Lezioni di futuro: scrittori e lettori anticipatori – 2 febbraio, 17.30, Trento

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Martedì 2 febbraio alle 17.30, la Biblioteca Civica di Trento ospiterà, nella Sala degli Affreschi, un evento culturale e divulgativo aperto a tutti e in special modo agli appassionati di fantascienza, di futuro e ai lungimiranti in generale.

Nel lontano 1941, Asimov inventava una scienza, la “psicostoria”, che consisteva nello studio statistico di ogni tipo di tendenza sociale.

Impiegando tecniche matematiche estremamente più progredite dell’epoca in cui scriveva, immaginava che la psicostoria prevedesse, con un elevato grado di precisione, i movimenti dell’intera società che avrebbero avuto luogo nel futuro, anche se il comportamento del singolo individuo umano sarebbe rimasto imprevedibile.

Partendo dalle suggestive letture di Roberto Maestri, si parlerà di una disciplina scientifica emergente che ha meritato il riconoscimento di una cattedra UNESCO e la prima conferenza internazionale con 260 relatori da 29 Paesi, ospitata recentemente a Trento (Anticipazione 2015).

Sul tema l’Università di Trento propone addirittura un master di secondo livello (Master in Previsione Sociale) dedicato ai professionisti interessati a nuovi strumenti di supporto alle decisioni strategiche. Rocco Scolozzi, uno dei fondatori della startup di Ateneo –skopìa che si occupa di “servizi di anticipazione”, introdurrà il Prof Roberto Poli, titolare della citata Cattedra UNESCO sui Sistemi Anticipanti.

Con buona pace di Asimov, nonostante i progressi tecnologici non si tratta (ancora?) di prevedere il futuro. Esso è e rimane imprevedibile. Il messaggio è che il futuro non si può prevedere ma si può pensare con metodo, per prepararci alle incertezze e per rendere più probabile il futuro desiderato.

Letture da Asimov, Huxley, Bradbury.

Comunità di destino, visioni di futuro, sentori di evoluzione incipiente

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La politica — quella vera, quella alta, quella nobile — dovrebbe creare visioni di futuro, finalità, comunità di destino che ci trascendono e tirano fuori il meglio di noi.
La fede in un destino comune per l’umanità, nella profonda unità delle azioni e aspirazioni umane è la precondizione per la cooperazione internazionale e quindi per un mondo migliore, una civiltà umana più adulta.

Al momento, però, prevalgono la brama di dominio, il paradigma del comando e controllo, le teorie della superiorità etnica-razziale, l’intolleranza religiosa, il darwinismo sociale.
Con che visioni di futuro ci ritroviamo? Per cosa ci battiamo? Per cosa ci alziamo dal letto? (Il Trentino che attende di essere creato).

  • Ai musulmani è rimasto il concetto di comunità islamica, che alcuni interpretano fascisticamente.
  • Ai cinesi si prospetta l’esplorazione spaziale, sottomarina e polare: il sogno cinese.
  • Agli indiani un futuro di prosperità, dignità e abolizione delle caste.
  • Ai russi la fine delle umiliazioni e del collasso demografico e un rilancio del ruolo di ponte tra Estremo Oriente ed Europa.

Noi che visioni di futuro abbiamo? Dolce&Gabbana? La conquista dello scudetto? La crescita del PIL?
Trattare una società e i suoi membri come unità economiche e di consumo da contabilizzare non unifica, ma atomizza ed è la conseguenza della capitolazione della politica agli interessi delle multinazionali (grande capitale globalizzato) che sono quasi sempre inconciliabili con quelli dell’umanità.

Il resto dell’articolo lo potete leggere su Medium

Anticipation 2015 – Anticipazione 2015 / Trento 5-7 Novembre 2015

Anticipazione2015 sul Corriere della Sera12233372_10153727723715859_1905039239_n

rassegna stampa, comunicati stampa, interviste, articoli su questo evento:

https://medium.com/@stefano_fait

Antropologia del prossimo balzo evolutivo umano

L’umanità si trasforma in un Grande Cervello Planetario

ANTROPOCENE
Una nuova epoca caratterizzata da una significativa componente umana (noosfera = sfera di coscienza umana) nell’evoluzione della vita sulla Terra.

EVOLUZIONE DELLA COSCIENZA NELL’ANTROPOCENE
Da decine di migliaia di tribù a un paio di centinaia di stati nazionali confederati nelle Nazioni Unite a una federazione globale di stati sovrani. Unione nella differenza: l’evoluzione umana tende a convergere, ascendendo, verso forma di organizzazione sempre più complesse in cui ciascuna parte non smarrisce la sua identità nella nuova struttura che la incorpora ma riscopre la sua essenza contribuendo a un qualcosa che la trascende (come gli atomi in una cellula e le cellule in un organismo e le persone in una civiltà e le civiltà in un pianeta).

LA COSCIENZA POLITICA NELL’ANTROPOCENE
Il motto del futuro umano sarà “tutti per uno e uno per tutti”, le risorse del pianeta saranno considerate “beni comuni” del genere umano e utilizzate in maniera realmente sostenibile, nell’interesse generale. Si porrà in atto un disarmo globale e qualunque ipotesi di stato mondiale omologatore e livellatore sarà rigettata categoricamente: il mondo è un sistema organico e nessun organismo funziona se ogni sua parte fa la stessa cosa. Autogoverno, democrazia partecipativa, consigli di saggi a supporto dei decisori, sussidiarietà, fusione fredda e congiunzione di tipo sinaptico dell’intero pianeta (Internet Satellite Network, nuovi aerei di linea supersonici e hyperloop).

 

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