a cura di Stefano Fait, direttore di FuturAbles
Che c’entra Capezzone? Il risentimento si accumula finché si sfoga in maniera esageratamente violenta. Gli USA hanno accumulato un “debito karmico” immenso. Mi spiace per i milioni di americani innocenti e in buona fede.
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DOMANDA: Per uscire da questo declino americano basta un’elezione?
RISPOSTA: “Oppure una grave crisi, tipo una mossa di Putin nell’area Nato, che spinga gli Usa a reagire”.
Ian Bremmer intervistato dalla Stampa (anzi, “il grande Bremmer”, secondo il famigerato Riotta)
Articolo integrale qui:
Ian Bremmer è uno degli analisi più pagati del mondo.
Molto probabilmente perché non è per nulla indipendente: “Scherza col suo «muppet», il pupazzo che un amico gli ha costruito a sua immagine e somiglianza” (una “sottile” allusione?).
Esaminiamo un po’ alcuni dei suoi punti fermi:
* “La Germania ha una visione economica e non geopolitica”.
La quarta potenza economica mondiale non ha una visione geopolitica (perché ha la maggior concentrazione di basi americane nel mondo?)…Che arroganza! Ce l’ha eccome, anche se non piace a Washington:
* “Snowden è un traditore”: Russia e Cina sono molto peggio di noi (ergo: zitto e mosca);
* “I russi aspettano solo una scusa per invadere, e se gli ucraini non gliela daranno, continueranno a destabilizzare il governo”.
Mentre i 5 miliardi di dollari della Nuland non servivano a destabilizzare un governo legittimamente eletto e il capo della CIA a Kiev sotto mentite spoglie era in visita di piacere
http://www.futurables.com/2014/04/10/propaganda-e-trasparenza/
* “Dovremmo smettere di punire i russi, pensare nuove sanzioni, o cercare di isolarli, quando nessuno dei Brics, e neppure gli europei, sono decisi a farlo. Cercare piuttosto un compromesso, sulla base del modello federale suggerito dallo stesso ministro Lavrov”.
http://www.futurables.com/2014/02/20/la-via-del-dialogo-per-la-salvezza-dellucraina-e-delleuropa/
*“Putin può sembrare vincente ora, ma nel lungo termine è perdente sul piano politico, economico, demografico, diplomatico, militare. La Russia è in declino e ha amici orribili. Basta non fare l’errore di spingerla nelle braccia della Cina”.
Amici come il Brasile, l’India e il Sud Africa?
Vogliamo parlare degli amici degli USA? Israele, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, EAU, Turchia, Kosovo (narcostato), il generale golpista al Sisi, i salafiti, i wahabiti, gli integralisti cattolici polacchi e croati, Gladio, ecc.
A suo tempo gli americani hanno aiutato Pol Pot (!!!) in funzione anti-vietnamita
http://www.linkiesta.it/blogs/step-step/guarda-chi-si-rivede-pol-pot-0
Suharto in Indonesia
e Idi Amin in Uganda
http://www.treccani.it/scuola/tesine/dittature_extraeuropee_degli_anni_70/5.html
Penso che questi episodi, come quelli in America Latina, quei popoli se li siano legati al dito e prima o poi presenteranno il conto. Quando il bullo è a terra, le sue vittime…
“Ora che la crisi più grave è passata, il nuovo governo [Renzi] ha la possibilità di affrontarli. Di certo non ha bisogno dello shock e dei danni che la crisi russa minaccia di provocare all’economia europea”.
È una crisi ucraina, non russa. Lapsus freudiano?
La vera crisi deve ancora arrivare
Gli americani sono convinti che la Russia sia messa così male che basterà tenerla sotto pressione qualche mese in Ucraina per piegarla.
I russi sono convinti che UK e USA sono messi così male che basterà aspettare che il nuovo governo ucraino si inimichi gli ucraini e che Wall Street crolli per liberarsi dalla pressione della NATO.
La Germania si sta sganciando dalla NATO. Il Giappone intende proteggere le sue relazioni con la Russia. Gli altri BRICS sono schierati con la Russia. L’Iran, che la Casa Bianca vuole come alleato (cf. Brzezsinki, Ian Bremmer), stringe accordi con la Russia escludendo il dollaro.
Non è difficile capire quale sia la valutazione che va per la maggiore.
Non è difficile immaginare su quale cavallo puntare, se si hanno soldi da investire.
Com’è che l’analista di riferimento di Wall Street non pare averlo capito? (A che gioco gioca?)