Il Congresso dirà NO alla risoluzione che autorizza l’attacco alla Siria

ddddd-1opposizione massiccia e in forte crescita rispetto a una settimana fa, a tre giorni dal voto

Quali 11 nazioni, al G20, hanno sottoscritto il documento che accusa Assad di aver usato le armi chimiche? (9 non l’hanno fatto)

Australia (partner NATO), Canada (NATO), Francia (NATO), Italia (NATO), Giappone (partner NATO), Corea del Sud (partner NATO), Arabia Saudita (teocrazia), Spagna (NATO), Turchia (NATO), UK (NATO), USA

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È ovvio che la gente non vuole la guerra. Perché mai un povero contadino dovrebbe voler rischiare la pelle in guerra, quando il vantaggio maggiore che può trarne è quello di tornare a casa tutto intero? Certo, la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra e neanche in Germania. È scontato. Ma, dopo tutto, sono i capi che decidono la politica dei vari Stati e, sia che si tratti di democrazie, di dittature fasciste, di parlamenti o di dittature comuniste, è sempre facile trascinarsi dietro il popolo. Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre assoggettato al volere dei potenti. È facile. Basta dirgli che sta per essere attaccato e accusare i pacifisti di essere privi di spirito patriottico e di voler esporre il proprio paese al pericolo. Funziona sempre, in qualsiasi paese.

Hermann Göring

Per il Washington Post (diverso sondaggio, più recente) alla Camera dei Rappresentanti i no sono già 205 e ne bastano 217 per affondare la risoluzione. Washington Post e New York Times, i due quotidiani dell’establishment, hanno fatto campagna CONTRO l’intervento.
Vogliamo davvero credere che Obama non lo avesse previsto e magari auspicato, per sfuggire alla trappola dei neoconsionisti e isolarli, probabilmente con l’aiuto dei repubblicani tradizionali, quei numerosi conservatori che vogliono purgare questi estremisti dal loro partito?
Nemmeno i neocon di Bush-Cheney hanno attaccato l’Iran, nel 2007, quando erano sul punto di farlo e il crac finanziario era già scoppiato.
Perché Obama dovrebbero farsi coinvolgere in una guerra con Siria, Iran e, verosimilmente, Russia, guadagnandosi l’ostilità della quasi interezza delle Nazioni Unite?

Per il momento mi pare che l’ipotesi più probabile sia che Obama e i suoi consiglieri non sono dei pazzi. Stanno bluffando con Netanyahu, che detestano “cordialmente”. E, forse, stavano cercando di ottenere delle concessioni da Putin in occasione del G20. Concessioni che non arriveranno, perché Putin ha il coltello dalla parte del manico: niente prove > niente autorizzazione ONU > niente guerra. G20: 17 nazioni contro attacco, 3 favorevoli
Se è così, Israele resterà a bocca asciutta e continuerà l’escalation delle sue fesserie controproducenti e sempre più suicide.

Il voto è il 9 settembre. 3 giorni per un false flag di vaste proporzioni, targato naturalmente Israele.

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Il presidente non ha l’autorità costituzionale … per portare in guerra questa nazione… a meno che non sia sotto attacco o che ci siano le prove che stiamo per essere attaccati. E, se lo facesse, chiederei io stesso il suo impeachment

Joe Biden, attuale vicepresidente, intervista, 2007

La Costituzione non autorizza il presidente ad ordinare unilateralmente un attacco militare in una situazione che non comporta la neutralizzazione di una minaccia reale ed imminente per la nazione.

Barack H. Obama, attuale presidente, intervista, 20 dicembre 2007

Se Obama decidesse di attaccare nonostante il voto del Congresso diventerebbe un criminale peggiore di Blair e Cheney messi assieme e contraddirebbe tutta la sua politica mediorientale (imperialismo soft, non hard). Diventerebbe il peggior presidente americano di sempre, un paria della comunità internazionale. Non vedo come ciò possa succedere.

Qui invece il punto di vista di un analista di origini russe che pensa che alla fine, per via dei lauti emolumenti dei paesi del golfo persico (leggi: corruzione), il Congresso darà il via libera alla guerra

http://journal-neo.org/2013/09/05/rus-agressiya-protiv-sirii-masshtaby-i-posledstviya/

8 commenti

  1. 6 settembre 2013 a 11:38

    Però se il congresso vota per il si… sarà terza guerra mondiale?

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    • stefano fait said,

      6 settembre 2013 a 11:46

      in quell’improbabile eventualità allora comincerebbe la terza guerra mondiale, che finirebbe relativamente presto, a causa della totale contrarietà del 90% della popolazione occidentale (e araba)

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  2. youssef said,

    6 settembre 2013 a 17:41

    Se il congresso dira di si, ci Sara la 3 guerra mondiale, l Italia partecipara?

    Grazie

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    • stefano fait said,

      6 settembre 2013 a 17:48

      Fosse per me, no. Già l’ultima volta ci siamo schierati dalla parte sbagliata e le abbiamo prese. Washington, Parigi, Londra e Tel Aviv sono completamente isolate: il fatto che siano potenze nucleari significa poco – la vera potenza è quella delle opinioni pubbliche, altrimenti non si impegnerebbero così tanto a manipolare i fatti. Hanno già perso la guerra dell’informazione, quindi hanno già perso anche la terza guerra mondiale, se ci dovesse essere, prima ancora di combatterla.

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  3. 6 settembre 2013 a 22:32

    Dobbiamo capire in quale momento della Storia Umana ci troviamo, ricordiamo che i grandi eventi sono sempre legati alla Profezia, mai staccati, la Microstoria è degli uomini, la Macrostoria è di Dio:

    Dove siamo:

    1) Daniele 11:25-28
    Con un grande esercito spronerà le sue forze e il suo cuore contro il re del sud. Il re del sud si impegnerà in guerra con un grande e potentissimo esercito, ma non potrà resistere, perché si ordiranno complotti contro di lui. Quegli stessi che mangeranno dei suoi cibi squisiti lo distruggeranno; il suo esercito sarà spazzato via, ma molti cadranno uccisi. Il cuore di questi due re sarà rivolto a fare del male; essi proferiranno menzogne seduti alla stessa mensa, ma la cosa non riuscirà, perché la fine verrà malgrado tutto al tempo fissato. Nel ritornare al suo paese con grandi ricchezze, il suo cuore si metterà contro il santo patto; così eseguirà i suoi disegni e poi ritornerà nel suo paese.

    Dio tramite il Profeta ebreo Daniele dice che il Regno del Nord(Occidente) attaccherà il Regno del Sud(Oriente), il Regno del Sud risponderà in modo proporzionato, ma senza ottenere risultati in quanto dei dissidi interni depotenzieranno la difesa e resistenza causando la sconfitta. Se questo evento si è già verificato nel passato, non resta che analizzare cosa dice Dio:

    2) Daniele 11:29,30
    Al tempo stabilito egli andrà di nuovo contro il sud, ma quest’ultima volta la cosa non riuscirà come la prima, perché delle navi di Kittim verranno contro di lui; perciò egli si perderà d’animo, si adirerà nuovamente contro il santo patto ed eseguirà i suoi disegni; così tornerà a mostrare riguardo con coloro che hanno abbandonato il santo patto.

    Dio tramite il Profeta ebreo Daniele dice che il Regno del Nord(Occidente) attaccherà il Regno del Sud(Oriente), il Regno del Sud risponderà in modo proporzionato, ed in suo aiuto arriveranno le navi di Kittim(Nel passato Cipro). Questa volta il Regno del Nord(Occidente) sarà come un nuotatore professionista che per qualche problema si deprime e deve sforzarsi per non annegare. La Profezia spiega bene che il Regno del Nord in questo scontro non verrà sconfitto ma non vincerà. Il Mondo se ci troviamo in questo parte della Profezia non sarà più unipolare, ma bipolare, con due gruppi con nucleo e paesi che orbitano, in poche parole il Regno del Nord ha un un nucleo e stati federati, il Regno del Sud ha un nucleo e stati federati.

    Tra le due è meglio la prima, la seconda è l’inizio dell’Apocalisse, con relativa attività angelica negli affari umani come non si vedeva da 2000 anni.

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    • stefano fait said,

      7 settembre 2013 a 08:45

      Le profezie possono essere interpretate e usate in svariati modi, spesso truffaldini (e non sto insinuando che sia questo il caso). Preferisco i fatti sul campo.
      Una guerra che scoppia perché le monarchie del Golfo comprano l’assenso del Congresso che gode del favore del 15% degli americani, una guerra osteggiata dal 90% della popolazione mondiale (a occhio e croce) è una guerra persa in partenza. Il “Regno del Nord” la perderà, perché è in bancarotta mentre i suoi nemici hanno i soldi per finanziarla e perché ha già perso la guerra dell’informazione.
      Profezie o non profezie.

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  4. Slobbysta said,

    7 settembre 2013 a 12:40

    Si impegnano tanto per manipolare i fatti, per tradizione ed inerzia, ma anche molto male..perché tanto il popolo è nullo e si deve sfoltire..i media ne vincono ne perdono..informano, come la scuola, dosando il necessario in flussi, ora “aperti” ora chiusi…il digitale terrestre trasmette frequenze…è in grado di avere una funzione di offesa, per una gestione bellica?

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    • stefano fait said,

      7 settembre 2013 a 12:54

      Direi che, ormai, più passa il tempo, più il risveglio delle coscienze si fa impetuoso. Lo si può capire leggendo il forum del Guardian (o di Repubblica). All’inizio della guerra in Libia vi era un certo allineamento favorevole poi, con il passare del tempo e l’emergere delle bugie, il consenso è diventato massicciamente critico. La Siria è una questione già sedimentata, non è nuova, non offre sorprese e il pubblico ha già raggiunto un adeguato livello di informazione e consapevolezza. Se Obama non riuscirà a contenere l’escalation l’impero anglo-americano e sionista sarà spacciato. Non può mettersi contro il resto del mondo e pensare di cavarsela.

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