La Terra trema! Gli scienziati non trovano alcuna spiegazione ai 39 terremoti che hanno sconvolto il pianeta in soli due giorni. “Qualcosa non va! Ci sono troppi forti terremoti” sostiene il principale sismologo rumeno, Gheorghe Marmureanu (geoscienze, Università di Bucarest), che ritiene anche che l’ultimo terremoto indonesiano sia molto insolito.
La serie di scosse ha preso l’avvio con i due grandi terremoti (8.6 e 8.2 sulla scala Richter) che hanno scosso l’Indonesia in questi giorni. Poche ore dopo, altri tre terremoti hanno gettato nel panico Messico (7, 6.9 e 6.2 sulla scala Richter).
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Secondo Marmureanu … ciò che è accaduto in Indonesia è “un evento sorprendente che la scienza non può spiegare. Le statistiche mostrano che, in questa regione dell’Asia, c’è un grande terremoto ogni 500 anni, circa. Tuttavia, dal 2004, ci sono già stati tre terremoti con magnitudo superiore a 8, il che non è in linea con le statistiche sismologiche. Qualcosa non va! Ci sono troppi grandi terremoti nella zona indonesiana” avverte Marmureanu.
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Scompaiono gli acquiferi sotterranei nella contea di Shasta, a poco più di 200 km in linea d’aria da Sacramento:
http://www.redding.com/news/2012/apr/15/underground-water-mysteriously-disappears/
E chi se ne frega?
Il problema è che lì c’è l’omonimo Monte Shasta ed il Lassen, che pare siano in procinto di eruttare:
http://www.redding.com/news/2011/dec/17/ready-to-erupt-counties-hazard-mitigation-plans/
Chi ha visto Dante’s Peak (ma deve moltiplicarne gli effetti):
http://it.wikipedia.org/wiki/Dante%27s_Peak_-_La_furia_della_montagna
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“La caldera vulcanica di Santorini è ciò che rimane di uno dei più grandi eventi vulcanici della storia, responsabile della scomparsa della civiltà Minoica 4mila anni fa. Ora, nuove analisi tramite GPS compiute dal Georgia Insistute of Technology negli Stati Uniti sembrano indicare una ripresa dell’attività della zona dove si trovava Santorini. “Dall’esplosione di 4mila anni fa, la caldera sottomarina, che oggi ospita un gruppo di isole greche, ha avuto una serie di eventi vulcanici e geologici, l’ultimo dei quali un terremoto nel Gennaio 2011”, ha spiegato Andrew Newman, autore dello studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. “I nostri monitoraggi dallo scorso settembre fino a gennaio – ha continuato – mostrano come l’espansione della caldera stia accelerando, a causa di un influsso di 14,1 milioni di metri cubi di magma circa 5 chilometri sotto la superficie“. Anche se per gli autori l’espansione non rappresenta necessariamente un’eruzione imminente, affermano anche che un piccolo evento vulcanico potrebbe causare ceneri, frane o tsunami in tutta l’area interessata”