Alba Dorata, Gandhi e la linea rossa della dignità umana

voridis-holding-an-axe2-470x312voridis-ax-closeup1Il giovane neofascista Voridis (prima di diventare un parlamentare di Nea Demokratia, partito attualmente al governo) brandeggia un’ascia – ora è un sostenitore dell’equivalenza di Syriza e Alba Dorata

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Tra il forte e il debole, il ricco e il povero, il padrone e il servo, è la libertà che opprime e la legge che affranca.

Henri Lacordaire

Come in Ungheria, anche in Grecia lo spauracchio è uno specchietto per le allodole. In Ungheria c’è Jobbik, in Grecia Alba Dorata. Nessuno dei due movimenti ha una singola possibilità di arrivare al potere (salvo necessità per i potentati di passare al piano B), ma la loro esistenza serve all’establishment per poter equiparare falsamente la sinistra moderata (es. Syriza) all’estrema destra, mettendola fuori gioco o comunque togliendole il vento dalle vele.
La vera minaccia sono i governi reazionari che si fingono moderati ma chiudono entrambi gli occhi di fronte alla strategia della tensione messa in atto dai loro manovali e intanto mettono in atto le politiche neoliberiste “consigliate” dai fautori del Washington Consensus (ricordo che Orban è un assiduo ed apprezzato frequentatore del think tank Bruegel ed è stato lui a invitare gli osservatori del FMI a Budapest, seguendo puntigliosamente le procedure standard, fino al pagamento del debito – purtroppo se la gente prende per buone le info riportate da David Icke e poi rimbalzate in rete…)
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/06/la-resistibilissima-ascesa-di-alba-dorata-e-dellestrema-destra/
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/04/07/cosa-succede-in-ungheria/

Alba Dorata è sotto il 6% nelle intenzioni di voto. Se la cava poco meglio di Monti

http://www.reuters.com/article/2013/09/23/us-greece-goldendawn-poll-idUSBRE98M07S20130923

Altro che 12-15%

http://www.europaquotidiano.it/2013/09/23/alba-dorata-romanzo-di-una-crisi/

Ha successo solo nei distretti dove la disoccupazione è ben oltre il 50%. Senza la letali politiche austeriste imposte da Berlino ritornerebbe sotto il 5%, permanentemente.

Alba Dorata non ha alcuna intenzione di governare e non è questo il suo compito. Non è quello l’obiettivo. Ci sono già ex fascisti picchiatori in parlamento, nella compagine che governa.

AD è uno spauracchio che serve solo a nascondere il fatto che il fascismo è già al potere in Grecia, sotto mentite spoglie.

Al massimo, se non ci fossero i numeri per governare senza l’estrema destra e se la demonizzazione di Syriza avesse successo, l’establishment potrebbe annunciare alla popolazione di voler governare assieme alla parte pulita di Alba Dorata. Ma queste uccisioni la rendono una prospettiva piuttosto remota.

Perché questo recente allarme?

Perché una popolazione spaventata è una popolazione mite e i Greci erano/sono sempre più irrequieti.

Perché una sinistra che reagisce difendendosi violentemente nel timore di un imminente golpe neofascista è una sinistra tagliata fuori da ogni chance di governare: verrà immediatamente equiparata ad Alba Dorata.

Perché disordini diffusi giustificano l’imposizione dello stato di polizia e l’impiego delle forze armate: Syriza farà la fine degli Fratelli Musulmani in Egitto (arresti, detenzioni e messa al bando)

Si chiama strategia della tensione.

Il fatto che si tratti di una formazione che ha come unico fine quello di seminare il caos, spaventare la popolazione e preparare il terreno ad una dittatura, un governo democratico avrebbe il pieno di diritto di bandirla. È un virus che indebolisce il sistema immunitario della democrazia greca e lo rende più facilmente attaccabile da ben altri aggressori, molto più potenti e organizzati, gli stessi che controllano i media e minimizzano le loro malefatte e le infamie commesse da chi governa.

Tsipras sconsiglia questa mossa, ma credo lo faccia per paura che l’ostracizzazione possa rendere più popolare l’estrema destra, quando invece le azioni di quest’ultima sono sufficienti a rendere sempre più detestata sia questa formazione di picchiatori, sia i suoi sponsor al governo. Conosce la situazione infinitamente meglio di me e avrà fatto i suoi conti.

Spero comunque che sappia bene quello che fa e che stia molto attento. La democrazia è una pianta che va coltivata quotidianamente e le idee, quando si diffondono e acquistano peso, possono evocare mostruosità che poi si materializzeranno, se la volontà collettiva è sufficientemente robusta e determinata. Il che non implica che bisogna proibire la circolazione di idee, ma solo che non bisogna mai mettersi nella situazione in cui le proprie idee non sono più autorizzate a circolare ed è precisamente quel che sta rischiando Syriza.

Esiste un limite alle ingiurie che la democrazia può sostenere, in nome dei nostri nobili principi o dei nostri calcoli elettorali, senza appassire.

Il rischio è quello di farsi intossicare dalla narcisistica compiacenza di chi si sente di incarnare il Bene nella battaglia contro il Male e per questo si permette di consentire al Male di continuare ad operare, per non macchiare la sua candida veste. Tipico dei fanatici della nonviolenza.

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/26/gandhi-o-arundhati-roy-la-scelta-che-determinera-il-futuro-dellumanita/

Se Lincoln avesse assunto questa posizione l’America avrebbe solo rinviato una guerra inevitabile, continuato ad opprimere un’altra generazione di innocenti e mostrato ai bulli che lo spirito della Costituzione è gracile e la tracotanza paga.

Se chi può intervenire lascia correre, i bulli continueranno ad infierire contro i deboli. Arrestare i singoli bulli è necessario, ma mettere fuorilegge la madre di tutti i bulli neonazi e neofascisti mi pare altrettanto opportuno. Qui non si tratta di censurare delle idee, ma di prevenire la violenza, il terrore, il crimine, prima che contagino l’intera società e divengano un pretesto per mettere fuorilegge anche i sinceri riformatori come Tsipras.

“È proibito proibire” è uno slogan sessantottino buono per il Regno di Dio, non per questo mondo. È sciocco e arrogante trattarli come vorresti essere trattato, se la loro intenzione è quella di toglierti di mezzo, se ne sbattono altamente della tua solenne magnanimità e non vedono l’ora di abbattere lo stato di diritto?

Le nobili intenzioni di una minoranza non servono a proteggere una maggioranza indifesa di donne, stranieri (europei ed extracomunitari, inclusi i loro eventuali coniugi greci), giornalisti, omosessuali, rom, disabili, anziani, ecc.) che hanno diritto alla pace e alla sicurezza.

Questo è un vero e proprio scontro di civiltà coi fiocchi. 

http://www.theguardian.com/world/2013/sep/20/greece-foreboding-violence-flares-streets

L’organizzazione criminale chiamata Alba Dorata (e i poliziotti fascistizzati) deve avere ben chiaro, con assoluta certezza, che se non modifica radicalmente il suo atteggiamento è fuori. C’è una linea rossa che non va oltrepassata e non c’è nessun Neville Chamberlain da pigliare per i fondelli (appeasement).

La popolazione non può continuare a vivere nella paura, perché la paura spegne il cervello e la coscienza.

 Protesters in Athens

http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=4725&lang=it

La Germania sta giocando una partita suicida: strafregandosene del resto d’Europa e traendo il massimo profitto al minimo costo

http://www.spiegel.de/international/europe/germany-profiting-from-euro-crisis-through-low-interest-rates-a-917296.html

sta destabilizzando non solo la Grecia, ma tutti i Balcani. È già successo una volta, con la Jugoslavia

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/10/23/la-geopolitica-dei-miti-etnici-lassassinio-dellunione-europea-e-lavvento-dellimpero/

e già due volte i tedeschi hanno subito una durissima lezione  di vita, in questi ultimi 100 anni.

L’opinione pubblica tedesca sarà maturata a sufficienza, nel frattempo? Avrà capito? Si renderà conto in tempo delle conseguenze degli egoismi etnonazionalistici?
I vicini olandesi qualcosa stanno cominciando a subodorarlo:
http://www.gadlerner.it/2013/09/18/il-re-dolanda-da-laddio-allo-stato-sociale

 Derivative-bomb

L’unica cosa buona è che l’intero sistema economico occidentale è una bolla che produce bolle ed è quindi destinato ad esplodere. Può essere la bolla dei derivati, la bolla immobiliare britannica, un sistema bancario tedesco molto precario, l’instabilità internazionale, l’avidità estrema dei soliti speculatori. Ci possono essere molte cause, molti inneschi dell’effetto domino.

Poi dovremo stare attenti ai rivoluzionari sintetici (lupi travestiti da agnelli, come Saint-Just) che ci prometteranno mari e monti in cambio della nostra obbedienza e partecipazione alla Grande Purga.

Monti, Ambrosetti, la Repubblica e lo smantellamento del sistema sanitario nazionale

Ambrosetti e Monti, amici da 35 anni

Monti ha parlato di un sistema che avrà difficoltà a resistere. I ricercatori di Ambrosetti, nella pubblicazione “Meridiano sanità”, si sono spinti oltre. Hanno infatti ipotizzato che entro il 2050, cioè in meno di 40 anni, la spesa sanitaria italiana sarà più che raddoppiata, e salirà a 260 miliardi di euro”.

La Repubblica del 28/11/2012.

Cos’è Ambrosetti e perché la Repubblica lo cita come fonte autorevole a sostegno delle dichiarazioni di Monti?

“Ambrosetti – Europe House” è uno di quei club in cui si decidono (a porte chiuse) le sorti di milioni di persone. Fa parte della stessa schiatta di Gruppo Bilderberg, Trilaterale, CFR, Aspen, Bruegel, ecc.

http://www.informarexresistere.fr/2012/09/08/the-european-house-ambrosetti-una-s-p-a-che-detta-lagenda-mondiale-2/#axzz2DQlEDeu5

Ne è Presidente onorario Alfredo Ambrosetti, “il padre del seminario che dal 1975 riunisce sulle rive del Lago di Como chi fa leggi e chi dirige le aziende, i pensatori più brillanti e i ministri attuali o futuri, in Italia come a Bruxelles…. «Con Napolitano c’è sempre stata una forte corrente di simpatia e di stima reciproca, per quel che posso testimoniare. Il presidente è stato un ospite assiduo del seminario e Monti ha sempre curato di persona le sessioni che lo hanno riguardato». Già, perché il neopremier è, fin dalle origini, uno dei «fabbri» più preziosi di quella fucina di idee che è da sempre il workshop di Cernobbio. A lui si deve in buona parte il merito di avere dato forma all’«Ambrosetti», molto di più di un convegno o di un luogo di discussione libera….

come si fa a non partecipare a quella kermesse cui ogni anno Monti, forte della sua rete di contatti e di relazioni internazionali ad altissimo livello, presenta i protagonisti del mondo che verrà? «È stato lui a segnalare Christine Lagarde» rivela Ambrosetti «prima che venisse nominata nel governo francese».

«Monti è arrivato da noi nel ’77, quando il seminario era alla sua terza edizione» ricorda Ambrosetti. «È stato l’anno del salto di qualità, quando il seminario ha preso una fisionomia più precisa e internazionale, grazie alla collaborazione di Franco Modigliani, non ancora premio Nobel. In quell’occasione spuntò quel giovane economista così serio e preciso, mi colpì subito per la sua competenza e la proprietà di linguaggio: mai un aggettivo fuori posto, mai una sbavatura. Da quel momento decisi che la sua sarebbe stata una  collaborazione preziosa».

Mai decisione fu più felice, visto che, 34 anni dopo, l’entusiasmo è più vivo che mai. Anzi. «Monti è semplicemente perfetto» assicura Ambrosetti. Inutile tentare di scalfire l’ammirazione di Ambrosetti, che pure ha visto sfilare i grandi della Terra, per il suo amico prestato alla politica. Emerge il ritratto di un uomo schivo, amante della natura e della solitudine, ma capace di grandi gesti d’affetto, come congedarsi da un vertice di altissimo livello in Polonia per correre al matrimonio della figlia dell’amico Alfredo, come è successo il 22 ottobre scorso.

«Non l’ho mai visto arrabbiato» continua Ambrosetti. «Ha una capacità di autocontrollo ai limiti dell’umano». E ancora: «È misurato nelle parole, puntuale negli appuntamenti». Difficile che uno così se la possa cavare in un ambiente difficile e complicato come la politica. «Non credo» replica Ambrosetti «che la sfida di Bruxelles fosse più agevole. Anche lì non mancavano difficoltà ambientali o nemici potenti.

Lui ha un’arma preziosa: è assolutamente incorruttibile. Non solo, come è ovvio, dal punto di vista materiale. Ma anche sul piano ideologico. Ha convinzioni profonde e quando si sente nel giusto non cede ai compromessi».

http://economia.panorama.it/Alfredo-Ambrosetti-vi-dico-io-come-Mario-Monti-e-arrivato-qui

La trentottesima edizione del tradizionale appuntamento di Cernobbio, il workshop Ambrosetti, si è chiusa ieri con l’incoronazione di Mario Monti. Anzi, del ‘Monti bis’. A decretare l’assoluta necessità di affidare all’agenda del professor Monti il futuro del Paese sono stati gli ospiti del forum. Amministratori delegati, industriali e banchieri ci mettono la faccia, e spiegano che “il governo che uscirà dalle urne dovrà proseguire il lavoro di Monti”. Un messaggio alla politica, dunque. Perché candidarsi è lecito, ma per quanto riguarda il programma, quello dell’illustre bocconiano basta e avanza. Unica nota stonata, il pollice verso di Giulio Tremonti. “I banchieri sono contenti”, spiega l’ex ministro del Tesoro, “sicuramente non lo sono i cittadini”. Ma l’ultima parola l’ha avuta il padrone di casa e presidente onorario di The European House Ambrosetti. “Stimo Monti infinitamente”, dichiara il cavaliere Alfredo Ambrosetti, che proietta ‘Super Mario’ ben oltre la presidenza del Consiglio. “Nutro un sogno”, confessa alle telecamere de ilfattoquotidiano.it, “vorrei che Mario Monti diventasse Presidente della Repubblica”

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/09/10/cernobbio-elegge-monti-ambrosetti-sogno-premier-colle/204700/

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