Il vincitore del Premio Darwin 2013 è…la folle folla di Piazza Tahrir! Un bell’applauso!!!

darwin_awards

Se nei paesi della “primavera araba” vuoi far votare il popolo, preparati a un probabile governo islamista.  Se non vuoi gli islamisti, vai sul sicuro e non far votare il popolo. Se poi il popolo ha votato e rivotato gli  islamisti e tu sei abbastanza certo di non poter mai vincere un’elezione, scatena la piazza, accendi la mischia e chiama i militari a scioglierlaCiò che ai militari interessa è il controllo del vasto apparato produttivo di cui sono i capofila, la gestione in perfetta autonomia del proprio bilancio e la garanzia del supporto finanziario americano: quasi un miliardo di dollari e mezzo all’anno. Ma per intascare questa tangente – il prezzo che gli americani pagano per potersi considerare azionisti di riferimento dei militari egiziani, a tutela della sicurezza di Israele – ad al-Sisi occorre che il governo sia presentabile al peraltro assai geopolitico vaglio di legalità del Congresso Usa. Di qui lo sbarramento semantico del generale, che mentre metteva agli arresti domiciliari il primo presidente democraticamente eletto del suo paese e colpiva d’interdetto la Fratellanza musulmana, lanciava i blindati nelle piazze e censurava i media ostili, curava di comunicare che non era in corso alcun colpo di Stato.
Lucio Caracciolo
http://temi.repubblica.it/limes/egitto-fratelli-musulmani-il-rebus-arabo/49611

IL GOLPE LIBERTARIO

https://twitter.com/stefanofait

Il governo democraticamente eletto viene deposto dalle stesse forze che sostenevano la dittatura e che hanno presto annunciato la prossima nascita di un “governo dei tecnici”, tra l’esultanza dei manifestanti. C’è del genio in queste piazze, ma è arduo intravederlo. Democrazia o demagogia? Cittadini o folla emotiva e imbecille?

 monti-tecnici

Molti italiani che si ritengono, a torto, democratici, approvano il golpe militare in Egitto. Avrebbero acclamato anche dei golpisti che avessero rimosso Berlusconi?

Anche noi abbiamo avuto la nostra Fratellanza Cristiana al governo, per lungo tempo, e per certi versi è ancora al potere. Ma noi siamo noi, gli egiziani sono gli egiziani e non abbiamo problemi se una minoranza laica e copta (copta come il ramo paterno della famiglia di Magdi Allam – così pare – , copta come molti agenti dell’intelligence britannica ai tempi dell’impero) esautora un governo islamico in un paese preponderatamente islamico, CON L’AIUTO DEI SALAFITI (all’opposizione pure loro – ma li trovate anche in Siria e Libano contro Assad).

 dc1

I salafiti consideravano Morsi troppo moderato. Ricorda un po’ la brutta fine della democrazia in Spagna degli anni Trenta, presa in mezzo tra i franchisti e i comunisti.

28-marzo

Ricorda anche l’approccio israeliano alla democrazia in Palestina. Gli elettori di Gaza votano il governo sbagliato? Li invadiamo.

Poi sono venuti per i fratelli musulmani, ma io non ho parlato perché non ero un fratello musulmano”.

Adly Mansour, nuovo presidente ad interim, giudice nominato da Mubarak, che Morsi era legalmente tenuto a designare come presidente della corte costituzionale – la costituzione è un parto delle forze armate, quindi cambiarla era un dovere di un governo che volesse emancipare l’Egitto dal cappio militare -, tende la mano alla fratellanza musulmana, invitandola a partecipare alla costruzione di un nuovo Egitto. Lo dovranno fare dal carcere:

Membri del governo (incluso Morsi) e della maggioranza parlamentare accusati del reato di “insulto alla magistratura” (quella nominata da Mubarak)

https://twitter.com/BreakingNews/status/352777403799584768

Fino a 300 mandati d’arresto per politici e parlamentari della maggioranza, con l’accusa di “incitamento alla violenza” (quale? Questi “terribili” islamisti sembrano essere stati fin troppo disciplinati nel corso del colpo di stato ai loro danni)

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/04/egitto-membri-della-fratellanza-in-arresto-negli-scontri-almeno-14-morti/645623/

 1044627_10151620847817459_82669996_nN.B. non sono berlusconiano: sono gollista in politica e anarchico di sinistra nella sfera morale-spirituale

È chiaramente una presa per il culo: se l’esercito avesse voluto dare una qualunque chance ai fratelli musulmani avrebbe dialogato con Morsi, che aveva fatto numerose aperture all’opposizione.

Bavaglio ai mezzi di informazione filo-governativi. Morsi è agli arresti, Erdogan è al potere.

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2013/06/02/la-primavera-turca-mandera-in-fumo-i-piani-nato/

È alleato dell’Occidente, come lo sono Israele, Bahrein, Qatar, Arabia Saudita, ecc. al cui confronto Morsi e i fratelli musulmani sono la reincarnazione di Martin Luther King.

 fosforoGaza

Parliamo un po’ dei golpisti. Lo stesso esercito che fino al 2011 torturava e faceva sparire gli oppositori a centinaia, ora gode dei favori di una parte dell’opinione pubblica occidentale ed egiziana:

“Un’inchiesta del Guardian rivela che durante la rivoluzione del 2011 in Egitto i militari dell’esercito hanno torturato e ucciso, e in alcuni casi hanno fatto sparire, gli oppositori dell’ex presidente Hosni Mubarak. Durante i 18 giorni della rivolta cominciata nel gennaio del 2011 che ha portato alla caduta del regime sono sparite più di mille persone, tra cui molti detenuti. Alcuni sono finiti in carcere senza che nessuno ne fosse al corrente e hanno subìto torture e maltrattamenti, altri sono morti, altri semplicemente scomparsi. L’esercito ha sempre negato di aver avuto un ruolo attivo durante la cosiddetta “primavera araba” e di essere stato responsabile di violenze e omicidi. Ma questi documenti dimostrano il contrario. “Molti civili sono morti mentre erano in carcere e sono stati sepolti in fosse comuni come se non avessero identità”, scrive il Guardian….La commissione che ha scritto il rapporto ha chiesto al governo di mettere sotto inchiesta i vertici dell’esercito per le violazioni dei diritti umani, ma il presidente Morsi – che è anche il capo supremo delle forze armate – non ha aperto nessun procedimento”.

http://www.internazionale.it/news/egitto/2013/04/10/la-verita-sui-crimini-dei-militari/chiamiamola-tortura-1

Se gli egiziani non volevano Morsi non serviva fare altro che attendere il voto e scacciarlo. Morsi stesso aveva acconsentito ad un referendum sulla sua presidenza e a formare un governo di transizione con l’opposizione.

Forse l’esercito sapeva che i fratelli musulmani avrebbero vinto? Se perfino al Cairo c’erano massicce manifestazioni pro-Morsi è presumibile che nell’Egitto rurale il suo consenso forse ancora robusto.

Non conta il parere dei contadini? Noi vogliamo la democrazia diretta per noi ma loro non si meritano neanche di valutare l’operato del governo da loro eletto nel corso di una legislatura?

La maggioranza del popolo egiziano ha votato per i fratelli musulmani, ma noi sappiamo cosa è meglio per loro e lo sa anche l’esercito.

 sordi-ombrello

Risultato dell’arroganza occidentale? Milioni di voti potenziali per i salafiti (integralisti islamici), che tanto saranno interdetti dal presentarsi alle prossime elezioni, perché questa è la “democrazia” che esportiamo.

È legittimo solo quello che sta bene a noi, perché noi valiamo. Forse la deriva integralista delle masse è effettivamente quel che vuole l’Occidente? Come in Siria? Un conveniente nemico che può essere utile per giustificare uno stato di polizia permanente a Suez e al confine con Israele?

Una rivoluzione colorata con una spruzzatina di carri armati e uniformi gallonate?

 May-Soros-Cover-story-photos-soros-muasher-elbaradei-620x469

El Baradei: potrebbe essere un’ottima scelta per una continuità militari > militari resa rispettabile:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7962

Dalla dittatura a un governo fantoccio, un governo nato solo grazie al divieto che sarà imposto ad ogni partito di ispirazione islamici di presentarsi alle elezioni, e forse persino di esistere. Sarà un governo debolissimo, odiato al di fuori delle metropoli, alla mercé della volontà delle forze armate, in pieno disastro economico.

Sarà il caos e scorrerà il sangue.

I fatti dimostreranno che ero realista, non pessimista.

2 commenti

  1. 5 luglio 2013 a 10:25

    1) Se Morsi era stato scelto qualche mese fa perchè toglierlo?
    2) In Italia hanno scelto Monti, ma non è stato tolto, anzi c’è la continuazione ordinata essendo noi colonia.
    3) Perchè l’Impero togliere un uomo dopo pochi mesi? Di solito gli errori di scelta si verificano nel lungo termine, raramente nel breve termine.
    4) Perchè arrestare i Fratelli Musulmani, se l’arresto rende gioiosa la Siria?
    5) Perchè l’Impero ha deciso di uscire da un “investimento politico” in pochi mesi, quando questo tipi di investimento sono a lungo termine?
    6) Cosa è andato fuori dal programma in Egitto?
    7) I paesi del Mediterraneo sono in tumulto politico perchè l’esercito e i servizi sono al corrente che si stia preparando una guerra su larga scala in Medio Oriente?
    8) Il Caos non produce mai niente di buono, noi vediamo quello che appare agli occhi, noi sentiamo quello che vediamo, ma noi non capiamo le cause, vediamo gli effetti, ma le cause, i motivi di tanta rabbia, i motivi di un colpo di stato noi non possiamo conoscerli.
    9) Probabilmente è in corso il balletto delle alleanze dei paesi arabi per il prossimo conflitto globale, se è vero, aspettiamoci altre simili situazioni nei paesi del Sud Europa, e nei Balcani.

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    • stefano fait said,

      5 luglio 2013 a 10:50

      Tutte ottime domande e considerazioni molto opportune.
      L’intera faccenda va intesa nel quadro di una contesa tra squali (o tra aquile, nel caso americano).
      L’obiettivo finale è l’egemonia globale americana (l’impero), che è messa in discussione dai BRICS e dal dollaro in bilico.
      In questo piano si intersecano diversi interessi: la volontà israeliana di espandersi a spese della Palestina, le velleità neo-ottomaniste turche, il desiderio iraniano di diventare una potenza regionale (neo-persianismo?), la lotta senza esclusione di colpi tra neoconservatori e “liberal” (nessuna delle due fazioni è democratica, ma uno è autoritaria in modo palese, l’altra deve mantenere una parvenza di rispettabilità) che ha coinvolto la Libia (inside job di Bengasi) e ora l’Egitto (i forum dei quotidiani di lingua inglese oggi sono invasi dall’equazione Morsi = Obama, ieri il meme era “non è un colpo di stato” – è impossibile che un tale coordinamento massiccio sia casuale: spin doctoring a manetta: entro qualche settimana arriverà il meme “impeachment di Obama”).
      Poi c’è lo scontro sul futuro dell’Unione Europea: sarà una federazione a guida tedesca? Sarà un semplice mercato comune come vorrebbero gli inglesi? Sarà qualcosa di nuovo, emancipato dalla “tutela” del Pentagono e di Francoforte-Berlino, come sperano le persone coscienziose?
      Infine c’è il risveglio, lentissimo ma inesorabile, delle masse non solo arabe, che si stanno accorgendo di essere state prese per i fondelli.
      C’è anche il cambiamento climatico e una crisi finanziaria che verosimilmente sfocerà in un crac bancario senza precedenti nella storia e nel tentativo di imporre una “governance” autoritaria globale come nei due scenari “planned-opolis” e, soprattutto, “renew-abad”
      http://www.forumforthefuture.org/project/megacities-move/overview

      Tutti questi sforzi saranno vani: la natura è in subbuglio e la pretesa umana di controllarla è l’acme dell’hybris/hubris. Pagheremo dazio.

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