Ebola nazista – una guerra mondiale evitabilissima

9736_big

Il nazismo è l’equivalente ideologico di Ebola, è la veste politica della psicopatia: la rivendicazione da parte del forte del diritto inalienabile di schiacciare il debole (Cloud Atlas – uno studio antropologico del libro e del film), che si combina con la mentalità Borg dell’assimilazione imperialista (così rara al di fuori dell’Europa e delle sue ex-colonie: laCina, nel corso della sua storia millenaria, avrebbe potuto colonizzare l’Australia, le coste africane dell’Oceano Indiano e perfino la costa pacifica dal Canada al Messico: aveva i mezzi e le conoscenze per farlo, ma non ha sentito il bisogno di farlo).

Questo virus ideologico è sempre esistito e muta adattandosi alle circostanze (Paul Levy, The Greatest Epidemic Sickness Known to Humanity, Reality Sandwich, 2011).

Non è mai stato sradicato, perché fa parte della natura umana, con una particolare incidenza tra i “bianchi”, in questo stadio evolutivo. Dopo la seconda guerra mondiale Stati Uniti (Operazione Paperclip), Regno Unito, Unione Sovietica e, in grado minore, alcuni paesi sudamericani (La fuga dei criminali nazisti verso l’Argentina di Perón > Operazione Condor), hanno deliberatamente introdotto il contagio al loro interno (scienziati, spie, ufficiali, tecnici, ecc.), sperando di ricavarne un vantaggio.

Per la verità gli Stati Uniti erano già stati contagiati precedentemente, ma Roosevelt era riuscito a contenere l’epidemia:

Nel 1934 fu coinvolto in una controversia nota come il Business Plot quando riferì a una commissione d’inchiesta del Congresso che un gruppo di ricchi industriali lo aveva avvicinato per guidare un colpo di Stato per rovesciare Franklin D. Roosevelt. Le persone che furono coinvolte negarono l’esistenza di un complotto, e i media ridicolizzarono le dichiarazioni. Il rapporto finale della commissione stabilì che c’erano prove dell’esistenza di tale complotto, ma non venne intentata nessuna accusa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Smedley_Butler

http://www.corrieredellepuglie.com/index.php/2013/07/la-famiglia-bush-e-i-nazisti/

La CIA è stata progressivamente nazificata (Reinhard Gellen, Allen Dulles – cf. In Cold War, U.S. Spy Agencies Used 1,000 Nazis, New York Times, 26 ottobre 2014) e il contagio è diventato inarrestabile dopo l’assassinio dei Kennedy (JFK and the Unspeakable: Why He Died and Why It Matters).

http://www.carlbernstein.com/magazine_cia_and_media.php

I nazisti sono dunque riusciti a riciclarsi ed infiltrarsi nelle democrazie occidentali, conquistando un’influenza sempre maggiore:

Svolgendo delle ricerche per un documentario su Jacques Vergès, ho cominciato a interessarmi a uno dei suoi casi, quello di Klaus Barbie. Non era soltanto una storia straordinaria e incredibile, ma conteneva tutti gli elementi fondamentali presenti nel mondo contemporaneo. I nostri governi utilizzano ancora delle organizzazioni e degli individui discutibili al servizio delle loro cause e poi ne pagano le conseguenze. Consideriamo, per esempio, il sostegno degli Stati Uniti ai talebani negli anni ottanta o quello riservato a Saddam Hussein nello stesso periodo. Io volevo mostrare come, anche se ci viene insegnato che il nazismo è stato battuto alla fine della Seconda guerra mondiale, nella realtà ha continuato a essere sfruttato dai vincitori per costruire il mondo in cui viviamo oggi. Il film avrebbe anche potuto intitolarsi “Come i nazisti hanno vinto la guerra”

http://archivio.feltrinellieditore.it/IntervistaInterna?id_int=2377

Una delle grandi scoperte che ho fatto – e che ha reso eccitante tutto il film – è che Barbie ha ricoperto un ruolo importante nella cattura del Che. Improvvisamente, era possibile vedere con chiarezza il legame tra il Vecchio e il Nuovo mondo. Si poteva notare come Barbie avesse sfruttato le sue conoscenze della Seconda guerra mondiale e le avesse messe al servizio della lotta al comunismo negli anni sessanta. E questo non ha fatto che confermare la mia tesi di partenza: Barbie ha condotto una sola e unica battaglia nel corso di tutta la sua vita.

http://archivio.feltrinellieditore.it/SchedaTesti?id_testo=2513&id_int=2377

Ma non hanno neppure risparmiato l’altro blocco e in particolare Ucraina e Russia, fuoriuscendo dalla DDR e dalle file dei collaborazionisti del Terzo Reich. Svoboda e Settore Destro, in Ucraina, sono gli eredi di quel collaborazionismo, ma sono solo la manovalanza, la carne da cannone.

I burattinai, in Russia come in Ucraina come altrove, controllano il settore finanziario e Putin non è stato scelto per caso per guidare la Russia: c’è una guerra.

Anche la politica di paesi occupati dal Terzo Reich, come Francia e Italia, è stata pesantemente condizionata dal virus:

I nazisti che hanno vinto: le brillanti carriere delle SS nel dopoguerra” di Fabrizio Calvi. Casale Monferrato (AL): Piemme, 2007.

http://www.amazon.it/nazisti-vinto-brillanti-carriere-dopoguerra/dp/8838461953

L’attentato del Petit-Clamart (Charles De Gaulle)

http://win.storiain.net/arret/num198/artic1.asp

Diarrea, vomito, emorragie, complicazioni al sistema nervoso: come Ebola, il “nazismo” (l’inception che chiamiamo comunemente nazismo anche se Hitler, o per meglio dire Karl Haushofer & co., non hanno inventato nulla di nuovo) costringe il corpo a cercare di espellerlo per poter contagiare altri corpi.

Non c’è niente di intrinsecamente sbagliato nell’America: gli Stati Uniti sono malati e vanno curati, senza farli morire.

I leader BRICS, Cristina Fernández de Kirchner e vari leader latinoamericani (non tutti di sinistra),  forse papa Francesco, vari politici occidentali non di primo piano – sostenuti da certi interessi forti che cominciano a sentirsi fortemente minacciati –, e vari leader africani e asiatici – ciascuno a modo suo, con i propri limiti e difetti, tenendo conto del contesto socio-culturale e storico in cui opera –, stanno impegnandosi a contrastare la pandemia (Esercizi di analisi predittiva per il periodo 2015-2020, FuturAbles, 7 novembre 2014).
L’obiettivo è quello di evitare che la crono-linea (timeline) su cui ci troviamo possa esser dirottata in direzione di una crono-linea che sia la prosecuzione di un passato alternativo in cui il Terzo Reich ha vinto apertamente e clamorosamente e il “nazismo” non ha dovuto travestirsi per darsi una seconda chance (cf. Viviamo in un multiverso? Wired, 11 aprile 2014).

*****

12 novembre 2014, 17:00 circa: sonda spaziale atterra su una cometa;
12 novembre 2014, 15:00 circa: nessun satellite americano riesce a documentare un’invasione russa 8blindati, artiglieria e truppe). denunciata dal generale Philip Breedlove [breed love, not war], comandante supremo della NATO in Europa. Il 13 novembre la notizia dell'”invasione russa” è svanita dai quotidiani.
13 novembre 2014: gli inquirenti olandesi stanno ancora attendendo (invano) le prove satellitari promesse dagli americani che dovrebbero dimostrare che il volo MH17 è stato tirato giù dai ribelli novorussi, il 17 luglio 2014.
misteri tecnologici…

L’arte della propaganda si basa su una tecnica fondamentale: trovare la via del cuore delle grandi masse; capire ed esprimere il loro mondo, rappresentare i loro sentimenti…Il modo di sentire del popolo non è tortuoso ma semplice ed elementare. Mancano in esso sfumature sottili o articolazioni composite; lo schema di interpretazione del mondo ha solo due poli: positivo o negativo, vero o falso, giusto o ingiusto, bene o male.

Può darsi che il popolo sia corrotto, fin nelle pieghe più nascoste del suo sentimento, ma esso non è mai consapevolmente malvagio. È dunque assai più facile coinvolgerlo in una grande piuttosto che in una piccola bugia, appunto per la semplicità del suo modo di sentire. Anche la massa, infatti, è spesso bugiarda nelle piccole cose, ma si vergognerebbe certo di esserlo in quelle importanti. Se la menzogna è di proporzioni iperboliche, alla gente non verrà neanche in mente che sia possibile architettare una così profonda falsificazione della verità.

Le grandi masse hanno una capacità di ricezione assai limitata, un’intelligenza modesta, una memoria debole. Perché una propaganda sia efficace deve basarsi quindi su pochissimi punti, ripetuti incessantemente, finché anche l’uomo più rozzo sia indotto a ripeterli di continuo così da imprimerli nel profondo della sua coscienza innocente.

Non bisogna esitare a scatenare sull’avversario un fuoco continuo di menzogne e calunnie, fino a provocare uno stato di isterismo collettivo: a questo punto, per riottenere la pace, il popolo sarà disposto a sacrificare la vittima prescelta.

Adolf Hitler

*****

NOTA BENE: I “buoni”, in questa storia, non sono angelici. Fanno i loro interessi e, nel migliore dei casi, gli interessi della nazione che governano. Hanno semplicemente capito che possono disciplinare il loro egoismo e passarsela alla grande senza devastare il pianeta e l’umanità (egoismo illuminato).

Questo è il meglio che passa il convento in questo stadio evolutivo dell’umanità. Chi si contenta gode. Però ogni piccolo sforzo a livello micro si riverbera a livello macro, quindi non sottovaluterei i contributi dei singoli.

*****

ULTERIORI LETTURE:

Family of Secrets: The Bush Dynasty, the Powerful Forces That Put It in the White House, and What Their Influence Means for America

Someone Would Have Talked: The Assassination of President John F. Kennedy and the Conspiracy to Mislead History

An Act of State: The Execution of Martin Luther King, New and Updated Edition

The Fifty-Year Wound: How America’s Cold War Victory Has Shaped Our World

War is a Racket: The Antiwar Classic by America’s Most Decorated Soldier

Wilson’s Ghost: Reducing the Risk of Conflict, Killing, and Catastrophe in the 21st Century

Open Veins of Latin America: Five Centuries of the Pillage of a Continent

Web of Deceit: The History of Western Complicity in Iraq, from Churchill to Kennedy to George W. Bush

Legacy of Ashes: The History of the CIA

House of War: The Pentagon and the Disastrous Rise of American Power

Fog Facts: Searching for Truth in the Land of Spin

Lost History: Contras, Cocaine, the Press & ‘Project Truth’

Weapons of Mass Deception: The Uses of Propaganda in Bush’s War on Iraq

American Fascists: The Christian Right and the War On America

3 commenti

  1. 14 novembre 2014 a 18:16

    “L’arte della propaganda si basa su una tecnica fondamentale: trovare la via del cuore delle grandi masse; capire ed esprimere il loro mondo, rappresentare i loro sentimenti…Il modo di sentire del popolo non è tortuoso ma semplice ed elementare. Mancano in esso sfumature sottili o articolazioni composite; lo schema di interpretazione del mondo ha solo due poli: positivo o negativo, vero o falso, giusto o ingiusto, bene o male.”

    Leggendo questo mi viene da pensare che siano soprattutto i nevrotici a rendersi per primi conto delle grandi menzogne credute dalla massa, dal momento che lo schema di interpretazione della realtà da parte dei nevrotici è proprio il contrario di quello descritto qui.

    "Mi piace"

  2. Hans said,

    15 novembre 2014 a 16:59

    In un mondo multipolare le bugie hanno le gambe corte:

    Immagine dell’attacco ucraino al volo di linea malese
    http://www.1tv.ru/i_newsvideo/271824

    "Mi piace"

  3. Haris Georgilas,Chania,Creta,Grecia said,

    18 dicembre 2016 a 16:51

    ARTICOLO ARISTON[OTTIMO].
    L’ EGOISMO ACECCA.

    "Mi piace"


Lascia un commento