“Colonna di nube” è il nome dell’operazione militare israeliana contro Gaza. Un nome tratto dalla Bibbia, da un passo dell’Esodo: “Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte” (Esodo 13: 21-22).
Gott mit uns.
Netanyahu, un megalomane disperato e messianico, si è reso conto che:
* la società israeliana sta protestando in maniera sempre più veemente;
* alle prossime elezioni rischia seriamente di perdere;
* la sua ultima speranza (Romney) si è volatilizzata;
* gli alti ufficiali americani che avrebbero potuto assisterlo sono stati rimossi o sono sotto inchiesta (Petraeus, Allen, Gaouette e Sinclair);
* Obama ha dichiarato in una recente conferenza stampa che vuole cercare una soluzione diplomatica con l’Iran (linea Brzezinski).
Questi leader disperati, di regola, causano la rovina dei propri paesi.
Israele, ormai isolato, ha richiamato 75mila riservisti e ha già mostrato che intende coinvolgere la Siria (e quindi il Libano). L’Iran ha messo a pieno regime il sito di Fordo(w), dove arricchisce l’uranio e che può essere colpito solo da ordigni atomici tascabili, il che significa che in Israele potrebbe attaccare anche senza l’appoggio degli Stati Uniti. Con conseguenze devastanti per la sua aviazione e per l’Asia meridionale (inquinamento radioattivo). L’Egitto non resterà a guardare, perché Morsi non si può permettere di fare come Mubarak: milioni di egiziani sarebbero pronti ad insorgere e fare una rivoluzione vera, non semplici manifestazioni di protesta di massa. Migliaia di giordani stanno protestando da giorni per cacciare re Abdullah. L’attacco a Gaza e la connivenza del re non faranno altro che peggiorare la sua posizione. Il tentativo della Palestina di farsi riconoscere dall’ONU come stato sovrano, programmato per il 29 novembre, è probabilmente la causa scatenante, assieme alle elezioni parlamentari israeliane. Il presidente Abbas ha detto che procederà comunque. Israele non tollererà mai uno stato palestinese, perciò andrà fino in fondo per impedirne la nascita (muoia Sansone e tutti i filistei):
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/11/07/le-prossime-mosse-suicide-di-israele/
Quel che si può intuire è che Netanyahu, quel famoso 5 marzo
abbia lasciato perdere l’opzione guerra primaverile (che gli avrebbe permesso di colpire il sito iraniano di Fordo con armi convenzionali, mentre ora saranno necessari ordigni atomici
http://fanuessays.blogspot.it/2012/01/guardatevi-dalle-idi-di-marzo-come.html
lo ha fatto perché contava sulla vittoria di Romney.
Romney ha perso e il governo israeliano ha deciso di agire comunque.
Lo scudo difensivo anti-missile israeliano non funziona e questo ha costretto Israele a richiamare migliaia di riservisti, per un intervento risolutivo, a terra. Questo creerà immense complicazioni, perché il mondo arabo non tollererà più quello che è successo l’ultima volta e perché Obama non sarà più così flessibile.
Negli scorsi giorni la NATO ha dichiarato che difenderà la Turchia dalla Siria
http://english.alarabiya.net/articles/2012/11/12/249124.html
Si è deciso l’invio di truppe inglesi presso il confine con la Siria (ci sono già soldati americani in Giordania)
http://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/uk-troops-may-be-sent-to-syrian-borders-8305055.html
Gli israeliani hanno “risposto al fuoco” bombardando una base siriana
http://www.jpost.com/Defense/Article.aspx?id=291470
Si sono tenute le più grande manovre aeree difensive iraniane della storia
http://tehrantimes.com/politics/103243-major-air-defense-exercise-begins-in-eastern-iran
Perciò è assai verosimile che, nel corso delle prossime settimane, Libano, Siria, Iran ed Egitto saranno coinvolti nel conflitto, una vera e propria guerra totale come non si vedeva da tempo:
“E’ la prima volta dal 1991 che un razzo colpisce Tel Aviv. Da Gaza la Jihad islamica ha affermato da parte sua di aver sparato verso Tel Aviv un razzo di tipo Fajar 5: si tratta di un razzo in dotazione alle forze armate IRANIANE. Il Fajr-5 e’ un razzo di ultima generazione, lanciato da postazioni mobili, e ha una gittata stimata tra i 75 e gli 80 km”.
http://notizie.it.msn.com/approfondimento/razzo-colpisce-tel-aviv-israele-la-pagheranno
Cina e Russia non staranno a guardare. Le popolazioni arabe, islamiche, turche e kurde si solleveranno contro i loro governi se combatteranno dalla parte di Israele e della NATO (i Kurdi siriani non vogliono che a Damasco s’insedi un governo musulmano). Obama non muoverà un dito per fermare Netanyahu: Washington e Londra hanno già assegnato l’intera colpa di quel che sta succedendo ad Hamas ed Obama stesso non fa nulla di diverso – e non è meno moralmente abominevole – quando stila ed approva le sue liste di omicidi “mirati” (disposition matrix = scheda degli smaltimenti) per i droni americani in Afghanistan ed Pachistan.
Il “nostro” (non certo mio) Terzi ha anche lui dato la colpa ai palestinesi ma, come la Francia, ha chiesto maggiore cautela da parte di Israele.
Netanyahu non si tratterrà. Lui e chi la pensa come lui (una minoranza egemone nelle stanze dei bottoni israeliane) è convinto che la superiorità tecnologica israeliana sia indiscutibile e decisiva. Non si rende conto che già nel 1973 Israele ha rischiato grosso e in Libano gli Hezbollah hanno sconfitto Israele nella sua ultima operazione. Il mondo è cambiato dal 1967 e Israele imparerà il significato del proverbio “chi di spada ferisce, di spada perisce”:
Gli Israeliani hanno già commesso l’errore decisivo iniziando questa guerra, allo scopo di completare la pulizia etnica dei Territori Occupati, ma scopriranno l’impatto dell’eterogenesi dei fini (= la sommatoria delle conseguenze inattese) quando sarà troppo tardi e l’incendio che hanno appiccato si ritorcerà contro di loro, in un nuovo Olocausto
http://fanuessays.blogspot.it/2012/01/auschwitz-in-israele-il-secondo.html
Come detto, in precedenza, Israele si è infilato nella trappola e non ne uscirà vivo. La pedina sta per essere sacrificata: come gli Israeliani hanno imparato a considerare i Palestinesi come “quella gente” (non esseri umani come gli altri), così la stessa scorciatoia logica che si conclude con l’eccidio di massa sarà applicata a loro (e forse a molti altri ebrei nel mondo).
E l’Italia?
Abbiamo vinto la prima guerra mondiale per il rotto della cuffia, contro un esercito (austriaco) che non ha mai vinto una battaglia importante senza l’aiuto degli alleati tedeschi. Abbiamo perso la seconda guerra mondiale con un esercito che non ha mai vinto una battaglia importante senza l’aiuto degli alleati tedeschi.
Siamo parte della NATO e quindi, in qualche forma, entreremo in guerra anche noi, a fianco di un esercito (israeliano) che ha perso tutte le ultime guerre.
Faremo una pessima figura, come sempre.
Fatevi un corso intensivo di cinese e russo.