Davide Serra io lo conosco bene: una persona di grandissima qualità non solo professionale ma anche personale.
Corrado Passera, ministro dello sviluppo economico di un governo tecnico, imparziale, neutrale e, se proprio proprio, dalla parte dei cittadini comuni (e che bello sviluppo economico nell’Italia di Monti!)
Dal Corriere della Sera: “…Resta però il fatto che la holding proprietaria del gruppo di Serra, la Algebris Investments (Cayman) Ltd, sia stata costituita a suo tempo nelle Cayman Islands, riconosciuto e intoccabile paradiso fiscale. Luogo che non spicca per trasparenza… … Dalla holding delle Cayman sono stati versati nel 2011 alla società londinese di Serra (dati di bilancio) 6,94 milioni di sterline di commissioni. Nel 2010 erano 9,68 milioni. …”
Commento di Gaetano, lettore di Repubblica: “Va a pranzare ad Arcore, non si sa chi partecipa, di che parlano: e che c’è di male, sono andato a pranzo mica a cena. Non espone alcun simbolo del PD sul camper e nei comizi: e che c’è di male, sanno tutti che il PD è il mio partito. Cambiano lo statuto per lui: coerentemente, dice che le regole non si cambiano! Riunione a porta chiusa con banchieri-finanzieri-manager e frequentatori di paradisi fiscali: e che c’è di male, pecunia non olet! E risponde con stupide battute alla giornalista. Renzi può fare tutto: offendere persone e PD, riunioni segrete con tutti. Gli altri no: subito fa la vittima, invoca la trasparenza per gli altri. Dice che se perde resta a dare una mano a Bersani, se vince manda a casa tutti, compreso Bersani. Un fuoriclasse, non c’è che dire!”
«Oltre alla faccia di Renzi sui camper ci saranno simboli evocativi: sarà una campagna comunicativa rivoluzionaria» assicurano dal suo entourage. La decisione di rinunciare al simbolo del Pd, a meno di un improvviso cambio di rotta per evitare ulteriori attacchi da parte dei compagni di partito, muove da un presupposto: «Le primarie sono di tutto il centrosinistra, non solo del Pd — riflettono i consiglieri per la comunicazione — e quindi non vediamo perché Matteo debba esibire un simbolo che potrebbe allontanare una parte dei suoi potenziali elettori».
Ottaviano LOmbardi said,
22 ottobre 2012 a 10:39
Ma è forse quello stesso Renzi furtivamente ad Arcore, quella volta?….Si?….Ma vaffan….!
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grandebeltazor said,
23 ottobre 2012 a 12:09
“Dicono i bene informati che Matteo Renzi stia cambiando ideuzzologo di riferimento: da Giorgio Gori (L’isola dei famosi) a Fausto Brizzi (Notte prima degli esami, Maschi contro femmine). Si tratta di una svolta che avrebbe lasciato di stucco Max Weber e Eric Hobsbawm, ma che può contare sulla convinta approvazione di CandyCandy e di Jonathan del Grande Fratello. Del resto, la scelta dell’ideuzzologo è determinante per sembrare moderni e innovatori. In economia, ad esempio, ci si può affidare alle cristalline tesi di Luigi Zingales, l’aitante economista da talk show, ideuzzologo anche lui: siccome il capitalismo ci ha messo un po’ nella merda, la sua ideuzza è che serve più capitalismo, anzi, una rivoluzione liberale.
Sono sinceramente stordito dalla novità: credo anzi che abbiamo bisogno di molti oggetti altrettanto nuovi, come il mangiadischi, il cercapersone o la lampada a petrolio.
Naturalmente la lezione della modernità non può prescindere da significativi endorsement e altrettante significative marce indietro. Prima gli elogi a Marchionne, poi la delusione. Prima la raccolta fondi dai signorotti degli hedge funds e delle holding alle Cayman, poi l’imbarazzato bofonchiare difensivo. L’arrabattarsi valoriale di Renzi pare far breccia tra molti renzini assai devoti, sgomitanti e rottamatori (del capufficio se c’è da prenderne il posto, del caporedattore se si ambisce a quella scrivania, ecc. ecc.), per i quali l’ideuzzologia è assai importante. Vogliono innovare, ma tenersi il liberismo, cacciare i vecchi, ma diventare vecchi sulle loro poltrone, parlare di merito (va assai di moda, fa chic) ma senza dire che il merito senza eguaglianza è una truffa schifosa. Essi giungono al punto, davanti al loro leader che si fa finanziare dagli speculatori con sede nei paradisi fiscali, di difenderlo comunque. Se non vi piacciono le Cayman siete vecchi, noiosi, pauperisti. Se vi piacciono siete moderni. Ammirevoli davvero, usi a ubbidir tacendo, tipo un segretario di sezione ai tempi di Togliatti. Ecco, per dire il nuovo che avanza, e la sua ideuzzologia”.
http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/8736/
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