Massimo Gramellini sul darwinismo sociale del governo Monti

“Il governo non trova soldi per i malati di Sla, che rischiano di morire d’inedia istituzionale. E se la tecnica Fornero ricomincia a piangere, la politica tace o parla d’altro: di quanto sia brutta e cattiva l’antipolitica. Mentre proprio di questo dovrebbe occuparsi: degli ultimi, dei deboli, di chi non ce la fa. Purtroppo non tutti i cittadini sono ricchi, ambiziosi e intelligenti. Non tutti nascono e rimangono sani. Però tutti fanno parte della stessa comunità e la politica è la mamma che facilita la vita al figlio più in gamba, ma poi si curva protettiva su quello più sfortunato. Ed è a lui che dedica le sue energie migliori, è con lui che sperimenta quanto infinite siano le capacità del cuore umano di amare.  

Forse le regole del gioco sono cambiate senza che ci avvertissero. Forse la politica ha deciso di dedicare le sue attenzioni soltanto ai potenti di cui è serva e ai servi con cui è prepotente. Lo Stato Sociale europeo – malgrado le sue magagne, le sue burocrazie, le sue ruberie – ha rappresentato la creazione più nobile della politica. Oggi se ne parla come di un rudere di cattivo gusto, un lusso anomalo del passato, un ostacolo al libero manifestarsi del Nuovo. A me un Nuovo dove i mercanti ingrassano e i malati di Sla muoiono sembra nascere già molto vecchio. Se lo Stato non ha più soldi per tutti, tocca alla politica indirizzare quelli che rimangono verso le tasche giuste (possibilmente non le proprie). E chiedere aiuto al mondo delle associazioni, così come una mamma in difficoltà lo chiederebbe a una sorella o a un’amica. Non a una sguattera”.

Da La Stampa del 03/11/2012.

«Questo governo è una totale vergogna, trova 2 miliardi di euro per la banca dei Monti dei Paschi di Siena e niente per le persone che vivono una condizione di vita tra le più difficili in assoluto», dice Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista. Rincara la dose Stefano Pedica, capo della Segreteria Politica dell’Italia dei Valori. «È incivile dice abbandonare al proprio destino chi vive in un letto e può comunicare solo con il movimento degli occhi attraverso un computer. Ed è assurdo che questi malati debbano ricorrere allo sciopero della fame per sollecitare l’attenzione del governo».

http://www.ilmessaggero.it/economia/legge_stabilit_tagli_malati_sla/notizie/229393.shtml

Umanamente, sono molto più spregevoli di Berlusconi.

Aldo Giannuli: “L’aristo-borghesia è umanamente più spregevole del parvenu cafone ed arraffatore”.
https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/02/24/pertini-berlinguer-e-don-milani-si-rivoltano-nella-tomba-il-pd-non-ancora/

L’atteggiamento del governo inglese nei confronti dei suoi cittadini disabili e poveri dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Che diavolo sta succedendo? Chi sono queste persone che esercitano il potere? È giusto continuare a fidarsi di loro?

https://versounmondonuovo.wordpress.com/2012/03/18/la-soluzione-finale-alla-questione-dei-disabili-secondo-il-governo-inglese-cazzi-loro/

 

4 commenti

  1. 3 novembre 2012 a 16:20

    “Alberto è uno dei malati che il 21 ottobre sono entrati in sciopero della fame. Aderendo all’appello lanciato dal Comitato 16 novembre, ha spiegato così la sua scelta: “Non so cosa succederà, non so dire se resisteremo, ma di una cosa son certo: che ci sono passaggi, anche nelle piccole storie individuali, in cui la dignità di una persona è un bene assoluto”. I primi giorni erano venti persone, poi sono diventate 50. “Ora ce ne sono oltre un centinaio pronte a ricominciare”, spiega la vicepresidente della onlus, Mariangela Lamanna. Se il governo non risponderà entro il 20 novembre, la protesta riprenderà. “E sarà a oltranza – prosegue –. Abbiamo minacciato di portare il Natale sotto il ministero dell’Economia. E, visto che la condizione dei malati è già precaria, non possiamo escludere un epilogo drammatico”. Stavolta non basteranno le lacrime della Fornero, quando mercoledì scorso non ha potuto garantire quei soldi. I malati sono esasperati, ed è comprensibile, vista l’odissea cui sono stati sottoposti: quattro incontri con il governo in sei mesi, tutti inutili. “È importante che sia passato un messaggio: noi non lottiamo soltanto per i malati di Sla, ci siamo fatti portavoce della protesta di tutti i disabili gravissimi cui è stato negato il fondo per l’autosufficienza”.
    Da Il Fatto Quotidiano del 03/11/2012.

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  2. Mauro Poggi said,

    4 novembre 2012 a 10:12

    Reblogged this on Mauro Poggi and commented:
    Oltre ai due miliardi trovati per il MP di Siena, citati da Ferrero, non dimentichiamo le “paccate” di miliardi trovate per:
    1) Prorogare di due anni gli studi di fattibilità (?!) del ponte sullo stretto;
    2) Ridurre dal 12,5% al 12,15% lil tributo delle concessionarie giochi d’azzardo;
    3) Confermare la TAV;
    4) Confermare l’acquisto di 90 F35, al prezzo di 135 milioni cadauno (+ 60% rispetto a quello iniziale);
    Questo per quanto ne so io, ma non oso pensare a quanto non so…
    Come ho scritto altrove, politica è anche e soprattutto stabilire priorità sia nel reperire che nel riallocare le risorse: al di là delle chiacchiere, sono queste le scelte che connotano l’orientamento sociale o antisociale di un governo. Quello del Proconsole Monti, sotto questo aspetto, è esemplare, ma almeno aiuta a capire la vera natura delle forze politiche e istituzionali che lo sostengono.

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  3. 4 novembre 2012 a 15:19

    SE MONTI DICESSE: ” TROVATE QUEI SOLDI, CAZZO” (Antonio Padellaro).
    Gentile professor Monti, penso che a questa lettera non risponderà mai o forse neppure la leggerà. Non certo per mancanza di garbo. Lei è persona assai cortese e da quando gli italiani la frequentano non le hanno mai sentito pronunciare una parola men che levigata, anzi vien da pensare che la sera, prima del sonno del giusto, lei rifaccia la piega a sostantivi e avverbi con il ferro da stiro e una spruzzatina di amido. Siete tutti forbiti e irreprensibili, voi tecnici di governo. Sere fa la tv mostrava una giornalista di “Servizio Pubblico” nel vano inseguimento di un ministro, credo fosse Profumo, per chiedergli qualcosa a proposito dei sacrifici richiesti sempre agli stessi mentre in troppi se la spassano. Domande che forse Sua Eccellenza neppure poteva percepire, immerso come sembrava in una felice condizione spirituale, del resto consona al suo cognome. E quel sorriso stampat
    o che portava in processione, con al seguito trafelate salmerie di segretari e addetti, era già una risposta: io sono io e voi non siete niente. Ho preferito, presidente Monti, evitare la celebre espressione del marchese Onofrio del Grillo a lei certamente nota, per uniformarmi allo stile della casa, anche se, le confesso, mi sento ribollire il sangue come, credo, tanti miei concittadini. Infatti, se sopravvive, come dicono, una certa fiducia verso la sua persona (e a ciò concorre il ricordo ancora vivido del suo predecessore), la crescente iniquità delle misure adottate dal suo governo è ogni giorno di più intollerabile. C’è un limite tuttavia che non dovrebbe mai essere superato ed è il rispetto per la sofferenza degli altri, quando questa sofferenza è oltre ogni limite. Negare trecento milioni ai malati di Sla e alle loro infelici famiglie è un atto scellerato. Trecento milioni sono una goccia nel mare della finanza pubblica, un piccolo osso da sottrarre alle fauci della casta, la metà del tesoretto che a Montecitorio non sanno come sperperare. E non veniteci a parlare di risorse da reperire a saldi invariati o di compatibilità di bilancio, perché di fronte alla tragedia di quelle persone è più onesto mostrare la faccia di un governo “maledetto” (lo ha detto lei) piuttosto che rifugiarsi in vomitevoli scuse. Se mi leggesse, gentile professore, le chiederei: è troppo sperare di vivere in un paese civile dove un premier possa sobriamente chiedere al signor ministro dell’Economia: “Trovate subito quei soldi, cazzo!”?

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