Matteo Renzi, Nunzio dell’Apocalisse (una canzonatura in 4 passaggi illogici)

Anche Mussolini e Hitler erano giovani.

Giulio Tremonti, ottobre 2012

È noto che Hitler aveva una personale, sterminata ammirazione per Wagner. Alcuni biografi di Hitler sostengono che egli usasse dire che “tutto era cominciato” (vale a dire l’inizio della sua attività politica), durante una rappresentazione di Rienzi a Linz. Hitler avrebbe tanto apprezzato la figura del protagonista, ispirata alla storia di Cola di Rienzo, da vedere in esso un modello per il riscatto del proprio popolo, ovviamente con se medesimo come dittatore.

http://memoria.comune.rimini.it/binary/rimini_memoria/progetto/LA_POLITICA_MUSICALE_DEL_NAZISMO.1205827357.pdf

Rienzi, der Letzte der Tribunen (Rienzi, l’ultimo dei tribuni) e il titolo completo del primo successo teatrale di Wagner. L’opera, scritta a Parigi schivando abilmente creditori e gendarmi, fu rappresentata per la prima volta il 20 ottobre 1842 nel nuovo teatro di corte di Dresda, appena costruito dall’architetto Gottfried Semper. L’opera reca con se anche la fama sinistra di essere stata tra le favorite di Adolf Hitler, che si fece regalare il manoscritto in occasione del suo cinquantesimo compleanno e lo porto con se nel bunker di Berlino. L’autografo non e più tornato alla luce e rimane uno dei tanti misteri che circondano la fine del Fuhrer. Wagner aveva tratto spunto per il libretto da un romanzo dello scrittore Edward Bulwer-Lytton, un nobile inglese autore di lavori a sfondo storico come Gli ultimi giorni di Pompei o Richelieu. Il soggetto ruota attorno alla figura di Cola di Rienzo, un plebeo romano del Trecento che riuscì per breve tempo a strappare il potere dalle mani della nobiltà, prima di venire rovesciato a sua volta da una rivolta popolare sobillata dalle grandi famiglie e dalla Curia.

http://www.teatrocomunalemodena.it/upload/doctesti/Pagine%20da%20ORCH%20RAI%204.pdf

“Credono che un giorno torneranno a vedere il sole, per sterminare la specie umana che ha sporcato il mondo” (cf. “La razza ventura” di Edward Bulwer-Lytton).

http://www.lankelot.eu/letteratura/bulwer-lytton-edward-george-la-razza-ventura.html

Se gli Antichi si risveglieranno, distruggeranno il mondo intero. Per questo motivo la Direttrice invita Dana ad uccidere Marty prima dell’alba per completare il rituale e salvare tutta l’umanità… Marty si siede e conforta Dana, ferita mortalmente, facendole notare che potrebbe essere migliore un’altra umanità. La ragazza è d’accordo e, mentre i due fumano una canna, una gigantesca mano esce da terra, annunciando quindi il ritorno degli antichi dèi”.

http://it.wikipedia.org/wiki/Quella_casa_nel_bosco

Dal caimano al caymanino

Davide Serra io lo conosco bene: una persona di grandissima qualità non solo professionale ma anche personale.
Corrado Passera, ministro dello sviluppo economico di un governo tecnico, imparziale, neutrale e, se proprio proprio, dalla parte dei cittadini comuni (e che bello sviluppo economico nell’Italia di Monti!)

Dal Corriere della Sera: “…Resta però il fatto che la holding proprietaria del gruppo di Serra, la Algebris Investments (Cayman) Ltd, sia stata costituita a suo tempo nelle Cayman Islands, riconosciuto e intoccabile paradiso fiscale. Luogo che non spicca per trasparenza… … Dalla holding delle Cayman sono stati versati nel 2011 alla società londinese di Serra (dati di bilancio) 6,94 milioni di sterline di commissioni. Nel 2010 erano 9,68 milioni. …”

Commento di Gaetano, lettore di Repubblica: “Va a pranzare ad Arcore, non si sa chi partecipa, di che parlano: e che c’è di male, sono andato a pranzo mica a cena. Non espone alcun simbolo del PD sul camper e nei comizi: e che c’è di male, sanno tutti che il PD è il mio partito. Cambiano lo statuto per lui: coerentemente, dice che le regole non si cambiano! Riunione a porta chiusa con banchieri-finanzieri-manager e frequentatori di paradisi fiscali: e che c’è di male, pecunia non olet! E risponde con stupide battute alla giornalista. Renzi può fare tutto: offendere persone e PD, riunioni segrete con tutti. Gli altri no: subito fa la vittima, invoca la trasparenza per gli altri. Dice che se perde resta a dare una mano a Bersani, se vince manda a casa tutti, compreso Bersani. Un fuoriclasse, non c’è che dire!”

«Oltre alla faccia di Renzi sui camper ci saranno simboli evocativi: sarà una campagna comunicativa rivoluzionaria» assicurano dal suo entourage. La decisione di rinunciare al simbolo del Pd, a meno di un improvviso cambio di rotta per evitare ulteriori attacchi da parte dei compagni di partito, muove da un presupposto: «Le primarie sono di tutto il centrosinistra, non solo del Pd — riflettono i consiglieri per la comunicazione — e quindi non vediamo perché Matteo debba esibire un simbolo che potrebbe allontanare una parte dei suoi potenziali elettori».

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/2012/31-agosto-2012/idea-renzi-niente-pd-camper-2111634610748.shtml

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