Picchisti e serristi: il fondamentalismo che deturpa la scienza

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Se i rilievi saranno confermati, Eni potrebbe festeggiare la più grande scoperta di gas mai effettuata in Egitto e nel mar Mediterraneo, che potrebbe diventare una delle maggiori scoperte di gas a livello mondiale.

http://www.repubblica.it/economia/2015/08/30/news/gas_scoperta_da_record_eni_trova_in_egitto_il_piu_grande_giacimento_del_mediterraneo-121890016/?ref=fbpr

Al Concilio di Nicea si votò per stabilire se Gesù fosse divino oppure no. Una schiacciante maggioranza ha instaurato il dogma attualmente esistente.
Le cose non sono cambiate poi molto. Oggi come allora si stabiliscono degli assiomi/dogmi a maggioranza e si ignora l’evidenza che li confuta, stuprando la scienza e perseguitando gli eretici.

Contemporary psychologists have published a series of provocative experiments showing that faith in science can serve the same mentally-stabilizing function as religious beliefs…The byproducts of absolute truths and intractable forms of ideology … historically seem linked to bigotry and prejudice.
http://qz.com/476722/be-careful-your-love-of-science-looks-a-lot-like-religion/

I picchisti del petrolio sono un po’ come i serristi…e faranno la stessa fine.
Il problema è che bisognerà tollerare le loro farneticazioni ancora per qualche anno.
http://www.futurables.com/2015/05/21/social-forecasting-per-agricoltori-e-allevatori-scenario-glaciazione-2/

Ciò detto, la civiltà umana, se vuole definirsi civile, tra le altre cose DEVE liberarsi dalla schiavitù dei combustibili “”fossili”” e DEVE prendersi cura dell’ambiente, lasciando stare le innocue emissioni di CO2 che fanno benissimo alle foreste e all’agricoltura e concentrandosi sui veri inquinanti che stanno avvelenanando noi e il pianeta su cui viviamo.

Results of several recent laboratory studies and some field observations an interesting development of the theory of petroleum genesis. If the observations are correct, then hydrocarbon reserves can be considered renewable and the peak oil predictions are to be left to the past.

http://www.geoconvention.com/archives/2015/297_GC2015_The_Origin_of_Petroleum.pdf

Gold ha raggiunto la fama nel 1992 con l’articolo “The Deep Hot Biosphere” pubblicato in un numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, e nel quale ha proposto una controversa teoria sull’origine del petrolio, del carbone e del GAS NATURALE, e viene da alcuni considerata come uno dei più importanti contributi alla teoria del petrolio di origine inorganica. La teoria esposta nell’articolo suggerisce che i giacimenti di idrocarburi (petrolio e GAS) e il carbone siano ORIGINATI DAL FLUSSO DI GAS presente ad estreme profondità, al di sotto della superficie e, quindi, NON DA COMBUSTIBILI FOSSILI. Si tratterebbe di materiale primordiale (METANO) che arriva attraverso le caratteristiche tettoniche e viene contaminato da una “biosfera” in profondità fornita da BATTERI che vivono in condizioni o addirittura di superficie. Gold ha pubblicato il libro “The Deep Hot Biosphere” nel 1999, che estende le argomentazioni del 1992 e include la speculazione sulla origine della vita.

https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Gold

L’origine abiotica del petrolio. Già nell’Ottocento l’avevano proposta Alexandre Von Humboldt e Dmitrij Mendeleev. Poi è stata rilanciata nel 1951 in Unione Sovietica dal geologo russo N. A. Kudryavstev e dei suoi allievi. Oggi, in tempi di dibattiti sulle riserve mondiali di petrolio e su quando avverrà il famigerato “picco di produzione”, c’è chi torna a sostenerla. Magari con nuovi dati sperimentali, tanto validi che nel 2009 hanno ottenuto la pubblicazione su Nature Geoscience.

Vladimir Kutcherov, uno degli autori dello studio, non ha dubbi: l’origine del petrolio è abiotica e non fossile. Di più: lo scienziato russo – ricercatore al Kth Royal Institute of Technology di Stoccolma – si spinge ad affermare che si tratta, di fatto, di una fonte energetica rinnovabile, poiché verrebbe prodotta continuamente nello strato superiore del mantello terrestre, al di sotto della crosta. La sua certezza si basa in primis sui sugli esperimenti…Di certo, anche se fosse una risorsa inesauribile, l’idea di un mondo alimentato a petrolio non è piacevole. Se non altro visti i danni causati dalle emissioni dei combustibili convenzionali, quale che sia la loro origine, fossile o meno. Ma questo, commenta Kutcherov, è un altro problema. «L’inquinamento da petrolio è dovuto soprattutto ai carburanti e altri derivati, come i lubrificanti. Si dovrebbe utilizzare questa fonte solo per generare elettricità e riscaldamento, settori in cui è possibile applicare al meglio le tecnologie per la cattura di idrocarburi e la riduzione delle emissioni».

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2010-09-30/petrolio-fosse-rinnovabile-081235.shtml

“Le nostre ricerche provano che non si crea da materiale organico fossile ma da reazioni chimico-fisiche in atto nelle profondità del pianeta”
L’ idea di Vladimir Kutcherov è di quelle che potrebbero cambiare il corso della storia. Mentre i bollettini ufficiali di illustre istituzioni come il Mit di Boston scandiscono con le indagini dei loro specialisti il conteggio alla rovescia verso la fine del petrolio, Kutcherov sostiene esattamente il contrario. E lo ha dimostrato con alcuni esperimenti che l’ anno scorso fecero il giro del mondo generando fiumi di critiche ma anche qualche consenso. «Di oro nero sulla Terra ne esiste ancora in grandissima quantità, bisogna solo cambiare il modo di cercarlo»

http://archiviostorico.corriere.it/2010/luglio/01/professore_che_disinnesca_allarme_petrolio_co_9_100701070.shtml

Gli argomenti di Gold a favore dell’origine non biogenica di petrolio e gas sono i seguenti: 1. I giacimenti si estendono per chilometri senza relazione con depositi sedimentari minori. 2. I giacimenti sono presenti a livelli differenti corrispondenti a epoche diverse e non sono correlati a sedimenti biologici. 3. I depositi biologici non giustificano le enormi quantità di metano esistenti. 4. I depositi d’idrocarburi in vaste aree contengono le stesse firme chimiche, mentre le formazioni circostanti hanno età geologiche differenti. 5. Gli idrocarburi contengono elio: gas chimicamente inerte, non associato con alcuna forma biologica.

Nel 2001 J. Kenney dimostrò che le leggi della termodinamica proibiscono la trasformazione a basse pressioni di carboidrati o altro materiale biologico in catene di idrocarburi. Infatti il potenziale chimico dei carboidrati varia da meno 380 a meno 200 kcal/mole: quello degli idrocarburi è positivo. Dunque la trasformazione citata non può avvenire. Il metano non si polimerizza a pressione bassa ad alcuna temperatura.

Accade, poi, che giacimenti di gas e petrolio esauriti si riempiano di nuovo. Questo processo può essere alimentato solo da depositi profondi ripetendo la sequenza di fenomeni che portò alla loro formazione iniziale. Queste situazioni spiegano l’incremento delle riserve mondiali di petrolio del 72% tra il 1976 e il 1996.

Negli anni 80 Gold convinse il Governo Svedese a fare una trivellazione profonda nella Svezia centrale in un’area granitica di lava cristallizzata. Era priva di sedimenti e non plausibile come fonte di idrocarburi. Presentava, però, infiltrazioni di metano, catrame e petrolio attribuite a sedimenti organici sovrapposti al granito e poi spariti. Si usò per le trivelle un fluido a base di acqua onde evitare di contaminare il pozzo con oli esterni. A profondità di 5 km si trovarono idrogeno, elio, metano e altri idrocarburi.

A 6 km si trovò una pasta nera maleodorante (segno di forte presenza batterica) contenente molte molecole oleose. A 6,7 km si ottennero 12 tonnellate di petrolio grezzo. Le teorie di Gold erano confermate.

Roberto Vacca

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2007/09/petrolio-non-e-bio.shtml

7 commenti

  1. 31 agosto 2015 a 21:55

    Con tutta la stima che posso nutrire per il tuo ottimo blog, mi spieghi perché hai sentito il bisogno di citare il concilio di Nicea che c’entra che lo sterco di vacca su un piatto di sushi?

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  2. 2 settembre 2015 a 14:55

    Al Concilio di Nicea si votò per stabilire se Gesù fosse divino oppure no. Una schiacciante maggioranza ha instaurato il dogma attualmente esistente.

    Da quello che ho letto in merito risulterebbe che l’imperatore del tempo Costantino ha emesso un editto che poi la setta vincitrice nel concilio ha rinominato dogma.
    Chi si rifiutò di credervi venne definito eretico.

    Ma resta il fatto che fu una imposizione non una certezza apodittica.

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    • stefano fait said,

      2 settembre 2015 a 15:24

      “Il concilio fu convocato e presieduto dall’imperatore Costantino I, il quale intendeva ristabilire la pace religiosa e raggiungere l’unità dogmatica, minata da varie dispute; l’intento era anche politico, dal momento che se tali dispute non fossero state risolte avrebbero dato un ulteriore impulso centrifugo all’impero, in una fase in cui esso si trovava sulla via della disgregazione”.

      Istruttivi paralleli col presente.
      Diciamo che Parigi 2015 fallirà laddove Nicea 325 ha avuto successo.

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