Meglio pensare al dopo Renzi e al dopo “Partito della Nazione”…

2
Non ho mai capito perché abbiano scelto lui. Forse doveva rassicurare le mamme italiane e conquistare i voti dei fan di Pieraccioni?
Fatto sta che non funziona. Solo una minoranza di persone è felice di farsi governare da qualcuno che considera più mediocre di lui/lei, specialmente sulla scena internazionale (noi italiani, come tutti i popoli narcisisti, amiamo criticarci ma non perdoniamo chi ci fa sfigurare e non perdoniamo le critiche altrui).
Così nei sondaggi Renzi è stabilmente sotto il 40%, tallonato dai vari G.W. Bush e Hollande nei loro momenti peggiori:

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/04/30/sondaggi-ixe-italiani-bocciano-renzi-su-fiducia-italicum/8d27262e-3558-418e-82b2-506a61e8a52c/
http://www.termometropolitico.it/1172090_sondaggio-datamedia-pd-ancora-in-difficolta-fiducia-in-renzi-in-declino-3004.html

Solo una situazione di marcata instabilità sociale potrebbe farlo risalire, ma a patto che fosse in grado di gestirla senza troppe bischerate, incertezze, ambiguità, smargiassate. Direi che non ha alcuna chance. E’ un ganassa, uno sbruffone nato. Per questo si è lasciato usare e per questo è già sulla via del declino.
I suoi avversari politici sono potenti e sono pronti a fargli le scarpe:

“Dal partito del Divo Giulio, Enrico Letta ha ereditato anche l’afflato terzomondista che gli costa la poltrona a Palazzo Chigi: inserendosi senza essere invitato nel gioco delle grandi potenze sul nucleare iraniano, il governo Letta invia a Teheran il ministro degli Esteri Emma Bonino già nel dicembre del 2013; sfidando il boicottaggio di Washington e delle cancellerie occidentali che ha come pretesto la violazione dei diritti degli omosessuali (il regime change ucraino è ancora in gestazione), Enrico Letta partecipa all’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Sochi nel febbraio 2014; è fautore di una politica araba che non subordina la questione palestinese ai diktat israeliani e dei falchi americani. Cerca insomma di ritagliarsi un margine di manovra all’interno dei paletti fissati dagli USA, attirandosi lo scherno delle figure italiane più vicine a Tel Aviv ed ai repubblicani, come il giornalista Giuliano Ferrara che lo definisce sprezzantemente un “giovane vecchio”.
http://federicodezzani.altervista.org/aspettando-il-partito-della-nazione/

Come abbiamo visto, i suoi sponsor neocon non se la passano bene.
Non gliene va in porto una, sono sulla difensiva e probabilmente non riusciranno a far eleggere Hillary Clinton:

“Dichiarato già negli anni ’80 persona “non grata” dall’ammiraglio Fulvio Martini a capo del SISMI, non solo Ledeen non si allontana dall’Italia ma interferisce ancora con la politica nostrana, segnalando a Washington gli amici fidati di USA ed Israele: risale infatti al 2007 l’articolo che Ledeen scrive per l’influente rivista conservatrice National Review, dove racconta di aver avuto due anni prima (2005) uno scambio di battute con con giovane amico italiano sui vini del Bel Paese. Il commensale con cui discetta di bottiglie è un rampante e brillante politico toscano, appena rieletto alla presidenza della provincia di Firenze: Matteo Renzi.

Abbiamo quindi uno storico del fascismo, studioso e collaboratore di Renzo De Felice, invischiato in traffici illegali d’armi, inserito nei servizi segreti americani e forse israeliani, neo-conservatore affiliato all’American Enterprise Institute, che diventa mentore di Matteo Renzi fin dal 2005 e, quasi sicuramente, ne segue passo dopo passo la scalata al potere.

È lecito supporre che alla base delle incredibili somiglianze tra gli esordi di Benito Mussolini e Matteo Renzi, ci sia lo studioso del fascismo Micheal Ledeen? Sì, è lecito.

Il Partito della Nazione, nella sua gestazione e nei tratti che sta assumendo, è la versione aggiornata del fascismo-regime o partito-nazione che Dino Grandi e Benito Mussolini concepirono nel 1922-1923.

Micheal Ledeen sta suggerendo a Matteo Renzi come resuscitarlo, passo dopo passo, fiducia dopo fiducia, giorno dopo giorno”.
http://federicodezzani.altervista.org/la-legge-acerbo-si-ripete-con-la-farsa-italicum/

Non ci sarà alcun Partito della Nazione perché la ripetizione farsesca della storia è come un cinepanettone che diventa realtà: l’entusiasmo è passeggero e la gente passa presto a occuparsi delle cose serie della vita.

 

SCHEDA

Il neocon, sionista, ultraguerrafondaio Michael Ledeen è uno dei principali sponsor di Matteo Renzi.
Questo spiacevolissimo dato di fatto è stato confermato da:

Corriere della Sera

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/politica/2012/6-settembre-2012/quella-rete-americana-asse-clinton-blair-2111718004332.shtml

L’Espresso

http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/11/04/news/ecco-chi-e-marco-carrai-il-gianni-letta-di-matteo-renzi-1.139920

L’Unità

http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2490000/2486104.xml?key=bersani&first=341&orderby=1

Il Giornale

http://www.ilgiornale.it/news/interni/strana-amicizia-premier-lamericano-indesiderato-1012850.html

Il Sole 24 Ore (N.B. descrivere Tony Blair e i neocon come se fossero su fronti opposti è straordinario)

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-15/i-due-consiglieri-atlantici-e-opposti-sindaco-064225.shtml?uuid=ABU5pop

Gad Lerner

http://www.gadlerner.it/2014/04/22/lamico-amerikano-di-renzi-e-il-giornale-complottista

Fatto Quotidiano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/28/renzi-a-nozze-con-i-poteri-forti-da-cimbri-a-palenzona-tutti-al-matrimonio-di-carrai/1136057/

Formiche: “Ledeen, ormai settantatreenne, non ha mai smesso negli Stati Uniti di occuparsi d’Italia e d’italiani. Lo dimostra il suo articolo di elogi a Mattarella appena pubblicato da The Wall Street Journal. Non più tardi dell’autunno scorso egli ha partecipato in Toscana al ricevimento nuziale di Marco Carrai, tanto giovane quanto storico amico di Renzi, suo testimone di nozze”.

http://www.formiche.net/2015/02/19/mattarella-renzi-usa-libia-isis/

Michael Ledeen

http://www.wsj.com/articles/michael-ledeen-a-chance-for-italy-to-distinguish-itself-1424206385

 

8 commenti

  1. Vincenzo Pizzella said,

    1 Maggio 2015 a 20:09

    Esattamente,possiamo condividere …

    Inviato da iPhone

    "Mi piace"

  2. Cristian said,

    2 Maggio 2015 a 22:30

    Ma, dunque,
    che Renzi abbia dei legami/sponsorizzazioni oltreoceano per certi versi lo sapevo già, anche se non con questa precisione.
    Il punto è che però non riesco a vedere la mano americana nelle scelte governative di Renzi.
    – gli 80 euro direi che sono un piccolo aiuto per reddito medio bassi principalmente statali
    – il jobs act per ora è servito solo a far passare alcuni precari ad un contratto a tempo indeterminato
    – la politica estera non mi sembra filoamericana o perlomeno non in modo sfacciato (molto meno di Letta comunque)
    – non mi sembra di sentire o di vedere nel governo l’intenzione di smantellare sanità pubblica, istruzione pubblica, stato sociale, ecc… (o perlomeno, in misura minore rispetto a governi precedenti)
    – TTIP? Renzi è favorevole, ma la partita mi sembra tutta aperta
    – Legge elettorale… reintroduzione parziale delle preferenze, doppio turno, sbarramento al 3%, premio di maggioranza,… non mi sembra una gran legge elettorale ma comunque meglio della precedente

    Cioè, c’è qualcosa che mi sono perso di azioni del governo di chiara matrice americana? C’è qualcosa in serbo per il futuro?

    Rimango pronto a essere smentito e a cambiare idea

    Ciao

    "Mi piace"

  3. Raimondo said,

    3 Maggio 2015 a 16:28

    L’ha ribloggato su Raimondo Bollettae ha commentato:
    Questo post mi ha molto colpito e ne consiglio la lettura ai miei amici.

    "Mi piace"

  4. Naras said,

    3 Maggio 2015 a 23:11

    Ottimo articolo, l’unica cosa su cui non concordo è il peso che dai a Syriza, o almeno all’ex controparte italiana che si è confermata una farsa e il continuo silenzio che molti hanno sull’m5s (di cui syriza sempre in Italia era uno specchietto per le allodole per rubargli soldi) che difetti o meno è parte positiva del cambiamento.
    Ottimo blog!

    "Mi piace"

  5. Naras said,

    3 Maggio 2015 a 23:12

    volevo dire per rubargli voti non soldi eeh. Podemos non a caso ammira l’m5s e si ispira in parte ad esso.

    "Mi piace"

  6. Vincenzo Pizzella said,

    30 agosto 2015 a 11:02

    Non ho mai capito perché abbiano scelto lui. Forse doveva rassicurare le mamme italiane e conquistare i voti dei fan di …TRONCATO
    (se desidera completare il messaggio me lo rimandi pure)

    "Mi piace"

  7. Vincenzo Pizzella said,

    26 gennaio 2016 a 13:36

    Inviato da iPhone

    "Mi piace"


Lascia un commento