Come si può osservare, nel 2010, l’aumento dei redditi complessivo negli Stati Uniti è stato ripartito come segue:
37% allo 0,01% della popolazione (gli straricchi), con un incremento del 21,5% rispetto al 2009;
56% all’1% della popolazione (i ricchi, che guadagnavano già oltre 1 milione di dollari all’anno), con un incremento dell’11,6%;
7% al 99% della popolazione, con un incremento dello 0,2%;
Nel complesso, il 93% dei benefici pecuniari prodotti dal capitalismo finisce nelle mani dell’1% della popolazione americana, come volevasi dimostrare.
Ai tempi di Clinton era il 45%, ai tempi di Bush il 65%. Obama non ha fatto quel che doveva fare, ossia seguire l’esempio di F.D. Roosevelt. Quando il secondo maggior finanziatore della tua campagna elettorale è Goldman Sachs, non sei probabilmente nella posizione di governare un paese con la necessaria decenza e l’indispensabile buon senso. Si è ritagliato il ruolo del Robin Hood all’incontrario.
Dovrebbe perciò essere evidente a chi ha occhi per vedere che la situazione è completamente insostenibile, come lo era nel 1789.
alberto parrella said,
31 marzo 2012 a 09:46
questa e la dimostrazione che le imposte DEVONO essere progressive e non proporzionali (come negli Stati Uniti)
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Lucio Caracciolo, “L’Europa è finita?” (considerazioni di immenso buon senso sull’Europa, sull’Italia e su altro ancora) « Verso un Mondo Nuovo said,
27 luglio 2012 a 10:10
[…] solo grande complotto mondiale di speculatori, banchieri e loro tirapiedi politici [Beh, è così: 1% contro 99%, ma l'1% non è compatto, per fortuna – NdR]. Con l’Europa pallido vampiro che affonda i […]
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