evitare sempre la perdita, non necessaria, di vita senziente.

Ordine Generale 9
Nessun comandante di un vascello Federale, militare o civile, può garantire asilo politico a qualunque individuo senza prima aver ricevuto espressa autorizzazione da un rappresentante del governo Federale.

Ordine Generale 10
Se esiste la testimonianza di un un ufficiale anziano o qualsiasi altra prova valida, che un individuo della Federazione, abbia violato la Prima Direttiva, egli potrà essere sollevato dal proprio incarico da un rappresentante del governo Federale e posto immediatamente in arresto. I rappresentanti governativi dovranno adottare immediatamente tutte le misure necessarie per minimizzare le conseguenze della violazione.

Ordine Generale 11
Gli ufficiali della Flotta Stellare con il grado di Capitano o superiore, hanno piena autorità per la negoziazione di un trattato con i legali rappresentanti di un governo di un pianeta non Federale. In queste circostanze, l’ufficiale in oggetto acquisisce tutte le facoltà di ambasciatore speciale. Qualsiasi accordo raggiunto in questo modo sarà soggetto all’approvazione del comando operativo della Flotta e dal segretariato della Flotta Stellare.

Ordine Generale 12
Gli ufficiali della Flotta Stellare possono violare la Zona Neutrale designata dai trattati, solo in condizioni di estrema emergenza, se tale azione è necessaria per salvare la vita di cittadini Federali.

Ordine Generale 13
Eccetto quando gli ordini dispongono il contrario, gli ufficiali della Flotta Stellare devono rispettare l’integrità dei sistemi planetari e dei governi indipendenti e non devono violarne gli spazi territoriali.

Ordine Generale 14
Gli ufficiali della Flotta Stellare possono intervenire negli affari interni di un pianeta per rimediare alla violazione di un ordine generale o per difendere la vita o la proprietà di un cittadino della Federazione, solo se ricevono diretto ordine da un ufficiale civile con il titolo di Governatore o superiore.

Ordine Generale 15
Nessun ufficiale di alto rango può recarsi in una zona potenzialmente pericolosa senza una scorta armata.

Ordine Generale 16
Il personale della Flotta Stellare può prestare aiuto tecnologico, medico o scientifico ad un membro di una razza senziente sconosciuta solo se tale assistenza non compromette la Prima Direttiva o la sicurezza della Federazione e della Flotta Stellare.

Ordine Generale 17
Il Capitano di un vascello Federale deve considerare la vita del proprio equipaggio sacra. In qualsiasi situazione di potenziale pericolo, il Capitano deve anteporre la vita e la sicurezza del proprio equipaggio alla sicurezza della nave che comanda.

Ordine Generale 18
Quando accusato di alto tradimento contro la Federazione, il personale della Flotta Stellare può chiedere di essere condotto dinanzi alla magistratura Federale. Se assolto, il Comando della Flotta Stellare non potrà riformulare la medesima accusa.

Ordine Generale 19
Eccetto i casi di dichiarazione di emergenza, in tutti gli altri casi il personale della Flotta Stellare non può convogliare personale o materiale su pianeti o sistemei planetari in cui c’è fondato motivo di ritenere che tale personale o materiale sarà usato per condurre una aggressione o ledere gli altrui diritti. Quest’ordine si applica indipendentemente ai Pianeti membri e non.

Ordine Generale 20
Gli ufficiali e tutto il personale della Flotta Stellare deve adottare tutti i mezzi necessari per prevenire ed evitare la possessione, il trasporto, la vendita, o lo scambio commerciale di creature senzienti tenute in cattività contro la loro volontà, lungo i confini dello spazio federale.

Ordine Generale 21
Nessun appartenente alla Flotta Stellare, sia ufficiale che civile, può offrire i propri servigi ad un governo straniero indipendente senza l’espressa autorizzazione dell’Assemblea della Federazione.

Ordine Generale 22
Nel rispetto delle libertà individuali e della libertà di espressione, considerate sacre, il personale della Flotta Stellare può discutere privatamente, e quando vuole, la politica e le decisioni adottate dai propri rappresentanti governativi, a patto che tali discussioni non interferiscano con i loro ordini e doveri e non violino questi ordini generali o le leggi della Federazione.

Ordine Generale 23
Quando ad un ufficiale anziano di un vascello federale o di una base stellare, vengono presentate valide prove che un rappresentante della Federazione sta violando o ha violato anche in passato, la Prima Direttiva, l’ufficiale potrà sollevare dal proprio incarico l’accusato ed assumere tutti i poteri necessari per lo svolgimento delle indagini.

Ordine Generale 24
Se un ufficiale comandante ha fondato motivo di ritenere che una persona o gruppo di persone possano costituire una minaccia per il personale della Flotta Stellare o per i cittadini della Federazione, deve adottare tutte le misure necessarie (incluso l’uso della forza) per neutralizzare tale minaccia.

Ordine Generale 25
Civili e militari sotto custodia del personale della Flotta Stellare durante una condizione di estrema emergenza, devono essere trattati come si conviene al rango che possiedono, a patto che questo trattamento non comprometta la sicurezza della Federazione o della Flotta Stellare.

Ordine Generale 26
Nessun membro di una nave o di qualunque altra installazione a terra può essere ritenuto diretto responsabile per le azioni dei propri superiori. Similarmente, nessun membro di una nave o qualunque altro personale della Flotta Stellare, potrà subire la sanzione disciplinare inflitta al suo comandante se tali individui non erano direttamente coinvolti in tali azioni.

Ordine Generale 27
Nessun membro della Flotta Stellare può richiedere di cambiare assegnazione o incarico per la prolungata separazione dalla famiglia se i membri della famiglia possono essere imbarcati sulla nave o su qualsiasi altra installazione federale.

Ordine Generale 28
Nessun ufficiale comandante può essere rimosso dal proprio incarico di comando a meno che egli non compia completi atti ritenuti ingiustificabili da almeno tre ufficiali anziani. Comunque tra questi ufficiali dovrebbero esserci il Primo Ufficiale, l’Ufficiale Medico Capo, il Consigliere, e un ufficiale inferiore della sezione comando.

Ordine Generale 29
La primaria responsabilità del comandante di una qualsiasi nave o installazione federale, è la salvaguardia e il benessere del proprio equipaggio, incluso qualsiasi civile. Nessuna azione che possa inutilmente mettere in pericolo la sicurezza di questi individui, deve essere intrapresa, tranne quei casi connessi ai doveri e al servizio che si sta svolgendo.

Ordine Generale 30
Il Comando della Flotta Stellare riconosce il diritto di ogni comandante di vascello federale di interpretare le specifiche della Prima Direttiva considerando tutte le condizioni degli altri ordini generali che si stanno applicando al caso in esame, e sulle molteplici circostanze che si possono presentare quando si incontra per la prima volta una nuova razza senziente.

Ordine Generale 31
Le condizioni e le specifiche della Prima Direttiva devono essere invariabilmente applicate a tutte le specie senzienti scoperte, indipendentemente che abbiano origini naturali o artificiali.

Ordine Generale 32
Eccetto che nei casi di estrema emergenza, nessun comandante della Flotta Stellare è autorizzato a viaggiare con il proprio vascello ad una velocità maggiore di Warp 5 senza una espressa autorizzazione pervenuta dal Comando della Flotta Stellare.

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