Sulla Siria Julian Assange la pensa come me: devo preoccuparmi?

Ho già scritto nel vecchio blog cosa penso di Assange (nulla di buono)

Ora il suddetto mi prende alla sprovvista ed attacca Israele e la NATO, usando argomentazioni del tutto analoghe alle mie e di chi la pensa come me sulla “primavera siriana”. Dunque la questione è semplice: o sono diventato anch’io un burattino dell’imperialismo senza rendermene conto, oppure Assange è stato scaricato ed ora si sta vendicando, oppure sta ricattando i suoi ex patroni, oppure Israele sta per essere sacrificato.

La seconda che ho detto mi pare la più plausibile (Israele si suiciderà per conto suo e non serve spingerlo oltre il ciglio del burrone: esistono già dei piani per un Medio Oriente post-sionista – qui in francese).

Sia come sia, ecco le rivelazioni di Assange:

“Dalla sua prigionia di Londra il fondatore di Wikileaks annuncia la pubblicazione di milioni di documenti del governo siriano e accusa l’occidente di manipolazione mediatica sulla guerra civile in corso in Siria.

«In Siria è in atto un processo di democratizzazione ma è chiaro che a Stati Uniti, Regno Unito, Israele e Francia non interessa». A sostenerlo è stato ieri Julian Assange, il fondatore di Wikileaks rifugiato da mesi all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra per sfuggire all’arresto ordinato dai governi della Svezia e degli Stati Uniti. ”Ci sono state delle riunioni l’anno scorso con personale dell’esercito degli Usa, e anche qualche militare europeo, nelle quali si discuteva in anticipo di questa campagna militare, e c’erano già forze speciali in Siria‘ ha detto Assange.
«I poteri occidentali stanno usando la vicenda siriana per togliere di mezzo il governo…favorire Israele e indebolire l’Iran: è per questo che c’è stata una enorme manipolazione della stampa» ha aggiunto Assange nel corso di un’intervista concessa alla tv panamericana “Telesur”. Il fondatore di Wikileaks ha fatto riferimento, ad esempio, «alla distorsione delle foto da parte della Bbc: hanno mostrato una immagine con centinaia di cadaveri gettati per terra scattata in Iraq, dicendo poi che era la Siria».

«Parliamo di 20 o 40 mila morti in Libia» ha commentato Assange secondo il quale in Siria, nel caso di un intervento militare esterno, «ce ne sarebbero 100 mila, con un esito politico incerto. Ci potremmo trovare con un governo migliore o anche con uno peggiore».

Per bilanciare la disinformazione mediatica in corso sul conflitto in Siria Wikileaks pubblicherà nei prossimi giorni oltre due milioni di file di documenti del governo siriano. Secondo Assange i documenti siriani che verranno pubblicati potranno dare “una prospettiva dal di dentro” della guerra civile in corso ormai da 17 mesi”.

http://www.contropiano.org/it/esteri/item/10909-assange-%E2%80%9Coccidente-contro-la-siria-per-favorire-israele%E2%80%9D

6 commenti

  1. 6 settembre 2012 a 19:26

    No, non devi preoccuparti, devi continuare a interrogarti. Non puoi iniziare il tuo argomento sostenendo che siccome un tale è ancora vivo non è affidabile.

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    • 7 settembre 2012 a 10:10

      Il tipo non è affidabile per mille altre ragioni, non solo per il fatto di essere vivo. Purtroppo milioni di persone, pur avendo constatato che i wikileaks non hanno prodotto alcunché di sconcertante, si sono messi l’animo in pace ed hanno deciso che se neppure Assange ha saputo trovare del marcio ancora non noto allora questo marcio non c’è. Assange è stato un perfetto sedativo, fino a quando la sua megalomania e narcisismo non l’hanno trasformato in una liability, in un costo che eccedeva i benefici ed è stato scaricato. La prova di ciò è anche la sovraesposizione mediatica di cui ha goduto in precedenza, specialmente sui media più vicini all’establishment (Washington Post, Die Welt, Telegraph) e la sua quasi scomparsa in tempi più recenti. Ma tale è il bisogno psicologico umano di venerare degli eroi che Assange rimarrà un idolo per i prossimi 30-40 anni, a meno che non decidano di screditarlo, come potrebbe succedere se insiste nel denunciare le infamie della NATO (ucciderlo adesso sarebbe trasformarlo in un martire: “chi voleva nascondere la verità sulla Siria? Perché?”).

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  2. 7 settembre 2012 a 22:57

    Non so che dirti, non sono una fan scatenata, ma cerco di capire Wikileaks.

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