http://donataborgonovore.files.wordpress.com/2013/10/adige_17ottobre2013.pdf
I palazzi dei re sono stati eretti sulle rovine delle dimore del paradiso terrestre
Thomas Paine, “Senso comune”
http://donataborgonovore.files.wordpress.com/2013/10/da-trentino_15ott.pdf
I decreti del destino guidano chi è consenziente, e trascinano chi non lo è.
Seneca
C’è una cosa più forte di tutti gli eserciti del mondo, e questa è un’idea il cui momento è ormai giunto.
Victor Hugo
Dov’è la Vita che abbiamo perduto vivendo?
Dov’è la saggezza che abbiamo perduto sapendo?
Dov’è la sapienza che abbiamo perduto informandoci?
T.S. Eliot, La Rocca
L’insicurezza che certamente appartiene al nostro tempo va secondo me interpretata in senso positivo, come un segno di speranza: essa infatti ci rende più modesti, più aperti, più disponibili nei confronti degli altri, meno esposti ai rischi di un appiattimento o imbolsimento spirituale (intellettuale). Chi trova il coraggio di costruire la propria esistenza nel mare mosso dell’incerto riuscirà più facilmente a trovare il proprio spazio nel presente di chi invece tenta di gettare l’ancora verso i lidi di epoche passate.
Alexander Langer
Il passato è degno di rispetto e riconoscimento, non di venerazione. È nel futuro che troveremo la nostra grandezza.
Pierre Trudeau
I dogmi di un passato tranquillo sono inadeguati al presente tempestoso. La situazione è irta di difficoltà, e noi dobbiamo essere all’altezza della situazione. Poiché il nostro caso è nuovo, dobbiamo pensare in modo nuovo e agire in modo nuovo. Dobbiamo emanciparci.
Abraham Lincoln
Questo è il tempo che ci è dato, abbiamo la responsabilità di dare risposte alle esigenze di questo tempo.
Aldo Moro
ppier@libero.it said,
27 ottobre 2013 a 05:20
Mi permetto di esporre il mio seppur modesto e altrettanto insignificante commento, ma dovreste smetterla di abbinare alla Monarchia sempre una valenza negativa. Capisco il vostro essere ancora schiavi imboniti di questa repubblicaccia manigolda e maledetta,voluta dalla feccia comunista e partigiana, ma dovreste ricordarvi che le vostre terre sia pur godettero della buona amministrazione Imperial Regia e, dopo che siete ricongiunti alla Patria per la quale SM Vittorio Emanuele III si meritò l’appellativo di “Re Soldato”, avete goduto dei benefici e del buon governo di Casa Savoia.
Rammento a lor signori che nelle Monarchie europee, a dispetto delle repubblichette di varia tonalità (oserei dire dal marrone chiaro al marrone scuro) le libertà e i diritti sono bene rappresentati e tutelati. Io, costretto dal malgoverno repubblicano italiano ad emigrare in terra Elvetica, quando vado nel Regno d’Ispagna o tra i sudditi di Elisabetta II mi sento tutelato come ospite, come lavoratore e anche come omosessuale (nei nostri diritti le Monarchie sono veramente all’avanguardia!) ma sento una sottile dose di invidia salirmi al cuore fin tramutarsi in lacrime quando penso che anche la nostra infelice ma amata Italia poteva essere, sotto lo scettro saggio e lungimirante di Casa Savoia, alla pari delle vere democrazie europee.
Ma siamo ancora in tempo: Italia e Casa Savoia!
Pio Pierucci, operaio omosessuale monarchico, emigrato in terra Elvetica ma con il cuore in Italia!
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stefano fait said,
27 ottobre 2013 a 08:36
Quindi uno viene trattato bene solo nei paesi monarchici?
Spagna sì, Portogallo no. Svizzera no, Città del Vaticano sì. Regno Unito sì, Irlanda no. Stati Uniti no, Canada sì. Giappone no (è una repubblica parlamentare – l’imperatore non è il capo dello stato, ma una figura di rappresentanza), Arabia Saudita/Qatar/Emirati Arabi Uniti, ecc. sì.
In due righe le ho smontato la sua “ardita” visione del mondo. Spero che lei ci abbia messo meno di 5 minuti a edificarla.
Quanto alla “feccia comunista e partigiana” è quella che si è battuta perché la sua dignità di operaio omosessuale monarchico fosse rispettata.
Su una cosa sono d’accordo con lei. Il suo è, in effetti, uno dei commenti più modesti e insignificanti che abbia ricevuto questo blog. Non si scomodi a sproloquiare di nuovo, non la pubblicherò. Mi interessa la qualità del dibattito, non concedere spazio a chi non è in grado di sfruttarlo intelligentemente.
La sua libertà di parola la potrà esercitare in tutto il resto della rete o creando un suo blog – dal quale mi terrò ben lontano -, anche grazie all’impegno della “feccia comunista e partigiana”.
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