Zbigniew Brzezinski condanna la satira di Charlie Hebdo, il fallimento della manifestazione di Parigi

Sicherheitskonferenz - Munich Security Conference

Financial Times, New York Times e Zbigniew Brzezinski condannano la satira di Charlie Hebdo.
http://www.newsmax.com/Newsfront/Zbigniew-Brzezinski-satire-free-speech/2015/01/09/id/617677/
http://www.ilvelino.it/it/article/2015/01/10/charlie-hebdo-la-stampa-internazionale-difende-charlie-ma-il-financial-times/b7305466-71a9-4473-941d-9da887fc898c/
http://www.huffingtonpost.it/2015/01/09/new-york-times-charlie-he_n_6443716.html
Obama NON ha partecipato alla commemorazione delle vittime dell’attentato e aveva già stigmatizzato le vignette “satiriche”
http://www.straitstimes.com/news/world/europe/story/paris-shooting-obama-wont-attend-march-tribute-charlie-hebdo-victims-says-of
http://www.newsmax.com/TheWire/obama-charlie-hebdo-mock-prophet-muhammad/2015/01/09/id/617516/
Obama non c’era.
Biden non c’era.
Kerry non c’era.
La Casa Bianca non c’era.

i "leader del mondo" non si sentono troppo tranquilli assieme alla folla

i “leader del mondo” non si sentono troppo tranquilli assieme alla folla

Mancavano anche un mucchio di francesi: 1 milione e mezzo al massimo i partecipanti alla marcia di Parigi (“capitale del mondo per la libertà”, dice Hollande), secondo i dati ministeriali.
Come a Roma per il No Berlusconi Day.
Direi un INSUCCESSO colossale
. La stessa affluenza della Love Parade di Essen del 2007
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_largest_peaceful_gatherings_in_history

Vi dico cosa penso di questa cosa.
Brzezinski è il mentore di Obama.
Obama è stato piazzato alla Casa Bianca e ha ricevuto il Nobel per la Pace (gran mossa!) per evitare una guerra mondiale, che è invece fortemente voluta dai neocon e da Israele.

Obama all’Islam: “Cerchiamo un nuovo inizio. Sospetti e discordie devono finire”, 2009

[mi chiedo tra l’altro se le continue “fughe” (partite di golf, scampagnate, ferie) di Obama dalla Casa Bianca non servano a permettergli di ricevere istruzioni da una fazione, a scapito dell’altra]


Brzezinski e Kissinger sono stati espliciti nel riaffermare che la supremazia americana si conserva senza scatenare conflitti extra-regionali.
Kissinger ha addirittura ricapitolato in modo più che accettabile le ragioni russe sulla crisi ucraina.
Entrambi sono aperti a un duopolio con la Cina.
Entrambi sono severi critici delle politiche di Israele che giudicano fortemente lesive della supremazia statunitense a causa della loro belligeranza.
Ora Brzezinski, di fatto, si è schierato CONTRO “je suis Charlie”.

ERGO
Una parte dell’élite statunitense non ha alcuna intenzione di andare in guerra per Israele, rovinando tutto il “lavoro” realizzato in questi anni.
Quella francese e tedesca men che meno [N.B. non sono i buoni: hanno solo priorità diverse e usano gli eventi in maniera differente]. Francesi e tedeschi vogliono allentare la pressione sulla Russia (cosa che invece a Brzezinski non sta bene).
Mi sa che, come sospettavo, tra le alte sfere occidentali si sta svolgendo uno scontro intestino, la partita decisiva.

Se è così – e ribadisco che quanto scritto qui e nel resto del blog può essere completamente sbagliato, va verificato per conto proprio ed è soggetto a revisione – nel giro di poco tempo qualche grossa rivelazione salterà fuori e rivoluzionerà la percezione globale di quel che è accaduto a Parigi (e non solo).
Il 2015 potrebbe riservare grosse sorprese.

7 commenti

  1. emanuele paganini said,

    11 gennaio 2015 a 17:35

    Vuoi dire che Obama NON sarebbe pappa e ciccia coi neoconservatori e Israele??

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    • stefano fait said,

      11 gennaio 2015 a 18:35

      Obama non è un neocon e sappiamo tutti cosa lui e Sarkozy pensano di Netanyahu
      http://www.washingtonpost.com/blogs/post-partisan/post/why-do-sarkozy-and-obama-hate-netanyahu/2011/11/08/gIQAPqRQ1M_blog.html

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      • emanuele paganini said,

        11 gennaio 2015 a 18:53

        mah, lupi travestiti da agnelli: Obama non sarà un repubblicano ma di fatto ha riformato poco o nulla, per non parlare delle innumerevoli prese di posizione filoisraeliane a livelli ruffianeschi.. poi se in privato ci sono antipatie è un altro discorso. In fondo Israele e gli USA sono nati entrambi dalle colonie inglesi.. scusa la franchezza, c’è pour parler 😉
        Se è il caos che vogliono, intavolare contrasti è gioco comune.. A mio avviso gli ‘amici’ di Charlie Hebdo sono gli stessi che hanno deciso chi sacrificare e quando. L’obiettivo è metterci gli uni contro gli altri per introdurre misure di controllo sempre maggiori, creare squilibrio sociale, indeboliore le nazioni e – come ci dice anche la pecora Renzi – chiedere a gran voce un’Europa più ‘forte’. Piano Kalergi, alla fin fine.. Idee soggettive ma lo sforzo è andare oltre le apparenze no? Complimenti per gli articoli

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        • stefano fait said,

          11 gennaio 2015 a 19:15

          Stiamo parlando della differenza che passa tra un lupo e una volpe. L’importante è che un essere umano non si creda una gallina in un pollaio.

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          • emanuele paganini said,

            11 gennaio 2015 a 19:23

            Perchè non lo siamo galline nel pollaio? 🙂 Galline rassegnate no, OK

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  2. 11 gennaio 2015 a 18:15

    in questa storia non ci sono innocenti ma solo manipolatori che giocano pesante

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    • stefano fait said,

      11 gennaio 2015 a 18:34

      Penso anch’io. Hollande non è certo un buono. Le marionette non possono essere buone, avendo rinunciato al libero arbitrio.
      Ma ci sono diversi livelli di minaccia e bisogna lavorare per scongiurare i peggiori.
      Poi ci si occuperà di quelli restanti.

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